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Autore: UndyingDunkleosteus    04/08/2014    5 recensioni
questa è la storia di Lucy Anderson, di come è diventata un'assassina; spero che questa lettura vi piaccia, amanti dell'horror
buona lettura
Genere: Drammatico, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Lucy Anderson: le origini
Lucy Anderson all’inizio era una ragazza come tante altre, ma aveva un solo piccolo problema:
soffriva d’autismo.
Dopo alcuni anni, senza che fosse successo nulla di particolare, la malattia svanì di colpo, lasciando stupiti i medici della ragazza, che non riuscivano a spiegarsi il perché e il come della strana e improvvisa guarigione
Questo fu l’inizio della fine.
 
Il mondo pensato da Lucy era l’esatto opposto del mondo reale, e questo contrasto la lasciò inerme di fronte all’evidenza del mondo, con tutte le sue guerre e i conflitti
Lucy cadde in una fase nera, soffrì di depressione, e aveva continui incubi, che la tenevano sveglia la notte
Poi arrivò Jack
Un ragazzo nuovo che cercava qualcuno con cui ambientarsi, e quel qualcuno era proprio Lucy
I primi giorni si conobbero soltanto, sdraiati sulla collina d’erba davanti a casa di Lucy
Poi iniziarono a parlare dei loro problemi, e fu proprio lì che Lucy capì:
nel mondo reale, ci sono anche persone molto buone, che ti aiutano e ti vogliono bene
e una di quelle persone era proprio Jack
dopo due mesi Jack confessò i propri sentimenti a Lucy, e ovviamente, lei ricambiò
e così si scambiarono il loro primo bacio
qualche settimana dopo la demolizione della psiche sana di Lucy si completò
proprio quel giorno in cui Jack fu ritrovato morto in camera sua
Lucy sapeva già chi era stato, anche se inconsciamente
Quello fu il punto di rottura
La psiche di Lucy si demolì, scomparve per  sempre
Dovettero trasportare la camera in seminterrato, mettere delle inferriate alle finestre e pure chiudere la porta a chiave per evitare che durante la notte scappasse nel bosco urlando come un’assatanata; di notte le sue urla strazianti squarciavano il silenzio della casa; dopo una settimana Lucy era ridotta a uno straccio; non dormiva quasi più, non mangiava…
Poi avvenne il suo primo omicidio
Ma prima dovete sapere che Lucy divideva le persone in due gruppi: i vaniglia, cioè le persone normali; e i diversi, cioè le persone come lei, persone con problemi psicologici più o meno gravi.
Detto questo, passiamo al primo omicidio di Lucy:
quella sera Lucy uscì prima dalla sua stanza, ammucchiando dei cuscini sotto le coperte per far credere ai suoi genitori che stava dormendo
quando i suoi chiusero la porta e se ne andarono, lei si diresse in camera di Alison, sua sorella minore
Alison Aveva undici anni, tre anni più piccola di Lucy, aveva dei capelli lunghi e biondi, e dei bellissimi occhi azzurri, e suonava il piano ogni sera alle nove, quando i suoi genitori dormivano
Questo Lucy lo sapeva perfettamente
Alle nove e cinque  si diresse verso la camera di Alision, la sorellina stava suonando dando le spalle alla porta; Lucy prese una delle paia di forbici che si era legata alla meglio alla gamba, si avvicinò di soppiatto ad Alison, prima di ucciderla le sussurrò :
<< I’m not a simple vanilla…>>
 Il rumore discordante del pianoforte  svegliò di soprassalto i genitori; preoccupati , salirono le scale di corsa, ma lo spettacolo che videro fu raccapricciante
Alison era accasciata sul pianoforte in una posizione innaturale, e una… cosa, era china su di lei
I genitori accesero la luce e si accorsero che quella cosa era Lucy,
ma quella non era più la loro figlia
stava bevendo il sangue dal collo di Alison, e quando si girò verso di loro era completamente diversa
il viso era macchiato di sangue, rigando le guance
le pupille si erano ridotte a due fessure, come gli occhi di un pazzo
i vestiti- un giubbotto smanicato, una gonna, dei leggins neri e un paio di anfibi- erano insozzati di sangue
i capelli, un tempo di color castano dorato, erano diventati a chiazze rossastre per via del sangue
aveva una maschera bianca, che si era messa ad un lato della testa per evitare che si sporcasse, ma il sangue era comunque schizzato su di essa, disegnando dei motivi a zigzag lungo le guance della maschera
un sorriso maniacale, largo e tirato, era stampato sulla faccia di Lucy
dopo essere rimasta a fissarli per qualche istante, si buttò semplicemente giù dalla finestra della camera, che era al secondo piano
nonostante l’altezza atterrò con un’agile capriola senza farsi nulla, e iniziò a correre come un’assatanata verso il bosco, gridando alla luna la sua gioia selvaggia, proprio come i lupi

I genitori la guardarono fuggire via
Sapevano che sarebbe tornata per prendere le loro anime con sé
E così successe due giorni più tardi
I signori Anderson stavano per addormentarsi quando sentirono un rumore di passi che si avvicinava
La madre se ne accorse per prima, poco prima che il volto di Lucy le si materializzasse davanti
<< e così sei venuta a portarmi via, mia dolce mietitrice>> sussurrò accarezzandole una guancia
Lucy sussultò e una lacrima le scese lungo la guancia, per poi cadere sullo zigomo della madre
<< tieni, per non dimenticarci mai>> sussurrò mettendole un ciondolo al collo, poi disse
<< addio, Lucy>> Lucy rimase per qualche secondo immobile,  dopo sussurrò, con voce rotta dal pianto
<< goodbye, mom>>.
Quel che restò della signora Anderson fu solo un cadavere freddo e vuoto, il padre cercò di difendersi, ma Lucy, tra i singhiozzi, riuscì a ucciderlo centrando la vena giugulare con una delle sue forbici, poi prese i due cadaveri e li portò con sé, per seppellirli nella tomba a loro destinata nel cimitero, sotto la betulla
Poi prese un coltello, e incise queste parole
Mabel Corbyn and Colin Anderson
Beautiful parents and people”
E se ne andò, sotto la pioggia, piangendo il suo dolore infinito
Aveva reciso le sue radici
Tornò alla sua casa, sbarrò porte e finestre e semplicemente visse lì
Ancora oggi uccide, e si dice che beve il sangue dal collo delle persone; se viene scoperta, per quanto pericolosa sia la fuga, se la cava sempre senza alcun danno fisico
Non la senti caro lettore? Non senti i suoi passi per il corridoio? Non senti il suo respiro e l’odore metallico e putrido del suo fiato? Non senti la sua pelle squamosa e viscida che ti copre gli occhi? Non senti la sua voce soffiata, roca e metallica che ti pronuncia la sua frase d’addio? Non senti la morte pervadere il tuo corpo?
“I’m not a simple vanilla”
   
 
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