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Autore: ImUnique    31/07/2014    0 recensioni
Si prende una spallina della canottiera e la sposta di lato, scoprendo un nuovo tatuaggio sulla clavicola, una piuma. "E questa adesso che significato avrebbe?" Chiedo io toccandogli la pelle tatuata. "Non lo ha, mi piaceva e basta." Lo fisso senza provare nulla, lui sorride in modo malizioso. In un certo senso mi ricorda Harry, anche lui faceva tatuaggi senza senso, ma i suoi erano carini, e mi sembravano adorabili. Questi mi sembrano solo fatti alla cazzo.
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"Seconda stagione" di you are my new direction. Perciò se non capite qualcosa, andate a leggere la prima tesori.
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 1
Ugly heart

-Charlotte-
Socchiudo gli occhi non appena entro nel corridoio principale della scuola. Ormai venire qui non m'importa più. Saranno state le vacanze di primavera o cosa ma sono combinata e non voglio più tornare indietro. Mentre cammino diretta verso l'aula di matematica noto che in molti si girano a fissarmi. Sarà perché ho cambiato tutto. Si okay?
Non ce la facevo più a stare con i vestitini da bambinetta e le cose a fiorellini che prendevo da mia sorella. Non appena erano iniziate la vacanze sono stata dal parrucchiere e ho fatto lo shatush e subito dopo mi sono fatta fare il piercing al naso. Ho buttato in cantina i miei vecchi vestiti e ne ho comprati di nuovi, è tutto nero il mio armadio, si magari qualche abbozzo di rosso qua e la ma non esistono altri colori dentro ad esso. Le mie unghie ormai sono solo colorate di nero e mi piace così. Adesso mi trucco in modo più pesante, rossetto rosso e eye-liner marcato. Per coprire gli occhi giro sempre con gli occhiali da sole dalle lenti rotonde e marroni, e sopra al capo una bombetta nera, per dare un tocco un po' hipster al mio look.

Raggiungo il mio armadietto e una ragazzina mi fissa spaventata; abbasso gli occhiali e le sorrido. Mi guarda con l'aria di una che aspetta di essere attaccata. Faccio uno scatto in avanti a lei e grido, se ne va via correndo e sbraitando qualcosa. Rido sotto ai baffi e scuoto un pochino la tesa mentre apro l'armadietto. Lo fisso per pochi istanti per poi chiuderlo e non prendere niente dal suo interno. Mentre cammino verso l'aula di matematica noto alcune facce che conosco, ma con cui non parlo da un po'. Tamara mi passa di fianco senza dirmi una parola, e mi fissa con un'espressione malinconica sul volto. Si può dire che dopo le provinciali ho allontanato un bel po' di gente e litigato con molte persone. La storia con Harry si è chiusa definitivamente e non potrei stare meglio.  Si perché adesso mi sento libera, libera da tutto e da tutti. Ho avuto una mezza storiella con Ryder ma è durata all'incirca due o tre notti. Chi vuole intendere intenda. Del resto, da gennaio fino a qui, ho frequentato altri ragazzi, tra cui anche un italiano se non mi sbaglio, ma non sono durati più di qualche giorno. I miei amici adesso, conoscenti più che altro, si sono ridotti ad una sola ragazza, e ad un gruppetto di drogati che si ritrova dietro le tribune del campo da football. La ragazza con cui ho stretto più amicizia si chiama Anna-Lou, ma da me si fa solo chiamare Lou, e la cosa mi confonde a volte con l'altro Lou. È una tipo a posto, non è troppo invadente e diciamocelo se non ci fosse lei gli unici a cagarmi sarebbero quelli che mi vogliono portare a letto. Lou, è una ragazza alta più o meno come me, ha il fisico atletico e snello ed è una versione più colorata di me, lei ricorda di più un hippie. Ha i capelli lilla e almeno una decina di buchi all'orecchio destro. È bianca cadaverica ma il che la rende molto bambola di porcellana e un po' mi piace a volte perché mi fa sentire in dovere di proteggerla. Ha gli occhi indefiniti tra il verde e il marroncino e al sopracciglio sinistro ha un piercing, che solo sul suo viso dona veramente. Anche lei gira qui a scuola con il trucco pesante ma non si spinge più in la dell'eye-liner. 
Non so esattamente com'è nata questa 'amicizia' tra me e Anna, ma so che un giorno non sapevo della sua esistenza e il giorno dopo eravamo già grandi conoscenti. 

Dopo varie sfuriate avute con metà dei partecipanti al glee mi ritirai dal corso. Non ne potevo più, non avevo il permesso di fare nulla, veniva tutto dettato dagli altri o dal prof come se fossi stata sotto dittatura. Poi non sopportavo più alcuni comportamenti da bambina di alcune ragazze, come quelli di mia sorella. Ancora adesso a volte non sopporto di sentirla parlare per casa, e quando porta li Liam il suo ragazzo, esco di casa e vado in giro a fumare con Anna e i suoi amici. Adesso, anche se mia madre è stata ritirata dall'ospedale, dopo che aveva avuto un infarto, non è poi così spesso a casa, parte sempre per lavoro e va via per settimane, e quando torna non sta davvero qui, il più delle volte non viene a casa e va a dormire dalla nonna.

Tutto è cambiato, ma a me non ne fotte niente. Sto bene così, la vita va alla grande.

-Harry-
Ho ricominciato la scuola alla grande, ho passato delle belle giornate durante le vacanze di primavera e ho conosciuto e imparato un po' di italiano assieme a Francesco. Siamo diventati buoni amici. Al sabato sera, andiamo spesso a rimorchiare, e a volte riusciamo a palpare qualche tetta alle primo e arrapate di questo semestre. Mi sarò fatto più o meno una dozzina di cheerleeder, e non può andare meglio.

Mentre vado verso il mio armadietto incontro Louis, che felice mi batte il pugno e poi si incammina verso la sua lezione della prima ora. Recupero alcune cose e vado verso la classe di matematica. 
Ma porca puttana. 
L'unico posto a sedere libero nella classe è quello vicino a Charlotte. A passi lenti lo raggiungo, ma prima di sedermi mi avvicino a quello dov'è seduto Francesco e prendendolo per la camicia lo imploro di scambiare posto con me. "Spiacente con lei ho già dato e non voglio riprovarci."
Lo fulmino per un istante con lo sguardo poi lo lascio li dov'è.  
Con molta calma mi siedo. E noto che è sdraiata sulla sedia con i piedi sul banco. Vestita tutta in nero. E quasi non la riconoscevo con il piercing. Ha ancora sopra occhiali e cappello, nonostante non sia permesso indossare nessuno dei due a scuola. Mentre io continuo a fissarla un po' allibito lei si studia le unghie laccate in nero. Quando entra il professore lei non si scompone e rimane nella posizione in cui è. 
"Rose, che bello averla di nuovo qui. ricordo che ad inizio anno era la più brava nella materia. Lo sarà di nuovo?"
"Vedremo." Dice lei facendo comparire un sorriso sarcastico tra le sue labbra rosso fuoco. "Intanto da brava si metta la camicia e si tolga occhiali e cappello."
Poggia di nuovo i piedi per terra, e nel farlo si sfila il cappello e gli occhiali che poggia all'interno di esso. Si slega la camicia legata alla vita un po' più sopra della gonna e se la infila abbottonandola. Il professore fa un cenno con il capo. E quando si gira Charlotte si volta verso di me e io indugio quando incontro di nuovo i suoi occhi color ghiaccio.
  
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