ACCETTAZIONE

 
 Al mio amore perduto, perché
c’è tanta me in questa Sif.


 
“Ho perso”
Fu l’unico pensiero che Sif riuscì a formulare osservando l’uomo che aveva considerato un amico, un fratello, un amante, illuminarsi nel guardare la figura che in quel momento attraversava i giardini reali.
La valchiria non riusciva a comprendere come la propria maschera, forgiata da anni di lotta e dolore si fosse frantumata al suono di quelle cinque lettere: “Ti amo” e alla vista di quel sorriso che bastava a farla sentire al sicuro, a casa, ma che non era rivolto a lei.
La fiducia fu la sua rovina: nonostante sapesse che agli occhi di Thor ogni abitante dei nove regni perdesse di colore e interesse davanti a quel fratello che nessuno capiva o voleva accettare, si era cullata nella dolce illusione che forse lei sarebbe riuscita dove il resto del mondo aveva fallito.
Ed ora cosa le restava dopo che aveva dato tutto, anche l’orgoglio e la dignità, a quell’uomo? Solo le ceneri di un cuore bruciato per il troppo amore e soprattutto il silenzio; perché cosa avrebbe mai potuto dire osservando quell’algido principe delle menzogne rivolgere al biondo uno dei suoi rari sorrisi sicuro di non essere visto da terzi?
Sif non credeva nell’amore, non più ormai, ma se davvero quel sentimento esisteva, si trovava nelle iridi di Loki, verdi come l’invidia che la logorava nel profondo, per non essere al suo posto, per non essere stata abbastanza, per aver creduto, anche per un solo istante, che ci potesse essere un lieto fine anche per lei.

 
NOTE SPARSE.

Ripesco tra le mie millemila storie una che mi riguarda nel profondo. Come sempre nei miei personaggi c’è molto di me e della mia vita.
Spero che via sia piaciuta questa Sif così riflessiva e anche un po’ malinconica.
Se vi va lasciate un commentino…
Alla prossima
Lori Liesmith.