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Autore: gloria85    15/09/2008    2 recensioni
perchè a volte sul nostro cammino già segnato ci scontriamo con dei dolci imprevisti
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se chiudo gli occhi altri due fanno capolino tra i miei pensieri.

Una dolce ossessione assilla la mia mente, desiderosa di liberarsi.

Un sorriso sottile accompagna quel volto sbiadito e con lui il mio cuore si addolcisce.

Nostalgia, malinconia… ci sarebbero tante parole utili a rappresentare questo nodo che ho nel petto, ma credo che nessuna sia adatta a me.

A noi?

Non ho il coraggio di dirlo.

Sembra troppo lontano il tempo in cui quella semplice parola possa uscire dalle mie labbra.

Caldi occhi d’ambra.

Non potrei mai dimenticarli.

Sono quelli i soli occhi che sono riusciti a far abbassare i miei.

Fieri, orgogliosi e infinitamente dolci. Quanto mi manca quello sguardo.

Mani grandi, fresche, sicure.

Vorrei essere di nuovo tra quelle braccia. Mi piacerebbe poter sfiorare ancora quelle mani che, dolcemente, mi hanno rapito.

È bastato un solo tocco, un solo sorriso, un solo sguardo ed ero già irrimediabilmente sua.

Com’è possibile non so spiegarmelo.

Poche parole, pochi sguardi e sempre meno giorni sono bastati a farmi pensare a un probabile noi.

Noi?

Non è ancora il momento e credo non lo sarà mai, ma da quanto il cuore non mi batteva così?

Da quanto tempo non sentivo un nodo così fastidioso allo stomaco?

Non so com’è nata questa cosa, non c’è una ragione.

So solo che vorrei fermare il tempo, qui, ora. Per poterci pensare fino a soffrire.

Per poter dedicare alle fantasie felici i miei attimi di vita, senza rubare il tempo a un destino infame.

La mente è fossilizzata su un pensiero, un singolo e unico pensiero e mentre davanti agli occhi scorrevano altre immagini, la memoria incamerava solo quello che la mente ponderava.

Foto, racconti, tutto mi sembra estraneo. Fasullo.

Di quei momenti passati in compagnia nulla non mi ricorda il suo viso.

Parole, suoni e respiri accompagnano i miei sogni e ho paura. Paura di aggrapparmici con tutte le forze e paura di lasciarli fuggire. Dimenticando.

Si dice che la vita, in questi casi, ti fa un dono.

Il regalo è la scelta, l’alternativa.

Allora io mi chiedo, se la vita voleva veramente farmi un dono, perché l’ha ideato così complesso?

Fragile, instabile, insicuro e potenzialmente impossibile.

Perché allora io, in fondo, un pochino ci credo?

Vorrei avere risposte.

Risposte da lui, dalla vita e soprattutto da me.

Mi piacerebbe potermi spiegare ciò che ho dentro e non sarebbe male avere una direttiva sulla strada migliore da percorrere, ma niente è così facile.

Tutto quello che posso fare è continuare a vivere e sperare che il destino o la vita mi indichino il cammino migliore.

  
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