Storie originali > Azione
Segui la storia  |       
Autore: Wemil    09/09/2008    0 recensioni
Uno scrittore mezzo fallito perde tragicamente l'occasione della sua vita. Un beta-tester innamorato vive semplicemente la sua vita. Un politico appassionato combatte per la sua causa. Cosa succederebbe se questo fosse solo l'antefatto del terzo conflitto mondiale?
Un racconto ove vita quotidiana e apocalisse s'incontrano in uno scenario che muta di capitolo in capitolo, da individuo a individuo.
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
2. Il beta-tester

Ci sono situazioni in cui l'essere umano decide di combattere fino all'ultimo respiro; esistono momenti in cui decidere di lottare fino allo strenuo delle forze è l'unica cosa da fare; sopravvengono istanti in cui l'estremo scontro è la sola alternativa al proprio destino: questo Steel lo sapeva perfettamente ma, ancora, applicava queste regole solamente contro il boss finale dei Final Fantasy che ormai quasi ogni anno uscivano regolarmene dalla Square-Enix.
Steel aveva iniziato quasi per gioco la carriera del beta-tester, ma dopo aver sperimentato più e più volte diversi videogiochi e aver fatto un corso di giapponese tenuta dalla bella Makiko aveva compreso che la collaborazione videoludica italo-nipponica doveva passare inevitabilmente, sempre e comunque, attraverso le sue mani.
In tal modo le migliori opere firmate dalla Capcom, Nintendo, Square-Enix e Namco dovevano passare, in anticipo, irrimediabilmente, in casa Steel e lì lui si "divertiva" a provare e, a volte, insultare pesantemente, i lavori beta degli sviluppatori che lavoravano dall'altra parte del mondo.
Già sento le critiche provenire sulla persona dello Steel cadere dal cielo: "E' un nerd! Uno psicopatico che non esce di casa! Un recluso da se stesso nella speranza che i videogiochi possano riempire il vuoto che la morte del suo criceto casalingo ha provocato nella sua vita!"... vi sbagliate; il nostro beta-tester non era niente di tutto ciò anzi, grazie proprio al suo lavoro, era riuscito ad accattivarsi l'amicizia di diversi ragazzi e ragazze che desideravano provare alcuni giochi in anteprima: non per nulla anche la ragazza con cui conviveva da qualche anno era anch'essa una beta-tester o come preferiva definirla Steel: "Una rara perla nel mondo maschile del videogioco di guerra".
Il beta-tester aveva incontrato la sua beta-tester proprio per caso al corso di giapponese e, fra un combattimento all'ultimo frag con le non ancora uscite ultime versioni di Unreal e di Quake, era arrivato il colpo di fulmine.
Non chiedetemi, però, di descrivermi le stanze e il bagno della casa dei due beta-tester: sappiate solamente che il vostro sgabuzzino che non visitate da trent'anni e ove inserite comunque oggetti tramite un buco è sicuramente più ordinato della loro abitazione.

In quella giornata Steel era andato a fare la spesa all'Eurospin che aveva a pochi isolati; era entrato nel negozio tranquillo e convinto che quello che avrebbe fatto oggi non avrebbe cambiato di una virgola quello che sicuramente avrebbe fatto domani.
Prima di entrare nel supermercato il solito barbone pro-apocalisse, che in quel periodo erano iniziati a spuntare come funghi, si avvicinò con uno sguardo terrorizzato e semi-complessato; abituato da questa visione Steel tirò dritto ma, al contrario delle altre volte, una lurida mano lo strinse alla spalla e girandosi i suoi occhi furono costretti ad incrociarsi con quelli del vecchiaccio.
"E' la fine del mondo!!!" gli urlò il predicatore in un misto di raucedine e saliva.
Senza scomporsi il beta-tester tolse la lurida mano dalla sua spalla e quindi gli rispose calmo: "Do!"... non c'era nulla da fare i postumi della sezione demenziale che visitava su internet da giovane erano difficili da levare; la battuta scema era sempre lì ai blocchi di partenza.
Come perplesso dalla risposta il lercio andò a cercare un'altra vittima da tormentare narrando il perchè, il percome e il percosa tutti sarebbero stati distrutti senza alcuna possibilità di scampo.
Il beta-tester riuscì, così, a fare la sua spesa abituale: sette pizze surgelate, tre litri di latte a lunga conservazione, quattro pacchetti di patatine fritte, un mega-saccone di M&M, tre bottiglie da un litro di coca-cola, sei lattine di red-bull, delle panatine, del gelato a tre gusti, una scatola di profilattici, delle chewin-gum allo xilitolo.
Rientrò a casa senza grossi problemi, piazzò tutta la spesa vicino alla grande torre delle scatole di pizza mangiate o semi-mangiate e si diresse verso il salottino ove risiedevano tutte le console di ultima generazione.
Lì, come si aspettava, trovò Lorinne, la sua ragazza, che era completamente immersa nel nuovo videogioco che qualche casa giapponese le aveva inviato all'inizio della settimana; le si avvicinò e per distrarla le diede un bacio sulla guancia: sapeva perfettamente che questo gesto, nel pieno di un combattimento, la faceva imbestalire e per questo si divertiva a porle spesso questo segno d'affetto.
Questa volta non reagì affatto, come incantata completamente dal realismo impressionante delle immagini che si svolgevano sullo schermo ad una velocità impressionante.
Steel si decise a guardare anche lui il videogioco: era il solito video eterno dei tipici sparatutto di serie B. Ormai i designer si divertivano, a scapito del gameplay, a riempire il blu-ray con filmati, filmati ed ancora filmati; quello che era proiettato, secondo il giudizio attento che solo un beta-tester può avere, non era un video d'alta qualità, si notavano spesso dei poligoni fuori posto e scene in cui, addirittura, alcuni corpi erano trapassati da altre strutture in maniera inutilmente esagerata.
La mancanza della musica in quel video era chiaramente dovuta al fatto che quella era un versione beta e che, quindi, sarebbe stata aggiunta in seguito.
"Un video pietoso, di bassa qualità e girato da cani. Quale casa ha fatto questo obbrobrio?" chiese convinto il ragazzo.
Senza rispondere Lorinne cambiò rapidamente canale: stessa scena di distruzione, l'unica differenza fu che il simbolo della televisione cambiò... ora capeggiava il logo della RAI.
"Ma... ma cosa?!? E' per caso un film di fantascienza trasmesso in contemporanea su due reti; beh... mi ricordo che anche a suo tempo sul mio forum lessi di qualcosa di simil..."
La ragazza cambiò ancora canale: stavolta toccò a LA7.
La stessa sequela d'immagini apocalittiche... Steel cadde sul divano traumatizzato.
"Ma cosa significa tutto ciò?" chiese perplesso il beta-tester.
"E' la fine del mondo..."
"do."

La bella giornalista Elisabetta Teri del telegiornale di LA7 comunicava rapidamente i fatti della giornata con un fare concitato e, nel contempo, come si conviene ad una giornalista della televisione, estremamente elegante.
"Stiamo trasmettendo delle scene che mai e poi mai avremmo mai voluto mostrare sulla nostra rete se non in un mero telefilm di serie B. Ma è così: dopo l'11 settembre questo del 6 agosto 2031 è il secondo attacco in territorio americano.
Non si sa ancora il numero di vittime né chi sia stato a far scoppiare gli ordigni nucleari nelle città di Washington, New York e, ci comunicano proprio in queste ore, Los Angeles.
Nessuno ha ancora rivendicato l'attento mentre l'Unione Europea per ora ha offerto forte solidarietà all'alleato americano che in un solo colpo ha perso tutto lo staff politico, presidente compreso, ch'era riunito proprio a Washington in quei giorni per deliberare sulle sanzioni verso il popolo russo per l'invasione dell'Ucraina di pochi giorni fa.
Quello che stiamo trasmettendo sono le immagini di coraggiosi cronisti che affrontano direttamente il rischio del contagio radioattivo per trasmettere a noi tutti, in diretta, le immagini di questa catastrofe umana."
Il fungo atomico era lo sfondo preferito dalle riprese di CNN e BBC: in primo piano spesso si vedevano i cartelli distrutti indicanti le città rase al suolo; i cadaveri delle costruzioni che nascondevano quelli umani; donne con bambini in braccio che, in scene viste solo in terre orientali, chiedevano disperatamente aiuto ai cronisti e all'esercito americano ch'era accorso rapidamente per offrire soccorso; gente ch'era morta uccisa dal vapore del fiume ove si erano gettati per cercare refrigerio dalle ustioni atomiche; individui che arrivava gridando semi-impazzita da un dolore che gli bruc... CLICK!!!

Steel spense il televisore inorridito e restò a guardare lo schermo spento per una decina di minuti senza dire nulla.
Poi guardò la sua beta-tester che sembrava tremare... con un filo di veloce lei gli disse: "Abbracciami, per favore."
Si abbracciarono.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Azione / Vai alla pagina dell'autore: Wemil