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Autore: LadyGaunt    10/09/2008    4 recensioni
Dopo la saga di Cell, trascorrono cinque anni e Crilin e C18 si sono sposati e hanno anche una figlia, ma che cosa è accaduto esattamente in quei cinque anni? lo scoprirete leggendo.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: 18, Altri, Crilin
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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IMPREVISTI ALL'ORIZZONTE




Uffa, Genio! Ma dove è finito Crilin?” domandò Marion poggiando annoiata i gomiti sul tavolo e graziando l'anziano maestro, seduto difronte a lei, della sua scollatura.

Tranquilla, mia cara. Sono sicuro che sta per arrivare”

Già, ormai è ora di cena” aggiunse Oscar lanciando occhiate furtive nella stessa direzione in cui guardava il vecchio.

Uffa, Uffa e Uffa. Voglio il mio Crilin, voglio il mio Crilin, voglio il mio Crilin”

Marion cominciò questa sorta di canzoncina battendo i pugni sul tavolo esattamente come avrebbe fatto una bambina capricciosa.

Avanti, non fare così” le disse Genio mentre seguiva con attenzione i movimenti della ragazza che mettevano in evidenza le sue curve perfette.

Tartaruga, tu sai dove è finito il mio amato Crilin?”

Il saggio animale fissò incerto la giovane.

Lui li aveva visti.

Ben nascosto, quella mattina aveva visto Crilin volar via con quell'affascinante androide.

Che doveva fare?

Mentire? Non era nella sua natura

Tartaruga? Mi hai sentito?”

Beh ecco... è andato ad allenarsi, ma starà tornando e sono sicuro che avrà una fame da lupi...”

Ad allenarsi? E perchè? Ora che Cell è stato sconfitto non ne vedo il motivo” constatò Oscar sorseggiando il suo succo d'ananas.

Già e in più con una bella ragazza a casa che lo aspetta” continuò dubbioso Genio tornando a scrutare Marion “bhe peggio per lui” aggiunse in un bisbiglio e lanciando uno sguardo d' intesa a Oscar.

Nel frattempo, all'ignara Marion era apparso un sorriso sul volto.

Ohh! Allora devo preparare una cena coi fiocchi per il mio adorato Crilinuccio” disse contenta e dirigendosi in cucina saltellando.

Tartaruga tirò un sospiro di sollievo.

Era riuscito a non tradire Crilin e a non mentire, eppure sapeva che di lì a poco sarebbe scoppiata una bufera nella vita del suo piccolo amico.





Calda, passionale, tenera e dolce...

Possibile che fosse la stessa terribile creatura da cui quel lontano giorno di tre anni fa il ragazzo del futuro li aveva messi in guardia?

Uno dei due mostri che avrebbe sterminato l'umanità?

La stessa che possibilmente in un altro mondo aveva causato la sua morte?

Non aveva idea del motivo per cui gli eventi avessero preso quella piega, ma la delicatezza e la dolcezza con cui le labbra di lei cercavano le sue lo rendevano sicuro di una cosa:

Lei non era un mostro.

Niente altro che una marionetta nelle mani di un pazzo scienziato, niente più che un'altra vittima di quel vecchio.

Anche i suoi compagni si erano fermati all'apparenza, tanto bella quanto fatale, ma lui aveva visto di più.

Gli era bastata un'occhiata per capire che dietro a quegli occhi così freddi e spietati in realtà si nascondeva una grande tristezza.

Si erano lievemente separati.

Non riusciva a muoversi.

Aveva paura di aprire gli occhi con il terrore che quel meraviglioso momento potesse finire.

Temeva di fare qualche gesto sbagliato o di dire qualcosa di inopportuno da farla scappare via.

Finalmente, Crilin aprì gli occhi per poi perdersi in quelli della cyborg in cui, ne fu certo, vide un barlume di felicità.

Rimase in silenzio e, anche di questo era certo, con un espressione inebetita.

Come era bella, pensò.

Il riflesso dell'acqua e delle gemme incastonate nelle rocce creavano sulla sua pelle un gioco di luci tale da farla sembrare una ninfa, custode di quel posto incantato.

Lo sai, piccoletto? non sei poi così male”gli disse abbozzando un sorriso affascinante.

Eh?... io?... cosa?... ahahaha!” farfugliò imbarazzato per poi rischiare un infarto quando lei gli prese la testa tra le mani e gli regalò un altro bacio.

Sai, sto bene con te” disse poggiando la testa sulla sua spalla.

D-davvero?” farfugliò emozionato.

Lei fece segno di si con il capo.

E in parte è grazie al dottor Gelo”

Che vuoi dire?”

Vedi... la mia vita non era un granchè prima di diventare una cyborg... e poi è solo grazie a lui se ci siamo conosciuti... quello che credo si chiami l'ironia della sorte” confessò con un sorriso amaro.

Crilin si appoggiò alla parete rocciosa, mentre lei si accucciava meglio accanto a lui sospirando e chiudendo gli occhi.

Trascorsero i minuti o forse erano ore, ma a lui poco importava, sarebbe rimasto lì anche per il resto dei suoi giorni, basta che al suo fianco ci fosse lei, poi... un brontolio ruppe quella magica atmosfera.

Era il tuo stomaco?”

No, non preoccuparti non era niente” rispose arrossendo, in effetti era da tutto il giorno che non metteva nulla sotto i denti..

Scusa, spesso dimentico le abitudini di voi umani” aggiunse con rammarico e mettendosi in piedi.

No, sul serio... non è un problema”

E' meglio che vada” disse amorevolmente.

Aspetta! Dove possiamo rivederci? Hai un posto dove stare?” chiese spontaneo il giovane per poi affrettarsi ad aggiungere “cioè, volevo dire potrei ospitarti sull'isola del Genio? O vederci lì più tardi?”

Ecco, si era reso ridicolo! L'aveva travolta con una miriade di domande nella speranza che almeno a una di queste gli avrebbe permesso di rivederla.

C18 rimase per un istante perplessa, poi rispose:

Sto in un albergo a Phoenix Town... ahah... Non credi di correre un pò troppo?”

Ancora più imbarazzato, Crilin abbassò lo sguardo intuendo d'aver perso punti nei suoi confronti.

Accidenti!

Nel mondo c'erano centinaia di palloni gonfiati senza scrupoli che riuscivano senza problemi ad aver successo con le ragazze, lui invece nonostante cercasse di comportarsi nel modo più cavalleresco possibile non riusciva ad ottenere proprio un bel niente!

Non fare quella faccia, non ti ho mica detto di no”

All'istante il giovane guerriero sollevò il capo mostrando un radioso sorriso infantile.

Forse passerò sul tardi su quel misero pezzo di terra che tu chiami isola...” lo schernì.

Come preferisci. Sappi però che io ti aspetterò anche tutta la notte se necessario” aggiunse sincero.

C18 mostrò il sorriso più dolce che gli occhi di Crilin avevano visto fino a quel momento, poi si alzò in volo e scomparve nel buio della notte.

Crilin si lasciò cadere al suolo e osservando il meraviglioso cielo stellato, non potè evitare un urlo di gioia.




Ciao a tutti! So che siete stanchi di sentire le mie scuse, ma è il minimo che possa fare dato il mio enorme ritardo con gli aggiornamenti di questa storia! Spero che mi perdonerete, ma soprattutto che il capitolo sia di vostro gradimento!

Ringrazio che ha letto e chi ha messo la ff tra i preferiti.

Un particolare grazie a chi commenta:

PaolaDeve

trullitrulli

LadyDreamer

8WeirdSisters8

Shira



Ossequi


Lady Gaunt





  
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