. Mi incamminai a passo di carica per il corridoio centrale dell’infermeria fermandomi esattamente nel centro. Mi osservai attorno ma senza scorgere il minimo movimento, anche con l’ausilio della “runa di lunga vista”. Dove caspiterina si era andato a cacciare Jace? Forse avrei dovuto ascoltare il consiglio di Isabel e “non perderlo d’occhio nemmeno per un secondo”, ma infondo, capitemi vi prego, anche io ho la mia vita. Perché sto cercando Jace così disperatamente mi chiedete? Bene ve lo spiego in poche parole. Jace è buono, poi Jace è cattivo, poi Clary lo infilza con Gloriosa, poi Jace ha il fuoco celeste nelle vene, poi Jace è di nuovo bravo, ma è diventato un idiota totale. Letteralmente, mi sembra di avere a che fare con un bambino di cinque anni, e rettifico, non con un Jace di cinque anni, ma con un normalissimo bambino mondano di quell’età. Quindi ora che è sparito, il portatore di tutta la potenza del paradiso è a piede libero per l’istituto, e spero, essendo io famoso per la mia grande positività O.o, non per New York. Da quando Jace era diventato così a causa del fuoco celeste nelle sue vene, è toccato a me prendermene cura, nell’attesa che “recuperi il pieno possesso delle sue facoltà mentali e fisiche”, testuali parole di Fratello Zaccaria. Sospirai di disperazione e mi passai una mano nei capelli per togliermeli dal viso. Stavo per dirigermi  all’uscita dell’infermeria quando un rumore metallico sopra la mia testa mi fece voltare di scatto. . Gridai più per la disperazione che per la sorpresa. Jace era appeso al lampadario in ferro battuto e appena mi vide si lasciò cadere atterrando a meno di sei centimetri dal mio naso. Essendo io famoso anche per la mia grande calma, non gli gridai contro, ma mi limitai ad afferrarlo per un orecchio e a trascinarlo a letto. . Lui si mise sul letto a gambe incrociate e con la testa bassa. . Ci mancava solo che lo rifacesse. , continuò, . Ormai lo sapeva tutto il Mondo Invisibile, e anche Church…povero gatto. Jace notò che tenevo qualcosa in mano, così mi si avvicinò camminando a quattro zampe sul materasso e osservando il libro che stringevo. . Annuii aprendo il libro illustrato. Quella della fiaba era stata un’ idea di Magnus, aveva pensato che almeno in quel modo io avrei potuto tenerlo buono per un po’; potevo solo sperare che funzionasse. . incominciai a leggere cercando di sfoderare la mia migliore voce da narratore. Sai che novità Anche questa una grande scoperta, non c’è che dire. Stavo per continuare ma Jace mi interruppe. . Ma che domande mi faceva? Jace fece un’espressione imbronciata e i suoi occhi dorati si riempirono di lacrime. . Rimasi pietrificato dalla sorpresa; quello non poteva essere Jace. Jace si guardò come se avessi appena bestemmiato. Decisi di stare al gioco, almeno non avrebbe pianto. . L’ultima parola la gridò alzandosi in piedi e sprigionando dal suo corpo delle fiamme che incenerirono il letto e il materasso. Ecco cosa succede quando stai al gioco. . Già…ops.
 
 
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Ciao a tutti! Come ho gia detto, questa storia è solo un test per collaudare il sito. Ora soddisfatta posso pubblicare la vera storia che avevo in mente. In ogni caso spero comunque che vi sia piaciuta e che vi abbia fatto ridere, almeno un po’. Chiedo scusa alle fan accanite di Jace per averlo trasformato così, ma senza rancore, piace molto anche a me! Era per ridere un po’.
CIAO CIAO  Camilla!