Not so invincible

Nell'aria risuonavano i gemiti della passione appena consumata quando, Efestione, si lasciò sfuggire una risata sommessa contro il petto del compagno che giaceva sotto di lui.

Alessandro non se ne curò, ancora immerso nel limbo del piacere prolungato dal tepore del corpo del moro sul e dentro al proprio. Ancora un'altra risata seguita da una lenta e sensuale carezza

"Efestione" il suo nome sussurrato con una dolcezza tale da far sciogliere il più duro dei cuori.

Questi si ritrovò a sorridere mentre il sovrano gli carezzava i capelli guardandolo con un sopracciglio leggermente alzato

"A cosa devo il piacere di udire la tua meravigliosa risata?" chiese spostando i polpastrelli sulle morbide labbra dell'amico "Spero non sia per via di ciò che si è consumato tra di noi"

Scosse il capo posando dolci baci su quelle dita che lo stavano venerando "In parte sì" ammise con uno dei suoi meravigliosi e timidi sorrisi.

Alessandro si tirò a sedere stringendo i fianchi del compagno fra le mani "Non... Non sono stato all'altezza?"

Efestione si trovò a sorridere nuovamente a quell'inaspettata insicurezza dell'amante, trovandolo completamente diverso dal condottiero che spronava il suo esercito fino ai confini del mondo "Non devi mai pensarlo, mio Alessandro. È solo che quando sei solo con me sei così diverso..."

"Con te posso essere me stesso" lo interruppe

"Se ti avessero visto pochi istanti fa, perso nel piacere, con le gambe aperte per accogliermi, chissà cosa avrebbero detto i tuoi generali?"

Il biondo lo spinse sotto di sé privandosi del suo calore, unì le labbra con quelle dell'amato "Non ho idea di ciò che avrebbero potuto pensare" percorse il suo corpo con casti baci "ma se ci vedessero ora, avrebbero davanti un uomo schiavo delle tue calde e morbide cosce" e si spinse dentro di lui "Pazzo di te"