Fanfic su artisti musicali > Bastille
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Autore: Shiwriter    31/07/2014    3 recensioni
Sarah ha gli occhi grandi, verdi. Occhi sempre intenti a guardarsi intorno alla ricerca di persone sensibili come lei, che sappiano apprezzare le piccole cose, amino i libri e il mondo che si crea dentro di essi, e che magari ascoltino anche qualche canzone dei Bastille...
Catapultata in Inghilterra così velocemente da sembrarle un sogno, Sarah non immagina che nei suoi pensieri al posto della preoccupazione per il nuovo lavoro e il nuovo appartamento si farà strada qualcosa di molto più profondo e importante che sconvolgerà piacevolmente le sue giornate...
Genere: Introspettivo, Poesia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Milano dormiva ancora in attesa che una nuova frenetica giornata cominciasse. Le chiome degli alberi, rese argentate dal bagliore della luna, oscillavano dolcemente mosse dal vento, creando disegni di ombre danzanti sulle facciate dei palazzi. 
Al terzo piano la luce di una camera si accese, una lucciola solitaria tra i tetti degli edifici.

Sarah p.o.v.

Fui svegliata dal suono del telefono nel bel mezzo della notte, avevo il libro della sera prima appoggiato sul naso e la faccia tutta sudata. La asciugai con la manica del pigiama, ciancicai con i piedi sul pavimento per trovare le ciabatte e corsi a rispondere.
- Pronto...
- Ciao Sarah!!! Oh che voce terribile che hai, ti ho svegliata? Scusami Patatina, non ho pensato che lì avete un' ora diversa...
-No figurati, ormai sono sveglia dimmi...
-Scusa ancora se non ho aspettato a chiamare ma me lo hanno comunicato adesso e non ho potuto resistere!!-
-Avanti, sputa il rospo.- dissi poco convinta, preparandomi già ad una notizia poco interessante sul suo lavoro stupendo in Australia.
- Hai presente il nuovo capo della sezione estera? Il signor Green? Ecco aveva comunicato che servivano alcuni di noi che andassero negli Stati uniti o in Inghilterra ricordi? Certo siamo in tanti, la lista dei candidati era lunga e le probabilità minime ma...-
-Congratulazioni Anna!! Ce la hai fatta anche questa volta!!- risposi forse un po' troppo stizzita.-
-M..ma.. ma Patatina cosa hai capito! Non hanno scelto me, hanno scelto te!-
Non mi ero completamente resa conto di quello che stava dicendo e per un attimo la gola si strinse e non riuscii a dire nulla.
-Andrai in Inghilterra Sarah!!!-
Di colpo il groppo in gola sparì e cominciai a balbettare senza sosta cose come: " non ci credo" "ommioddio" "non é possibile" ridendo e piangendo allo stesso tempo.
Quando riuscii a riprendermi Anna mi disse che presto mi sarebbe arrivata una mail con tutte le indicazioni e i programmi e che probabilmente l'azienda avrebbe pensato a tutto, persino ad un appartamento.
Parlammo ancora un po', esattamente come due amiche che non si vedono mai, quali eravamo, e poi la salutai dicendo che dovevo tornare a dormire.
Naturalmente non riuscii a chiudere occhio, così presi le cuffiette dell'iPod e scelsi d'istinto Sleepsong. 
Certo negli ultimi anni avevo avuto molte opportunità per sentirmi realizzata, tra il lavoro e i miei piccoli traguardi individuali, e avevo conosciuto molte persone con le quali avevo accumulato esperienze e ricordi, ma in fondo sentivo che al mio film personale mancava qualcosa. Che non era ciò che avevo sempre sperato di fare e di ottenere. La mia città ora mi stava stretta, mi intristiva ogni giorno di più e andarmene avrebbe potuto migliorare tutto, oppure distruggerlo. Era per questo che avevo un disperato bisogno di Inghilterra, ma anche tanta paura di andare.
   
 
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