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Autore: Lilith9312    13/08/2014    2 recensioni
"Preferiva rimanere sola. Oh, era una persona forte, la ragazza ciclamino.
Non aveva bisogno di nessuno: come i ciclamini, lei riusciva a crescere e prosperare anche in ambienti inospitali, nella roccia fredda. Non aveva bisogno dell’aiuto di nessuno, e non aveva bisogno che qualcuno credesse in lei. Bastava lei a credere in sé stessa."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nome EFP e Forum: Lilith9312
Titolo: La ragazza Ciclamino
Rating:Verde
Genere: Introspettivo
Avvertimenti: Nessuno
Pacchetto: Ciclamino


“Sei sempre così distaccata, sembra quasi che ti dia fastidio la gente.”
“La smetti di essere diffidente da tutti?”
“Eccola lì, guardala, cammina da sola e non dà retta a nessuno…”

 
La chiamavano così: la ragazza ciclamino.

Forse era un appellativo nato dal colore dei suoi capelli, color ciclamino rosa, forse era nato dalla sua passione per l’inverno. Fatto sta che la chiamavano così. La ragazza ciclamino.

Camminava spesso da sola, per le strade innevate, guardando i fiocchi cadere lenti dal cielo bianco. Si riflettevano nei suoi occhi, due occhi verdi, come le foglie dei ciclamini.

Mentre tutto il mondo se ne stava chiuso dentro le case, davanti al camino, a scaldarsi le mani o a bere una bevanda calda in compagnia, lei no, camminava per le strade deserte e innevate. Mentre tutto il mondo non la vedeva, lei c’era.

Perché in fondo era così. La ragazza ciclamino teneva il mondo lontano da lei, e il mondo la teneva lontana, quasi fosse velenosa, un pericolo. Preferiva stare in compagnia di se stessa, piuttosto che avvicinarsi a qualcuno.

Temeva gli altri, la ragazza ciclamino. O erano gli altri a temere lei, perchè sapeva essere sincera, e la sincerità non è un dono sempre apprezzato. Spesso ti emargina, ti rende diffidente agli occhi di tutti, perché hanno paura di sentirsi dire in faccia le cose come stanno.

Preferiva rimanere sola. Oh, era una persona forte, la ragazza ciclamino.

Non aveva bisogno di nessuno: come i ciclamini, lei riusciva a crescere e prosperare anche in ambienti ostili, anche nella roccia. Non aveva bisogno dell’aiuto di nessuno, e non aveva bisogno che qualcuno credesse in lei. Bastava lei a credere in sé stessa.

Passava le giornate seduta sul bordo di un promontorio, ad osservare il mondo. Nessuno la notava e lei non voleva di certo farsi notare da nessuno. Era una ragazza fin troppo comune per la gente normale, ma lei nascondeva in sé qualcosa di speciale, invisibile agli occhi di chi non sa guardare.

Aveva un cuore d’oro, la ragazza ciclamino. Ma non poteva aprirlo a nessuno, perché nessuno l’avrebbe accettato. Era un cuore difficile da amare, freddo, probabilmente poteva anche ferire se tenuto in mano. Però poteva anche donare dolcezza, conforto, perché è così: le persone come lei sapevano come fare stare bene gli altri.

Camminava da sola per le strade innevate, i lenti fiocchi di neve cadevano danzando dal cielo. Si fermò in mezzo a quel bianco, gli occhi puntati in alto ad osservare il proprio destino.

Una lacrima rigò il suo viso.

La ragazza ciclamino scomparve. Avvolta dalla luce.

Svanì.
   
 
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