Fanfic su artisti musicali > R5 (family band)
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Autore: R5erMaranatic    02/08/2014    0 recensioni
Finalmente é estate! Mamma e papà hanno detto che quest anno il posto dove andremo ci piacerà da morire, quindi sono elettrizzata all'idea di partire! Ho sedici anni, mi piace leggere, amo la musica, é la cosa che mi mantiene in vita. Sono alta é ho un fisico abbastanza decente, anche se potrebbe essere meglio.
Spero di avervi incuriositi😄
SarahR5er
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Anne é svenuta e io non ho idea del perché. L'ho messa sul suo letto e intanto gironzolo nella sua stanza. Cavolo quanti poster! E sono tutti di sti quattro assieme alla tipa, ma come fanno a piacerle? Il mio sguardo si posa sul PC che Anne stava usando. C'era il suo profilo Twitter aperto e il primo tweet che leggo e degli R5. Trascorreranno l'estate a San Juan. Ma che sfiga, non possono andare da un'altra parte? Credo che sia per questo che Anne é svenuta. Passa un'ora e finalmente si riprende. -Ehm...allora...come stai?- dico io avvicinandomi al letto di Anne -Come vuoi che stia? La mia migliore amica va a PortoRico e ci vanno pure gli R5!- -Vuoi dire che é colpa mia? Non é colpa mia se te vai a New York come tutti gli anni, é la mia prima volta all'estero e spero di non incontrare quei cinque- dico io andandomene sbattendo la porta. GIORNO DELLA PARTENZA Finalmente! Sono le quattro e mezzo del mattino e io non ho dormito per niente stanotte, tanto dormo dodici ore in aereo. Mi sono già vestita, truccata e preparata, così scendo in cucina. Mamma, anche lei, é gia vestita e sta facendo colazione. -'Giorno mamy- dico io con un sorriso a 32 denti -Buongiorno amore- mi stampa un bacio sulla fronte -Allora sei contenta?- -Contenta é dire poco, sono elettrizzata, felice, euforica, é tutto un miscuglio di sensazioni...- -Bene, vai su prendi la valigia e mettila davanti alla porta insieme alle altre così papà le carica in macchina- -Volo!- dico io già sulle scale. La valigia e i vari beauty sono davanti alla porta. Mi guardo allo specchio: indosso una mini di stoffa rosa e un top corto bianco. Ai piedi le mie immancabili converse lilla. Lego i capelli in una lunga treccia prendo il cellulare e la felpa (mia mamma aveva paura che potessi aver freddo) e vado verso mio padre. -Allora principessa, pronta?- mi dice lui stringendomi a sé -Prontissima- dico io buttando la felpa nel cofano dell'auto. Salgo nei sedili posteriori e inizio a farmi i programmi per questo mese a PortoRico. Conoscerò la gente del posto, scatterò moltissime foto con la mia amata Canon e mi divertirò da pazzi! Mentre penso a tutto questo siamo già arrivati all'aeroporto. Abbiamo il check-in alle sei, sono le cinque e un quarto. Scendo dalla macchina, apro il cofano, prendo la felpa e la lego in vita. Dopo aver aiutato papà e mamma con i bagagli ci dirigiamo verso l'ingresso dell'aeroporto. Sbrighiamo tutte le pratiche, mostriamo i biglietti e mi ritrovo sul sedile vicino al finestrino, pronta a partire per PortoRico. Dodici ore non sono mai passate così in fretta come oggi. Stiamo per atterrare all'aeroporto di San Juan, così spengo il cellulare e accendo la Canon. Voglio immortalare il paesaggio. Dopo aver scattato una cinquantina di foto, al paesaggio e ai miei atterriamo. Appena recupero la valigia mi dirigo all'uscita, dove aspetto i miei. Sono le sei del pomeriggio così chiamo Anne, che é partita ieri per New York. -Ehi Anne!- dico io allegra -Ciao...- dice lei triste -Che succede?- dico preoccupata -John mi ha lasciata!- dice lei prima di esplodere in un pianto che sembrava senza fine. John é un ragazzo di vent'anni, che Anne ha conosciuto l'anno scorso. Io me lo sentivo che lui non era adatto a lei, si faceva troppo il gradasso, mentre Anne é sempre stata una ragazza tranquilla, riservata. -Anne, non piangere, era ed é un coglione. Perché ti ha lasciata?- dico io quasi arrabbiata -Per una ragazza svedese di 19 anni- dice lei tra i singhiozzi. Oltre che coglione pure puttaniere! Anche se io e Anne abbiamo molto spesso discussioni, se qualcuno le fa del male mi sale l'istinto omicida. Sì, io sono impulsiva, aggressiva, acida...tutto il contrario di Anne. -Anne...- mentre parlo però mi interrompe -Em...lui é in vacanza a PortoRico- dice lei con voce tremolante -Stai tranquilla se mi passa davanti non ci penso due volte a fargli del male- dico io stringendo la mano che teneva la valigia. -Em, no non farlo. Non so come, lui sa che tu sei a PortoRico e mi ha detto che ti verrà a cercare- -Venga pure, lo accolgo a braccia aperte- dico io -Devo andare Em, ci sentiamo domani- -Okay notte- e chiudo la chiamata. Nel frattempo mi avevano raggiunta i miei e hanno chiamato un taxi. Dopo mezz'ora di taxi sono davanti all'hotel. É enorme, avrà più o meno 800 stanze. Prendiamo le chiavi delle stanze e saliamo. Abbiamo due stanze comunicanti all'ultimo piano. Entro, appoggio la valigia al muro e corro sul balcone. Si vede addirittura il mare. Mi voltoverso destra e vedo che nella stanza affianco c'é..
   
 
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