21.The
end...?
Hermione
sospirò pesantemente. Accanto a lei, Harry le mise una mano sulla spalla.
-Ehi...tranquilla!
Senti, non devi assolutamente preoccuparti. Se è veramente tua amica, capirà.
Altrimenti...-
-Sì,
sì. Ma non riesco a fare a meno di essere nervosa!-
-Beh,
questo è ovvio. Ma se Ginny non vorrà farsene una ragione, beh... sarà solo
sfortunata ad avere perso la migliore amica che avesse potuto mai avere.-
Hermione
annuì. Poi... si voltò verso Harry, le sopracciglia improvvisamente aggrottate.
-Senti,
Harry... tu, hai capito ormai, no? Io sono tua amica... ma nulla di più.
Insomma, ne abbiamo già parlato e...-
-Sì,
non c’è bisogno di raddoppiare la dose. Lo so. E’ solo che non posso pretendere
di cancellarti dalla mia mente con solo la forza di volontà. Capisci... a volte
mi scappano questi commenti, anche se dovrei evitarli. Ma non ci posso fare
niente. Ti amo. E così sarà, per sempre. Non posso dimenticarti, e starti
vicino come amico è l’unico sostegno che mi aiuta ad andare avanti. Sono stato
uno sciocco, ho approfittato di te quando litigasti con Ron... pensavo che non
lo amavi più... anzi, volevo crederlo. Ma nei tuoi occhi... dentro di me
sentivo che sarebbe stato vano tentare di riavvicinarmi a te in quel senso.
Scusami. Se tu mi hai perdonato, io non lo farò mai. Non mi perdonerò mai-
Hermione
gli sorrise incerta. Non sapeva cosa pensare. Harry era fin troppo mieloso e
stucchevole per convincerla. Non avrebbe mai saputo se lui era veramente
pentito... ma non importava. In fondo,... lei amava Ron, e Ron amava lei, e
questo il brunetto non sarebbe mai riuscito a cambiarlo. Certo, sarebbe dovuta
tornare sulla questione. Beh, ci avrebbe pensato. Non si può conoscere il
futuro.
Raggiunse
il prato di Hogwarts. Lì, accanto al lago, Ginny lanciava petali di margherita.
Chissà se stava facendo ‘m’ama non m’ama’? Del resto, Hermione avvicinandosi a
lei non sentì niente.
-Ginny?-
mormorò.
Lei
non rispose. Era evidente che l’aveva sentita, ma non si prese la briga di
parlarle.
-Oh,
avanti! Senti, sono venuta a parlarti. In parole povere: del nostro piccolo
litigio... e della piccola bugia che ti è uscita con Ron. E’ una cosa
più importante dell’altra. Lo sai che avresti potuto compromettere il nostro
rapporto!-
-Dean...-
-Dean
un corno! A me lui non piace, e mai piacerà! Hai frainteso tutto! Era solo
un’immagine del futuro... e oltretutto sbagliata! Quindi se tu...-
-Dean
si è messo con Lavanda.-
Queste
parole lasciarono Hermione sbigottita. Non che le importasse delle relazioni
del ragazzo. Ma forse... Ginny...
-Oh,
perdonami Hermione!- Ginny lanciò l’ultimo petalo nell’acqua e si alzò in
piedi. –Non era mia intenzione ferirti. Cioè, sì, lo era ma solo in quel
momento! Perchè mi piace Dean! Ma adesso che so che tu non lo sposerai, e lui è
con Lavanda, beh... mi sono accorta di aver sbagliato!-
Solo
dopo questo? Aveva bisogno di prove per accorgersi di aver torto?
-D’accordo
Ginny, ascolta... fammici pensare, okay? Solo... per un po’.-
E
si allontanò. Era stato facile. Forse... troppo facile? E se, come era sicura,
non avesse mai fatto pace con lei? Beh... non si può conoscere il futuro, no?
-Ron!-
Hermione
gli corse incontro. Affannata, gli si buttò fra le braccia.
-Allora,
com’è andata con Ginny?-
-Mmhh...
è andata.-
-Come
sarebbe a dire?-
-Te
lo spiego dopo...- Hermione chiuse gli occhi, ritornando a qualche giorno
prima.
-C’è una cosa che dovreste vedere.- Silente aprì piano la porta. –Qui... c’è il prototipo della macchina del tempo. Forse... è vostro diritto conoscere il vostro vero futuro, dopo tutto ciò che vi è successo. A voi la scelta.- ma sembrava contrariato.
-Cosa
aspettiamo?- Ron non aveva aperto bocca con lei da quando Silente aveva fermato
Aphin. Ora, nei suoi occhi brillava il desiderio di scoprire...
-Te
lo dico io.- Hermione lo trattenne per un braccio. Lui la fissò. Aveva davvero
dei bellissimi occhi...
-Tu
entra se vuoi... ma io resto qui.-
-Cosa?
Sei pazza? E’ la nostra opportunità!-
-Senti,
quest’avventura mi ha insegnato parecchie cose. Ho capito che vedere il futuro
porta grandi danni. Senti, non voglio fare la ‘maestrina’ ma... io là dentro
non ci entro. Il futuro, conoscere il futuro, non mi serve.-
-Ma
il passato...- Ron era diventato improvvisamente rosso, e si guardava i piedi.
–Il passato sì, no? Hermione, mi dispiace davvero tanto. Non sono bravo nei
discorsi... tantomeno in quelli improvvisati. Però ho sbagliato.-
-Beh,
non solo tu.-
-Non
dovevo trattarti così...-
-Stessa
cosa vale per me.-
-E
probabilmente quello che aveva detto Ginny è falso.-
-Precisamente.
Ma non devi incolparti in questo modo. Io... me la sono presa anche troppo. E
invece di indagare, come ho fatto troppo tardi, ho perso tempo a disperarmi.
Non sei il solo ad aver sbagliato. Ma credo che... il motivo per cui ci sono
stata tanto... male... è che... io... non te l’ho mai dimostrato molto, ma
tengo a te, tanto. Ma davvero tanto.-
Ron
le sorrise. –Ti ho mai detto che mi togli sempre le parole di bocca?-
Hermione ricambiò. E...
-Hermione,
davvero, voglio sapere com’è andata con Ginny.-
-Non
so cosa dirti... nonostante Harry mi abbia dato forza, nonostante lei si sia
pentit...-
-Chi
ti ha dato che cosa?-
-Harry
mi ha dato forza, e fiducia. E non fare quella faccia, sai!-
-Io
non faccio nessuna faccia!-
-Semai
cambia il verbo ‘faccio’ in ‘ho’... è più corretto. Beh... almeno non è
sbagliato.-
-A
volte sei insopp...-
-E
poi Ron, santo cielo, le bugie non le sai dire! Saresti bravo in questo se ti
tagliassero le orecchie... e comunque non devi preoccuparti. Le cose fra me ed
Harry sono molto diverse... da ciò che faccio con te e da ciò che provo per
te.-
Le
sue orecchie sono di nuovo rosse. Ma stavolta non credo per gelosia.
Non
so come andrà avanti il rapporto tra me e Ron. Nè quello tra me e Ginny. Nè so
come farò con Harry. Nè voglio saperlo. Non conosco il futuro... e non voglio
conoscerlo.
Come
dicevo una volta?
Cogli
l’attimo.
* Lo so che la fine è un po’ melensa... ma non ho potuto farci
niente! *
FINE