Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Hotaru Haruka    13/08/2014    3 recensioni
Ciao a tutti fan di Naruto! Vi è mai capitato di pensare a come sarebbe finire in questo manga? Beh, i tre protagonisti di questa storia ci sono riusciti. Cosa succederà? Beh, basta leggere la storia!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Ino Yamanaka, Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dodici

 

 

Il silenzio che si era impadronito del gruppetto venne interrotto da un lamento. Un lamento molto forte, proveniente dal luogo più impensabile di tutti. Lo stomaco di Sasuke, che all'udire quel suono iniziò a prendere colore.

“Fame, eh?” lo canzonò Naruto

“N-no...” cercò di controbattere

“Cavoli, Uchiha ha gli stesi bisogni di noi poveri comuni mortali” continuò Kiba

“Che seccatura! Ci mancava solo il bellimbusto affamato” si lamentò Shikamaru

“Potremmo sempre fermarci a mangiare, ma devi chiederlo per favore” rise Ino

“Non sarebbe meglio dargli qualcosa da mettere sotto i denti e basta? Non ha una faccia proprio amichevole” sussurrò Carmela a Sakura vedendo il moro che guardava in cagnesco i compagni

“Concordo” asserì Sakura, poi ad alta voce aggiunse “Ragazzi, dai, in fondo dovremmo mettere tutti qualcosa sotto i denti e poi questa radura sembra perfetta”

“In effetti anche io avrei un certo languorino” commentò Naruto per il sollievo della rosa e della rossa

“Va bene, va bene. Dobbiamo rimetterci in forze. Sediamoci” anche Ino aveva capito l' antifona e Sasuke cominciò visibilmente a rilassarsi.

La radura era di un verde brillante, con alti alberi dal tronco semi-bianco che si slanciavano verso il cielo, con varie ramificazioni. Per terra vi erano molti massi coperti di muschio, intono a quali so trovavano piccoli ciuffi colorati, segno di una qualche presenza floreale. Si, era proprio un ottimo posto per riposarsi.

Sedettero tutti in cerchio, poi Ino si accinse a prendere del cibo ad asporto comprato in una piccola locanda nella foresta il giorno prima.

“Ecco il rancio!” annunciò con allegria

“Finalmente!” sospirò Kiba seguito da un abbaio di Akamaru

Il “rancio” consisteva in un pentolone di ramen da asporto, una ciotola di palle di riso e un'insalata di pomodori, specialità della casa ordinata da Sasuke – e farcita da un “Ci farà spendere una fortuna, uffa!” di Shikamaru-.

Mentre tutti si rifocillavano, Carmela si girò verso Sasuke e lo chiamò timidamente: “Sa-Sasuke...”

Il ragazzo si girò verso di lei lentamente, con fare un po' minaccioso (la rossa pensò fosse perché l' aveva disturbato mentre mangiava i suoi sacrosanti pomodori).

“Ecco...” continuò lei “ Prima, cioè quando ti sei unito a noi, cioè l' altro giorno... insomma hai detto di aver incontrato Rita nel bosco. Dicevi sul serio?”

Lui la guardò sovrappensiero, poi disse: “Descrivimi la tua amica”

“Beh... non è molto alta, ha dei grandi occhi castani e i capelli nero corvino, ricci”

“Si, era lei” confermò l' Uchiha “ anche se non mi ha detto il suo nome”

“Come vi siete incontrati?”

“Era notte. Non riuscivo a prendere sonno, così mi sono messo a sedere in riva al fiume. Ho sentito un rumore e, girandomi, ho visto questa ragazza. Aveva dei capelli strani, tutti aggrovigliati e in disordine. Non mi sono piaciuti granché, ma effettivamente grazie a questo dettaglio mi è tornata in mente. Disse di avere sete”.

Carmela rise “Si, i capelli arruffati di Rita sono il suo tratto distintivo, anche se li odia. Che ti ha detto? Come stava?”

Lui, intuendo la preoccupazione della ragazza proseguì: “ Sembrava in forma. Non aveva ferite. Aveva uno strano mantello aggrovigliato in vita e un top, quindi ho potuto constatare l' assenza di lesioni, almeno evidenti. Non ci siamo detti molto. L'avevo spaventata, quindi mi sono scusato. Sapeva già il mio nome”

“Se è per questo sa i nomi di tutti i presenti, come me e Francesco, del resto”

“Si, Naruto e Sakura me lo hanno accennato. Non che mi importi molto.”

“Che ti ha detto?”

“Ti ho già risposto, mi pare. Odio ripetermi”

“Non l' hai fatto. Vorrei proprio sapere cosa ti ha chiesto. Sai, le stai abbastanza simpatico.”

“Ah si? Comunque niente di che. Mi ha chiesto il perché fossi lì e le ho detto dell'insonnia. Poco dopo se ne è andata”

“L'importante è che stia bene. Quanto tempo fa è successo?”

“Credo una settimana, più o meno. Spero se la sia cavata fino ad oggi”

“Lo spero anch'io. A volte sa essere abbastanza maldestra”

Qui Shikamaru s'intromise: “A meno che non abbia avuto a che fare con l' Organizzazione Alba, non credo che si sia fatta troppo male..Sasuke tu li conosci?”

Sasuke si rabbuiò, come a voler lottare contro un duro pensiero, poi mormorò seccato :”Si e spero non abbia fatto conoscenza con Itachi.”

“Tu credi che potrebbe attaccarla, nel caso si incontrassero?” chiese Carmela allarmata

“Chi può dirlo” asserì l'Uchiha in un sospiro

“Nessun idiota farebbe del male a qualcuno senza una valida ragione. A meno che non sia un sadico patentato.” le sussurrò l' addestratore di cani.

Carmela sapeva che Itachi era una brava persona, quindi alle parole del giovane si rilassò. “Grazie” mormorò.

Fortuna che c'era Kiba con lei.

 

 

 

Passarono le ore, delle ore alquanto silenziose.

Fu la Volpe a rompere il silenzio, con la voce più lamentosa che l'umanità abbia mai avuto il (dis)piacere di ascoltare : “Ragazzi mi sa che quell'impiastro di spiritello pazzo ci ha presi in giro!”

“Possibile che tu ti debba sempre lamentare?” lo rimproverò Sakura

“Il lupo perde il pelo ma non il vizio, a quanto pare” aggiunse Sasuke

“Non sai quanto è vero...” confermò Sakura col tono da mamma nervosa

“Vale anche per te, Testa Rosa”

“Come se tu facessi eccezione”lei rideva

“Ehi , cosa stai insinuando?”

“Che il lupo perde il pelo ma non il vizio” rispose tranquilla la rosa facendo l'occhiolino.

Il biondo scoppiò a ridere, seguito dagli altri.

“Bah!” sbuffò il moro. Lui era cambiato. Non era più un ragazzino. Il commento dell'ex compagno di squadra l' aveva offeso.

“Eddai Sasuke-kun,fattela ogni tanto una risata” lo riprese Sakura sottovoce “Naruto non diceva sul serio”

“Mh..” fu il suo unico commento, ma in cuori suo ringraziò la ragazza. Forse l'unica che dopotutto non era cambiata era proprio lei. E forse era meglio così.

 

 

Improvvisamente si sentì un qualcuno urlare :”Cos'è tutto questo baccano?!” da dietro gli alberi

Le risate s'interruppero all'istante e tutti si guardarono come dei ragazzini che hanno appena rotto la finestra del vicino col pallone.

“Non sento nessuno avvicinarsi” sussurrò Ino

“Secondo voi c'è una casa, qui?” pensò Carmela

“In mezzo alla boscaglia? Sarebbe difficile viverci” commentò Naruto

“Voi dite che dovremmo andare a chiedere scusa?” propose Sakura

“Ma sei impazzita, vuoi farci ammazzare?!” la rimproverò Shikamaru

“Io dico di andare...siamo tutti ninja, in fondo, cosa può farci un civile?” se ne uscì Kiba

“E chi ti ha detto che è un civile?” Sasuke su questo aveva i suoi dubbi “Solo una persona in grado di difendersi potrebbe vivere nella foresta”

“Io vado a vedere” asserì Carmela avviandosi

“No, aspetta! Non sai neanche contro chi stai andando!” il biondo tentò di dissuaderla, ma alla fine si trovarono tutti a seguire la luce.

 

 

Arrivarono davanti a quella che aveva tutta l' aria di essere una stele, in marmo bianco, circondata da papaveri.

“Che diavolo è questa?” si chiese Carmela trovandosela di fronte

“La stele più alta che io abbia mai visto” commentò Shikamaru

“Non che tu ne abbia mai vista una” lo prese in giro Ino

“Si da il caso che sono stato in posti pieni di queste cose, in vacanza da bambino”

“Bene, signor ArcheologoSoTuttoIo Nara, allora dicci cosa dobbiamo fare adesso”

“E io che ne so? E' stata Carmela a venire, io che c' entro?”

“Ho già il mal di testa e non è passata neanche una settimana con voi!” sospirò l'Uchiha

“Smettetela di litigare e guardate qui, piuttosto” li chiamò Sakura.

Tutti si avvicinarono. “C'è una scritta, qui!” constatò Naruto

“Come sul portale” aggiunse Kiba

“Proprio così” confermò Sakura “e questo potrebbe voler dire che...”

“Il portale! E' questo, l' abbiamo trovato!” Ino lanciò un gridolino di gioia, come un bambino che a Natale scarta un regalo. Shikamaru la guardò con condiscendenza. Quando avrebbe smesso di fare la bambina? Probabilmente mai.

“Cosa c'è scritto?” chiese Carmela impaziente di trovare i suoi amici

“E' ancora quello stramaledetto dialetto!” sbuffò la rosa

“Allora forza , traduci!” la incitò Sasuke, beccandosi un'occhiataccia da parte della ragazza.

 

Dopo un po', la giovane, tutta fiera di se stessa, lesse da alta voce : “ Che parola strana è “amore”.Se solo esistesse un modo per capirla fino in fondo, i fiumi sarebbero a corto di lacrime” .

 

“Sicura di aver tradotto bene?” chiese il moro

“Certo, per chi mi hai presa!?” Sakura era offesa. Si era impegnata molto a studiare quelle lingue antiche e non avrebbe permesso neanche a lui, al centro del suo universo, di dire che non sapeva come si traduceva.

“D'accordo, non scaldarti. Kami, certe volte sai essere proprio pesante!”

 

Poi il marmo si scurì e un fascio di luce grigiastra attraversò tutta la sua superficie. Toccando terra, l'erba iniziò a brillare, e iniziarono a fuoriuscire varie lucette bianche, che andarono a formare il profilo di un uomo anziano, arzillo e magrolino. A Carmela ricordò Giustino del programma “Leone, il cane fifone” e ridacchiò sotto i baffi.

“Che hai da ridere, piccoletta?” la sgridò quello con la stessa voce sentita un attimo prima “Sono già abbastanza incavolato perché avete osato disturbare il mio sonno con i vostri grugniti. Ora che volete!?”

Naruto si affrettò a spiegare : “ C-ci scusi signore, per averla disturbata. Noi non sapevamo neanche che qui ci fosse un portale, anche se lo stavamo cercando”

“Cercarmi?” ribatté il vecchio “E perché mai?”

E anche a lui venne raccontata tutta la storia.

 

“Bene bene” commentò alla fine “ e così tu che sei la luce rossa, mi stai dicendo che ti sei fatta perdere quella nera e che ,addirittura, hai fatto catturare dai Pantheos quella gialla. Ma quanto puoi essere rincretinita?!”

“Ehi, moderi i termini!” intervenì Kiba “Carmela ha fatto tutto il possibile e lei non è nella posizione di farci la predica, vista la sua condizione attuale!”

Questo sembrò calmare i bollenti spiriti... dello spirito.

“Quindi adesso cosa vorreste da me?”

“Sapere se ha visto passare di qui una ragazza con i capelli ricci e neri e gli occhi castani, la luce nera, appunto. O un Pantheos con la luce gialla. Qualsiasi cosa, insomma!” disse esasperata Carmela

“No, non ho visto nessuno”

“Bene , ragazzi. A questo punto andiamocene. Non ho voglia di perder tempo con questo fantasma così maleducato.” annunciò Ino

“Grazie mille, speriamo che nessuno la importuni più. Arrivederci” lo salutò Naruto e stavano per andarsene, quando quello li fermò: “Aspettate!”

Il gruppetto si girò di scatto. “Si?” chiesero all'unisono.

Lui parve vergognarsi un attimo, poi chiese a voce bassa : “Ecco.. perdonatemi per essere stato così scortese con voi. Il fatto è che nessuno viene mai a trovarmi e mi sento solo, Non è che mi fareste un po' compagnia? Oltretutto sta per scendere la notte e questo è un buon posto per dormire. Potrei raccontarvi la mia storia”

I ragazzi si guardarono tra loro, incapaci di dire o fare qualcosa, poi Sasuke prese parola e rispose :” Siamo tutti orecchi”.

Sedettero in cerchio attorno alla lastra e ascoltarono il vecchio che prendeva parola : “Beh, per cominciare mi presento: il mio nome è Shiki Takuma, ed ero un negoziante di stoffe in un villaggio poco lontano da qui. Come avrete capito, non sono un tipo molto allegro, e raramente mi affezionavo a qualcuno. Prima dei ventotto anni non fui mai capace di amare una donna. Le reputavo tutte uguali: superficiali, ruffiane e rompiscatole. Per mia sfortuna (o fortuna, vedete voi), ero un ragazzo molto bello, anche se non si direbbe, e avevo uno stuolo di ragazze impazzite (Nda: Shiki, forse volevi dire “arrapate”xD) al mio seguito. Alcune erano pure molto graziose, ma le detestavo tutte in egual misura. Finchè un giorno, tentando di liberarmene, ne scorsi una che mi guardava da lontano, nascosta, pensando che non la vedessi. Il suo nome era Rina Kaim. Venni folgorato: era la giovane più bella che avessi mai visto, con dei lunghi capelli arancioni e lisci e gli occhi azzurri. Ah...potrei stare fino a domani a parlarvi di lei, ma vi ho promesso di raccontarvi la mia storia e io sono un uomo di parola, quindi vado avanti. Non avevo mai visto una ragazza simile, ma in cuor mio pensavo che fosse come tutte le altre, per cui non le diedi mai troppa importanza. Passarono i mesi, e lei mi guardava sempre da lontano. Non si univa mai alle altre, e a volte capitava che se ne andasse subito.

Un giorno, non so come, mi stancai di vederla sempre così distante, e decisi di andarle a parlare. Quando mi vide salutarla, ve lo giuro ragazzi, si fece tutta rossa e trasalì, pensai le stesse venendo un infarto! Però riuscì a ricambiare il saluto, così la invitai a fare una passeggiata, con la scusa che mi serviva qualcuna con la quale allontanare le altre. Lei accettò. Fu una passeggiata silenziosa, nessuno dei due disse nulla, ma da allora quello divenne il nostro rituale e piano piano iniziammo a conoscerci. Lei s'interessava davvero a me, era piena di premure e mi ascoltava, a volte senza spiccicare la minima parola. Con lei potevo essere me stesso, parlare, ma anche stare in silenzio, se ne avevo voglia. Era adorabile, ma sto tergiversando. Insomma alla fine mi scoprì innamorato di lei, e una volta fatta pace con me stesso, aver capito la profondità dei miei sentimenti e tutto il resto (che ad oggi mi sembra inutile, tanto era facile amarla), le chiesi di diventare mia moglie. Lei era sbalordita, non ci credeva proprio, per alcuni giorni fu arrabbiata con me perché pensava che mi prendessi gioco di lei. Ma io riuscì a farle capire che era tutto vero e, prima del giorno del mio ventinovesimo compleanno, ci sposammo. Fu una moglie deliziosa, non ne avrei potuta scegliere una migliore. Avemmo tre figli, che però vollero andare a vivere sulla Terra, al di là del portale. Fui contento della cosa, a dire il vero, perché così ci regalarono una vecchiaia tranquilla e serena. Ricordo che ogni tanto venivano a trovarci con i figli, e li trovavo sempre bene. Amavo la mia famiglia e la mi vita e passai i primi anni della terza età felice della mia vita. Poi arrivarono loro, i Pantheos.

Era Febbraio. Lo ricordo bene, perché nevicò fortissimo. Io e Rina stavamo cenando, quando la finestra della cucina venne spalancata da una bestia azzurrognola, con enormi ali grigie e degli occhi rosati. Tentammo di scappare, ma fu tutto inutile. Mia moglie vene agguantata ad una caviglia e morsa all'altezza del diaframma, mentre io venni assalito alla giugulare. Non capivo più niente, se non che stava scendendo la notte. L'orologio batté le nove di sera e il mostro scappò come inseguito da chissà cosa. Io e Rina eravamo a terra, tremanti e moribondi. Lei mi chiamò e mi recitò le parole sulla lastra, poi baciandomi la mano, spirò. Piansi tutte le lacrime che avevo. Non sopportavo di vederla così, per cui presi il suo cadavere in braccio e decisi di uscire, con il collo squartato, e di andare lontano. Non capivo niente, seguivo i miei impulsi. Vedevo cadaveri ovunque, ovunque ragazzi. Arrivai qui, dopo poche ore passate a camminare. Mi reggevo sulle ginocchia e depositai il cadavere qui davanti. Non so con quale forza, bagnai le dita nel sangue e scrissi le sue ultime parole. Il tempo di mette il punto fermo alla fine della frase che morì. Il resto si sa, venni risucchiato e bla bla bla....vedo che siete assonnati, eh?”

“Beh” Sakura venne interrotta da un suo stesso sbadiglio

“Sakura ...si” intervenne Kiba

“Allora buon riposo, giovani” li salutò Shiki, e scomparve.

 

 

Poco dopo si addormentarono tutti.

Sasuke, rimasto molto colpito dalla storia del vecchio, s'addormentò. Sognò di essere disteso sotto un albero di ciliegio, con la testa sulle ginocchia di una giovane con la veste bianca e gli occhi verdi che gli baciava la fronte. Sognò di essere a casa.

 

 

 

L'angolo dell'autrice:

Dopo un' assenza supercalifragilisticaspiralidosa eccomi qui. Non credo di aver mai fatto più tardi. Perdonatemi ^^''

Spero, però, che questa volta il capitolo sia piaciuto.

Shiki: Beh, sicuramente non fa schifo come quello precedente

Io: Ehi tu, torna nel portale!

A questo punto vi saluto anch'io però, ringrazio chi segue la mia storia e tutti i lettori anonimi per il supporto. Come al solito, accetto recensioni di tutti i tipi :)).Un kisso zuccheroso :**

P.S. Il prossimo capitolo probabilmente sarà un po'...diverso ;))

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Hotaru Haruka