Fanfic su attori > Cast Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: sunil    10/01/2005    20 recensioni
Sono passati alcuni anni da quando sono terminate le riprese dei film di Harry Potter e Bonnie Wright è diventata una brava attrice. Che cosa succede se le propongono un ruolo in un film in cui recita anche un ragazzo che ha conosciuto molti anni prima...Tom Felton...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom Felton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A bit of magic

A bit of magic

Capitolo 1

Bonnie era seduta sulla poltrona, le gambe piegate sotto al sedere e la coperta tirata fin sotto il mento. Alla televisione, priva di audio, si susseguivano le scene di un vecchio film in bianco e nero.

“Sì, lo so Sarah che è una produzione importante, ma non so se me la sento di accettare un nuovo lavoro…dopo Ocean’s Wave, volevo prendermi un periodo di pausa…ne avevamo già parlato”

Si ficcò in bocca una manciata di noccioline, trattenendo il telefono tra il collo e la spalla. Dall’altra parte Sarah McKay, la sua agente, continuava a ripetere che non poteva rifiutare la sceneggiatura che le avevano proposto. Si passò una mano sulla fronte, trattenendo uno sbadiglio.

“va bene, va bene…” mormorò, ormai arresasi all’insistente della sua agente e amica. “Leggerò la sceneggiatura e se mi convince accetterò la parte…”

Sentì Sarah scoppiare a ridere. “Ah lo sapevo che alla fine avresti ceduto!”

Bonnie roteò gli occhi, cambiando canale.

“Sì, ma non ti prometto nulla! La prossima settimana verrò a Londra e incontrerò qualcuno della produzione…e poi si vedrà. Ora vado, ci sentiamo più tardi”

Ascoltò ancora qualche frase di Sarah, che continuava a prometterle che il copione le sarebbe piaciuto così tanto che non avrebbe potuto rinunciare. Bonnie riagganciò solo dopo averle promesso che avrebbe valutato attentamente la proposta, prima di rifiutarla.

Guardò il telefono per qualche istante, dopo che ebbe concluso la telefonata, sospirando. Si era ripromessa di prendersi un periodo di riposo, ma Sarah insisteva affinché sfruttasse appieno il successo dei suoi due ultimi film. Pensare di dover lavorare di nuovo molte ore al giorno e poi le premiere sparse per il mondo, tutti gli impegni post-produzione…

Si alzò e portò in cucina la scodella vuota, che aveva contenuto la sua cena. Appena compiuta la maggiore età, si era trasferita in una casa appena fuori Londra, che condivideva solo con la sua gatta bianca a pelo lungo, Milly. Credeva di soffrire di solitudine, una volta lasciata la famiglia per poter seguire la sua carriera di attrice, invece aveva scoperto che vivere da sola era meno terribile di quanto si fosse aspettata, anche perché spesso era fuori casa per via delle riprese. Lasciava Milly a una vicina, la signora Jane che viveva accanto a lei. Era una donna anziana, senza figli o nipoti e l’aveva in qualche modo adottata, incaricandosi di badare a lei, come una vecchia zia un po’ impicciona.

“beh Milly, vedremo…” sospirò dando una carezza alla testa morbida della gatta, che rispose alle sue attenzioni cominciando a fare le fusa.

***

Il mese che aveva trascorso senza andare a Londra non le era bastato per cominciare a sentire nostalgia del traffico e del rumore della città. Chiamò un taxi con un cenno della mano e vi salì, stando attenta a non chiudere il lungo cappotto in mezzo alla portiera. Il taxista ascoltò l’indirizzo e s’immise nel traffico, incurante di una macchina che frenava bruscamente per non tamponarlo. Bonnie lanciò un’occhiata fuori dal finestrino, emettendo un sospiro. Doveva incontrarsi con Sarah davanti all’albergo in cui alloggiavano il regista e il produttore. Avrebbero pranzato insieme al ristorante dell’hotel, uno dei più costosi ed eleganti di Londra, e avrebbero parlato del film. Bonnie continuava a chiedersi perché avessero contattato proprio lei e perché insistessero così tanto perché entrasse nel cast. Era vero che poteva contare su una larga fetta di fan, che le erano rimasti fedeli fin dal successo clamoroso della saga di Harry Potter, ma l’ultimo film era uscito tre anni prima, quando lei aveva ventun anni e da quel momento non aveva fatto altro che cercarsi di levarsi di dosso l’etichetta di Ginny Weasley. Il taxista la strappò dai suoi pensieri dicendole che erano arrivati a destinazione. Pagò la corsa e scese. Una folata di vento la fece rabbrividire. Si strinse maggiormente nel cappotto, abbassando la testa per evitare che gli occhi iniziassero a lacrimarle. Vide Sarah in piedi nella hall e le fece un cenno di saluto con la mano. Sarah aveva da poco superato i trent’anni. Aveva lunghi capelli biondi e un viso allegro e simpatico. Quando era nervosa era capace di fumare mezzo pacchetto di sigarette di fila, ma stava cercando di smettere. Bonnie l’aveva conosciuta quando non era che poco più di una ragazzina e malgrado la differenza di età avevano subito legato.

“Ciao” l’accolse la donna, baciando l’aria accanto alla sua guancia.

“Sono in ritardo?” chiese Bonnie, controllando l’orologio.

“No, sei arrivata in perfetto orario. Vogliamo andare?”

Bonnie annuì, seguendo l’amica fino al ristorante.

“Il tavolo del signor Anderson” disse Sarah, mentre due camerieri si affrettavano a prendere i loro cappotti e un terzo cameriere le scortava fino al tavolo. Non appena le videro arrivare i due uomini seduti al tavolo si alzarono in piedi.

“Signorina Wright, sono George Anderson” disse l’uomo più vicino a lei. Era il regista del film, era molto alto, con capelli corti e brizzolati. Aveva una stretta di mano forte e decisa, ma al tempo stesso rassicurante. Bonnie gli rivolse un sorriso, dicendo che era un piacere conoscerlo. Aveva amato Little Doubt, uno dei suoi film più famosi e l’idea di lavorare con lui l’allettava non poco. L’altro uomo, Michael Lyndon, era il produttore del film. Si avvicinava ai sessant’anni e aveva un aspetto austero ed elegante. Bonnie strinse la sua mano, sentendosi un po’ intimorita. Si sedette al tavolo rotondo tra il regista e la sua agente, sistemandosi il tovagliolo sulle gambe. Dopo i convenevoli e dopo aver ordinato, il signor Anderson prese subito la parola, congiungendo le mani al di sopra del tavolo.

“Signorina Wright, non nego di volerla a tutti i costi nel mio film”

Il produttore gli lanciò un’occhiataccia che l’uomo ignorò. “credo che lei sia perfetta per questa parte”

Bonnie accennò un sorriso di cortesia. “Ne sono sicura, signor Anderson, ma come di certo la mia agente vi ha già detto io…”

“Lo so che vuole riposarsi per un certo periodo…” l’interruppe l’uomo, sorseggiando un bicchiere d’acqua “ma almeno stia a sentire quello che abbiamo da dirle…sono venuto a vederla a teatro, quando interpretava Ofelia” continuò il regista “E l’ho trovata fantastica”

Bonnie arrossì, sistemandosi una ciocca di capelli dietro all’orecchio.

“La ringrazio” mormorò, piegando le labbra in un caldo sorriso.

“Il film che vogliamo girare s’incentra sulla storia di due ragazzi: Kelly e Mark. È una storia d’amore, ma è anche una commedia, le piacciono i film di Meg Ryan?”

“Adoro Meg Ryan” rispose sinceramente Bonnie, indietreggiando per permettere al cameriere di appoggiare il piatto di antipasti davanti a lei.

“Ne sono felice…Kelly è una ragazza semplice, molto intelligente…il suo sogno è quello di diventare una scrittrice. Vive nei pressi di Edimburgo, con i suoi genitori. E’ da sempre innamorata del suo migliore amico, Mark. Lui è bello, sicuro di sé e vuole diventare un architetto. Kelly non crede che lui possa interessarsi a lei come donna e così decide di non rivelargli mai i suoi sentimenti, almeno finchè non scopre che sua nonna è una potente strega e che anche lei possiede dei poteri magici…”

Bonnie sorrise freddamente, posando la forchetta.

“Signor Anderson, sono sicura che la sceneggiatura è davvero fantastica, ma…ho deciso di non dedicarmi più a certi tipi di film…”

“Forse mi sono espresso male, signorina Wright…Kelly in realtà non è una strega. E’ solo…uno stratagemma che ha adottato sua nonna per farle acquistare fiducia in sé stessa…soltanto alla fine Kelly scopre che quello che stava facendo bere a Mark non era altro che gocce di valeriana”

Bonnie inspirò profondamente, volgendosi verso Sarah in cerca di aiuto.

“Posso leggere il copione se lo desiderate…ma vorrei valutare la proposta con calma” disse, dopo che la sua agente ebbe ribadito che Bonnie non voleva accettare altri ruoli per il momento.

A pranzo terminato, Bonnie si alzò in piedi e s’infilò il cappotto aiutata dal cameriere. “Signorina Wright, è stato un piacere conoscerla”

“anche per me” rispose Bonnie, stringendo calorosamente la mano del regista “Spero che avremmo l’occasione di lavorare insieme…prima o poi…”

“Spero in un prima, piuttosto che in un poi”
Bonnie sorrise, facendo per andarsene quando l’uomo la richiamò indietro un’ultima volta.

“Signorina Wright, l’attore che abbiamo contattato per il ruolo di Mark ha già accettato…è Tom Felton, credo che vi conosciate”

La rivelazione si abbatté su di lei come una secchiata d’acqua fredda. Si portò una mano sul petto, mentre il respiro le moriva in gola e un tenue rossore le faceva bruciare le guance.

“Tom?” mormorò, come se stesse parlando a sé stessa.

Il regista annuì. Bonnie accampò qualche parola di congedo e si diresse speditamente fuori dall’albergo, con il cuore che minacciava di scoppiarle nel petto. Tom…da quanto tempo non si vedevano? Chiuse gli occhi, rievocando con la mente il viso del ragazzo. Si era incrociati alla premiere dell’ultimo film prodotto da Daniel, ma non avevano scambiato che qualche parola, investiti dai flash dei fotografi. Erano trascorso quasi un anno da quell’incontro. Lui le aveva lasciato un messaggio in segreteria per augurarle buon compleanno, dicendole che andava in America per un po’ di tempo e da allora non si erano più né visti né sentiti.

“Tutto okay?”. La voce di Sarah la strappò bruscamente dai suoi pensieri.

“Sì” mormorò, assicurandosi il copione che il regista le aveva consegnato sotto al braccio.

“hai impegni per questo pomeriggio? che ne dici di un po’ di shopping?”

Bonnie scoppiò a ridere, prendendo l’amica a braccetto. “Credo che sia un’ottima idea” rispose, cominciando ad incamminarsi con lei verso Piccadilly Circuì, tentando di non pensare più a Tom Felton.

***

Ciao a tutti! È la prima fanfic con protagonisti degli attori che scrivo! Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto! Vi prego lasciatemi un commentino, anche solo per dirmi che l’avete letta e che vi è piaciuta o non vi è piaciuta! Ci terrei veramente moltissimo! Grazie a tutti!

E prometto di scrivere la fine di Out of Touch al più presto! ^_^

Un abbraccio grande grande a tutti!

Willow

  
Leggi le 20 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: sunil