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Autore: ReggyBastyOp    07/08/2014    5 recensioni
Rapunzel ed Eugene si sono finalmente sposati. Sfortunatamente la principessa non sa ancora fino a che punto arriva l'intimità in una coppia e l'ex ladro sarà costretto ad ingegnarsi per spiegarglielo.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Rider/Eugene Fitzgerald, Rapunzel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il banchetto per il matrimonio stava ormai per terminare. Eugene e Rapunzel non facevano altro che pensare come la giornata, nonostante fosse stata meravigliosa anche con i guai di Maximus e Pascal, sembrasse non voler terminare mai.
Il re richiamò l’attenzione degli invitati per andare a vedere i fuochi d’artificio così da concludere la serata. Tutti si sbrigarono a seguire il sovrano, entusiasti per lo spettacolo che stava per cominciare, pronti per l’ultimo brindisi ma in mezzo alla confusione dello spostamento nessuno si accorse, stranamente, che i due sposi erano fuggiti. Ridacchiando come due bambini salirono velocemente le scale, rallentati solo dal lungo strascico del vestito. Quando senza fiato raggiunsero l’ultimo piano si affrettarono a barricarsi dentro in modo che nessun’altro potesse entrare. Chissà perché non erano mai arrivati fino a quell’ala del castello, sarà stato che non avevano voglia di fare tutti quei gradini che prima di allora non erano mai apparsi una via di fuga.
-Eugene cerchiamo una stanza da cui guardare i fuochi!- Esclamò Rapunzel cominciando ad aprire ogni porta.
-Biondina fai con calma, devono ancora accenderli.- Rispose Eugene prendendola in braccio, ma neanche prima di finire la frase si sentì il primo scoppio.
-Okay come non detto.- Fece una faccia disperata affrettandosi ad aprire la prima porta che gli si parava davanti. Prima ancora di guardarsi attorno corse verso il balcone che si affacciava sul mare.
-Fiuu- Sollevato la posò a terra con delicatezza alzando lo sguardo -Ce l’abbiamo fatta.-
Ma Rapunzel non rispose, incantata com’era a guardare quello spettacolo di colori, all’inizio intimorita per poi essere subito dopo affascinata.
-E’ la prima volta che li guardo.-
-E’ la prima volta?- Chiese Eugene sorpreso. –Dalla torre non si riuscivano a vedere?-
-No, a volte sentivo solo il rumore.- Sussurò Rapunzel avvicinandosi al marito, stringendogli la mano. –Mi piacciono.- Sorrise mettendosi sulle punte per dargli un bacio.
-Per quanto lo possano essere tu sei molto meglio- Commentò stringendola a sé prima di far incontrare le loro labbra.
-Così il tuo sogno si è realizzato.- Guardò Eugene divertita, accarezzandogli il pizzetto. –Finalmente hai un castello tutto tuo, o quasi.- Ridacchiò.
-Riccioli d’oro la smettiamo di prendermi in giro eh?- l’ex ladro si appoggiò alla ringhiera ammirando il panorama.
-Va bene, va bene..-  Gli passò una mano tra i capelli incantata. –Ti amo Eugene Fitzherbert.-
-Anch’io mi amo- Rispose Eugene con tono ovvio, ma Rapunzel fingendosi arrabbiata tirò fuori dall’abito una padella.
-D’accordo, rimangio- Se la mise in spalla e la buttò sul letto mentre lei fingeva di volersi liberare, poi con tono ammaliante e accarezzandole una guancia sussurrò a sua volta –Ti amo Rapunzel Fitzherbert.- ed ella arrossì.
-Ho bisogno di rifrescarmi, torno subito- Mormorò fuggendo dalla presa del marito, il quale la lasciò andare divertito mentre si preparava mentalmente a ciò che aspettava da fin troppo tempo.

Ma Rapunzel non ne sapeva niente, nulla di nulla. Entrata nel bagno della stanza, la quale sembrava essere l’unica del piano essere adatta per dormire, si tolse il velo e poi con qualche difficoltà il vestito. Si guardò il viso, riflesso dallo specchio, non riuscendo a capire come mai fosse così rossa e poi si soffermò sulla fede nuziale. Ne era sicura, non era mai stata così felice in vita sua. Sistemò per bene l’abito sulla sedia e si lavò velocemente i denti. Si strofinò poi gli occhi prima di avviarsi verso l’altra camera, solo con una vestaglia bianca con decori floreali che le ancelle le avevano fatto mettere a suo recapito senza alcun preciso motivo, insieme a quella che aveva scoperto essere una giarrettiera.
Eugene la guardò entrare senza parole, e non solo per la sua particolare velocità nello spogliarsi, ma anche per quel misero indumento che portava su, senza parlare poi dell’ornamento sulla coscia che lo stava facendo letteralmente impazzire. Cercò di trovare un minimo di contegno. Si era sempre immaginato come sarebbe stato vederla in quel particolare momento, come gli sarebbe apparsa, ma mai avrebbe pensato che sarebbe stata così mozzafiato. Inutilmente cercò di fare l’indifferente, com’era di solito, e lei preoccupata se ne accorse.
-Ho qualcosa che non va?- Chiese controllandosi, ma non le sembrava di avere niente di strano. Eugene le fece capire che si riferiva all’abbigliamento.
-Io non volevo, ma mi hanno obbligato. Non capisco perché me l’abbiano fatto mettere.- Fece una smorfia sistemandosi sul letto mentre Eugene deglutiva a fatica.
-A saperlo te l’avrei tolta prima- Fu l’unica cosa che disse mentre continuava ad osservarla. Ci fosse stato Pascal gli avrebbe sclerato contro.
-Che cosa?- Chiese Rapunzel poco convinta dandogli un bacio appassionato. Eugene non riusciva a connettere i neuroni per una frase sensata, limitandosi a ricambiare il gesto in automatico. Rapunzel finito il bacio strofinò il naso contro quello di Eugene e poi si mise su un fianco.
-Buonanotte.- Sbadigliò sistemandosi il cuscino sotto la testa.
Eugene sbarrò gli occhi.
-Buonanotte?!- la sua voce stridulò verso la fine della parola. Rapunzel si girò confusa.
-Ma come tu non vuoi..?- Chiese Eugene tra il deluso e il triste.
-Perché? Non lo vedi che voglio dormire?- Rispose Rapunzel di rimando, non capendo il motivo dei suoi dubbi.
-Mannò intendevo.. Non vuoi.. Ecco.. Fare l’amore con me?- Domandò provando a fare di tutto per non nascondere il proprio viso. Mai nella sua vita aveva fatto questa domanda.
Rapunzel aggrottò le sopracciglia sfiorando il mento con l’indice, come se ci stesse pensando su, guardando fuori dalla finestra. Dopo secondi che sembravano interminabili finalmente rispose.
-Beh certo che lo voglio.- E Eugene tirò un sospiro di sollievo a quelle parole. –Ma cosa significa ‘fare l’amore’?-
-Yack!- Eugene si mise una mano in faccia per nascondere la propria vergogna, che a quanto pare non voleva terminare.
Come aveva fatto a non arrivarci prima? Ella non sapeva minimamente del sesso a causa del suo isolamento.
Rapunzel aspettava, continuando a pensare cosa potesse significare quella frase, mentre Eugene si disperava. Come avrebbe dovuto spiegarglielo ora? Ma non fece in tempo a pensarci perché Rapunzel gli si sdraiò addosso, causandogli vampate di calore a tutto spiano.
-Mi sono ricordata!- Si esaltò togliendogli la mano dal viso.
-Ah davvero?- Chiese Eugene spaventato.
-Sì! Fare l’amore è baciarsi! Tu vuoi baciarmi tutta la notte!- Ridacchiò Rapunzel –L’ho letto nei libri che mi portava Gothel.. Ma non è stancante baciarsi così tanto?-  
Eugene fece cadere di sasso la testa sul cuscino, più per distrarsi da quel misero completino che sua moglie indossava che per le parole. Scosse la testa prendendole le mani.
-Rapunzel tu sai come nascono i bambini?- ed ella annì tranquilla, sicura che questa risposta sarebbe stata più che giusta.
-Allora.. Bisogna scrivere una lettera al signore che alleva le cicogne e dirgli che si vuole avere un bambino. Lui prende un seme, lo dà alla cicogna che lo porta a chi glielo ha richiesto così la donna lo mangia e resta incinta.- Concluse la piccola spiegazione sistemando i capelli all’indietro con aria soddisfatta. Poi le sorse un dubbio –Perché? Vuoi un bambino? Devo chiamare l’allevatore?-
Doppio yack interiore per Eugene.
-Sì. No, cioè.. Non in questo momento- Ma come c’era finito in questa situazione? Avrebbe dovuto chiedere alla regina di farle questo discorso tempo addietro.
-Ecco, non è così che nascono i bambini.- e Rapunzel portò le mani alla bocca sorpresa.
Eugene si chiese se questa era la sua reazione nel sapere che non era quella la vera storia, figurarsi quando poi scopriva come avveniva la cosa.
-Vedi per avere dei bambini bisogna fare sesso, o per meglio dire fare l’amore.- Si mise seduto, raschiandosi la voce. In fondo prima o poi l’avrebbe dovuto scoprire e anche se ormai la serata era andata in fumo, per quanto ci sperasse da tempo, era sempre meglio di niente. Rapunzel a sua volta tornò composta e si mise ad ascoltare paziente. Il cambio di posizione permetteva a Eugene di vedere fin troppo. Un singulto.
-Vedi ci vogliono un uomo e una donna, ovviamente, e devono.. Ehm, come dire? Unirsi. Ma solo quando si vogliono davvero bene eh, non dimenticarlo.-  A chi voleva dare lezioni di vita? Lui poi? Ancora non capiva come poteva essere così fortunato da avere una moglie così e per giunta le premurava d’essere innamorata di colui con cui avrebbe procreato, quando lui stesso, tempo prima, se n’era completamente fregato.
-E come si uniscono? Con i baci?- Chiese la neosposa. Eugene si grattò il capo cercando una risposta decente, senza finire nel volgare.
-Sì, cioè.. Anche con i baci, ma più che altro con un’altra parte del loro corpo.- Rapunzel cominciò ad osservarsi mentre Eugene cominciava a sentire sempre più caldo.
A lei non veniva proprio in mente come si potessero unire due corpi, con le mani? Mmm già fatto e non era quello, i baci aveva detto di sì ma con altro. I capelli? Ma li avevano entrambi corti..
-Non capisco.- Borbottò intristita, non volendo deludere le aspettative del marito al che gli venne un’idea.
-Se vuoi te lo posso dimostrare, ma devi promettermi di non avere paura ed io ti prometto che sarà piacevole.- Cercò di dire rassicurante, quando in realtà era terrorizzato. Ma Rapunzel, non sapendo appunto cosa doveva ‘avvenire’ era molto più tranquilla e rilassata, e forse da una parte era meglio così.
-Perché potrei avere paura?-
Yack su yack balenavano nella mente di Eugene.
-Perché è una cosa che non hai mai fatto, credo..- ‘E spero’ pensò tra sé.
-Aah, va bene.- Fu il tutto.
-Allora me lo prometti?- Chiese Eugene preoccupato.
-Certo!- Esclamò Rapunzel entusiasta di sapere come nascessero per davvero i bambini.
-Chiudi gli occhi.- Sussurrò Eugene mentre la prendeva delicatamente e la faceva stendere sotto di sé.
-Ogni volta si tengono chiusi?- Domandò Rapunzel eseguendo gli ordini.
-No non sempre. Voglio solo che sia più ‘magico’, se possibile, per te.-
-Magico come i miei vecchi capelli?-
-Forse.. Non lo so come sarà per te. Lo spero.- Rise piano e, per evitare che si perdessero in troppe chiacchiere a cui non aveva molta voglia di rispondere, e a cui non sapeva nemmeno come fare nel caso, le diede un bacio. Ma quel bacio non era come quelli a cui si era abituato, era diverso in tutto anche se non sapeva bene in che cosa. Assaporava il profumo di quella carne ingordo così come Rapunzel a sua volta, la quale aveva già aggrovigliato le braccia attorno al suo collo.
  
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