07/08/2014
5 recensioni-saranno i miei vicini di stanza.
Da quando era arrivata a Londra era stata a stretto contatto con quella famigliola… erano la classica famiglia in viaggio: pieni di borse, con la cartina di Londra che passava dalle mani della moglie a quelle del marito e due bambini piccoli, una bimba e un bimbo, che corrono ovunque.
Già dall’aeroporto di Milano li aveva visti, poi in viaggio e anche a Londra. Fino all’albergo, se non erano coincidenze quelle!
Anche Maria avrebbe voluto trascorrere quel soggiorno con la sua famiglia ma il suo capo voleva un articolo sulle olimpiadi fatto benissimo, in poche parole non voleva distrazioni.
Di nuovo quei rumori… dei passi, sembrano proprio dei passi. Poi, silenzio…subito seguito da una canzoncina.
-mamma mia, ma cosa fanno ascoltare a quei bambini. Li traumatizzeranno. Quelle canzoni non si ascoltano neanche durante un film horror!!!
Ad un certo punto, la porta si scostò e un fascio di luce violetta invase la camera, la riconobbi, quella del corridoio.
Quella luce mi attirava, mi sentivo una falena.
Per un secondo la luce scomparve, come se fosse entrato qualc’uno
-no non può essere. È troppo stretto per chiunque. Sarà stata una mia impressione.
Eppure si sentiva l’ansia addosso.
In un secondo le finestre si spalancarono, la porta sbattè e andò via la corrente.
Poi un fulmine a ciel sereno illuminò una bambina vestita con una lunga camicia da notte bianca con degli strani ricami rossi, che sembravano quasi … sangue!
Solo allora se ne accorse, tutta la camera era sporca di sangue.
La bimba fece un passo verso il letto dove Maria era distesa, allungò una mano verso di lei e rivelò un coltello conficcato nel braccio.
Lo sguardo di Maria salì ancora, sul viso della bambina, o meglio, quello che ne rimaneva.
Aveva un colorito pallido con tagli e graffi ovunque. Ma la cosa più raccapricciante erano gli occhi,
lucidi come il vetro, blu come la notte, e spalancati. Sulla faccia di Maria comparve una smorfia di terrore, mentre, su quella della bimba compariva un sorriso satanico.
Un urlo ruppe la quiete della notte, nella stanza 613. Richieste d’aiuto seguirono all’urlo, sirene della polizia e di un’ambulanza pervasero le strade di Londra.
Se volete sapere come la bambina sparì, fatevelo dire da Maria… adesso è in un manicomio di grande prestigio. Ma riceve spesso visite da parenti, amici o semplici curiosi come Voi.
Io invece sono con i miei genitori e la mia sorellina, che purtroppo morì molto giovane,fermi immobili, in un quadro. La gente dice che il nostro sia un quadro maledetto, ma non è vero solo che a volte usciamo, per scampare alla noia.
Ma nessuno ci crede, dicono che succedono cose strane… nella camera 613.
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Allora vi è piaciuta? Spero di sì, perché io e delle mie compagne di scuola (a cui mando un enorme GRAZIE e un BUONE VACANZE!!!) ci abbiamo lavorato molto.
È la prima fic Horror che scrivo, vi chiedo di recensire per poter migliorare.
P.S.(28/10/2020) È da un sacco che questa storia è su questa piattaforma e mi rendo conto che sono presenti degli errori non indifferenti. Ho deciso di non correggerla per avere sempre un ricordo di quella che era la mia tecnica di scrittura passata. Siate clementi.
Sempre e Ovunque,
Psichepazza.