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Autore: tylersanchor    17/08/2014    4 recensioni
Stiles Stilinski aveva sempre saputo di avere delle priorità sbagliate sin da quando, in terza elementare, aveva deciso che sposare Lydia Martin era più importante che imparare a fare le divisioni, cosa che gli era costata un votaccio. E le cose, quando ormai Stiles aveva raggiunto la veneranda età di diciassette anni, non erano affatto cambiate. Infatti per quale altra ragione che delle priorità sbagliate in mezzo a suo padre che usciva con la madre di Lydia, la sua media che affondava come il Titanic accompagnata da tutte le sue amicizie il suo problema più grande era perché diamine Derek Hale non si era mai innamorato pazzamente di lui?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Cora Hale, Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo: Sweeter than fiction
Autore: Ron unica&inimitabile
Fandom: Teen Wolf
Genere: Commedia (che va verso il romantico, demenziale o deprimente a seconda dell’andatura dell’umore di Ron mentre scrive)
Avvertimenti: coppie improbabili, personaggi immaturi che fanno cose immature e vi sono di cattivo esempio.
Personaggi: Stiles Stilinski, Derek Hale, Lydia Martin, Cora Hale, Scott McCall, Kira Yukimura e tutti gli altri che mi rompo a scrivere.
Coppie: Sceriffo/Natalie Martin, Stiles/Malia, Derek/Braeden, Scott/Kira e non vi spoilero certo come va a finire in quanto a coppie. (ah, Derek/Ron endgame) (no, scherzo. Tyler/Ron endgame) (mi piacerebbe)
Note: la verità è che quando ho scoperto che la mia famiglia si sarebbe separata per un periodo – grazie a Dio non causa divorzio, i miei sono una coppia moderatamente felice – dopo aver passato le cinque fasi del lutto, in mezzo alle quali mi sono anche ricordata che inizia la scuola e non ho uno straccio di amico e dovrò studiare il doppio di quest’anno se voglio mantenere i voti e ho un orrendo esame a settembre a causa di uno sport che sono obbligata a fare e non voglio fare – praticamente quando i miei me ne parlano io inizio a piangere ma no, mandiamo comunque Ron a ammazzarsi - , ho capito che non potevo affrontare la cosa guardando Game of Thrones. E il modo migliore per rielaborare per me è scrivere, so that’s it. E dato che spero che questo anno scolastico e non sia per mesweeter than fiction non ho potuto farne a meno.
 
 
 
stf
 
 


 
Prologo
 


*
 
Stiles Stilinski, a parte il suo numero di difetti decisamente imbarazzante, in fondo non era poi così male. Perlomeno, a questa conclusione erano giunti tutti coloro che avevano avuto il piacere di conoscerlo meglio per una serie di fortunati (o sfortunati?) eventi. E per quanto nell'ultimo periodo di fosse ritrovato ad avere a che fare con cambiamenti importanti nella sua vita, tra cui suo padre con una nuova ragazza  e un piano totalmente fuori di testa ideato da Cora per liberare suo fratello dal male - per gli amici, Braeden, - era sempre riuscito a superare ogni difficoltà. Il vero problema, in realtà, erano le cose che non aveva ancora superato, quali una cotta imbarazzante e l'incapacità di dormire senza il suo cuscino. Ecco, quelle cose avrebbero potuto rendere Stiles "non sono così male" Stilinski una persona completamente diversa. O almeno a convincere un certo qualcuno a considerarlo da "non così male" ad "amore della sua vita".
 







 
*
 






 
Il pensiero di quello che sarebbe successo di lì a poche ore non sfiorò nemmeno Stiles Stilinski quella mattina,  mentre si accingeva a sedersi al tavolo della mensa insieme ai suoi amici e la sua ragazza. Del resto, la sua vita era talmente ordinaria ultimamente che se non fosse stato per il fatto che ogni tanto a Malia spuntavano gli artigli quando litigavano o che a Scott ogni tanto si illuminavano gli occhi di rosso, avrebbe pensato di essere un teenager perfettamente normale. Anzi, quasi si annoiava.
Si sedette nel posto che Malia gli aveva tenuto accanto a sé e le rivolse un sorriso di ringraziamento, non osando interrompere Cora che, infervorata, stava di nuovo raccontando della vita di suo fratello.
- … capite che lui è assolutamente fuori. Secondo me si è drogato, perché andiamo, quella è una vacca allucinante. Tutta “ora che sei umano ti aiuto io gne gne” e la cosa più utile che le ho visto fare è aprire la scatola dei biscotti. Poi Derek si lamenta se dico che è una vacca e dice che dovrei avere rispetto di lui che sta attraversando un momenti difficile eccetera, quando io sto attraversando un momento difficile con quella lì in casa! Enorme vacca 
Cora era tornata in città da poco e Derek, suo fratello, inizialmente non era stato molto dell’idea di mandarla a scuola ma poi, visto quanto lei andava d’accordo con la sua sottospecie di ragazza  - nessuno aveva veramente capito se Braeden e Derek stavano insieme o si limitavano a rotolarsi fra le lenzuola per ingannare il tempo – aveva deciso che era suo dovere fornirle un’istruzione, avuti indietro i suoi soldi. A dire il vero le aveva proposto un college in Inghilterra, a una dovuta distanza da lui e dalla sua vita sentimentale,  ma quando Cora aveva iniziato a ringhiare si era dovuto tirare indietro, dato che era ormai un normale umano, ma dopo una discussione demotivante – parole di Cora – avevano risolto per il liceo di Beacon Hills.
- Non capisco come tu possa odiare tanto Braeden, - borbottò Scott, ingoiando un pezzo di carne enorme, - non è così male! Se piace a Derek …
- Non è la persona giusta per lui! – esclamò Cora, - non è nemmeno vagamente innamorato, è solo che gliela sbatte in faccia! E poi è palesemente una vacca.  Sta con lui solo perché così può stare da noi gratis.
Lydia si intromise: - Probabilmente è solo gelosa. Hai un po’ il complesso del fratello, eri abituata ad essere l’unica donna della sua vita e adesso ti senti messa da parte. È un po’ come quando un genitore trova un nuovo compagno dopo tanto tempo che siete stati solo voi due.
- Non è assolutamente così! – esclamò Cora, - è lei che è una vacca!
- A me Braeden è simpatica, - obiettò Malia, - non capisco perché tu e mio padre la detestiate così tanto.
- Perché è una vacca! Una grossa vacca!
Malia e Cora erano cugine e generalmente andavano anche abbastanza d’accordo. Cora era l’ultima arrivata e Malia la penultima e avevano legato subito un sacco, essendo molto simili. Avevano divergenze di opinioni soltanto sull’argomento Braeden (per Cora, vacca) per il resto sembravano due sorelle. Non che Cora non avesse fatto amicizia anche con Lydia o Kira o i ragazzi a differenza del fratello era diventata molto spigliata e socievole, soprattutto dopo il soggiorno fuori Beacon Hills, ma Malia senza dubbio era la sua preferita e la cosa era totalmente reciproca. Passavano un sacco di tempo insieme e Stiles, se doveva uscire con loro due, si trovava spesso a pensare di essere lui che era il ragazzo di Malia, il terzo incomodo.
Femmine. 
- Dovresti darle una possibilità, - buttò lì Kira, - forse Lydia ha ragione.
Tutti, rifletté Stiles, la pensavano così, lui incluso. Braeden non era il top della simpatia, magari, ma non era affatto male e aveva sempre aiutato tutti in varie situazioni, se stava con Derek, tanto meglio per lui, che da quando era tornato umano sembrava abbastanza depresso. Non che a Stiles importasse più di tanto, naturalmente.
- Non è questione di gelosia! È questione di niente vacche in casa.
Secondo ma modesta opinione di Stiles, che conosce va la vicenda tramite i vivaci racconti di Cora, quella era solo una mezza verità. Certo, ci si era messo anche Derek, che quando Cora era arrivata si era fatto trovare mezzo nudo insieme a Braeden come se nulla fosse senza averle mai accennato al fatto che stavano – più o meno – insieme, ma Cora esagerava. Insomma, Braeden non era certo il male assolutouna delle sette piaghe d’Egitto, Voldemort abbronzato o qualcun altro dei fantasiosi epiteti con cui la chiamava in alternativa a “vacca” che ormai era un classico.
- Cora … - disse Scott.
- Cora niente! Cosa fareste voi se uno dei vostri genitori uscisse con qualcuno che non vi piace? In fondo, state quasi tutti con un genitore single.
- Mia madre esce con chi vuole, non mi interessa, - disse Lydia tranquillamente, giocherellando con l’insalata che aveva nel piatto.
- Mia madre, dopo che è uscita con Peter tiene da conto il mio parere, - borbottò Scott.
- Ehi, mio padre non ha niente che non va! – esclamò Malia, dimentica solo di qualche omicidio e vari abusi mentali e fisici a un bel po’ di persone.
Cose da niente, naturalmente.
Scott alzò gli occhi al cielo perché da quando Malia viveva con Peter lui le aveva fatto il lavaggio del cervello – e comprato la casa di Barbie a tre piani che lei sognava da quando aveva nove anni – e lei stravedeva per lui, quindi era inutile parlarle.
Per quando riguardava Stiles, lui si sentiva abbastanza tranquillo. Lo sceriffo Stilinski era ancora un bell’uomo, naturalmente, e sapeva che aveva tutto il diritto di rifarsi una vita con chi voleva ma non era mai uscito con nessuno e non sembrava intenzionato a farlo. Gli bastava Stiles ed entrambi erano contentissimi così, ne era sicuro.
Ma quando mai Stiles Stilinski aveva davvero ragione su qualcosa?
 
 


 
*
 
 
 
Quella sera, dopo aver tentato inutilmente di far capire qualcosa dei compiti di matematica a Malia – senza offesa, Stiles le voleva bene, però era veramente una capra quando si trattava di scuola e Cora, che aveva studiato con loro, era anche peggio – era tornato a casa a vestirsi, dato che suo padre aveva detto che voleva portarlo a mangiare la pizza nella loro pizzeria preferita.
Stava giusto finendo di abbottonarsi la camicia pensando a come far gentilmente capire a quelle due che studiare insieme non era poi tutta quella genialata, soprattutto nel loft di Derek quando lui non c’era, dato che avevano passato metà del tempo a incollare col la supercolla i cassetti della biancheria di Braeden solo per infastidirla. E, con tutto il rispetto per Cora e Malia, non era poi così divertente, soprattutto per Malia che diceva tanto che Braeden le piaceva ma poi aiutava Cora e realizzare tutti i suoi piani malvagi.
- Stiles?
Suo padre, straordinariamente in tiro, fece il suo ingresso nella stanza interrompendo le sue macchinazioni mentali.
- Papà! Sono quasi pronto, tranquillo.
Lo sceriffo sospirò e si mise seduto sul letto.
- Stiles, dobbiamo parlare, - disse.
Naturalmente, Stiles iniziò a pensare a tutte le cose cattive che aveva fatto – o aiutato a fare, negli ultimi tempi – nella sua vita, in ordine cronologico inverso: aveva incollato i cassetti di Braeden, le aveva messo la crema depilatoria nello shampoo, aveva aiutato Cora a costruirle una trappola come quella del film di Rambo (che non aveva funzionato), le aveva lanciato il cellulare dalla finestra quando stava per passare un tir, aveva saltato la lezione di scienze …
- Stiles, sto uscendo con una persona.
Ah, beh fortuna che non aveva saputo della trap- CHE COSA?
- COSA? – esclamò Stiles, facendo un salto indietro, - papà, ho capito male, VERO?
Era impossibile. No, lo sceriffo Stilinski non usciva proprio con nessuna, insomma, non che fosse un uomo così poco attraente ma andiamo. Era ridicolo. Aveva un figlio adolescente, era vecchio per uscire con le donne. E dove l’aveva pescata questa, poi? No, era ridicolo.
-Stiles, c’è questa donna qui che …
- Papà! – esclamò Stiles, sconvolto, - NON PUOI! Stasera avevi detto che saremo andati a cena e il primo appuntamento con quella puoi averlo in qualunque altro giorno e …
- Stiles, - ripeté suo padre, pallido in volto, - esco con questa donna da sei mesi e …
- Che cosa?!
Stiles ormai credeva di essere capace soltanto a dire quelle due parole.
- Ho voluto aspettare a dirtelo, in modo da consolidare il legame con lei. Ma stasera l’ho invitata a cena con noi e …
- CHE COSA?!
Probabilmente andando avanti di questo passo suo padre gli avrebbe confessato di aver lasciato il lavoro e deciso di girare l’America in motocicletta con la sua nuova ragazza. Perché quello non era suo padre, non poteva essere. Il calmo, posato sceriffo Stilinski che aveva una relazione segreta con chissà chi. Assolutamente no.
- Stiles, ci tengo molto.
Suo padre gli fece uno sguardo affranto, della serie ho passato tutti questi anni dietro a te e vorrei tanto avere una vita sentimentale e Stiles un filino si impietosì. In fondo, magari si sarebbero lasciati presto, suo padre non era il tipo che sa tenersi una fidanzata. Almeno così credeva. Sperava. Pregava.
Insomma, che Dio gliela mandasse buona.
Tanto, pensò ottimista, peggio di così non poteva certo andare.
 



 
*
 



 
Evidentemente Dio aveva preso l’affermazione di prima come una sfida, perché la donna che li raggiunse al tavolo era la donna peggiore che il padre di Stiles avesse potuto scegliere. Non che fosse brutta o che Stiles avesse qualcosa contro di lei, aveva qualcosa contro il fatto che proprio lei stesse uscendo con suo padre. Più che altro, la madre della sua cotta storica che in teoria avrebbe dovuto aver superato non poteva star uscendo con suo padre. Perché no, era qualcosa di contro natura. Avrebbe dovuto essere vietato.
- Stiles, conosci già Natalie, vero? – domandò suo padre, ignaro del fatto che gli stava praticamente presentando la sua ex futura suocera.
- Sì, - mormorò lui, sconvolto.
Era un grande, enorme, stratosferico no. Suo padre avrebbe potuto uscire con chiunque, perché proprio lei? Insomma no. Non voleva imparentarsi con Lydia per nessuna ragione al mondo, non perché gli interessasse ancora, naturalmente, ma semplicemente no. Parole come “sorella” e “Lydia” non sarebbero mai state bene per lui nella stessa frase.
Il problema era che, al di là di tutto, Natalie non era una brutta persona, era imbarazzata, naturalmente, ma decisamente gentile e misurata. Però lui la odiava comunque, totalmente irrazionalmente. Gli aveva rubato suo padre e lei non era certo la persona giusta per lui, era palese. Insomma, quando ti piace qualcuno dovresti essere radioso al suo fianco e orgoglioso  stare con lui o lei e suo padre sembrava pronto a nascondersi sotto il tavolo. Certo magari poteva aver a che fare con il fatto che aveva detto cinque minuti prima a suo figlio della sua relazione di sei mesi con la madre dell’ex futura moglie di Stiles, ma comunque quello non era palesemente amore. Insomma, il vero amore si capisce subito qual è e Stiles aveva modestamente una grandissime esperienza nel riconoscerlo: vedeva un sacco di serie tv e ci azzeccava sempre con le coppie. Aveva capito subito che Luke e Lorelai erano fatti per stare insieme, così come sapeva che Bella avrebbe scelto Edward perché il loro era vero amore e tanti saluti a Jacob e sapeva perfettamente che quella non era la donna della vita di suo padre. Perché, ecco no. 
Ora capiva Cora, totalmente. La persona più importante per te, la tua figura di riferimento, che manda allegramente la sua vita a puttane con una persona assolutamente sbagliata e non se ne rende conto. Non sapeva esattamente perché ma sapeva che Natalie non era quella giusta per suo padre. E che gli avrebbe fatto un favore a farli separare e che, prima o poi, gliene sarebbe stato grato.
Diede un morso poco convinto alla sua pizza, ascoltando la storia di come i due si erano conosciuti più da vicino. A quanto pare aveva a che fare con degli stupidi colloqui coi professori e loro che sbagliavano aula ihihih. Naturalmente non avevano detto “ihihihih” ma ci stava proprio bene. Sembravano così frivoli quando ne parlavano. Che fastidio.
- Lydia lo sa? – domandò lui, tentennando.
Oh, aveva già trovato l’inghippo. Lydia non avrebbe mai approvato. Nessuno sano di mente avrebbe approvato, a dirla tutta, ma Lydia meno che mai.
- Non ancora. Abbiamo deciso di dirvelo separatamente e poi di fare una cena tutti e quattro insieme.
Evviva, era il suo sogno segreto. Poi che altro avrebbero fatto, sarebbero andati a vivere in una grande casa in stile famiglia di Settimo Cielo (ma divorziata) e magari avrebbero pure avuto degli altri figli. E Stiles odiava i bambini. Okay, no ma un fratellino o una sorellina? No grazie, preferiva un procione domestico. E un padre single, soprattutto.
- Lydia sa che io esco con un uomo, comunque. Abbiamo scelto di dirlo prima a te, dato che è da tanto che tuo padre non ha una relazione.
Cioè, da mai in realtà. E sarebbe stato molto meglio continuare così. Perché suo padre non poteva darsi all’agricoltura? In fondo, avere delle verdure senza pesticidi era molto più vantaggioso che avere una ragazza.
- Pensavo, - interruppe suo padre, - che tu avresti potuto darci una mano. Sai, le ragazze reagiscono in modo più eccessivo, tipo la tua amica Cora che ho beccato a tagliare le gomme della motocicletta della ragazza di suo fratello …
In effetti, Stiles avrebbe volentieri tagliato le gomme dell’auto di Natalie la sfascia ex future famiglie – perché quando gli piaceva ancora Lydia era certo che avrebbero avuto una famiglia insieme – solo che poi la Sfascia Famiglie avrebbe avuto dei problemi a emigrare in Alaska, dove era alla giusta distanza dallo sceriffo. Non che lui avesse niente contro Natalie, finché non stava insieme a suo padre poteva addirittura stargli simpatica ma con lui era un grosso no come tutto nella sua vita a partire dal grande annuncio.
Non era giusto. Suo padre e Natalie adesso stavano amabilmente parlando ed era la prima volta che aveva la consapevolezza che lui non era l’interesse principale di suo padre al momento. E lo faceva arrabbiare da morire. Lei non era la persona giusta, lei non sarebbe mai stata all’altezza della mamma. Lei non andava bene, punto. Andava cancellata, totalmente. Era tutto sbagliato. Sentì la gola chiudersi e la pizza gli sembrò improvvisamente insipida e sentì che se fosse rimasto lì con loro solo un secondo di più sarebbe esploso. Si alzò inventando la scusa di dover andare in bagno e corse fuori dal locale, ignorando il senso di vertigine che provava.
Suo padre aveva una ragazza.
Suo padre aveva una ragazza ed era totalmente sbagliato.
Si fermò solo quando sentì i polmoni scoppiare e si sdraiò sul marciapiede anche se si sarebbe sporcato la camicia e la gente probabilmente lo avrebbe calpestato senza farsi alcun problema. Si portò un braccio a coprirsi gli occhi  cercando di reprimere la lacrime di rabbia. Suo padre stava rovinando tutto.
Naturalmente, fu allora che qualcuno lo calpestò e dovette smettere di auto commiserarsi per urlare di dolore.
- Stiles?
E allora era proprio sfiga, perché fra tutti i miliardi di persone che avrebbero potuto passare per quella strada Derek era l’ultima che Stiles avrebbe voluto vedere, esclusi naturalmente suo padre e la Sfascia Famiglie.
- Esattamente, perché sei sdraiato sul marciapiede? Spostati, devo passare.
Bisognava dirlo, Derek aveva un talento innato nell’empatia, nel capire le persone e nel dire sempre la cosa giusta per confortarle. Come no.








 

 
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Ho già scritto le cose più importanti sopra, ma per chi non mi conosce, per chi mi conosce ma si è dimenticato, ecco ciò che dovete sapere: sono Ron, sono il vostro peggiore incubo e fra poco vado a lavarmi i capelli.
Ah, ma prima vi lascio uno spoiler del prossimo capitolo perché a dire il vero ne ho già un bel po' scritti - altrimenti non avrei postato - enjoy!




Spoiler: "Si chiese come facesse Derek a ignorare i suoi problemi e guardare la tv come niente fosse. Ma lui era più grande e probabilmente aveva raggiunto quell’età in cui si smette di fare drammi. Beh, Stiles quell’età non ce l’aveva ancora e considerava sensatissimo fare la drama queen soprattutto dopo la serie di sfortunati eventi che gli era capitata.
- Dereeeeeek! – gemette.
Derek alzò gli occhi al cielo, probabilmente conscio di quello che lo aspettava
.
"
  
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