Quell'odore irritante e orribile, il dover toccare un pesce vivo e viscido gli faceva venire il vomito. E poi quei cosi mordevano!
No, la pesca non faceva per lui. Già si immaginava vecchio, con un giubbotto blu, una pipa in bocca e un cappellino comprato al mercatino delle pulci, pieno zeppo di ami colorati.
Scosse la testa, rabbrividendo.
-Qualcosa non va, ghiacciolino?- chiese Nagumo, sorridente.
Suzuno scosse il capo, osservandolo. Lui si che sarebbe stato un perfetto uomo di mare. I vestiti già li aveva,per non parlare dell'entusiasmo. Aveva pescato un pesce poco più grande del piede di Pollicino e aveva iniziato a vantarsi con tutti i preseti. Perfino con una povera bambina di cinque anni che stava facendo pipì dietro un cespuglio. Lui, al contrario, se ne era stato tutto il tempo vicino alla sua canna da pesca, con un buon romanzo tra le mani.
Nagumo lo prendeva in giro per la sua sfiga, non ne aveva preso uno.
Ma il rosso nememno si era accorto che l'albino non aveva messo il filo, così da non essere disturbato durante la sua lettura.
Ma, anche se non lo ammetteva, lo aveva fatto soprattutto per il sorriso vittorioso di Haruya che valeva più di mille libri di Cassandra Clare*.


 

*E' la mia scrittrice preferita