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Autore: sweet_hyra_97    09/08/2014    3 recensioni
Ninfadora è irrequieta, non sa che fare. Si è innamorata, le piace da impazzire.
[...]
Remus si chiede come mai Ninfadora sia cosí strana in questi giorni, forse piú sbadata.
[...]
Si sta dando nuovamente della stupida, non è quello che avrebbe dovuto dirgli.
[...]
«Beh, qualunque cosa tu volessi dire, anche io.»
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Un bacio come un battito d’ali



Kiss me out of the bearded barley,
nightly, beside the green, green grass
swing, swing, swing the spinning step
you wear those shoes and I will wear this dress





Ninfadora è irrequieta, non sa che fare. Si è innamorata, le piace da impazzire. E non vorrebbe risultare una bambina, dicendoglielo.
Forse è il momento meno opportuno, dato che da un momento all’altro potrebbe scoppiare una guerra, ma non può più nasconderlo.
Non riesce più a reprimere i suoi sentimenti: l’altra sera dall’emozione balbettava, mentre si dava mentalmente della stupida. Si era scusata ed era andata via, ma si è resa conto che non potrebbe continuare così.
Lo guarda, se ne sta tranquillo davanti al camino assieme a Sirius, e parlottano, talmente piano che non riuscirebbe a sentirli nemmeno se lo volesse.
Forse questo è il momento giusto, si ripete, mentre dentro di lei l’ansia cresce sempre più.
Poi si avvicina a lui senza accorgersene, come se non avesse il controllo dei piedi; Sirius se ne accorge, sussurra qualcosa all’orecchio di Remus e va via, ammiccando in direzione della ragazza.

Remus si chiede come mai Ninfadora sia così strana in questi giorni, forse un po’ più sbadata. Sarà lo stress, cerca di convincersi, ma non riesce a non pensare al suo sorriso.
A come lo guarda. Non dovrebbe, si ripete, pensare a lei. Lei è ancora giovane, ha una vita davanti, e deve lasciarla libera. Poi non vorrebbe farle del male involontariamente, una ragione in più per ignorare quella strana sensazione che nasce solo quando c’è lei.
Come adesso, che si è avvicinata e non sa cosa dire, ha un’espressione confusa sul volto. O indecisa, non riesce a capirlo.
E i suoi capelli cambiano rapidamente colore, passando dal rosa shocking al rosso acceso: Remus dubita che lo stia facendo volontariamente.
Adora questa sua espressione un po’ indecifrabile, tutto gli urla di baciarla, avvicinarsi a lei e prenderla di sorpresa, ma fra le cose che non vorrebbe c’è anche il farsi odiare.
Quindi si limita banalmente a chiederle se ha bisogno di qualcosa.
Ninfadora esita un attimo, poi gli dice che ha semplicemente bisogno di un consiglio, nulla di importante.

Si sta dando nuovamente della stupida, non è quello che avrebbe dovuto dirgli, ma adesso deve davvero farsi dare un consiglio.
Cosa inventa? Balbetta un attimo, fino a quando non gli dice se può aiutarla a trovare un buon regalo di Natale da fare ad Harry, dato che lui lo conosce da più tempo.
E si ritrovano fra le strade affollate di Diagon Alley, nonostante il freddo e la minaccia incombente di una nevicata.
Di tanto in tanto alita nelle sue mani, per farsi un po’ di calore, e nota che l’uomo la guarda con aria intenerita. Se non fosse che è già tutta rossa per il freddo, l’avrebbe vista avvampare spaventosamente.
Gli sorride, con un po’ di difficoltà.

Vorrebbe stringerla, semplicemente per non farla raffreddare, a quella testa calda, che non ha voluto cedere quando lui ha insistito che avrebbe dovuto coprirsi per bene.
Così adesso rischia di prendersi un raffreddore, Ninfadora, ma non sembra curarsene più di tanto. Però sente freddo, e non riesce a nasconderlo agli occhi attenti di Remus.
Lui, dal canto suo, non sa se stia riuscendo a mascherare il suo sguardo, se lei abbia già capito qualcosa o meno. Solo che in questo momento non vuole pensarci.
Nel frattempo lei parla, parla, parla, e non la smette. Parla di qualunque cosa le passa per la mente e Remus non è sicuro se riuscirà a ricordare ogni cosa, con tutto quello che gli sta dicendo.
Sembra più tranquilla, rispetto a prima, quando balbettava.
All’improvviso si ferma, come se avesse dimenticato qualcosa, e Remus se ne accorge subito, fermandosi subito dopo. Le chiede se ci sono problemi, se ha bisogno di qualcosa, ma lei fa cenno di no con la testa.
Poi lo guarda fisso negli occhi, un attimo soltanto, e gli prende la mano, dicendogli che sente semplicemente freddo. Lui è un po’ perplesso, ma non fa domande.

Adesso sì, che sente di aver toccato il fondo! Ma quante storie sta facendo per una stupida dichiarazione?
Però non è male tenerlo per mano. Ha la mano calda, soffice. Ed è rassicurante.
Ancora, però, non hanno comprato nulla, decisamente no. E Ninfadora non sa nemmeno cosa dovrebbe comprare, quindi pensa di dirgli di tornare a Grimmauld Place, perché tanto si sta facendo ora di cena. Remus la guarda un po’ perplesso, ma acconsente.
Lei si sente un po’ sollevata, però sa che sta sbagliando un pochino, non è nemmeno nel suo carattere comportarsi così, maledizione!
Inoltre odia rimandare, e mentre prova vari discorsi nella sua mente, sono già arrivati, nel silenzio assoluto.
Di nuovo, stupida, stupida, stupida.




Kiss me down by the broken tree house
Swing me upon its hanging tire
Bring, bring, bring your flowered hat
We’ll take the trail marked on your father’s map




«Remus, avrei una cosa da dirti, ecco...»
Lui si volta e le sorride. Non lo fa spesso, e per questo pensa che i suoi sorrisi siano speciali.
«Cosa c’è?»
«Dovevo dirtelo da un po’, ma non ci riuscivo. Adesso non so nemmeno se ci riuscirò, né se saprò sembrare una perfetta cretina. Il problema è che non sono abituata a cosa fare o dire in queste situazioni, quindi...»
Non ha nemmeno il tempo di finire di parlare. Remus la bacia, spiazzandola.
Non è stato poi così difficile, si dice fra sé e sé. E si abbandona alle dolci emozioni che le sconquassano il cuore, talmente da arrivare a farle male.
Si abbandona a quel sogno infinito, che sembra durare in eterno nonostante sia solo pochi secondi.
Poi Remus si allontana, rosso in viso, un po’ imbarazzato e con il cuore che gli martella come non faceva da tempo.
«Beh, qualunque cosa tu volessi dire, anche io.» Sussurra piano, facendola sorridere.




Oh, kiss me beneath the milky twilight
Lead me out on the moonlit floor
Lift your open hand
Strike up the band and make the fireflies dance
Silver moon’s sparkling
So kiss me











Note: Questa fanfiction partecipa al contest "Il giro del mondo in -anta ships", indetto da Total_Drama sul forum di Efp.

Finalmente pubblico questa shottina! Non so se sia proprio come la volevo, però ne sono soddisfatta.

Ed era da tempo che non ero soddisfatta di ciò che scrivo, quindi lo vedo come un traguardo, che mi aiuterà finalmente a sbloccarmi da questo stato di vuoto, che non mi fa venire voglia di scrivere.

Spero solo che la apprezziate un pochino, ma pochinopochino, eh ^_^

Alla prossima!

P.S. I versi presenti alla sinistra del testo sono presi alla canzone "Kiss me", dei Sixpence none the richer.

  
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