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Autore: Melian    04/08/2014    10 recensioni
Il Sangue. Il "filo rosso" che lega la preda e il suo predatore, il Vampiro e la sua donna. Il Sangue, l'unica certezza, l'unico attimo di pace.
Una tripla drabble che percorre l'attimo fuggente di questo squassante piacere proibito.
[Terza classificata al contest "Odore di fragole rosse" di Ayumu e Fox indetto sul forum di EFP]
[Storia partecipante al contest "War of Drabbles" indetto da Alexalovesmal]
Genere: Introspettivo, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FIL ROUGE

 

 

"Ma che importa l'eternità della dannazione a chi ha provato, in un secondo, l'infinito della gioia?"
(Baudelaire)

 


 

Adoro la sua schiena nuda, liscia e candida, la curva che disegna quando si inarca.
Porta i capelli raccolti, di un rosso ruggente. Quando li intreccia, con le dita sottili e svelte, avverto il profumo vibrante di una femminilità stordente.
Scivola in un silenzio morbido – lontano, c'è solo il carezzevole sussurro della Senna – quando scosto le tende del boudoir.
Intuisce chi sono? O forse lo avverte, come le tenere cerve quando fiutano il lupo?
In silenzio mi parla, mi invoca.
Gli uomini si rovinano per ottenerne i favori; ma lei – sdegnosa e libera come una regina, piuttosto che una puttana, cortigiana raffinata, signora di quel bordello tra sete impalpabili – capricciosa, si sceglie gli amanti.
Ha appena fatto il bagno. Mi chino tra i teli sgualciti, tra le sue cosce tornite; in punta di lingua percorro la pelle umida di densi sapori di donna carnale, di piacere fragrante.
E quando si inarca e la voce chiara si dispiega gemente, affondo i denti: il sangue rosso e bollente mi inonda la gola.
Bevo di lei, ne godo e la Bestia ringhia con la sua voce oscura, pretende il suo tributo. Percorro con lei il baratro di quest'unione, evoco incubi frementi, il terrore strisciante della preda braccata.
Annaspa in un mare di vizio, annega con me in questo torrente di sangue, squassata dall'orgasmo fatale del mio Bacio e dal suo cieco orrore: la femorale pulsa contro le mie labbra, è l'eco del suo cuore tenace, è la nostra canzone.
Il sangue scandisce il ritmo della nostra danza, è il mio unico piacere, un lampo di amara gioia selvaggia e perversa negli abissi della mia dannazione. Sì, il sangue frusciante, corposo, speziato... dammene ancora!
Cavalca con me, donna, perché io vivo finché ti divoro!
Trangugio un sorso della tua anima: l'alchimia si compie. E, per un attimo, io trovo pace.

 

 




 

 

______________________

Note dell'autrice:

 

questa tripla drabble (trecentodieci parole) partecipa al contest: “Odore di fragole rosse - sinestesia drabble contest” di Ayumu_7 e _Fox.
Il contest prevedeva l'uso della sinestesia e ho cercato di inserirne più di una nel testo, in modo naturale, non artificioso.


Il pacchetto scelto è:

“Lungo la Senna

- "Ma che importa l'eternità della dannazione a chi ha provato, in un secondo, l'infinito della gioia?"(Baudelaire)

- Deve ispirarsi a un’opera/al dettaglio di un’opera di Henri de Tolouse-Lautrec

- Deve essere ambientato in un bordello”

L'opera di Henri de Tolouse-Lautrec prescelta è stata: “La toilette” (http://i60.tinypic.com/nwa52c.jpg)

Avendo scelto il livello “difficile”previsto dal bando del contest, ho usato tutti e tre i prompt.

La storia si incentra essenzialmente sul filo rosso che unisce il Vampiro e la sua preda nel momento del “Bacio Oscuro”, ovvero l'atto del morso, in cui il sangue viene bevuto perché il Vampiro possa continuare a vivere. Il sangue è l'unico piacere concesso nella dannazione di queste creature, ne allevia la “Sete” e la accresce contemporaneamente, in un circolo vizioso: questa è la chiave di lettura che ha ispirato la citazione di Baudelaire.
Ho scelto di concentrarmi sul momento topico, dando veloci pennellate sull'ambientazione (come stabilito, si tratta di un bordello e ho voluto collocare la storia in Francia, facendo riferimento alla Senna, proprio per legarmi ancora di più al pacchetto di prompt) e sulla vittima prescelta che ricalca, appunto, il quadro di Henri de Tolouse-Lautrec (sia per la fisicità, che per la situazione in cui si trova), oltre che sul protagonista, la voce narrante: volevo aprire una piccola finestra, uno scorcio dai contorni sfumati sul momento supremo, eppure conservare un sottile mistero sulla figura che è il motore della drabble, perchè in esso ognuno possa risolvere il proprio personale archetipo di Vampiro (ma niente Vampiri “sbrilluccicosi”, grazie! :P).


Melian

   
 
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