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Autore: Mary_la scrivistorie    18/08/2014    3 recensioni
Raccolta di OS || What if?, Missing Moments || Cam/Gabbe ||
Un angelo e un demone. Un amore improbabile e lacerante.
Tutti credono che la guerra in cui si sono battuti Lucinda e Daniel sia motivata dal loro legame, dalla decisione di lui.
Ma la realtà è peggiore, non è andata proprio così.
Un amore vergognoso e innegabile.
E se una guerra si fosse scatenata a causa di Gabbe e Cam?
La causa: un amore da apocalisse, da fine del mondo.
1- Scambierei la vita per quest'attimo. (Gabbe)
2- Disperazione. (Cam)
3- La fine, il principio. (Gabbe)
4- Lei. (Cam)
5- Lui. (Gabbe)
~Quinta classificata al contest "Io e te alla fine del mondo" indetto da hiromi_chan sul forum di EFP.~
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cameron Briel, Gabrielle Givens
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Apocalypsed Love
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Autore (forum e EFP): MaryScrivistorie {forum}, Mary_la scrivistorie {EFP};
Traccia scelta: The judgement day;
Titolo: Apocalypsed Love;
Fandom: Fallen;
Coppia: Cam/Gabbe;
Rating: Arancione;
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico;
Avvertimenti: Raccolta, Missing Moments, What if?;
NdA (facoltativo)
Benvenuti, miei cari fanciulli! Si sa, ormai l'estate è quasi al termine e l'ispirazione per nuove fanfiction è tutta in questi momenti. Ho deciso di scegliere un fandom che amo, ma sul quale non ho mai scritto: Fallen.
Qua non troverete né Luce/Daniel fluffose né AU, quindi per i fan di questa ship con cui io vado d'accordo a
momenti niente da fare, niente! 

La coppia da me scelta è la Cam/Gabbe *_* Sì, miei dèi, lo so! Ho detto proprio i nomi Cam e Gabbe finalmente uniti da quella barra! 
Ero indecisa se scrivere sulla Arriane/Roland, ma pazienza, aspetteranno è_é
La storia potrebbe piacervi se:
~ Non amate solo le storie rose e fiori, ma ossessionate e tormentate;
~ Amate l'introspezione dei personaggi (già, l'esamino mentale che per me è toujours obbligatorio);
~ Desiderate piangere e volete emozioni forti;
~ Amate gli amori che superano qualsiasi barriera e si fortificano;
~ Volete Originality e cose diverse;
La storia potrebbe non piacervi se:
~ Volete gioia, ridere, HAPPY HENDINGS. Non sono portata per il versante comico (eccetto per il sarcasmo e l'ironia), e i finali più belli non sempre sono felici. E non vi dico se questo lo sarà o meno;
~ Volete avventura OPPURE lussuria OPPURE horror: Per questa storia ho abolito l'avventura, perché cinque capitoli sono decisamente pochi per sfornare una degna storia di coraggio. Le storie erotiche - o con sfumature erotiche, che si buttano sul Lime! - non sono affatto il mio genere, al pari degli horror. So descrivere amori e
violenze, ma senza eccessi. Diciamo che opto per l'Angst forever! 
~ La vostra ship preferita del fandom è la Luce/Daniel: Come ho già detto, sì, sono davvero perfetti per stare
insieme eccetera. Tuttavia, la zia Kate ci ha davvero lasciato in astinenza di shippers da troppe ship, e il mio dovere di fanfictioner è quello di esaltarle e soddisfare il pubblico e, egoisticamente, me stessa.
Titolo - Non ha un significato preciso, deriva dai termini Apocalypse (Apocalisse) e Love (Amore). Volevo dare
l'idea di un amore 'apocalissato' (Apocalypsed, appunto), di un amore da Apocalisse, da fine del mondo.
Spiegazione e antefatti - Non sono brava in questo genere di cose, il mio primo istinto sarebbe quello di lasciarvi in balia delle mie parole, senza alcuna 'prefazione'. Tuttavia, lo devo alla giudiciA, che non conosce bene il fandom e mi ha permesso ugualmente di utilizzare quella traccia fantastica per i miei Gabrielle e Cameron! 
Lei: angelo caduto, fazione del Paradiso, femmina, capelli biondi, bellissima e forte, accento strascicato del sud.
Lui: angelo caduto, fazione dell'Inferno, maschio, capelli neri e occhi verdi, affascinante e provocatorio, musicista.
Capitolo 1: I due sono sul ring per 'allenarsi', e...ops! Vedrete cosa succederà!
Capitolo 2: Qua metto in atto il mio What if?. La guerra che abbiamo creduto scatenata per via di Luce e Daniel è in
realtà la lotta tra angeli e demoni dovuta al grande amore tra Cam e Gabbe. Un episodio toccante.
Capitolo 3: Gabbe torna indietro per riportare la pace, ma succede un imprevisto che le cambierà l'esistenza. Piangete pure lacrime di sangue.
Capitolo 4: Lei. Gabrielle Givens secondo lui.
Capitolo 5: Lui. Cameron Briel secondo lei.
*Lilith è la donna amata da Cameron, la sua anima gemella, che però hanno finito per odiarsi.
**Nel gruppo di Cam e Gabbe:
-Gli angeli sono: Arriane, Daniel e Annabelle;
-I demoni sono: Molly, Roland;
Ispirazione musicale - La musica, il mio amore da Apocalisse *_* 
Capitolo 1: Lost in Paradise, Evanescence.
Capitolo 2: Dream On, Aerosmith.
Capitolo 3: My Immortal, Evanescence.
Capitolo 4: Wish You Were Here, Pink Floyd.
Capitolo 5: The Scientist, Coldplay.
Mi sembra di aver detto tutto, in bocca al lupo a me per il contest! XD
Sì, so che è orribile, ma gradirei se lasciaste una riga o due sulla storia, giusto per farmi capire che vi siete fermati apposta per leggerla, aw.




Scambierei la vita per quest'attimo.

Strusciai ai piedi della sua figura, indebolita. Percepivo il sangue colarmi dalle labbra e dai graffi nella fronte. Boccheggiai, sfinita. 
"Gabrielle, forse dovremmo fermarci.", sussurrò Cam, algido e impenetrabile. Così sempre e tremendamente affascinante.
"Gabbe.", lo corressi a denti stretti. Sapeva perfettamente quanto odiassi il mio nome. Mi alzai di scatto e gli mollai un colpo sul naso.
Lui ridacchiò, come se avesse previsto quella mossa, e il che, probabilmente, era davvero accaduto. 
Mi immobilizzò e mi ritrovai contro il suo petto, stretta in una morsa letale. Mi aveva proprio incastrato. 
Gli allenamenti tra me e Cam non funzionavano: eravamo troppo conquistati dal nostro conflitto interiore per considerarlo un aiuto reciproco.
"Ti ho imprigionato.", mormorò contro i miei capelli biondi incrostati di sangue e con parole dolci e melliflue. 
"Eccome.", ridacchiai, liberandomi con un colpo ben assestato alle sue costole. 
"Non male.", sorrise, sostenendosi in piedi nonostante il dolore. 
I suoi occhi erano di un verde diverso dal solito, sembravano elettrici e sprizzanti di vitalità. 
Non lo avevo mai visto così, da quando aveva perso ogni sua Lilith*. 
Lo aiutai a reggersi e ci fissammo. I miei occhi azzurri ruotavano sui suoi, di quel verde così orribilmente ammaliante. 
In un attimo, mi afferrò le braccia e mi strinse a sé. Per un minuto, credetti che mi avesse abbracciato: le sue mani erano premute sui miei fianchi e con le ali bronzee mi avvolgeva, come per creare uno scudo. 
Poi realizzai che stava utilizzando una tattica di soffocamento. Sempre più piccola in mezzo a quel groviglio di piume e vestiti, sfoderai le mie ali e lo costrinsi ad arretrare. Quando cadde, gli fui sopra, con il mio coltello a un centimetro dalla sua gola perfetta e invitante.
Lui rise, un suono così melodioso e magnetico che non potei fare a meno di fissare il suo sorriso, allibita: "Te la cavi bene, Givens."
"Già, e tu, Briel, dovresti velocizzare la tua apertura alare.", mormorai, a testa alta. Avevo vinto io, menomale.
Mi alzai e lo osservai, impettita. 
Lui mi raggiunse con un balzo e sussurrò: "Peccato che quando saremo in battaglia, ti farò fuori."
Come se non ci avessi mai pensato. Come se l'idea di uccidere Roland, o Molly, o lui, non mi terrorizzasse. A patto che avessi abbastanza forza. 
"Ma ciò che mi chiedo io: sarai davvero in grado di farlo? Uccideresti me, Daniel, Arriane?", chiesi, inarcando le sopracciglia. 
Cameron era spietato e apatico, ma non era crudele. Teneva a Daniel, teneva ad Arriane. 
E probabilmente non detestava me. Ma non era ancora abbastanza chiaro.
"No. Non sarei capace di assassinare qualcuno di voi, purtroppo. Sono un debole.", notò, con un lampo di rabbia improvvisa nello sguardo.
Pensai che stesse per picchiarmi o farmi male, ma non fece nulla di tutto ciò. Lo vidi realmente per ciò che era: un uomo frustrato, stanco della vita, stanco di decisioni pusillanimi e obbligate. 
Replicai: "E invece è proprio questa la tua forza."
Lui si avvicinò al mio orecchio e bisbigliò: "Ricordi quella volta in Canada?"
Certo che lo ricordavo. Era una memoria limpida, indimenticabile. Avevamo realizzato il legame che ci univa, quanto fossimo simili a una famiglia. 
Molly mi aveva preso la mano. **
Daniel mi aveva baciato la guancia.
Arriane mi aveva abbracciato.
Roland mi aveva sorriso.
E Cam? Lui mi aveva guardato
La prima occhiata importante della mia vita, quella in cui non erano presenti né ammirazione né paura, ma piuttosto la comprensione. Cameron, destinato ad interpretare il ruolo del mio nemico mortale, era l'unico che mi aveva capito. 
Sfiorai con la mano il mio inseparabile medaglione, che conteneva una nostra foto collettiva, e mi si seccò la gola.
La guerra era vicina. E alcuni di noi sarebbero morti, inevitabilmente. 
Cameron mi lanciò un'occhiata torva: "Non è una forza, è una debolezza, Givens."
Scattai su, furiosa. "E invece è una qualità di pochi! Essere in grado di amare, di provare affetto! E smetti di chiamarmi Givens!", strillai, isterica.
Avevo perso il controllo di me stessa. La stanza tremò, come scossa da un terremoto. 
Oh mio Dio, cosa stavo facendo? Cercai di espirare e di liberarmi di quell'ira immotivata, ma mi sfuggì soltanto un brontolio roco. Cam mi afferrò per la vita da dietro e tentai di concentrarmi sulle sue mani lungo le curve dei fianchi. 
Era un piacere inconsueto, come se il suo tocco mi appartenesse di diritto, come se lui fosse mio e io fossi sua.
Mi fu naturale voltarmi e baciarlo, gustando le sue labbra come per appropriarmene. Eravamo una cosa sola, e tutto ciò mi estasiava. 
In un attimo, fummo in aria, librandoci sbattendo le ali all'unisono e ascoltando i nostri cuori, che correvano nel nostro petto per sfiorarsi.
Cam mi era così familiare...ma non nel modo di Daniel, che per me era un fratello. Cam sembrava più l'amore della mia vita, colui a cui sarei appartenuta per l'eternità.
Appartenere. Noi ci appartenevamo. Era ovvio.
Quando, a malincuore, si staccò da me, inchiodò i suoi incredibili occhi smeraldei sul mio viso e sussurrò: "Scambierei la vita, tutto ciò che è vissuto, per quest'attimo con te."
Non potei frenare quello stupido sorrisino che era balenato sulle mie labbra. E io seppi, lo seppi benissimo, che eravamo fregati. Ci eravamo caduti in pieno.
   
 
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