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Autore: Gio_Snower    03/08/2014    0 recensioni
{Songfic su Vincent Nightray / song: Innocence ~ Avril Lavigne}
Vincent ha un passato doloroso alle spalle, intriso di sangue.
Fin da piccolo è stato deriso ed emarginato per via del suo occhio rosso; è stato chiamato "figlio della sventura", "calamità", ma senza una ragione vera.
Queste violenze psicologiche l'hanno reso quel che è ora, un uomo pieno di falle, dai sentimenti contorti.
L'unica cosa che conta, per lui, è suo fratello: Gilbert.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gilbert Nightray, Vincent Nightray
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Dream of Nightmare 
Svegliandomi vedo che tutto va bene 
la prima volta nella mia vita e adesso è tutto così bello 
rallento, mi guardo attorno e sono così meravigliata 
penso alle piccole cose che rendono grande la vita 
non cambierei niente, e questa è la migliore sensazione 

questa innocenza è brillante, spero che durerà 
questo momento è perfetto, per favore non andare via 
ho bisogno di te adesso e terrò stretto questo amore 
non permetterai che questo amore ti sorpassi vero? 

ho trovato un posto così sicuro, nemmeno una lacrima 
la prima volta nella mia vita e adesso è così chiaro 
mi sento calma, so di appartenere a questo posto 
e sono felice qui, è così forte (questa sensazione) 
e adesso sarò sincera: non cambierei niente, 
e questa è la migliore sensazione 

questa innocenza è brillante, spero che durerà 
questo momento è perfetto, per favore non andare via 
ho bisogno di te adesso e terrò stretto questo amore 
non permetterai che questo amore ti sorpassi vero? 

è lo stato di beatitudine che pensi di star sognando 
è la felicità dentro quella che stai sentendo 
è così bello che ti fa venir voglia di piangere (x2) 

è così bello che ti fa venir voglia di piangere 

questa innocenza è brillante, spero che durerà 
questo momento è perfetto, per favore non andare via 
ho bisogno di te adesso e terrò stretto questo amore 
non permetterai che questo amore ti sorpassi vero? (x2)
Innocence, Avril Lavigne


Un bambino dai capelli dorati cammina in mezzo ai cadaveri con delle forbici in mano. 
Sul volto un’espressione spaventata ed un sorriso intriso di pazzia e disperazione.
Non cambierei niente, e questa è la migliore sensazione.
«Gil!» l’urlo si perde nell’ampiezza del luogo.
Si porta le mani al volto ricoperte di sangue altrui.
Dov’è? Dov’è il suo adorato fratellone?
È la felicità dentro quella che stai sentendo. Sussurra una voce nella sua mente contorta e distorta dagli orrori appena visti.
È così bello che ti fa venir voglia di piangere. 
E Vincent inizia a piangere, ma le lacrime scendono solo dalla parte dell’occhio dorato, mentre l’occhio rosso gira, scatta da una estremità all’altra, vortica.
«Se lo sono meritati!» urla.
Poi impugna le forbici e s’avventa sul cadavere di una donna a lui vicino finché non è tutto rosso.
Finché il mondo stesso non è altro che rosso, quel colore tanto disprezzato.
È così bello che ti fa venir voglia di piangere.

Un raggio di luce, il rumore del vociare, il suono prodotto dalle ruote delle carrozze e dagli zoccoli dei cavalli che entrano a contatto con la strada.
Apre leggermente gli occhi.
Le persone camminano intorno a lui come se niente fosse.
Dov’è Alice?
Dev’essere un sogno per lui.
Vincent non può credere a tutto questo. Quel bambino che ha visto solo rosso e sangue e tragedie non può crederci.
«Svegliandomi vedo che tutto va bene.» mormora tra sé sotto shock; infine inizia a ridere istericamente.
È lo stato di beatitudine che pensi di star sognando. Sussurra di nuovo quella voce stridente nella sua testa malata e compromessa.
«Stai bene?» gli chiede una donna vedendo quel bambino nel giardino della tenuta.
Lui si osserva le mani ancora rosse ed i vestiti macchiati, poi alza lo sguardo rosso e dorato, oro e sangue, verso la donna e le rivolge un sorriso radioso.
«Non cambierei niente, questa è la migliore sensazione.» risponde pensando ad ogni singolo momento.
A Gil ferito, all’Alice spaventosa, a Glenn che urlava a Jack e ai corpi ricoperti di rosso.
«Non sono stato io! Non sono stato io!» inizia ad urlare spaventato.
È di nuovo caduto nell’incubo.
La donna lo abbraccia e lo stringe. «Aiutatemi!» urla a non si sa chi.
Vincent chiude gli occhi e sprofonda.

Quando li riapre è ben vestito e una famiglia numerosa lo guarda con sospetto.
Fissano il suo sguardo diverso. I suoi occhi non uguali.
«Chi sei?» gli chiede una voce.
Vincent sorride. Li userà.
«Sono Vincent e vengo da Sabrié.»
«Viene dal passato! Da cent’anni fa!» esclama una voce femminile spaventata.
Mentre la voce di prima la zittisce. «Vincent. Benvenuto, sarai utile alla nostra causa. Da ora in poi sarai Vincent Nightray.» 
Vincent sorride. Per trovare Gil questo ed altro.
«Non dirò nulla solo se…» e dettò i suoi patti.

«Gil!» esclama vedendolo con le forbici in una mano ed un pupazzo squarciato nell’altra.
Gil è davanti a lui. Il suo fratellone, il solo che l’ha difeso, è lì.
Per la prima volta nella mia vita adesso è tutto così bello. Pensa.
Ma poi vede lo sguardo scioccato del fratello.
Vede i suoi occhi dorati non riconoscerlo, vede i suoi occhi dorati sgranarsi per la paura ed il respiro accorciarsi.
Poi un urlo e Gil cade in ginocchio con la testa sulle mani.
Non ricorda.
Vincent non sa se esserne contento o meno.
Ride Vincent. 
Ride per non piangere, per non urlare.
Ma non sa se di gioia o di amarezza.
Abbraccia il fratello. «Andrà tutto bene.» sussurra.

Gil è addormentato. Il suo volto slavato e ben dettagliato appoggiato sul cuscino bianco ricoperto dai suoi ricci neri come le ali di un corvo.
Gilbert Nightray.
Ora hanno un nome tutti e due.
Vincent fissa con adorazione ed amore spropositato e malato il fratello.
Lui è suo. Lui è la sua ossessione.
Farebbe di tutto per lui.
Questo momento è perfetto, per favore non andare via.
Ho bisogno di te adesso e terrò stretto questo amore;
non permetterai che questo amore ti sorpassi vero?
Pensa indirizzato al fratello.
S’avvicina e con una mano gli sfiora i capelli. 
«È così bello che mi fa venir voglia di piangere.» sussurra osservando il volto di Gil.
Il fratello si gira. «Oz…» sussurra.
Il volto di Vincent si contorce dall’ira ed il suo sorriso s’accentua diventando abominevole, mostrando il suo vero volto.


«Vincent! Perché? Perché l’hai fatto!?» urla Gil. Il volto tanto amato contorto dall’ira e dal bruciante desiderio di una spiegazione.
Vincent si limita a sorride beatamente.
So di non appartenere a questo posto. Pensa.
Lo fai per lui, ricordi? Uccidi, insozzati, ma ricambia il male che Gil ha subito per te. Sussurra quella voce contorta nella sua mente che lui non può far altro che ascoltare.
Inclina la testa mentre gli orecchini d’oro tintinnano e sorride di nuovo.
Poi se ne va lasciando Gil infuriato.
Quando avrò l’opportunità di dirti tutto sarò troppo tardi.
Infatti io non ci sarò più e tu non avrai più alcun ricordo da recuperare.


«Perché uno come te gioca a questo gioco?» gli chiede Oscar.
Quell’uomo non è da sottovalutare e Vincent lo sa benissimo.
«Perché farei tutto per il mio fratellone.» risponde con un sorriso radioso e falso.
Il suo sorriso è sempre una maschera dietro cui nascondere la persona sudicia che è.
Oscar rimane leggermente spiazzato intuendo verità dietro parole dette con leggerezza. 
Vincent muove il cavallo sulla scacchiera.
«Scacco matto.» dice, e poi se ne va semplicemente con un sorriso.

Vede Gil sorridere mentre impugna la pistola davanti ad Elliot. 
Questa innocenza è brillante, spero che durerà. Pensa.
Poi il sangue e gli intrighi lo reclamano nuovamente.
Il sogno di un incubo che tornerà sempre a tormentarlo.
Ogni giorno. 
Ogni volta che vedrà il suo occhio rosso.
Il sangue, il rosso, il dorato, l’oro.
L’incubo è qui e lo esige ora.




Spazio dell'Autrice
Salve a tutti! ~
Il mio nome è Giò.
Ho scritto questa Fic per un contest e mi sono decisa a pubblicarla ora. 
Vi sembrerà strana la scelta di "Innocence" per un personaggio come Vincent, ma il mio scopo era quello 
di contrastare la mentalità "malata" di Vincent mostrando quanto possa essere innocente nella sua pazzia,
nella sua smania e nella sua ossessione verso il fratello.
Spero di essere riuscita a descrivere un Vincent IC e di non aver sfondato nell'OC.
Detto tutti, vi ringrazio per aver letto questa fic, se volete lasciatemi un commento od una recensione.
A presto,
xx Giò 



 
   
 
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