Libri > Eragon
Ricorda la storia  |       
Autore: RosaNera_Rinnegata_30613    09/08/2014    1 recensioni
La storia si svolge prima della storia narrata di Eragon, poco dopo la nascita di Murtagh. In questa storia Morzan non è il Rinnegato freddo e senza scrupoli che conosciamo,ma un uomo che tiene alla propria moglie e al proprio figlio e farebbe di tutto per salvarli.
Dalla storia:
Fibi era incapace di credere che nessuno riuscisse a capire che Morzan l’amava davvero e non,come credevano,la costringeva a fingere di essere felice.
Certo,lei sapeva cosa faceva Morzan quando era in missione e che la sua parte non era quella dell’eroe,ma quando era a casa era gentile e dolce,non l’aveva mai maltrattata,non aveva mai nemmeno alzato la voce,ma questo gli altri non potevano saperlo e anche se l’avessero saputo,non ci avrebbero creduto.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Brom, Morzan, Murtagh, Nuovo Personaggio
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1

Era ormai notte fonda, la luna splendeva alta nel cielo, illuminando il giardino, in cui il ciliegio torreggiava solitario, in una distesa di rose rosse e bianche, queste ultime che sembravano brillare come stelle, sotto la luce della luna, così come il sentiero lastricato di pietre grigio chiaro e bianche, che partiva dal portone e arrivava fino al cancello, dividendo in due quel mare di rose. Ma non era lì che si posava lo sguardo di Fibi, affacciata alla finestra della camera che divideva con Morzan.
Il suo sguardo era fisso sul valico tra le montagne, da cui poteva scorgere un pezzo del lago di Leona illuminato dalla luna, unico punto di luce nell’oscurità fitta che ingoiava la fioca luce delle stelle. Spostò un attimo lo sguardo sul giardino, ma nemmeno quella vista, che in altre occasioni l’avrebbe fatta sorridere, in quel momento non fu in grado di farle sfuggire nemmeno l’ombra di un sorriso, tanto era preoccupata. Guardò di nuovo di fronte a sé, sperando di vedere la sagoma della dragonessa di suo marito sorvolare il valico tra le montagne e oscurare sempre di più il cielo, man mano che si avvicinava.
Morzan era ormai partito da una settimana in chissà quale missione insieme agli altri Rinnegati, dicendole che non sarebbe ritornato prima di tre o quattro giorni e di non preoccuparsi, ma Fibi non ci riusciva e già dalla seconda notte aveva cominciato a guardare il valico, in attesa di vederlo tornare, senza però preoccuparsi più di tanto, perché sapeva che non sarebbe tornato.
Ora però era diverso. Erano passati sette giorni e non aveva notizie, né da Morzan, né dagli altri Rinnegati e la paura che potesse essergli successo qualcosa non voleva abbandonarla, nonostante lei cercasse di pensare positivo. Sospirò e si voltò a guardare dall’altra parte della stanza, dove Murtagh dormiva tranquillo nella sua culla, stringendo con la manina la coda del drago di peluche regalatogli dal padre.
Mentre era intenta a guardare il viso sereno del figlio, che tanto somigliava a quello del padre e un po’ anche al suo, un movimento la distrasse e la spinse a guardare fuori dalla finestra e finalmente vide quello che stava aspettando già da qualche giorno: la sagoma della dragonessa che si avvicinava, oscurando il cielo in proporzione sempre più grandi.
 Finalmente un sorriso illuminò il volto di Fibi, a cui parve di essersi liberata da un peso, ma ancora non osò festeggiare, Morzan poteva essere ferito, anche in modo grave.
Senza aspettare, corse in giardino, lo sguardo fisso sulla dragonessa in avvicinamento. Non dovette aspettare molto. Qualche minuto dopo, la dragonessa rossa atterrò sul prato a pochi metri da lei e subito dopo, Morzan smontò dalla sella e si avvicinò a Fibi. Lei lo osservò con attenzione, ma non sembrava ferito. Gli sorrise e lui l’abbracciò senza dirle niente, ma con quell’abbraccio lei capì quanto gli era mancata, così fece lo stesso, felice di sentire di nuovo il calore del suo corpo.
“ Mi sei mancata ” Le disse alla fine in un sussurro.
“ Anche tu. Non sai quanto ”
“ Andiamo dentro, voglio farmi un bagno e poi potremo fare quello che preferisci ”
“ Certo, posso solo immaginare come ti senti adesso”
Si presero per mano e rientrarono. Mentre salivano le scale, Morzan chiese: “ Murtagh ha fatto il bravo? ”
“ Come al solito. Sta dormendo e non ha ancora dato segni di volersi svegliare ”
Morzan sorrise e vedendo lo sguardo interrogativo di Fibi spiegò: “ Non avrei mai pensato di dirlo, ma mi sono mancati i suoi pianti nel bel mezzo della notte ”
In camera, Fibi si distese sul letto, guardando Morzan slacciarsi Zar’roc dalla cintura. Aveva i vestiti sporchi di sangue, ma lei ci era abituata e finché il sangue non era il suo lei non era tanto preoccupata. Lui si accorse del suo sguardo e chiese: “ Che c’è? Sto bene se è questo che ti preoccupa ”
“ Lo so, è che mi hai fatto preoccupare, ma adesso sei qui, perciò … ”
“ Perciò non devi più preoccuparti ” Morzan le diede un bacio sulla guancia e poi gliela accarezzò “ Io vado a farmi un bagno, tu se vuoi, puoi anche dormire ”
“ Va bene ” Gli disse, mentre lo guardava uscire dalla stanza. Prese il suo posto nel letto senza però mettersi a dormire, non lo aveva fatto fino a quel momento per aspettare Morzan, non poteva farlo adesso, doveva farlo sentire di nuovo a casa. Aspettò con pazienza che Morzan finisse di lavarsi e quando tornò, spostò il lenzuolo per fargli posto accanto a lei nel letto. Lui si distese sorridendo, ma nei suoi occhi Fibi vide quanto fosse stanco e proprio in quel momento, Murtagh cominciò a piangere.
Fibi fece per alzarsi, ma Morzan la fermò: “ Aspetta, ci penso io ”
“ Non se ne parla, sei appena tornato e sei stanco, perciò, ci penso io ”
“ Appunto, sono appena tornato, è una settimana che non lo vedo, quindi non preoccuparti ” E prima che Fibi potesse ribattere, si alzò e prese delicatamente il figlio tra le braccia e cominciò a cullarlo con tanta dolcezza che lei non riuscì a fare a mano di sorridere. Si alzò anche lei e si avvicinò al marito, guardando sia lui, sia il loro bambino di appena un mese che ora aveva smesso di piangere e singhiozzava appena. “ Gli sei mancato ” Commentò.
“ Cosa te lo fa pensare? ”Chiese Morzan senza smettere di cullare il figlio.
“ Ha smesso di piangere subito dopo che lo hai preso in braccio, cosa che non ha mai fatto questa settimana ”
“ Mi farò perdonare, promesso ” Le disse, poi si rivolse a Murtagh, che si era riaddormentato. “ Buonanotte campione ”  E detto questo gli diede un bacio e lo rimise nella culla. Fibi gli rimboccò le coperte e gli avvicinò di nuovo il drago di peluche che lui aveva spinto dall’altra parte della culla quando si era messo a piangere.
Morzan si era già rimesso a letto, così lo imitò e quando fu al suo fianco, lui si voltò e l’avvicinò a sé, lasciando il braccio sul fianco di lei che gli sfiorò il petto nudo con la mano che poi poggiò sul braccio di lui. Fibi gli sorrise e lui ricambiò anche se non sembrava molto contento.
“ Che succede? ”Gli chiese. Non era la stanchezza a impedirgli di sorridere.
“ Niente. Stavo solo pensando ad un modo per farmi perdonare ” Le rispose.
“ Farti perdonare per cosa? ”
“ Per averti fatto preoccupare. Ti avevo detto che sarei ritornato entro tre giorni e invece sono arrivato solo oggi ”
“ Non dire stupidaggini, sei tornato sano e salvo e questo mi basta per perdonarti ”
“ Si, ma voglio comunque farmi perdonare e in più è da un po’ che non ti faccio un regalo ”
“ Il regalo più grande è poterti avere di nuovo qui con me ”
“ Non vedevo l’ora di poterti stringere di nuovo, principessa ” Le disse “ Ti amo ”
“ Anch’io ” Disse lei e sentì Morzan avvicinarsi un po’ di più a lei, tanto che lei riuscì a sentire il calore del petto di lui contro il suo e il respiro di lui sulla sua pelle. Lo vide sorridere, nella tenue luce della luna, stavolta era un sorriso dolce, solo per lei e in quel momento si ricordò che non si erano ancora baciati e che sia lei, sia lui stavano aspettando quel bacio. Erano così vicini che non fu difficile per lei avvicinare le sue labbra a quelle di lui, che non fece attendere la sua risposta e nel momento stesso in cui Fibi sfiorò le sue labbra, la baciò riversando in quel bacio tutto l’amore che provava per lei.
Rimasero abbracciati e Fibi disse: “ Dovresti dormire, sei stanco e ormai è tardi. Abbiamo tutto il giorno per stare insieme ”
“ Dovresti dormire anche tu, non credo che oggi sia stato un caso se ti ho trovata ad aspettarmi in giardino ”
“ Non riesco proprio a nasconderti niente, vero? ”
“ No ” Morzan sorrise “ Sai, non ho smesso di pensare a te e Murtagh e speravo che tu facessi lo stesso con me ”
“ Speravo che fosse così ” Gli diede un bacio veloce sulle labbra “ Adesso però mettiamoci a dormire. Non voglio rischiare che domani tu sia troppo stanco per stare con me ”
“ Allora … Buonanotte principessa ”
“ Buonanotte amore ”


NDA:
Ciao a tutti, ho scritto questa storia perchè Morzan è un personaggio chke mi ha sempre affascinata e mi sono chiesta come sarebbe potuto essere se non avesse trovato Selena ma un'altra donna capace di farlo cambiare e fargli dimostrare un pò d'amore e, bè, questo è questo che mi è venuto in mente. Spero che vi possa piacere e che questo primo capitolo vi abbia incuriosito. Vi ringrazio in anticipo per le recension, se deciderete di lasciarne.
A presto dalla vostra RosaNera_Rinnegata_30613.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Eragon / Vai alla pagina dell'autore: RosaNera_Rinnegata_30613