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Autore: roro    14/09/2008    13 recensioni
E io, io continuo a prendere questo schifo, le mani sempre più appiccicose. Perchè mai io abbia accettato di fare una cosa simile, non so. Io, che mi annoio a far tutto, sto cucinando una diabolica pizza. Io. Non so se ci siamo capiti, io non faccio niente per nessuno.
E, invece, sto cucinando quello che vuole
lei. Manco fossi un cagnolino scodinzolante come quelli lì. Sbuffo. Lamentarmi con me stesso è una cacchiata, posso solo apparire un matto. Meglio concentrarci sulla ricetta che la professoressa mi ha dato a inizio lezione.
Long-fic AU ambientata ai nostri giorni: come se la caverà InuYasha in un corso di cucina?
Genere: Romantico, Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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cucina spin-off
*Lezioni di cucina - Special*
"Domani cucino io"









"Padre?".

Abbasso lo sguardo, infastidito, senza però togliere le dita dalla tastiera del pc. Mio figlio - il ritratto vivente di suo madre - mi guarda, un dito poggiato sulle labbra, in attesa, e gli occhi socchiusi. Sta di sicuro chiedendosi come iniziare il discorso.
"Padre, volevo... volevo domandarvi una cosa".
Mi compiaccio di sentirmi dare del voi - sebbene sappia perfettamente che mia moglie non è propriamente d'accordo - e faccio un impercettibile cenno col capo, per indicare che sì, può procedere.
Sorseggio il thè - "Padre, qual'è stato il primo pranzo che vi ha preparato la mamma?".
La bevanda inizia a scorrere lungo il mio mento, mentre le mie labbra si arricciano in un'espressione di leggero sconcerto. Che domande mi pone?
Rin l'ha troppo viziato, Taka non è venuto su come desideravo. Dovrò mettermi d'impegno, e cambiare quest'indole ribelle.
"Non mi risulta che sia un argomento di cui tu", sottolineo il tu con un lieve gesto della mano "possa interessarti".
"M-Ma...", balbetta, lasciando che i suoi grandi occhi dorati - unica mia chiazza in un volto abbronzato e vivace - si inumidiscano. "Ve ne prego!".
Incrocio le dita innanzi al mio volto, sigillando le mie pozze d'oro e rimembrando immagini atroci del mio passato.

"E' successo tutto 8 anni fa, piccolo. Quando conobbi tua madre, fu come se un raggio di sole fosse penetrato nella mia vita."

"Come siete poetico", esclama Taka, sedendosi sulla moquette e poggiando il mento sul palmo della mano destra. Mai l'ho visto così concentrato: neppure quando sua madre gli racconta di favole su principi e principesse, e maestosi draghi dalla ali sgargianti. "Padre, siete così bravo a raccontare!". Lo fulmino con una lieve occhiata, prima di riprendere il mio racconto.

"Rin è sempre stata solare e gentile con tutti, mio opposto.Forse fu questo a spingermi nella nostra relazione.
In ogni caso, prima di convivere mai lei cucinò una cena. E mai io glielo chiesi, ad esser sinceri..."

"Padre, perchè non le avete mai domandato di cucinarvi qualcosa?". Sorrisi, schernendomi di me stesso - demone senza cuore, spietato, senza alcun rispetto del genere umano. Io, io, io...
Io che avevo sempre vissuto per me, m'ero lasciato irretire da una giovane ningen dalla sguardo gentile. E non le avevo chiesto di cucinarmi nulla.
Ripresi a parlare.
La situazione, il racconto... ispiegabilmente m'attraeva. Desideravo con tutto me stesso terminare quel brano.

"In ogni caso, sua madre..."

"La nonna?".
"Si, la nonna".

"La nonna mi ripeteva di fare attenzione, che la sua bambina non era come tutte le altre...
E non scherzava.
Non scherzava.
Fu solo dopo il fidanzamento ufficiale, che mi spiegò ciò che intendeva: la
cucina.
Sua figlia non era assolutamente capace di cucinare...
Fino al giorno in cui decidemmo di convivere, non pensai più alle parole di tua nonna - ritenendole un semplice
scherzo - e continuai a frequentare tua madre, portandola nei locali più lussuosi, per esempio.
In ogni caso, non cucinò
mai.
Il compito se lo sobbarcavano le numerose cameriere di casa Taisho, oppure uscivamo e andavamo al ristorante, od in pizzeria."

"Non ti venne mai lo scrupolo di chiederle di cucinare?".
Apro leggermente gli occhi, per intimargli il silenzio. Non capisco perchè mai lui desideri così tanto incorrere nelle mie ire: in attimi come questi, mi ricorda mio fratello, Inu-Yasha.
Hanyou sciocco e senza intelletto. Solo per conquistare quella che poi è divenuta sua moglie, c'ha messo molti mesi. Ed ora, sposati, continuano a litigare come due piccioncini...
Dio, come odio mia cognata!
Ogni volta che mi incrocia - a quella stramaledettissime lezioni di cucina in cui da tempo immemore insegna - il suo sorriso s'allarga. E mi chiama Fratellone.
Fratellone.
Non sono suo Fratello.
Sono quello che vuole ucciderla - insieme al suo irritante marito, naturalmente.
"Padre? La storia è già terminata?".
"No".

"Ero in ferie, Taka.
Io e tua madre avevamo deciso di non partire - dato che avevamo prenotato in ritardo, e non desideravamo andare in una delle mie ville.
Decidemmo di restare a
casa.
Mai mio errore fu più grande.
Al pari di uno tsunami, tua mamma si infilò in cucina, al grido di *Cucino io!*.
Esattamente come un terremoto, tua mamma riuscì a trasformare la stanza - dopo che il
pasto fu pronto, dovetti chiamare una ditta per riparare i danni - e un ospedale per le ustioni da lei riportate.
Quello che mi presentò, però, non era definibile
cibo."

Un brivido mi percorse la schiena, ed un'unica goccia di sudore mi imperleò la fronte nivea. Il ricordo ancora riusciva a scuotere.
Nonostante il tempo trascorso.
Sebbene ora un cerchio d'oro avvolga l'anulare della mia manca.
Nonostante questo, il colore del cibo mi aveva turbato.
Avevo finto che fosse tutto normale, ma penso che Rin avesse intuito il mio turbamento perchè, mentre mi porgeva una polpetta color panna aveva gli occhi da cane bastonato.

"Il
pasto era tutto all'italiana, dato che tua madre aveva - e tuttora ha - una grande passione per quel cibo.
Per primo, mi fu servita dell'amatriciana.
Non so se tu conosca il cibo di cui ti parlo.
Ti dico solo che non è assolutamente
giapponese.
Il sapore - troppo intenso persino per un piatto volutamente forte - mi bruciò totalmente la lingua, redendola insensibile.
Forse fu proprio questo ad evitarmi una
morte lenta e dolorosa.
Essendo la mia lingua oramai incapace di intendere e di volere, non riuscii a distinguere in alcun modo i restanti sapori.
Le polpette pallide e bruciacchiate si mescolarono totalmente con gli spinaci al
formaggio, senza però darmi alcun gusto.
Rin non mangiava.
Si era seduta, esattamente come te in questo momento, e mi osservava, come se pendesse dalle mie labbra.
Per buttar giù il
cibo, bevetti molto vino, fingendo di degustarlo.
E annacquai il tutto con dell'acqua frizzante, che tutt'oggi ricordo con sommo piacere: mi salvò la vita, quel liquido effervescente."

"E'... E' così?".
Mi volto di scatto, mentre Taka ridacchia.
Non mi ero neppure reso conto che mia moglie aveva preso posto al mio fianco. E che ora mi osserva con rabbia - "La mia cucina non ti piace? Eh?".
Incapace di proferire alcuna parola, mi limito a guardarla nelle iridi nocciola, sperando che intuisca che non era mio desiderio offenderla - stavo solo soddisfando un volere del mio primogenito. In seguito sarei stato più attento, chiudendo la porta alle nostre spalle.
Come si dice?
Occhio non vede, cuore non duole.
Forse, se lei non mi avesse sentito, non avrebbe avuto modo di infuriarsi così, e di predere questa colorazione scarlatta.
Le mani sono posate sui fianchi, e gli occhi si sono assottigliati, fissandomi malevoli.
"Rin?", mormoro, tentando di attenuare la sua furia.
E lo fa.
Ora il suo sguardo non è più una maschera di rabbia ed incredulità - non solo, almeno.
I suoi occhi si raddolciscono, riempendosi di stille trasparenti, che iniziano a scivolarle lungo le gote arrossate. Si tortura le mani, ferita da quel che mai ho avuto il coraggio di dirle.
Le ho fatto male.
"Rin?", ripeto, continuando a sperare. Potrebbe sempre rivedere le sue posizioni.
"Sesshomaru...". Respira profondamente, mentre lo sguardo di Taka rimbalza dall'uno all'altra, quasi per non perdersi nulla dello show - in ogni caso, anche lui sembra aver intuito che qualcosa di strano nell'aria c'è, perchè freme. "Sesshino... Se la mia cucina non ti piace, potevi dirmelo prima!".
Strattona con furia il grembiule che indossa, graffiandosi con le unghie lunghe e dipinte d'un rosso acceso. Singhiozza. Si sente presa in giro, e non capisce perchè io - io, suo marito - le abbia sempre taciuto una banalità come questa.
E' da lei sentirsi offesa per una nullità come questa, e poi non dire nulla per cose più grandi. Un lato del suo fascino, a mio modesto parere.
"Rin, te ne prego, non farne un dramma". Non ho idea di come contiuare il discroso, così invento "Ho detto che il tuo primo pranzo mi è stato indigesto. Non che questi mi fanno del male".
Si asciuga le lacrime con il grembiule - che riconosco essere il mio grembiule rosa, usato tempo addietro per preparare un pasto per me, Rin, Inu-Yasha e Kagome. Se mi fosse data occasione di ripetere il gesto, non dubito che lascerei casualmente scivolare una goccia di cianuro nel pasto di mio fratello e consorte.
"Sessho, sei sicuro che il mio cibo ti piace?".
Annuisco. Taka, dalla sua postazione, nota la riluttanza sul mio volto, ma finge indifferenza - in certi attimi, riconosco che questo bambino è una mia copia quasi perfetta. Silenziosa quanto deve, simile a sua mamma quanto può.
"Ah, mi fa piacere!". Rin saltella sul posto - quanto è facile riportare il buonumore sulle sue labbra -, per poi afferrarmi gentilmente una mano artigliata "Perchè ho appena cucinato il pranzo".
Nessuna replica.
Mi alzo in piedi, la seguo e mangio.
In assoluto silenzio.
Alla fine, con voce roca sussurro "Domani cucino io".



*\* Salve, miei cari.
E così LdC è DEFINITIVAMENTE finita.
Non c'è special che tenga: la storia è conclusa, carissimi.
Sinceramente, ho titubato un po' a postare questo capitolo, perchè non volevo separarmi da questa storia (Che romantica, eh? -.-). Dopotutto, mi ci ero affezionata, e mi dispiaceva mettere la parola "Fine" a questo lavoro.
In ogni caso, spero vivamente che questo "bonus" sia stato per voi divertente: almeno un sorriso ve l'ho strappato? *.*
Comunque, comunque, comunque...
Ci tengo a dedicare questo bonus a chi me l'ha richiesto, ovvero Federica -.- Ika, se non avessi minacciato di farmi cadere dal motorino mentre tornavamo da Sorrento, penso che questo spin-off non sarebbe mai nato...
Altresì dedico il capitolo anche a KaDe: la mia sensei merita tutti gli onori. E' quasi logico citarla in un'opera che mi ha più volte esortato a continuare.
Ringrazio, per aver commentato l'ultimo capitolo della storia:
Connie91
Hizu
KAGOlove
inufan4ever
ChocolaKagome
mikamey
KaDe
ary22
luchia nanami
crilli
Isy_264
diamontpearlvoiceinu
sunsunset
Yunie88
Nancy95
kaggychan95
Niis
ryanforever
Roxy
kirarachan
7919
Davvero mille ringraziamenti a tutti voi: a chi mi ha sempre seguito e anche a chi ha scoperto questa storia solo quand'è finita. Grazie mille.
Per aver inserito la storia tra le preferite, ringrazio sentitamente:

1 - 7919
2 - Akasuna no Chocolat
3 - Ale077
4 - aquizziana
5 - Aryuna
6 - AvinPhi
7 - baby_dark
8 - Bchan
9 - caporalez
10 - ChocolaKagome
11 - Connie91
12 - crilli
13 - cri_91
14 - dany chan
15 - diamontpearlvoiceinu
16 - Dreamer21
17 - FlyingSquirrel
18 - fra_chan
19 - Gianlu92
20 - giggio
21 - HimeChan XD
22 - hinata87
23 - Hizu
24 - Hope35
25 - inufan4ever
26 - I_am_Nanachan
27 - J84
28 - jessy101
29 - KaDe
30 - kaggy91
31 - kaggychan95
32 - KAGOlove
33 - La sognatrice
34 - Lella92
35 - lilika
36 - lilysol
37 - luchia nanami
38 - marychan89
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41 - meris
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43 - mocci91
44 - Nancy95
45 - Niis
46 - Pikkola Rin
47 - Ren_91
48 - Riza28
49 - Roxy
50 - sunsunset
51 - tullia89
52 - valuzza92
53 - Yunie88
54 - _Dana_


E' stato per me motivo di vanto essere sostenuta da persone splendide come voi. Non so che avrei fatto senza avervi accanto.
Comunque, un po' per la scuola, un po' per i sempre più pressanti impegni, non so quando potremo risentirci. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e, magari, vi abbia strappato un sorriso, sebbene la scuola sia alle porte.
Grazie di cuore a tutti.
Spero di risentirvi.
E spero commenterete questo bonus, perchè mi farebbe davvero, davvero piacere - se me lo merito, ovvio. Non voglio obbligare nessuno a commentare qualcosa che non reputa degno.
Grazie ancora.
Arrivederci. */*
   
 
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