16/08/2014
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~ ponte buio { prova ad uscirne fuori }
Non era sempre stato Hook. Un tempo, molto molto lontano, si chiamava Killian Jones; era stato un uomo d'onore, con dei valori morali, un codice comportamentale da rispettare. Non era stata colpa sua: la vita aveva posto davanti a lui un ostacolo, un buco nero in cui si era ritrovato senza possibilità di risalita. Era sul ponte della sua nave, la Jolly Roger: se lo ricorda alla perfezione ancora adesso. Era sul ponte della sua nave e la sua amata, la donna a cui aveva donato il proprio cuore, era stata uccisa brutalmente sotto i suoi stessi occhi, senza che lui avesse potuto fare nulla. Se lo ricorda ancora adesso, quel preciso momento. Il momento in cui aveva preso il suo nome e le sue forme da gentiluomo e aveva gettato tutto all'aria, il momento in cui aveva capito che il suo cuore era ormai andato, morto, sepolto. Non aveva pianto, nè in quel momento nè poi; aveva solamente assunto l'espressione fredda e vuota di chi ha un solo obiettivo e non ha nulla da perdere nel raggiungimento di esso. Su quel ponte era andato tutto a puttane. Su quel ponte era morta una parte di lui. Su quel ponte Killian Jones se n'era andato, e aveva fatto posto ad Hook. E su quel ponte torna per qualche secondo il vecchio Killian Jones, un piccolo spiraglio di luce, una piccola speranza. Ora è Emma, che sta per morire: suo padre e sua madre le stanno attorno, e lui vorrebbe gridargli di allontanarsi, che così lei non riesce a respirare, ma a lui non dovrebbe importargli minimamente e anche se non è così non dice assolutamente niente: i suoi occhi sono chiusi, e l'unica cosa che Hook spera di vedere in questo momento è il verde delle sue iridi, quell'espressione perennemente corruciata che le increspa le labbra, vorrebbe vedere persino un suo pugno sul suo viso; qualunque cosa, pur di vederla viva. Ed è di nuovo su quel ponte, decine e decine di anni fa, con la sua Milah immobile a terra e lui che allontana tutto, -emozioni, pensieri, ricordi. Guarda Emma, -Emma che ha gli occhi chiusi e non può ricambiare il suo sguardo, e pensa che non ricordava che il dolore facesse così male. E poi eccola, la speranza ricambiata, la luce intravista prima: Emma apre gli occhi, BOOM, ed è di nuovo quell'emozione che gli scalda il cuore, quella che Hook non ha mai provato, quella che cerca da tanti anni con la vendetta. Ed ora non è più Hook, è Killian che sospira sollevato, che la guarda mentre lei volge gli occhi alla luna di Neverland, Killian che non ha più quel peso sullo stomaco che non lo faceva respirare. Pochi secondi, nulla più: Hook ritorna, con tutta la sua oscurità, perché adesso Killian non è ciò di cui Emma e la sua famiglia ha bisogno per recuperare Henry dagli artigli insanguinati di Pan. Emma ha bisogno di Hook, e lui ha tutta l'intenzione di aiutarla in ogni modo possibile. Dopo che su quel ponte buio si è intravisto uno spiraglio luminoso, è il minimo che può tentare di fare. |