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Autore: Lovichammy    03/08/2014    2 recensioni
Lee Hyukjae.
Questo era il nome del ragazzo in questione, Donghae non sapeva il motivo ma ogni volta che i suoi occhi si posavano su quelle parole le sue labbra si curvavano in su da sole senza che se ne accorgesse.
Finite le solite domande e risposte di educazione come "hai già cenato?" oppure "come stai? ecc..." Hyukjae formulò una domanda che fece riflettere Donghae per secondi.
"Tu hai mai avuto voglia di provare cose strane?"...
"Dipende, che cosa intendi con strane?"
"tipo... baciare un ragazzo..."
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Donghae, Eunhyuk
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

 

Erano le 9:33 ed il sole accecante d'estate era già fisso sul bellissimo cielo azzurro, con i suoi raggi intensi che riscaldavano ogni zona della città e con il loro tocco caloroso abbronzavano ogni pelle sfiorato.

Gli uccellini cinguettavano allegramente volando sul firmamento, le persone più mattiniere erano già in piedi ed in giro per la città cercavano di compiere i propri doveri quotidiani: chi si dirigeva al supermercato per fare la spesa e chi in macchina guidava concentrato diretto al lavoro.

Non risparmiando nessuno, i raggi arrivarono anche a casa Lee come ogni mattino del resto, davanti alla finestra della stanza di Donghae pronto a svegliarlo con un caldo bacio sulla guancia destra finendo per irritare il suo dolce riposo.

-Mmh....- Con grande fatica il bruno aprì gli occhi infastidito da quella forte luce che penetrava nella sua camera, possibile che anche durante le vacanze estive ci si finiva sempre per svegliarsi prima di quanto si vorrebbe?! Capendo finalmente la situazione prese la coperta bianca che qualche attimo prima era sul pavimento a causa dei suoi movimenti esagerati durante la notte e per questo finiva per cadere spesso, la alzò fino al livello della testa sperando di ottenere il buio più totale simile alla notte, ma così non fu: il tessuto bianco non copriva quasi nulla di quella luce brillante e ogni minuto che passava i raggi del sole diventavano sempre più intensi come se facessero apposta ad infastidire il ragazzo in cerca di riposo che girandosi di continuo a destra e sinistra finì per svegliarsi totalmente e si arrese all'idea di potersi riaddormentare di nuovo.

- Il sole bacia i belli, gne gne gne...ma vai a seccare tutte le merde della città piuttosto! Aish...- Disse con la voce impastata dal sonno e mettendosi seduto sul letto. Si concentrò per ricordarsi del giorno, mese, anno e posto in cui si trovava, ogni mattina era sempre la stessa storia: appena sveglio faceva una gran fatica a capire che cosa e dove fosse e il fatto che era estate non lo aiutava per niente, le vacanze lo rincoglionivano più di quanto lo fosse già, del resto come ogni studente in quel periodo dell'anno: disorientato. Dopo un paio di minuti finalmente il suo cervello ritornò a funzionare. Guardando un punto non preciso della stanza pensò tranquillamente a cosa avrebbe fatto quel giorno e dopo neanche un paio di minuti era tutto deciso, insomma come qualunque giorno di vacanza che viveva da più di circa due mesi: nonché marcire in casa.

Non essendo molto estroverso e di conseguenza non avendo molti amici, era raro che il bruno uscisse con qualcuno e da quando Sehun, il suo migliore amico era andato in vacanza oltre l'oceano con i genitori, il numero di volte in cui il bruno usciva dall'abitazione si era ridotto ancora di più finendo per andarsene raramente da quelle quattro mura, ancora un po' e si sarebbe sentito come una parte di quella casa, un mobile.

Nonostante passasse un sacco di tempo in quel posto, non era giusto dire che si annoiava, aveva trovato dei passatempi divertenti come leggere fumetti, dormire, ascoltare la musica, giocare alla playstation, ingozzarsi di cibo come un ingordo oppure facendo tutto questo insieme.

Erano passati quattro giorni da quando Hyukjae era partito per il paesino sperduto dove veniva obbligato dalla propria madre ad aiutarla facendo da cameriere in un ristorante.

Donghae sentiva un leggero vuoto dentro di sé da quando il più piccolo era partito, in quelle ultime settimane erano diventati talmente amici stretti che passavano una decina d'ore al giorno a scriversi su internet, conoscendosi sempre di più e scoprendo più cose in comune fino al giorno in cui il biondo aveva fatto “quella” domanda strana che aveva cambiato tutta la situazione finendo per confondere i sentimenti di entrambi. Ancora il bruno si chiedeva come tutta quella circostanza in una serata potesse essere successo.

Ancora intontito da quel pensiero, allungò la mano tastando sul comodino per trovare i suoi occhiali da nerd e trovandoli si alzò dal letto e si diresse verso il bagno per lavarsi la faccia e fare i propri bisogni mattutini. Poco dopo si avviò in cucina rimanendo sorpreso di non trovare nessuno: di solito i suoi erano nella villetta a chiacchierare con ospiti e parenti oppure ad organizzare feste ascoltando la musica dalla radio. Si avvicinò al tavolo per prepararsi da mangiare e vi trovò un biglietto da parte del fratello che, come i genitori in quel momento non era in casa.

“ Ciao Hae, non c'è nessuno in casa a causa del termine 'vita sociale' che tu non conosci molto bene: io sono in piscina con degli amici e tornerò verso il pomeriggio, mentre i nostri parents sono a festeggiare il compleanno di un amico... non ho idea a che ora torneranno, quindi è inutile chiedermelo. A dopo :p”

- Pfui... potevano anche invitarmi già che c'erano... - riposò il foglio sulla superficie del tavolo ed aprì il frigo per prendere cibo abbondante da mettere sotto i denti, optò per un grande pezzo di pane trovato dentro un sacco in una credenza e una grande variazione di salumi da infilarci all'interno, già che era solo poteva approfittarne e godersi tutti quegli alimenti in pace, poi mise a riscaldare dell'acqua da mettere col tè nero che era ormai sua abitudine bere. Appena preparato la sua colazione si diresse in salotto con il grande piatto in una mano e la tazza nell'altro, intenzionato a dedicarsi ai videogames.

Quattro ore passarono velocemente senza che il bruno se ne accorgesse e quando sentì gli occhi un po' affaticati si decise di prendere una piccola pausa, andò in bagno per sciacquarsi la faccia ed entrò nella sua camera da letto per stendersi bene e rilassare i muscoli; per sbaglio si sdraiò sul suo cellulare e prendendolo in mano schiacciò un tasto che accese lo schermo e vi trovò un messaggio non letto, non aspettandosi notizie da nessuno, si incuriosì e lo aprì. Si sorprese piacevolmente leggendo il mittente, dopo due mesi finalmente il suo caro Sehun aveva deciso di farsi sentire, leggendo il testo del messaggio, a Donghae si illuminarono gli occhi: in conclusione l'amico era tornato dalle vacanze ed in quel momento era nella propria abitazione, e quindi se il bruno avesse voluto, avrebbe potuto benissimo fargli visita. Tutto allegro e pieno di vita si catapultò in salotto per spegnere TV e Playstation e corse in bagno a farsi una bella doccia fresca.

Non riusciva a credere che Sehun fosse finalmente ritornato in città, non vedeva l'ora di picchiarlo per il semplice motivo che per quanti messaggi gli avesse mandato egli non aveva quasi mai risposto a nessuno di esse, e facendolo preoccupare di conseguenza , ma il motivo principale era che gli mancava veramente tanto il suo amico e pensare di poterlo riabbracciare e strapazzare per bene era fantastico, finalmente il suo lungo momento solitario era finito e aveva di nuovo qualcuno con cui raccontare le proprie avventure e con cui condividerle.

Dopo neanche dieci minuti dal bagno era già bello che lavato e profumato, andò in camera sua per prendere dei vestiti dall'armadio da mettersi addosso, prese i primi indumenti che trovò e se li mise addosso in fretta e furia per poter arrivare il prima possibile nell'abitazione del suo migliore amico.

Dopo una decina di minuti di camminata giunse alla residenza di Sehun, con tranquillità prese l'ascensore, fischiettando allegro arrivò al quarto piano e bussò alla porta. Un ragazzo di bell'aspetto gli aprì la soglia, e senza aspettare neanche un secondo lo abbracciò stringendolo fortemente e sollevandolo dal suolo, Donghae non era sorpreso per quest'azione appena compiuta dal suo amico, era abituato che l'altro lo stringesse talmente tanto da innalzarlo dal pavimento. Ricambiò l'abbraccio sorridendo, ma subito dopo si staccarono tra loro a causa del caldo estivo: era il periodo dell'anno nel quale bastava un piccolo movimento e si iniziava già a sudare, figurarsi stare in contatto fisico con una persona.

-Mi sei mancato, hyung! Ti va un po' di cola fresca?- Chiese Sehun dirigendosi dal frigorifero e prendendovi due lattine di coca-cola. Porgendone una al bruno gli chiese quali novità avesse da raccontare e si diressero in salotto mettendosi comodi sul grande divano zebrato.

-Beh... come hai passato questi due mesi a casa di tua nonna? Hai potuto rincontrare i tuoi cugini? Raccontami un po' -

- Avrò incontrato almeno una ventina dei miei cugini, molti li conoscevo già e altri li ho conosciuti solo in questa vacanza. Ma devo ammettere che sono tutti molto simpatici e vivaci – disse Sehun prima di bere un sorso di cola dalla sua lattina, sorridendo poi a Donghae che sorrise a sua volta vedendo quel bellissimo ragazzo che compieva quell'azione, gli era mancato quella faccia e gli piaceva un sacco il suo sorriso poiché sembrava brillasse di luce propria e aveva strani poteri rilassanti ed in qualche modo gli ricordava un adorabile animaletto. Dentro di sé si domandò che tipo di sorriso avesse Hyukjae ed era molto curioso di vederlo con quell'espressione, a dir la verità era molto interessato a scoprire tutte le espressioni facciali del biondo e nel mentre gli stava venendo tristezza poiché non lo sentisse da giorni: chissà cosa stava facendo in quel momento, se almeno una volta in quei quattro giorni avesse pensato a lui e se ne provasse la mancanza.

- Poi c'erano un sacco di gatti e cani intorno a casa di mia nonna: erano troppo belli, tutti di razze differenti.- aggiunse il più piccolo, facendo ritornare Donghae coi piedi per terra.

- La cosa negativa è che vicino ai fiumi situati intorno alla casa vi erano un sacco di serpenti d'acqua- si ricordò poi facendosi venire i brividi al solo pensiero.

- Erano tutti uguali: neri opaco con il collo dorato, sembrava avessero la collana... Brrrr... -

- Hahah, che originali! ...dai che è passato! Non ci pensare più- Disse il più grande vedendo l'orribile espressione dell'altro e poggiandogli sulla spalla il braccio in modo da dargli conforto.

- Sai benissimo il mio terrore per i serpenti! Ti ricordo che da piccolo ho subito un trauma.- Gli ricordò Sehun.

- C-che schifo... Basta, pensiamo ad altro!- Aggiunse poi.

- Piuttosto... ah sì! Al centro del paese c'erano molte ragazze molto carine e simpatiche, ho fatto molte conoscenze...Poi ho incontrato un mucchio di artisti che mi hanno dato una mano a perfezionare le mie abilità artistiche!- Aggiunse poi tutto contento.

- Peccato però che abitino così lontano... avrei voluto imparare molto di più-

- Ma tu sei già abbastanza bravo! Piuttosto, te ne sei trovata una seria?- Intervenne Donghae ridendo.

- No... certo le ragazze lì erano molto simpatiche e tutto, però non ho conosciuto nessuna che abbia voluto avere una storia seria -

- é la tua faccia da animaletto strano che non attira ragazze serie- Confermò il più grande con la faccia sicura.

- Ma che dici, Hae?! ...cioè, non credo... non sono mica così male! Aish, mi sento solo, ho bisogno di qualcuna che voglia una storia seria, ne ho abbastanza di quelle che mi trattano come se fossi un bambino di cinque anni! - Dichiarò piagnucolante il più piccolo.

- Cambiamo discorso, parliamo di te... Che hai fatto in questi due mesi? - Quando a Donghae venne fatta questa domanda, la prima cosa a cui pensò era il biondo che gli occupava la mente da giorni. Però prima di parlarne al suo migliore amico riflettè se era il caso di farlo, insomma non sapeva cosa dirgli su di lui, neanche sapeva di preciso che cosa provasse per quel ragazzo: se erano semplici amici che si provocavano ogni tanto (molto spesso) tra di loro oppure erano più che amici. In quel momento voleva solo poterlo contattare per chiedere spiegazioni ma sapeva benissimo che egli sarebbe tornato solo fra un altro paio di giorni. Allora decise di parlarne in modo superficiale e di parlare prima di altre cose meno importanti.

- In questi due mesi mi sono dedicato molto ai videogame e ai manga shonen che dovevo continuare a leggere, poi al sonno e al nutrimento...- raccontò un Donghae poco orgoglioso delle proprie parole, a pronunciarle si era reso conto di non avere fatto molto, anzi niente per questo lungo tempo, mentre il suo amico era traboccante di esperienze nuove, una montagna di novità da raccontare e soddisfatto delle proprie vacanze, passate a divertirsi, conoscere nuova gente e migliorare le abilità.

-Io ho conosciuto una persona su internet, nell'ultimo mese ci ho parlato molto ed ho imparato a conoscerla, è una persona simpatica e trovo che abbia un bel carattere, non so ma provo una sensazione strana, non me lo so spiegare...-

- Beh... cerca di conoscerla meglio, potrebbe essere una bella esperienza e magari potreste innamorarvi l'uno dell'altra.- Suppose il più piccolo.

- È un maschio...- Dopo quelle parole, nella stanza ci fu un lungo silenzio che però venne interrotto dall'amico.

- Ah, non è un problema hyung. Basta che siate affezionati l'uno all'altro – disse stringendogli la mano in modo da dargli sicurezza e sorridendo in modo sincero.

Passarono l'intero pomeriggio a parlare delle esperienze che avevano avuto in quegli ultimi tempi e a ridere dei ricordi che avevano trascorso insieme. Donghae finalmente si sentiva più leggero dopo averne parlato al suo migliore amico e allo stesso tempo sollevato del fatto che l'altro non fosse contrario della strana relazione che c'era tra lui ed il biondo.

 

***

Le giornate passarono velocemente in compagnia di Sehun, delle volte uscivano a bere qualcosa ed altre rimanevano in casa a guardarsi qualche film come facevano di solito, a nessuno dei due piaceva molto uscire, soprattutto per il caldo torrido che li avrebbe devastati appena avrebbero messo piede fuori casa; la presenza di Sehun rendeva le giornate divertenti e piacevoli, gli era mancato tanto stare con lui. La settimana passò in fretta ed infine, durante un pomeriggio mentre Hae giocava ad una partita di scacchi contro il computer, saltò dalla sedia per la sorpresa di un messaggio mandato da Hyukjae. Era indiscrivibile la felicità che provò il moro quando finalmente il biondo si era fatto sentire, passarono una lunga mezz'ora per salutarsi e scriversi come si sentivano in quel momento, tutta la gioia che provavano nel sentirsi l'un l'altro e quanto fosse stata lenta la settimana che avevano passato senza sentirsi. Rimasero ore ed ore a scriversi, qualunque fosse l'argomento, essi ne parlavano in modo prolisso, ed anche se la luna era ormai salita sul cielo nessuno dei due aveva intenzione di staccarsi dal computer. Anche il giorno che seguì fu difficile per loro separarsi dallo schermo e dalla tastiera del pc, e pure il giorno dopo ancora.

Tanti dì passavano e tanto il loro legame diventava sempre più forte, i messaggi diventavano sempre più dolci e le battute sempre più provocatorie.

Nonostante Donghae avvertisse una sensazione piacevole e forte per il biondo, una grande parte della sua coscienza gli ricordava il grande sbaglio che stava facendo, certo quando era a conversare con il biondo si dimenticava di tutto ciò, ma nei momenti in cui rimaneva solo, l'esistenza di Jessica gli provocava un forte senso di colpa e un fastidioso dolore al petto. Nei suoi momenti di solitudine, cercava di mettersi nei panni della povera ragazza, chissà come si sarebbe sentita una volta scoperta questa scomoda situazione, quanto dolore avrebbe provato e quanta rabbia avrebbe tirato fuori dentro di sé; ogni tanto chiedeva a Hyukjae come se la sarebbe presa la sua ragazza una volta che avrebbe saputo, SE lo avesse saputo, l'altro gli diceva di non preoccuparsi ma sapeva bene che era lui nel torto. Passava alcune notti insonni a causa di questa strana relazione, ogni tanto desiderava che Hyukjae lo respingesse un giorno, che prendesse tutto per gioco, e di porre fine a questa grande cazzata, desiderava che lo facesse il biondo perchè lui sapeva benissimo di essere troppo debole per rinunciare a questa grande situazione. Quante volte avrebbe voluto che fosse tutto un incubo, nella quale lui ovviamente aveva il ruolo d'antagonista che rovinava il lieto fine di una bellissima fiaba coi fiocchi la quale lui stesso aveva dato una mano per realizzare, si era pure impegnato purchè accadesse qualcosa tra i due; perchè adesso avrebbe dovuto rovinare ciò che lui aveva in qualche modo costruito? Eppure andava fiero di sé stesso per avere fatto un'azione così bella. Quante volte avrebbe voluto svegliarsi da quel incubo, non avrebbe mai voluto una relazione del genere, non si meritava l'amore di un ragazzo già impegnato e d'altro canto la ragazza non si meritava un tradimento a causa sua, insomma lui chi era per distruggere questo legame? Si riteneva troppo poco importante per essere scelto al posto di una ragazza, lei era molto più 'giusta'.

Certo ogni volta che ne parlava col biondo la metteva sul ridere, ma in realtà odiava quella sensazione ma il freno sembrava essersi rotto, non era abbastanza forte per fermare il tutto, di chiedere di rimanere solamente amici. Se quando rimaneva a riflettere da solo a proposito di questa situazione sentiva un forte dolore al petto, quando condivideva con Hyuk quei caratteri virtuali un calore piacevole si faceva spazio nel suo cuore. I due si conoscevano sempre di più ed arrivò anche il momento in cui si sentirono per la prima volta al cellulare. La voce profonda di Hyukjae sarebbe rimasta impressa per sempre nella mente di Donghae, tutto ciò accadde una decina di giorni dopo il ritorno del biondo, durante una serata tranquilla, con il vento fresco estivo, il cielo oscuro illuminato dalle stelle ed il silenzio rilassante che regnava il mondo. Donghae tremava per l'agitazione quando digitò il numero di telefono dell'altro ed avviò la chiamata, mentre aspettava che qualcuno dall'altra parte rispondesse guardava il cielo stellato e batteva ritmicamente la mano sinistra sulla panchina sulla quale era seduto. Quando finalmente sentì accettare la chiamata e avvertì il respiro lento e rilassato dall'altra parte, perse un battito, prima che potesse aprire bocca e farsi sentire, il biondo lo anticipò.

- Buonasera. - Una voce calda e rilassata gli fece venire un grande imbarazzo e perse un altro battito dall'emozione.

- Salve... - per la trepidazione si rivolse al biondo come se fosse un vecchio. Sentì una risata vivace dall'altra parte, probabilmente a causa del suo saluto poco normale, ma era abituato a salutare in quel modo tutti quanti, anche i suoi coetanei. Per tutta la durata della chiamata Donghae più che parlare rideva, non riusciva a smettere a causa dell'imbarazzo e felicità che provava. Per tutta la durata della loro conversazione il bruno ammirava il cielo stellato e sorrideva come un ebete, la sensazione che sentiva era fin troppo piacevole e rilassante ed anche se stava spendendo tutto il credito del cellulare in una volta sola non gli importava granchè, le parole uscivano dalla bocca ed accompagnata da risate il tempo andava, anche se era notte tarda nessuno aveva intenzione di chiudere la conversazione. Parlarono delle proprie idee a proposito dell'incontrarsi un giorno non molto lontano, dei loro sentimenti in quel momento, dei loro hobby più strani ecc. certo il credito non era infinito dunque la telefonata finì in qualche modo interrotta. Quando cadde la linea Donghae si catapultò ad accendere il computer per poter continuare il suo dialogo con Eunhyuk anche se non durò a lungo poiché l'altro doveva scappare a causa della presenza di sua madre appena tornata dal lavoro. Così lo salutò dandogli la buonanotte ed aggiungendo alla fine:

- sentirti è stato stupendo, ci penserò per giorni anche perché la tua risata non la scorderò mai. - Dopo una frase del genere il labbro del bruno non resistette più e si screpolò a causa del suo lungo sorriso che partiva da un orecchio e finiva dall'altro.

 

Settembre si avvicinava e l'inizio della scuola era alle porte, quando Donghae scoprì che il biondo avrebbe iniziato le lezioni almeno una decina di giorni prima di lui si sentì talmente fortunato che ringraziò il cielo, la scuola non gli era mai piaciuto ed immaginare d'iniziare un altro nuovo anno scolastico composto da nove mesi gli faceva venire mal di pancia. Gli dispiaceva per Hyuk, che come lui odiava l'esistenza di quella sottospecie di prigione per adolescenti e per fargli forza gli stava vicino mentalmente tutti i giorni in attesa del primo giorno, arrivò l'ultima sera di vacanza e mentre i due parlavano del più e del meno, il bruno gli augurò buona fortuna per l'indomani, il biondi gli rispose che ne avrebbe avuto bisogno e sinceramente non ci avrebbe voluto andare; se fosse stato possibile, Donghae si sarebbe offerto per andare al suo posto, anche se di sicuro avrebbe fatto male poiché non andava affatto bene a scuola, anche se non si direbbe lui era veramente negato, di solito in classe faceva di tutto tranne che seguire: disegnava, scriveva, guardava fuori dalla finestra e faceva delle smorfie divertenti davanti ai suoi compagni di classe per distrarli e farli ridere, delle volte c'è chi rideva con lui, altre in cui riceveva delle gomme da cancellare tirategli addosso per farlo smettere. Infatti i suoi vecchi astucci potevano contenere al minimo cinque gomme diverse. Smise di pensarci e salutò il più piccolo, il quale doveva andare a dormire presto per non svegliarsi tardi il giorno successivo.

Quando Donghae aprì gli occhi il sole era già in alto, e tutta città era ormai sveglia da almeno tre ore, la prima cosa che fece fu tendere la mano verso il basso e fingere di tenere una mano, chiuse gli occhi immaginandosi Hyukjae accanto ed un dolce sorriso gli si dipinse sul volto. Lasciò passare una lunga mezz'ora prima di alzarsi dal letto e uscito dal bagno mandò un messaggio di buongiorno all'altro. Con lo stomaco che si lamentava si catapultò in cucina per prepararsi qualcosa di abbondantemente godurioso e gustoso, e come sempre si dedicò ai videogame. L'ora di pranzo arrivò velocemente e prima che si avviasse in cucina scrisse un secondo messaggio chiedendogli come avesse passato la giornata. Come sempre, non riceveva nessun messaggio di risposta ma sapeva benissimo il motivo, ormai ci era abituato e sapeva per certo che lui gli avrebbe risposto col pensiero non appena avrebbe letto il suo messaggio.

Una settimana passò da allora ed arrivò il giorno in cui il biondo avrebbe rincontrato di nuovo la sua ragazza.

Donghae aveva rivelato diverse volte l'invidia che provava per Jessica, anche se non gli faceva piacere dire una cosa del genere, e tutte le volte Hyuk lo rassicurava dicendogli che non aveva motivo di esserlo, e che anzi doveva essere invidiosa lei se sapesse la loro relazione, anche se gli diceva così lui non si sentiva meglio, ogni volta che sentiva parlare di lei era come se ricevesse un pugno lieve sullo stomaco. Aveva paura di questo incontro tra i due, paura che cambiasse qualcosa, paura che la ragazza lo riconquisti, paura che il biondo si dimentichi della sua esistenza, paura di essere abbandonato. Aveva timore che una volta rivisto la ragazza, Hyukjae si rendesse conto che lui fosse solo un gioco, un divertimento per fare passare il tempo. Con grande ansia e mal di testa si addormentò con un cuscino che aveva nominato “Hyukkie” tra le braccia ed una lacrima gli scese lenta dall'occhio sinistro.

 

 

 

 

* * * * *

Buonasera :D
Rieccomi dopo quasi un anno dalla pubblicazione del primo capitolo, chiedo perdono a tutte quelle che hanno aspettato a lungo questo aggiornamento, anche se credo che non ci sia più nessuno ad attenderlo.
È un capitolo che non mi piace per niente, ha un qualcosa che non va e mi inquieta la mente, beh a tutte quelle che ci capiteranno per sbaglio(ma anche no) spero che piaccia, e qualunque commento, sia positivo che negativo è ben gradito. Vi prego di essere sincere e di dirmi se ed in cosa devo migliorare.
Bah, ora tolgo il disturbo.
Buonanotte e sogni d'oro >.o 
 

  
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