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Autore: Padme92    13/08/2014    1 recensioni
Nina.
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Perfection is
Lucifer."

La perfezione è luciferina. Quel sacrificio immane, quelle ore interminabili di giorni, anni, solo per avvicinarsi all'ideale più evanescente di tutti: quello della ballerina perfetta. Sinuosa nei movimenti e senza pecca nella tecnica. Tutta la pressione svaniva quando ballavo senza pensare ad ogni singolo passo ovvero mai: ero talmente ossessionata dall'essere senza macchia che non volevo sbavare alcun movimento e finivo per irrigidirmi troppo e svuotarmi di passione per riempirmi di una vuota ampia coscienza di aver fatto il meglio che potevo. Che però non era il mio meglio. Me ne accorgevo guardando Thomas. Mi bastava osservare le sfumature dei suoi occhi chiari e la curva del suo sopracciglio per capirlo: non era soddisfatto di me. E quando in sala prove, soli, tentava di scaldare la corazza gelata dalla quale ero avvolta, offendendomi e definendomi “frigida”, poi baciandomi profondamente e facendomi ballare senza pensare ad altri che a lui, mi scomponevo e piangevo lacrime amare per non essere come Lily: l'angelo ribelle che danzava senza sforzo, leggera, disinibita e senza dare tutto quel peso alla tecnica. Lui aveva detto che lei era il “sesso”. Cos'era quello che provavo, invidia? No, volevo rimanere pura, non volevo farmi contaminare. Eppure.. non volevo più essere la sua bambina di cristallo: una ballerina in tutù rosa che gira con il carillon, sempre nella stessa direzione. Se non cambiavo me stessa per prima, non avrei mai cambiato il mio modo di ballare. Non avrei mai raggiunto la perfezione.. ma cosa significava cedere agli inviti di Lily? Cosa significava ficcarsi nei bagni putridi delle discoteche a scopare con degli sconosciuti, indossando una canotta nera semitrasparente? E allucinarmi di vederla addosso a me e togliermi le mutandine senza indugio, come se sapesse esattamente quello che volevo. Le mie fantasie si mischiavano alla realtà. Stavo perdendo piano piano il controllo e poi, improvvisamente, mi ritrovai paranoica e con un desiderio possente di carne che si impadroniva di me, e il mio esibirmi col tempo diventava una sensazione di sensualità che mi portava a mostrarmi al pubblico nella mia nudità: senza piume a coprirmi il viso. Eppure quella parte così indomita di me mi terrorizzava al punto che avrei temuto già dal principio di doverla soffocare. E così facendo mi uccidevo a poco a poco, tarpandomi le ali bianche, tagliandomi il ventre prima dell'atto finale. Uccisi l'altra me, la frantumai allo specchio, solo per poter volare senza costrizioni sopra gli applausi del pubblico, e da lì vedere il mondo con gli occhi di una prima ballerina adeguata: semplicemente perfetta.

   
 
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