Anime & Manga > Death Note
Segui la storia  |       
Autore: Nemamiah    10/08/2014    1 recensioni
Due ragazze il cui destino è scosso da una pesante perdita. L'ingresso in un mondo diverso, la scoperta dell'amore....queste due ragazze dovranno affrontare una vita nuova e particolare, all'ombra dell'assassino di coloro che erano per loro le persone più care al mondo.
Coppie: LxNuovo Personaggio - BBxNuovo Personaggio - MattxMello
Genere: Avventura, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Matt/Mello
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NOTE DELL'AUTRICE ^_^

Salve a tutti!
Dire che è da una vita che non scrivo su Efp è quasi dire la verità e me ne dispiaccio immensamente, perché mi è mancato, molto più di quanto avrei potuto pensare. Questa storia è finita con questo capitolo, perché certi versi mi sembra quasi sospesa, quasi come se avesse un finale volante, ma assicuro che non ci saranno seguiti: Jul e Ivy sono arrivate alla fine della loro avventura in questo fantastico mondo ed entrambe l'hanno conclusa nel modo più bello che potessero immaginare, credo. Come loro anche io ho finito un'avventura lunga e dolorosa e faticosa che ho portato avanti al meglio delle mie possibilità. Alcuni dei miei lettori sanno di cosa parlo e sono felice di averla condivisa con loro.
Per il ritardo disonorevole posso solo imputare il tutto alla salute disastrosa di cui godo che sembra però adesso avere intenzione di mettersi a posto e funzionare nel modo giusto.
Spero davvero che questo ultimo capitolo vi piaccia e sia la conclusione che vi aspettavate. 
Non ho altro da dire, se non da ringraziare chiunque abbia avuto a che fare con questa storia: chi l'ha solo letta e chi l'ha anche recensita, sopportando la mia capacità di non rispettare mai una scadenza; chi l'ha inserita tra le preferite o seguite o ricordate con mio immenso piacere. 
Un grazie di cuore a tutti quanti e un bacio grande come una casa! 


-Non riesco quasi a credere che tu sia davvero qui, insieme a me...non te ne andrai mai più. Giuralo!

-Sai che non ti faccio giuramenti, soprattutto sul non andarmene mai: l'amore è l'unica promessa che intendo mantenere per il resto della mia vita..e a proposito d'amore, tu ed L?

-Beh, in qualche modo stiamo insieme...Quando non eri qui gli ho raccontato la tua storia e quello che ti ho fatto ed è stato così comprensivo e mi ha consolata. Mi sono innamorata di lui esattamente come tu leggi i libri: ad ogni sguardo un nuovo colpo al cuore, un respiro mancato e..

-Non andare avanti o mi verrà il diabete, ti prego! Ivy scusa se cambio discorso, ma Near ha detto che Roger è diventato ancora più severo, è la verità?

-Aihme si, ma non con me ed L e in parte anche con Near. Noi siamo quasi esclusi mentre con tutti gli altri è terribile: si arrabbia per niente e appioppa punizioni strane, Mello è al primo posto ma anche Matt non scherza. 

-Strano...e questo solo da quando sono via. In teoria adesso dovrebbe fermarsi non credi? In fondo sono di nuovo in questo carcere bianco.

-Questa è casa tua, ricordalo.

-Si...ma continua a raccontarmi! Mi sei mancata tanto!

Lasciai che Ivy governasse la conversazione, commentando di tanto in tanto in modo ironico o serio a seconda del caso. La mia mente era però da tutt'altra parte: le parole di B mi riempivano e risuonavano troppo forti nelle mie orecchie perché io potessi ignorarle e considerare davvero la mia cara amica. Alla fine quando mi stufai di stare nella mia camera decisi di scendere giù, anche perché era ora di cena e come potevo resistere al richiamo del mio stomaco?!

In mensa riempii il vassoio di dolcetti di tutti i gusti, due piatti di pasta al forno e andai da B.

-Posso sedermi qui?

La sala piombò in un silenzio fastidioso: d'accordo, sapevo che parlando con B sarei stata al centro dell'attenzione, ma Cristo! mangiare senza impicciarsi era tanto difficile per quei ragazzi?!

-Mai proposta fu più gradita.

Incominciammo a mangiare sotto gli occhi vigili dei miei ex compagni e dopo un poco ognuno riprese a occuparsi della propria cena, senza fissare insistentemente il mio privato angolo di felicità. 
Questa routine, in cui io mi sedevo a cenare per terra insieme a B e lo imboccavo, andò avanti per molte settimane e più i giorni passavano più sentivo l'impellete bisogno di fare fuori L, a cui resistevo per Ivy, e Roger. Deciso per cui di parlare con il primo.

-L! Perché B è ancora legato come un salame? Siamo qua da settimane, Roger avrà capito che non è pericoloso. Oppure ci sei tu dietro a tutto?

-Ci sono io. Non volevo liberarli prima di aver compreso la dinamica del vostro rapporto. 

-Non puoi capire la "dinamica di un rapporto" L. Non siamo equazioni esponenziali o risultati di una reazione chimica: i sentimenti non si comprendono, si provano, e ti prego dimmi che non stai cercando di farlo anche con Ivy perché sennò io ti...

-Perché lui?

-Cosa?

-Perché lui. Perché un omicida catturato e liberato ...ti eccita stare con lui?

-...no L, perché lo amo. Perché per uno strano motivo che non spiegarti razionalmente il mio istinto femminile mi dice che o lui o nessuno; mi dice che dentro, in fondo è buono e se Ivy ti ha raccontato la mia storia dovresti aver capito che conta quello che fai adesso, non il passato.

-...Okay, la ritengo una risposta esaustiva. Lo liberarò subito.

Sorrisi tra me e me e gli dissi di mandarlo in cortile una volta fatto perché dovevo restituirgli una cosa importante.

*~~~~~~~~~*~~~~~~~~~~~*~~~~~~~~~~~~*

Le nuvole sono la cosa più bella e fantastica del mondo, create da un pittore pazzo dalla mani tremolante...
Da bambina pensavo che fosse così che nascevano le nuvole e segretamente lo credevo anche in quel momento, nonostante fossi cresciuta e sapessi che la scienza mi dimostrava che non fosse così.
Ma sognavo, sognavo di una vita sul quel cotone soffice e gelido: mi immaginavo saltellare da un batuffolo all'altro evitando fulmini e goccioloni.

L'aria del cortile della Wammy's House certamente aiutava e mi appisolai appoggiata al tronco di un albero, con una mano premuta sopra lo stivale dopo tenevo ancora il coltello che B mi aveva dato. Ero così addormentata che non mi accorsi di Near che correva verso di me...
Aspetta un attimo, Near che correva??

-Juliet! Devi assolutamente venire in sala mensa, ci sono dei problemi con Roger e nessuno riesce a calmarlo, nemmeno L...che in realtà è scappato via.

-Cosa?! ...Arrivo subito Near! 

Mente correvo trovai Matt che mi raccontò di come due bambini stessero litigando per qualcosa e Roger li avesse sentito e fosse intervenuto violentemente.

Ed era vero: stava per tirare un pugno ad un bambino...un bambino biondo che aveva litigato con una bambina bionda e Roger aveva in mano...

Corsi e mi parai davanti al quel bambino: Ivy doveva aver urlato qualcosa tipo "non andare" o "fermati" o "non fare pazzie" non lo sapevo, le sue parole si erano perse nella scarica di adrenalina che mi aveva fatto saltare.
Il pugno di Roger colpì da mia guancia e mi fece cadere all'indietro, ma il bambino dietro di me non si fece male...almeno non più di quanto me ne fossi fatta io. 
Sentii il sangue salirmi alla guancia, che pulsava furiosamente e sentii B che cercava di strattonare la corda, probabilmente ferendosi al polso e poi all'improvviso, mentre mi rialzavo notai L nascosto e notai un registratore che teneva in mano...ma quando era entrato?

Tutto questo nella frazione di pochi secondi, fissai Roger negli occhi, cercando di intimorirlo.

-Signorina Juliet, non posso nemmeno fare il mio lavoro di educatore che lei si intromette?

-Sicuramente non se cerca di tirare un pugno ad un bambino biondo che mi ricorda tanto qualcuno...

-E chi di grazia? Un suo parente defunto forse?

Non sembrava agitato, anzi sicuramente non pensava nemmeno a quello cui pensavo io.

-Due bambini, due gemelli bellissimi e biondi che un tempo vivevano qui...ora sono morti.

E a quel punto si, anche Roger iniziò a sudare freddo. Forse avea capito a chi alludevo...ora dovevo solo giocarmi bene le mie carte, in fondo il manico del coltello lo avevo io.

-Due gemelli in competizione per un classifica senza valore, due lettere dell'alfabeto quasi opposte...una A e una V. Non ti dicono niente Roger?

-Come fai a sapere della loro esistenza? Nessuno li ricorda..

-Ma io sono una persona curiosa Roger, e le ho viste: le loro stanze, quell'ordine maniacale e quelle macchie di sangue, il loro senza dubbio.

In quel momento gli occhi si illuminarono, colmo di ricordi terribili che aveva cercato di dimenticare.

-Avevo cercato di dimenticare, rinchiuderlo dove nessuno avrebbe mai potuto ripescarli...

-Non si può dimenticare la morte, soprattuto quasi la porti a braccetto ogni giorno della tua vita Roger. Ho solo una domanda: perché L?

Si fermò, sorrise sprezzante come se avessi chiesto una cosa ovvia, lampante.

-Lui è un genio: era un genio: tranquillo, pacato ed educato, non correva, non sporcava, non rispondeva ironico. La perfezione fatta a persona, anzi a bambino. perché non facilitare la sua salita alla vetta, al posto che gli spettava di diritto per la serietà e l'impegno? Perché non spianargli la strada?

-A costo della vita di tre bambini? Due li hai uccisi e a uno l'hai rovinata, non ti sento un verme?

-Un verme? Ho ucciso A e V perché i vermi erano loro, con quella dirompenza incontrollabile e quella faccia tosta concio mi sfidavano.

Lentamente mi muovevo, mente parlava, mente vaneggiava in frasi insensate e insensibili. I due bambini erano corsi via, spaventati dalla piega che quella faccenda stava prendendo, con Roger che si avvicinava a Beyond e io che cercavo di precederlo. 

-E ora devo finire ciò che ho iniziato, perché B sa la verità e a quanto pare anche tu...

Di nuovo, di nuovo vedevo tutto a rallentatore: Roger, B che scalciava e si agitava, L che sporgeva da dietro una colonna e i miei amici fuori che ci fissavano con gli occhi sgranati, troppo sconvolti per intervenire. Ed io sapevo come sarebbe finita: lo sapevo fin dal momento in cui avevo messo piede in quella sala, dal momento in cui l'avevo vista, quella lama, brillante, scintillante nella luce della sera in quella mano pallida.
Non pensavo più, non capivo più, come se fossi nata esattamente per vivere quell'istante. Come se nel mio destino fosse già stampato ciò che dovevo fare e il mio istinto fosse certo che potevo agire solo in quel modo, senza alternative o patti o concessioni. 
E anche se non sapevo come sarebbe finita, se fosse valso a qualcosa il mio gesto, lo feci.
Convinta e certa.

Quando la lama mi trapasso la spalla una seconda volta non dissi nulla e incassai in silenzio.

Ricordo solo qualche cosa prima di aver chiuso gli occhi: L aveva in mano il coltello di Beyond e Ivy teneva, in lacrime, la mia testa sulle sue ginocchia, piangendomi addosso. 

Poi solo il buio.

*~~~~~~~~~~*~~~~~~~~~~~*~~~~~~~~~~*

Tante voci mi circondavano: chi felice, chi esultante, chi sollevato.
Aprii gli occhi con fatica, sentivo le palpebre pesanti, come se fossi stata addormentata per tanto, troppo, tempo.

-Vi, ti sei svegliata! Ci hai fatto penare tutti con quella che hai fatto! 

Ivy...non poteva parlare a voce più bassa santo cielo!? 

-Non urlare. Ora l'hai vista, fuori. Torniamo. Come stai?

Una porta si chiuse piano e concentrai tutta me stessa sull'uomo che avevo davanti.

-Beyond...

-Già. Non cercare di farti uccidere la prossima volta...Ivy stava per morire per le troppe lacrime.

Mi abbracciò stretta e io ricambiai, con un solo braccio poiché non riuscivo a muovere l'altro.

-E io non riuscivo a credere di averti visto morire per me. Non lo fare mai più.

Mi parlo ancora per tante ore. 
Ogni tanto mi riaddormentavo e lui continuava lo stesso e mi risvegliavo per parlare un poco e lui mi ascoltava. Ivy torno ancora per urlarmi nelle orecchie anche se capivo che era solo perché l'aveva fatta davvero preoccupare a morte. 
L e Mello mi fecero i complimenti per il coraggio e tra le notizie che mi raggiunsero, tolto quella di avere una spalla distrutta e che per poco non avevo rischiato di lasciarci le penne, mi dissero che Roger era in prigione, per la morte di A, V e dei nostri genitori e che Watari era adesso il direttore della Wammy's.

I giorni passarono e io mi ripresi quasi del tutto, anche se avevo qualche difficoltà a muovere la spalla in alcuni frangenti. Ivy rimase alla Wammy's ancora un poco e poi parti con L per risolvere un caso in Giappone mentre io rimasi con B all'orfanotrofio. Prima i andarsene però L mi fece una domanda strana: perché mi fossi gettata su B quel giorno.

-Si. No. Forse. 
  
Si, perchè lo amo.

No, non sapevo che l'avrei fatto fino a quado non l'ho fatto.

Forse...forse solo perché era destino che andasse in quel modo. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Nemamiah