Anime & Manga > Detective Conan
Ricorda la storia  |      
Autore: Mad Genius    18/08/2014    2 recensioni
Piccola ConanxAi scritta in un momento di relax, che tratta di un tema a me non molto caro: il calcio. Durante un piccolo torneo nella scuola elementare Teitan, un giovane detective fa una scoperta molto importante.
Leggete la nota che ho scritto prima della storia: E' FONDAMENTALE.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao ragazzi, scusate se vi rubo un minuto per leggere questa noticina ma è importantissima. Allora: poco tempo fa mi sono accorto che una MIA storia (che pubblicherò a breve.), scritta sul forum italiano di Detective Conan, è stata postata qui SENZA che io ne sapessi NULLA. La cosa mi ha fatto girare… le scatole. E neanche poco a dire la verità. Ma siccome non voglio prenderla tanto a male, e il copione è stato comunque bannato quindi non ho di che lamentarmi, mi voglio limitare a pubblicare le mie One-Shot scritte per questo forum. Fatta questa premessa, che serve soltanto ad evitare segnalazione da parte di eventuali fan del forum che potrebbero pensare che io sia un altro copione, vi chiedo inoltre di perdonare lo stile acerbo (sono comunque storielle scritte sempre in meno di un’ora e mai rilette o, addirittura, storie di ANNI fa.), i numerosi errori in cui potreste incappare e  chiedervi, se doveste avere dei dubbi sull’autenticità delle mie parole, di contattarmi su forum di Detective Conan o qui tramite messaggi privati. Queste storie non saranno plagi, ve lo garantisco. Detto questo… godetevi la storia. Have a nice night!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Bella Partita, Detective!

 

 

 

 

La scuola elementare Teitan, su saggio consiglio del corpo insegnanti, aveva deciso di istituire un torneo di calcio maschile, ovviamente per blocchi e non per sezioni perché altrimenti vi sarebbero state enormi differenze tra le possibili squadre in campo, che avrebbe così impegnato gli alunni nelle ultime tre settimane di scuola.

Ovviamente tutti i ragazzini avevano accolto con entusiasmo la proposta fatta dalla scuola, tutti eccetto uno. Infatti Shinichi Kudo, famoso detective liceale rimpicciolito a causa di un farmaco che ora lo faceva vivere con un corpo di appena sette anni sotto il nome di Conan Edogawa, non lo era affatto. Amava il gioco del pallone, lo praticava da quando aveva sei anni, anche se viste le sue condizioni può suonare un po’ ironico, ed era un grande tifoso degli Spirits. Tuttavia ora gli si proponeva di giocare contro dei veri bambini, non contro suoi coetanei. Ai Haibara, identità da bambina di Shiho Miyano, ossia la creatrice del farmaco ringiovanente, che in origine era un veleno potentissimo e irrintracciabile, sorrise nel vederlo così imbronciato.

<< Suvvia Edogawa-Kun, prendila come una partita tra ragazzini invece che come un torneo, ti fa bene staccare da delitti e complotti ogni tanto sai? >> Bisbigliò la finta bambina a Conan con aria ironica.

<< Parli così perché non tocca a te giocare contro dei ragazzini, dai è noioso! E’ normale che vincerei qualunque tipo di azione: gioco a calcio da molti più anni di loro. >>

Ai non rispose per un po’ però poi sorrise di nuovo e gli bisbigliò all’orecchio con tono divertito.

<< Sarà come dici tu… ma tanto sappiamo entrambi che ti costringeranno a giocare. Sono tanto curiosa di vederti all’opera. >> Ridacchiò la biondina.

Conan sospirò sconfitto: aveva maledettamente ragione. Infatti presto la squadra si formò e Conan ovviamente oltre ad essere titolare era il centravanti e persino capitano. Questo perché, a detta di Genta e Mitsuhiko, Conan era veloce e riusciva sempre a trovare un modo per segnare. E così la squadra era fatta e tutti si prepararono al primo incontro della prima elementare che si sarebbe tenuto l’indomani. Il pomeriggio prima perciò Conan fu obbligato a pranzare e a passare il pomeriggio a casa del vecchio dottor Agasa insieme a tutti i giovani detective. L’arzillo scienziato era sempre contento quando venivano i ragazzini: innanzitutto quella che si poteva considerare a tutti gli effetti una figlia adottiva, Ai, aveva qualcuno della “sua” età con cui parlare e si staccava dal suo laboratorio, portavano sempre molta allegria e soprattutto… Ai preparava ogni volta un pranzo ottimo.

<< Mi raccomando Conan, domani devi essere sempre pronto a tornare indietro in caso di problemi! Se riusciamo a fare due goal nel primo tempo, gli altri quarantacinque minuti li possiamo passare a difendere il risultato. >> Disse Genta con aria da capitano.

Mitsuhiko lo guardò con aria di sufficienza.

<< Guarda che le partite durano in totale mezz’ora, con quindici minuti per tempo. E comunque la nostra partita la facciamo con la 1H che ha come unico giocatore in gamba il portiere, quindi la partita di per se sarà piuttosto semplice all’attacco. Mi preoccupa di più la difesa. >> Disse il bambino magrolino al corpulento Genta.

<< Ma in difesa ci sono io, di che ti… >> Per un attimo Genta parve pensare a qualcosa ma poi esplose. << EHY! VIENI SUBITO QUI! >> E così cominciò uno dei soliti inseguimenti tra i due ragazzini che fece sorridere tutti gli altri.

Ayumi sorrise poi al ragazzino con gli occhiali.

<< Mi raccomando Conan, segna una valanga di goal! >> Sorrise la bambina allargando le braccia.

Conan annuì con un sorriso un po’ incerto mentre Genta e Mitsuhiko lo guardavano invidiosi.

E così ci era ricascato: non sapeva dire di no a quei ragazzi, col tempo si era proprio affezionato anche se a volte sapevano essere insopportabili proprio come dei… beh bambini. In tutto questo Ai Haibara si era limitata ad osservare e a riflettere a lungo. Ormai era da un po’ che lei e Conan erano stati rimpiccioliti e avevano legato con i giovani detectives, forse era egoista da parte sua ma non si era mai sentita così spensierata.

Il sorriso le colorò il volto d’allegria e nel vederla, anche se lei non lo notò, Conan Edogawa provò un qualcosa di particolare… e per un attimo si chiese perché, ancora una volta, il volto di quella che da adulta era una delle scienziate più importanti di un’organizzazione criminale mondiale gli provocasse quelle emozioni.

Il giorno della mini campionato arrivò in fretta e la prima partita volò in poco tempo: Conan aveva segnato tre reti su quattro. Il quarto, incredibilmente, lo segnò Genta con un tiro così forte dalla zona difensiva che per poco non squarciò la rete. Avesse perso peso, pensò Conan, il Giappone avrebbe guadagnato un bomber con un tiro niente male. Ai e Ayumi stavano in panchina, entrambe infatti non avrebbero partecipato al torneo, facevano il tifo: ossia Ayumi urlava il nome di Conan mentre la bionda scienziata si limitava a sorridere alle smorfie imbarazzate del detective in miniatura.

<< Conan è bravissimo, hai visto Ai? >> Squittì emozionata la vera bambina.

La biondina sorrise.

<< Già, è davvero il migliore in campo al momento! >> Disse Ai premurandosi che l’amico la sentisse.

Conan arrossì: il migliore… in una partita di bambini delle elementari. Davvero una bella prova.

La seconda partita fu un trionfo per Mitsuhiko: due reti, due assist a Conan, un gol e una traversa ma solo perché un altro ragazzino l’aveva spinto, e uno spettacolare salvataggio in porta che aveva evitato alla squadra avversaria di fare il punto della bandiera.

<< Bravissimo Mitsuhiko!! >> Strillò contenta Ayumi.

Ai gli sorrise e poi mostro un sorriso furbo a Conan che fece una smorfia risentita, era il migliore in una partita di bambini di sette anni… lui che con la sua vera identità aveva persino ottenuto dei veri ingaggi, rifiutati per la spropositata passione per le indagini. Il torneo finì alla fine con la più che prevedibile vittoria della squadra di Conan, almeno nella loro fascia. Si era divertito, anche se ovviamente non lo avrebbe mai detto ad Ai, e sebbene all’inizio non reputasse giusto il suo essere superiore agli altri a causa della sua esperienza aveva trovato il modo di rimediare: l’ultima partita infatti decise di non segnare ma di effettuare solo assist. Che fossero i veri bambini gli eroi della giornata, si disse, a lui bastava ritrovarsi a ridere con i suoi piccoli amici. Infatti fu Mitsuhiko, autore dei due gol decisivi, ad essere celebrato per la gloriosa impresa, anche se lui, modesto come sempre, non faceva che dire che Conan aveva una buona metà del suo straordinario risultato visti gli splendidi assist. Le maestre spostarono gli alunni in palestra dove attendevano solerti  i bidelli pronti a spartire il cibo ai giovani calciatori.

Durante la festicciola Conan però perse di vista Ai, la “boria”, come chiamava il suo naturale porsi al centro dell’attenzione la scienziata, lo aveva fatto perdere in una miriade di complimenti e congratulazioni. Quando finalmente riuscì a tirarsi fuori dalla mandria di ragazzini finalmente riuscì ad uscire fuori si ritrovò a pensare che era impossibile che fosse riuscito a sopravvivere all’aria viziata della palestra: lì dentro vi era un inferno!

Camminò per un po’, sorrise alla vista di Ayumi arrossire per una qualche parola di Mitsuhiko, e raggiunse il campetto. Gli si strinse il cuore, quasi come temesse un eventuale attacco da lei.

<< Ai…>> Mormorò il piccolo detective.

Lei lo guardò sorridente.

<< Ecco il migliore in campo. >> Il suo sorriso sghembo era particolare: pur essendo infatti parecchio seccante, di rado Conan trovava tale dolcezza nei lineamenti di qualcuno, meno che mai nella sua migliore amica.

<< Oh smettila, non fai che prendermi in giro per questo torneo! Sei peggio di una vera bambina di sette anni, lo sai? >> Il broncio di Conan non era particolare: era solo buffo.

Haibara lo guardò dritto negli occhi: era di nuovo in trappola, Conan se lo sentiva.

<< Dalla tua reazione direi che reciti questa parte del poppante meglio di me… ti piace forse stare così? >> L’ultima parte della frase era stata pronunciata con tono diverso, Conan lo notò piuttosto bene, era quasi una speranza.

Lui alzò gli occhi al cielo con fare irritato, ma chiunque avrebbe campito che mentiva.

<< Che ti salta in mente? No. >> Affermò sicuro.

Lei abbassò lo sguardo.

<< Ehi detective… >> Mormorò la scienziata. << Sono in fuorigioco adesso? >>

Conan la guardò come se fosse impazzita: non conosceva davvero le regole del calcio?

<< Beh Ai, il fuorigioco veramente… >> Fece per iniziate ma Ai gli afferrò la mano.

Mise nella mano aperta di Conan una pastiglia bianca come la neve, grande poco meno di una gomma da masticare.

<< Ma cosa…>> Cominciò Conan.

Ai gli afferrò il volto tra le mani e gli diede un unico bacio: lungo, intenso… ma si limitò solo a sfiorare le labbra. Quasi come temesse una punizione se avesse osato di più.

<< Sei un arbitro ora… e ho fatto goal. Però… però come arbitro devi capire se chi ha tirato è in fuorigioco e quindi annullargli il punto e fare battere agli avversari… o se ho tirato bene e ho vinto una partita difficile contro una squadra avversaria… che vince da anni. >> Più allusiva di così sarebbe stato impossibile.

Si voltò e andò via a sguardo basso senza dire una parola: Conan rimase di ghiaccio. Le informazioni gli sfondarono la mente. Era un arbitro e doveva decidere il risultato di una partita, non doveva giocarla. Da un lato c’era Ai che aveva segnato un “goal”, come diceva lei con quella strana pronuncia, dall’altra Ran, che pareva vincere la partita da sempre. Il gol, pardon volevo dire bacio, lo aveva basito. Prendere la pillola equivaleva a fischiare il fuorigioco: Ai avrebbe avuto il gol annullato e lui avrebbe assegnato la vittoria a Ran. Ma se non l’avesse fatto…? Si guardò il palmo della mano: da un lato vi era un amore sicuro, solido come il cemento, e dall’altro un amore fragile come un fiore appena sbocciato.

<< Ai… >> Bisbigliò all’amica che ormai era entrata dentro la palestra. << Non è fuorigioco… no, non lo è! >>

Si avviò quasi correndo verso la palestra adibita a festa: l’avrebbe raggiunta, e avrebbero vinto contro tutti e tutti. Non vi sarebbe stata mai partita persa. Si, l’avrebbe raggiunta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Mad Genius