CHAPTER 1

NOVEMBRE

“Margherita se non ti muovi io parto da sola e la casa la scelgo solo io?” dissi urlando dalla porta  di casa a mia cugina, dovevamo andare a vedere delle case da affittare perché non ne potevamo più di stare in un monolocale. http://www.polyvore.com/uscita/set?id=109126381

“Molto calma cara, sto arrivando” disse arrivando in tutta la sua bellezza http://www.polyvore.com/meh/set?id=109376990

Ci eravamo trasferite a Londra dall’Italia da poco più di due mesi, lavoravamo entrambe su una pasticceria e in più io facevo da baby sitter ad una bambina di due anni. Ci trovavamo abbastanza bene, era da tanto che pensavamo di venire a lavorare all’estero così abbiamo messo via un bel gruzzoletto. Ah scusate non mi sono presentata, Io mi chiamo Carolina e ho quasi 20 anni e mia cugina Margherita ne ha 20. Abbiamo deciso di trasferirci io perché era un mio sogno fin dalle scuole medie e anche per staccarmi da tutto quello che era successo e mia cugina un po’ per ripicca per i genitori, anche se dopo che nonno ci aveva detto che era malato, ci avevamo ripensato, però proprio lui alla fine ci ha convito a partire, dicendoci che sarebbe stato bene e ci avrebbe avvertito per tutto.

Quando uscimmo , fermammo un taxi e ci facemmo portare sulla via che ci aveva detto l’agente immobiliare. Quando scendemmo ci trovammo in una lunga via piena di casette e ville e la strada continuava fino ad un piccolo bosco ma fitto fitto di alberi. Subito arrivò l’agente immobiliare che ci porto a vedere una delle casette. Dall’entrata sembrava veramente bella. Un vialetto con il posto per la macchina, con un giardino nel retro. Entrati trovammo sulla destra subito un piccolo salone e sulla sinistra penso sia stata la sala da pranzo, un muro con dietro la cucina e proprio sotto le scale da una parte un bagno e dall’altra una porta finestra per andare sul retro ,al primo piano invece due camere con entrambe un balcone e un bagno. Io e mia cugina eravamo veramente soddisfatte di quella casa.

“Allora ragazze vedo che la casa vi è piaciuta, se volete pensarci avete tempo, il mio numero l’avete, spero di risentici per firmare il contratto” ci disse salutandoci e andandosene.

“Marghe, tu che dici?” chiesi dopo che se ne fu andato “la casa secondo me è perfetta, ha tutto quello di cui abbiamo bisogno, anche economicamente l’affitto non è basso però ce la potremmo fare” dissi quasi incoraggiandola

“Si Caro, anche a me piace molto, è vero non è molto economica però noi ce la faremo” mi disse sorridendomi

“Oh bene, sono contenta” dissi abbracciandola “ora che dici se ci facciamo un giro in zona a piedi?” chiesi

“Mh Caro, basta che non ci perdiamo, perché se succede non contare proprio su di me” disse lei timorosa

“Don’t worry baby, You have me for guide” dissi rassicurandola e facendole l’occhiolino. Così ci mettemmo a camminare per le vie di Londra. Dopo mezzora di camminata ci ritrovammo in un vicolo stretto stretto e buio.

“Carolina se mi hai fatto perdere giuro che ti uccido” disse mia cugina tenendosi a me perché in due stavamo strette

“Oh stai tranquilla, che infedele che ..” dissi voltandomi verso di lei ma non feci in tempo a finire la frase, che venni travolta e scaraventata in terra da qualcuno, non appena la mia testa sbatte a terra persi i sensi.

Marghe pov

Mia cugina era appena svenuta e io non sapevo cosa fare, mi abbassai subito su di lei e comincia a smuoverla ma niente.

“COSA CAZZO HAI FATTO?” dissi urlando al ragazzo che avevo davanti, alto e con tanti capelli ricci, aveva gli occhiali ma sembrava comunque un viso già visto. “Caro, caro svegliati per favore, svegliati caro, non mi lasciare anche tu caroo” dissi praticamente in lacrime smuovendo mia cugina. “Cazzo vuoi fare qualcosa, sta perdendo sangue dalla testa, chiama un’ambulanza, fai qualcosa cristo” dissi ancora urlandogli addosso, lo vidi era completamente in panico e non sapeva cosa fare, si tolse gli occhiali e lo vidi, aveva una paura matta in volto. Guardai quella faccia, troppo conosciuta, ma chi poteva essere. Non feci in tempo a scrutarlo bene che la prese a mò di sposa e cominciò a correre, la tirò su come fosse carta velina, se fosse successo un anno fa non ci avrebbe nemmeno provato ad alzarla.  Corse tanto finche non si fermò infondo alla strada dove eravamo prima ed entro di fretta in una casa, con altri 4 ragazzi e posò delicatamente mia cugina sul divano.