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Autore: Jist    12/08/2014    2 recensioni
Sono tornata con un'altra FF su Zhante. Racconta dello stato d'animo di Zhalia da quando Dante è partito per New York. Buona lettura!!!=)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dante Vale, Un po' tutti, Zhalia Moon
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Seduta su quel muretto tremendamente freddo, una ragazza dai capelli blu notte giocherella, pensierosa, con le sue dita.
Nella sua mente c’è solo lui, colui che non vede da tanto: forse un mese, forse due, ma che importa? Lui non è insieme a lei…
Comincia a piovere, una pioggerellina leggera e delicata, che presto si trasformerà in un classico e breve temporale estivo.
La cosa più saggia sarebbe rientrare, tuttavia, la donna rimane lì seduta, fissa sulle sue mani.
Il ticchettio incessante sulla sua testa riempie il silenzio, che avvolge la città; dopodichè si unisce altra acqua, ma non è pioggia, sono lacrime.
A breve, tuoni e rombi rompono quella tranquillità, però non sono sufficienti per riempire il suo vuoto interiore.
“ Dante”, già, Dante, sei tu a causare questa sofferenza: tu che chiami poco e che non chiacchieri a lungo, perché la tua vita e sempre piena, sembra che non ci sia spazio per me.
Dan e Harrison cercano di distrarmi con chiacchiere o infinite e noiose partite a scacchi.
Lok e Sophie, invece, stanno spesso per conto loro, soprattutto durante le missioni e, questo è doloroso, più di questa pioggia che cade incessantemente sul mio corpo infreddolito.
I ragazzi sono usciti, mi avevano invitata ad andare insieme a loro, ma come sempre ho declinato l’invito.
Mi passo una mano sui capelli: sono arruffati e marci, così decido di entrare, mi alzo velocemente e con passo altrettanto spedito, entro in casa.
La testa mi pulsa, mi fa male, mi massaggio delicatamente le tempie e sospiro pesantemente. Non smetto mai di piangere, non posso, perché tu non sei qui con me, perché non posso sentirti, perché sei lontano da me. Salgo lentamente sopra e entro nella tua stanza, osservo distrattamente le foto che hai poggiato con estrema cura sul comodino, finché non noto una in cui ci siamo solo noi due, abbracciati, inseparabili; non riesco proprio a trattenere una serie di singhiozzi che mi scuotono.Ricordo quell’abbraccio, eri salvo ed io ero troppo felice di riaverti vicino, ricordo anche che mi avevi detto che saremo rimasti insieme, e che tu non saresti più andato via; tuttavia Metz ti ha offerto un lavoro, il lavoro che sognasti di fare, fin da piccolo. Ti ho rispettato, ed ho accettato, a malavoglia la tua decisione. Mi avvio verso l’altra stanza, adiacente alla tua, pensando che un bagno caldo mi possa lavare via tutte le emozioni e i sentimenti che mi perseguitano da ore.
Mi svesto e entro nella vasca piena di acqua calda, quasi bollente, che, non mi infastidisce, anzi.
Mi sciacquo il viso, ho le guance rossissime, sia per la temperatura, che per la tua assenza.
Chiudo gli occhi doloranti e penso ad una vita trascorsa insieme, inseparabili.
Mi addormento con quel pensiero, che mi lascia un sorriso sulle labbra.


Angolo della novellina: allora? Vi piace la storia? Spero di si! Recensite in tanti, per favore! Grazie e a presto!!!
Jist=D=D
   
 
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