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Autore: Ashueppes    15/08/2014    0 recensioni
Anne fin da piccola è sempre andata in questo campeggio nei periodi festivi.
Un giorno nei suoi attimi di pace conoscerà Ashton un ragazzo nuovo del campeggio e..
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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                                       Capitolo 8
                                                           

Dopo l'emozionante, anzi noioso, giretto a vedere Luke ed Alis, Michael e Lola sbaciucchiarsi lasciandomi come una sottospecie di quinta incomoda, decisi di andarmene a casa.
Senza dare retta a nessuno, nemmeno a Chiara che era la mia migliore amica che mi diceva "resta".
Ero troppo arrabbiata con me stessa, che poi per cosa dovevo essere arrabbiata? Era lui che mi faceva stare così, lui.
Lo amavo e lo odiavo allo stesso tempo.
 Varcai la soia della porta, guardai la casa per assicurarmi che nessuno ci fosse, poi mi incamminai verso le scale per andare ad appoggiare l'asciugamano nei panni sporchi.
Mi spogliai e mi misi una canotta e un pantaloncino del pigiama poi portandomi una mano al mento pensai fino ad arrivare ad una idea.
Con fretta raggiunsi la camera di Ashton, cominciai a rovistare fra i fogli che aveva nel cassetto della scrivania, cerano un sacco di lettere, tutte indirizzate dai suoi genitori. Mi colpii una in particolare, non era  impacchettata e nemmeno indirizzata da nessuno. Era piegata in tante parti, sopra c'era scritto "secret". Incominciai ad aprirla ma la voce di Calum che proveniva dal solotto mi interruppe.
In modo agitato riportai tutte le lettere nel cassetto e il piú frettolosamente possibile andai verso la mia camera.
-Anne?- ridisse nuovamente per poi sentirlo salire le scale.
Feci finta di dormire. Lui ripronunció il mio nome poi notó che stavo "dormendo" e si sedette sul letto.
-Se solo Ash te lo dicesse- sospiró
Mi allarmai all'istante ma rimasi zitta per vedere se spifferava qualcosa.
'se solo ash te lo dicesse' cosa? Cosa doveva dirmi?
Si alzó e lo sentii sparire dalla mia stanza.
Beh una cosa la sapevo, Ash doveva dirmi qualcosa.
 Mi alzai seguendolo. -Calum che ci fai qui?-
Si giró di scatto -Ti sei svegliata!-
-Si- mentii. -bhe allora?-
-Volevo farti compagnia, non volevo che rimanessi sola.- Disse prendendomi una mano per poi scendere le scale.
-L'unico che si preoccupa per me- sbottai.
-Non solo io- si buttó comodamente sul divano cosa che feci anche io subito dopo.
-E chi altro?- no, non poteva essere lui.
-Ashton- appoggió i piedi sul tavolino di fronte al divano.
Il sangue mi ribolliva dentro - Lui?! E dai vediamo quante volte si è preoccupato per me?! Prima era tutto dolce e ora mi tratta come se fossi la sua peggior nemica! Che cosa gli ho fatto?!- portai con violenza i pugni al tavolo facendo spostare i piedi di Calum.
-Stai calma- sospiró - Lui lo fa per te-
-Ma vaffanculo!- me ne andai in camera mia sbattendo la porta.
Lui rimase lì sul divano, poi un'ora dopo venne dietro la mia porta.
-Non ne avevi il motivo di mandarmi a fanculo-  disse con voce offesa
-Non era a te- aprii la porta.
Era a braccia conserte - E a chi?- 
-A tutto..- scoppiai a piangere.
Mi strinse in un abbraccio forte e pieno di affetto.
Dopo svariati minuti ci interruppero i rumori che vennero dalla salotto: erano tornati.
Sussurrai a Calum -Non ce la faccio a vederlo, per favore tienimelo lontano-
-Devi affrontare le cose, non puoi fuggire-
Ci staccammo e vedemmo lui salire le scale che da uno sguardo tranquillo ci rivolse uno sguardo freddo e cattivo. Strinse i pugni e poi andó in camera sua sbattendo la porta
 -Vedi? É geloso- sussurró sorridendomi
Annuii, poi scesi le scale, la quale vidi Michael che mi fece segno di andare da lui.
Sbuffai e mi incamminai per andargli vicino.
-Dimmi?- dissi.
-Se hai problemi puoi raccontarmi tutto, tuo fratello c'è sempre ricorda- mi sorrise mettendomi le mani alle spalle.
-Sai perchè sto male, sempre per quel motivo-mi ricordai che non era Lola.
-Quale motivo?- mi guardó con sguardo confuso.
-Per la mamma e papá- In parte era vero ma è due anni che non ci sono piú, mi stava passando, ma il vero motivo era Ashton.
Mi abbracció - mancano tanto anche a me- lo sentii piangere e subito attaccai io dopo di lui.

             *****

 Era sera, guardavo la Luna che era alta nel cielo sul balconcino della mia camera, i pini non poco distanti da dove stavamo emanavano il loro odore, insieme alla strana musica che facevano i grilli. Tutto venne interrotto dalla voce di Ashton che proveniva dall'altra camera. Dormivano tutti, perchè mai doveva urlare?
Sgattaiolai senza far rumore dalla mia stanza dove Michael e Lola dormivano appassionatamente attaccati come due koala. Superai il corridoio e piano piano spalancai la porta di camera sua, si era calmato.
Gli andai vicino e lo fissai, era agitato così gli accarezzai il viso. Quanto era bello... Magari avessi potuto parlargli come due anni fa, magari potessi stringerlo fra le mie braccia.
Tutt'a un tratto borbottava cose nel sonno che non capivo, poi mi colpì subito dopo una cosa che disse.
-Anne-
   
 
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