Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Simpaleo    10/08/2014    6 recensioni
Dopo 15 anni di prigionia Hans Westergaard riesce ad evadere dal carcere di massima sicurezza in cui era rinchiuso, ormai adulto è disposto a tutto per rifarsi una vita, ma per un brutto scherzo del destino si ritroverà nuovamente ad Arendelle, ad affrontare la Regina Elsa, ormai divenuta una donna forte e capace di controllare completamente la sua magia. Hans dovrà giocare al meglio le sue carte per restare in vita, questa volta non dovrà commettere alcun errore.
[Helsa; Hans x Elsa]
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elsa, Hans, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Come neve al sole

Prologo

Il sole cocente batteva sulle mura della cella e il caldo soffocante di Agosto si espandeva per tutta la prigione, da lontano si sentivano i lamenti dei più giovani che sfortunati si erano ritrovati in quel luogo proprio nel periodo peggiore dell’anno. Hans ormai ci era abituato, quindici anni erano passati dal suo arrivo in quel luogo dimenticato da Dio, dicevano che era stato fortunato, che se non avesse portato quel nome, Westergaard, a quest’ora si sarebbe ritrovato sotto cumuli di terra, ma era in giorni come quelli che Hans pensava che la morte sarebbe stata un fine molto più lieta. Non si era mai pentito di ciò che aveva fatto, ma malediceva se stesso per non aver colto al volo l’occasione della sua vita, sarebbe bastato rimanere fermo ad osservare la regina colpita dalla freccia dello scagnozzo del Duca di Whiselton e a quest’ora si sarebbe crogiolato su un trono e non su una panca di legno.
Al suo arrivo nelle Isole del Sud il Gran Consiglio Supremo si era riunito con urgenza, al cospetto dei Reali e dei Gran Duca iniziò il processo che avrebbe deciso il suo destino, a essa aveva presieduto anche la Regina di Arendelle e i suoi Ministri, come testimoni dei fatti e attori del reato di regicidio e alto tradimento alla Corona alleata delle Isole Del Sud. Dopo giorni di dibattiti e di accuse, grazie al suo titolo di Principe non fu punito con la morte, come la legge prevedeva, ma fu spogliato dei suoi titoli, dei suoi averi e fu punito con la legge del contrappasso, destinato a Fort Heat, il carcere di massima sicurezza situato al centro del deserto del Miagòn.
Scappare da quel luogo era impossibile, ancor di più sopravvivere senza le giuste provviste nel deserto, ma ormai non rimanevano altre scelte, o la follia o la morte, e Hans decise per la seconda. Aveva a lungo pianificato la sua fuga, avrebbe finto un malore, ucciso la guardia sopraggiunta ad accertarsi delle sue condizioni, gli avrebbe rubato vestiti e berretto e se la sarebbe data a gambe nel deserto, probabilmente sarebbero riusciti a prenderlo durante la fuga, oppure sarebbe morto per disidratazione, ma non aveva più nulla da perdere, la sua vita ormai valeva ben poco. Aspettò il turno della guardia più magrolina, come da piano quest’ultima si fiondò nella cella e l’ex principe con un movimento veloce gli spezzò il collo senza dargli l’opportunità di chiamare rinforzi. Hans era sempre stato un tipo forte, ma con tutti quegli anni di lavori forzati la sua stazza era diventata ancor più possente e per adempiere ai più duri lavori venivano sfamati adeguatamente, per questo non gli fu difficile mettere fine alla vite della guardia.
Prima di uscire dal carcere riuscì a trovare una borraccia di acqua, poca, ma sicuramente meglio di nulla e iniziò la sua evasione in quella landa desolata.

Dopo giorni di cammino e dopo anni di attese, proprio quando tutto sembrava perduto, senza acqua ne cibo, la fortuna bussò alla sua porta, da lontano tra le sabbie del deserto intravide un gruppo di persone in sella a dei cammelli e con le ultime forze che gli erano iniziò ad urlare in cerca di aiuto facendosi notare dal gruppo; gli raccontò di alcuni banditi che dopo averlo derubato di tutto ciò che aveva lo avevano lasciato a morire sotto il sole del Miagòn senza neanche un po’ d’acqua. Gli uomini impietositi lo aiutarono con cibo e acqua e lo condussero dopo settimane di cammino al di là delle montagne che separavano il deserto dal mare, in una piccola città di nome Asgrid. Lì si imbarcò sulla prima nave in partenza e riuscì a pagare il capitano grazie alle poche monete che era riuscito a rubare la sera prima dai passanti che si addentravano nei vicoli bui della città e partì. Non gli importò di chiedere la destinazione del mercantile, per questo solo dopo ore di viaggio chiese al capitano dove erano diretti, per lui qualunque posto andava bene l’importante era allontanarsi al più presto da quell’inferno, o almeno questo pensava prima che il capitano rispondesse alla sua domanda.

- Siamo diretti a Est, dobbiamo portare la merce ad Arendelle – Rispose il Capitano con non noncuranza continuando a tirare funi e ad impartire ordini ai marinai. Il cuore di Hans si fermò per un secondo.
- Faremo fermate prima di arrivare? – Chiese annaspando.
- Cosa credi? Questa non è una crociera. Né fermate, né soste – Concluse secco il Capitano.

Hans si accasciò su una botte al suo fianco e con le mani nei capelli iniziò a ridere, istericamente, senza riuscire a fermarsi, tanto che alcuni marinai iniziarono a guardarlo in modo strano e a commentare tra di loro la pazzia di quell'uomo.
  
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