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Autore: Memel    08/09/2008    5 recensioni
Studio dell'agenzia Mouri.
In una notte senza luna i ricordi d'infanzia si rincorrono nei sogni di Ran e Conan.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era una fredda notte di novembre, oscure nubi annuvolavano il cielo della capitale nipponica, mentre le ultime luci rimaste accese, morivano bruscamente, in una notte senza luna. Nel pieno cuore della notte, una ragazza si agitava tra le lenzuola, sudata e stremata, mentre pronunciava febbrilmente frasi senza senso; il suo cuore batteva palpitante e la sua mente correva lontano, fino a perdersi agli albori della sua infanzia..

 (...)

“Ran! Svegliati Ran!”

La bambina, infastidita dai continui richiami, si rigirò nervosamente, tirando la sua candida coperta fino all’altezza del mento, ma poi esasperata dall’ennesimo pizzicotto, si tirò su sedere, e dopo essersi stropicciata svogliatamente gli occhi, volse la sua attenzione al suo amico d’infanzia, a cui rifilò una serie di sberle .... che, nonostante la sua precoce età non erano le prime che riceveva .....

“Uffa Shinichi, si può sapere che cosa vuoi?”sbraitò

“Shhhhhhhhhhh!” le intimò il piccolo, appoggiando lievemente, un dito sulle sue labbra

Mentre allo stesso tempo le faceva cenno, di alzare gli occhi al cielo..

“Ohhhhhhhhhhh!” disse con meraviglia la bambina, non appena i suoi limpidi occhi, incontrarono il cielo stellato.. Entrambi si alzarono silenziosamente, aprirono la tenda e uscirono nel prato... A contatto con il suolo gelido, i piedi dei due si irrigidirono, ma i loro pensieri furono subito catapultati in tutt’altra direzione ....

“Una pioggia di stelle cadenti!”disse Ran tutto d’un fiato e al settimo cielo ... per un lungo arco di tempo l’atmosfera si tinse di risate ed urla euforiche, mentre le braccia dei due si agitavano nervosamente, da una direzione all’altra ... a rompere quel magico silenzio, fu Shinichi ...

“Se dovessi esprimere un desiderio, che cosa chiederesti?” disse impertinente, e con un sorriso a 32 denti..

“Non lo so ... mi piacerebbe tanto, che papà e mamma .... non litigassero più!” concluse, enfatizzando le ultime parole ... Il bambino la guardo dispiaciuto di aver toccato quel tasto dolente, ma nell’arco di un nanosecondo la sua espressione, divenne enigmatica e falsamente allegra ...

“Ma come! Io invece, ero convinto che una normale bambina di 6 anni, come te, avesse gusti diversi ... ad esempio, pensavo che avresti chiesto, una bambola o un orsacchiotto o magari un principe azzurro tutto per te..” concluse ammiccandole divertito, e scoppiando in una fragorosa risata di scherno, che la Ran non apprezzò affatto .... ma questa volta invece di ricorrere, come solitamente faceva, alla violenza ... gli saltò addosso abbracciandolo con tenera foga ...

“Ma Shinichi, a me basti e avanzi tu!”

Il piccolo preso in contropiede da quella strana e, alquanto inaspettata, reazione ... si tinse di tutte le più impossibili e inimmaginabili sfumature del rosso, mentre allo stesso tempo, le sue guance scoppiettavano allegramente .... quando Ran sentì il viso del suo amico d’infanzia andare in fiamme, si stacco leggermente dal collo, e si avvicinò velocemente alle sue gote, dove impresse un bel bacio a stampo .... il povero Shinichi ormai si era carbonizzato, mentre la bambina davanti a lui scoppiava in una fragorosissima risata ....

“Scherzetto .. scherzetto ..  scherzetto!!”

In poco tempo la piccola cominciò a correre, seguita a ruota libera dal “suo principe azzurro” che non potè non lasciarsi sfuggire un dolce e sincero sorriso....

 (...)

Lo stesso dolce e sincero sorriso. che lentamente, stava increspando le candide labbra di Ran, mentre i suoi occhi cristallini si stavano via via, aprendo sempre di più, infastiditi dalla flebile luce del sole, che tardava ad alzarsi ... dopo avendo finalmente capito che, ormai non si sarebbe più riaddormentata si alzò svogliatamente, e si diresse, ancora assonnata, verso la porta del bagno .... e senza rendersene conto andò a sbattere con, il corpicino minuto del piccolo Conan ...

“Scusami Conan-kun ma sono ancora mezza addormentata” disse la ragazza con voce impastata di sonno,terminando la frase con un sonoro sbadiglio ....

“Ah, non ti preoccupare Ran-neechan!” rispose prontamente il piccolo

“A proposito ... come mai sei sveglio e in giro per casa? Sono ancora la 4 e mezza!!”

“Non riuscivo proprio a chiudere occhio ... sai dopo aver visto l’ultimo episodio di Kamen Yaibar, continuo a fare parecchi incubi ...” disse ridacchiando Conan, con la voce più falsamente infantile che possedeva .... in realtà, ... non era esattamente quello la causa della sua insonnia ... e mentre si ritrovava a riflettere, non potè non lasciarsi sfuggire un profondo sospiro ... che lasciò perplessa Ran ...

“Tutto bene?” disse con amorevole dolcezza, e accarezzandogli lievemente la folta chioma ...

“Si si ... non ti preoccupare!! E tu invece, perché sei sveglia?”

“Oh! Non riuscivo più a prendere sonno!” gli rispose con voce acuta, che risultò leggermente stridula ... perciò per non sollevare altre domande, decise di cambiare velocemente argomento ....

“Bè visto che entrambi siamo svegli e non riusciamo a dormire ... che ne dici se facciamo un piccolo spuntino?”

“Ok ..!!! Infatti stavo proprio morendo di fame!!”

“Bene ... allora aspettami nel terrazzo, io vado a prendere un po’ di gelato .... A proposito, che gusto preferisci: fragola, vaniglia, cioccolato o bacio?”

“Ehmm ... direi bacio .... cioè volevo dire cioccolato! Eh eh eh!” disse arrossendo leggermente ...

“Ok .. torno subito” disse sorridendo Ran, mentre scompigliava la testolina del “fratellino”

Il “piccolo” Conan, si diresse lentamente in direzione del terrazzino adiacente allo cucina ... mentre frammenti del sogno, fatto precedentemente gli tornavo, in mente ...

 (...)

“Allora Shinichi, ti vuoi sbrigare?! Ran ti sta aspettando!”

“Sto arrivando ... sto arrivando .. mamma mia che fretta!!!” disse borbottando, tra sé e sé e scendendo velocemente le scale ...

“Shin-chan quando fai così, sembri proprio una stufetta che borbotta!!” affermò sorridendo la giovane attrice ...

“Mamma!!!!” rispose indispettito il figlio, terminando la frase con una linguaccia ...

Proprio nello stesso momento in cui, Ran si decise ad entrare in casa ...

“Ah complimenti! Prima mi inviti, poi mi fai aspettare tre ore e ora pure i dispetti ... bè se è così ...”disse, mentre si avviava indispettita e a grandi passi in direzione dell’ingresso ...

“No Ran, aspetta!” e nel terminare la frase, afferrò il suo braccio, prima di vederla sparire oltre l’uscio della porta ...

“Non dicevo a te... scusami!” affermò guardandola fermamente e intensamente, nei suoi occhi cristallini ... e arrossendo lievemente, aggiunse ...

“Su andiamo, abbiamo già fatto troppo tardi!”

“Abbiamo?!” rispose lei, leggermente infastidita, ma non ancora arrabbiata ... non per ora almeno ...

“Si si dobbiamo proprio andare .... ciao ciao mammina, salutami tanto papà!” affermò in tono falsamente preoccupato ....

“Mi raccomando, non fate tardi e .... non sbaciucchiatevi troppo!!!” aggiunse con aria maliziosa, e facendo l’occhiolino in direzione di Ran, che divenne improvvisamente scarlatta, ma che si limitò a risponderle coma sempre ....

“A dopo ... Yukiko!!”

“Mentre tu ... mio caro Shin-chan ... ricordati che giorno è oggi!”

“Perché che giorno è oggi ?”

“O non fare il finto tonto ... è S.Valentino, mio caro non dimenticartelo!”

“Perché che cosa dovrei fare...?”
”Bè questo non te lo posso certo dire io!!!” .... e dopo l’ennesimo “mamma!!”, i due ragazzi cominciarono ad avviarsi, entrambi rossi in viso, entrambi emozionati e in imbarazzo ... Inizialmente fu solo Shinichi, che ebbe il coraggio di alzare lo sguardo, e osservarla attentamente: si è vero si conoscevano da quasi quindici anni, però l’aveva vista sempre vestita, con la solita divisa scolastica oppure con la tenuta da karateka e raramente quando l’accompagnava a fare compere, o a qualche festa, la vedeva vestita “normalmente” ma quella era la prima volta che uscivano, solo loro due da soli, senza scocciatori del tipo Sonoko ovviamente, e questo lo emozionava, certamente, ma lo imbarazzava allo stesso tempo....

Senza rendersene conto si trovavano davvero vicini, le loro mani quasi si sfioravano, e poteva anche sentire il calore del suo respiro, cosa, che gli fece venire la pelle d’oca dall’emozione; alzò nuovamente lo sguardo e i loro occhi si incontrarono in uno turbinio d’emozioni, che parve durare secoli ... abbassò velocemente lo sguardo, soffermandosi sulla minigonna mozzafiato che indossava, con motivi scozzesi in tutte le tonalità del rosso, proprio come la sua faccia; mentre sopra indossava un maglioncino bianco a collo alto, di cachemire, senza giacchetta, perché fortunatamente quella mattina era spuntato il sole ... e  non solo in cielo, si ritrovò a pensare; .... era anche leggermente truccata, e portava i capelli raccolti in una treccia che culminava in un fiocco rosso di raso .....

Lui invece, era vestito “orrendamente” almeno secondo lui, come affermava sua madre, infatti era stata proprio lei a suggerirgli quell’abbinamento: maglione a collo alto blu, sciarpa bianca e jeans ... si sentiva tremendamente ridicolo conciato così, senza contare dell’orribile figura che stava facendo con quella sciarpa che penzolava, da una parte all’altra ... chissà che stava pensando in questo momento, Ran di lui ... che probabilmente aveva una faccia da pesce lesso e che ....

“Stai davvero molto bene, vestito così ... Shinichi!” disse quasi in un sussurro Ran, la voce tesa dall’emozione, le guance in fiamme ... lo sguardo a terra, perso chissà dove ....

Il cuore di Shinichi saltò un battito, quando capì che Ran non lo stava prendendo in giro, e che quella non era una battuta, ma un complimento ....

“Bè sai mi sono messo su, la prima cosa che mi è capitata tra le mani!” le rispose, sorridendole allegramente ... poi facendosi più dolce e serio, aggiunse ...

“A proposito, ti ho già detto, quanto sei carina?” Ran a quelle parole, alzò lo sguardo immensamente riconoscente e felice, e mentre camminava, le sembrava quasi di volare

“Solo oggi però!”aggiunse lui facendole la linguaccia, e cominciando a correre, ridendo allo stesso tempo ... a pochi metri da lui la sua amica d’infanzia lo seguiva a ruota mentre, sul suo candido viso, sbocciava un spontaneo sorriso ...

 (...)

Proprio lo stesso sorriso, dipinto sulla faccia della stessa ragazza, che in quel momento gli stava teneramente porgendo una coppa di gelato ....

“Ecco il gelato ... ed ecco il bacio!” disse lei, stampando un sonoro bacio sulla guancia, del bambino ....

“Ran ..!!” esclamò imbarazzato Conan, mentre si nascondeva le guance bollenti ...

“Scherzetto .. scherzetto ..  scherzetto!!” disse Ran, esplodendo in una fragorosa risata, che a poco a poco contagiò anche il “fratellino”

Dopo aver terminato di mangiare entrambi il gelato, a Conan scappò un sonante sbadiglio, che fece venire in mente a Ran, che per un bambino delle elementari come lui, sarebbe stato più opportuno andare subito a letto. Così prese il piccolo a cavalluccio e lo porto davanti alla camera del padre, ma proprio in quel momento si sentì sussurrare all’orecchio ....

“Ran-neechan .... sta-stasera p-po-possso dormire ... con te?” disse terminando, imbarazzatissimo, la frase, il più velocemente possibile, certo non era la prima volta che dormivano assieme .... ma era la prima volta che era lui a proporglielo ... e dopo un arco di tempo che a lui parve un secolo, finalmente arrivò la risposta ....

“Ma certo Conan-kun, che domande che fai! E’ ovvio che puoi dormire con me!”

E così entrarono nella stanza, lei lo adagiò teneramente sul letto, si accoccolò dolcemente vicino a lui, gli rimboccò le coperte e disse...

“Buonanotte, Conan-kun!”

“Sogni d’oro, Ran-neechan!”

“Si .... davvero sogni d’oro ... !!”

E detto questo, si addormentarono entrambi, cullati dal rumore del vento, e dalla luce della luna, che andava sempre più svanendo ... per lasciare il posto ad un nuovo giorno.

 

   
 
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