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Autore: Beatlesvoice    19/08/2014    5 recensioni
"Diventeremo più grandi di Elvis!" disse John con tono entusiastico.
Paul scoppiò in una grossa risata.
"John, ti stai comportando proprio come fanno i sognatori"
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Seduto sulla solita vecchia poltrona in salotto, perso nei suoi pensieri, Paul stava fumando lentamente una delle ultime sigarette rimaste nel pacchetto prima di andare a dormire.
Ormai era tardi, sapeva che se non fosse andato a letto in poco tempo suo padre si sarebbe arrabbiato, ma non riusciva ad interrompere il flusso dei pensieri che gli inondavano la mente mentre il fumo leggero della sigaretta riempiva piano piano la stanza.
La scuola, la musica, gli amici, gli impegni e, ormai come quasi in tutti i minuti della sua giornata, John.
"Maledetto John"
pensava Paul, mentre inspirava quel poco che ormai rimaneva dalla sua sigaretta tenendola stretta tra le labbra.
Lui e John si conoscevano ormai da qualche anno, erano diventati grandi amici da subito ed ora erano ,senza esagerazioni, inseparabili.
Certo, erano molto diversi l'uno dall'altro. John così spavaldo, sempre pronto ad affrontare una rissa o a mettere zizzania, mentre lui era un ragazzo tranquillo, riservato, che cercava di imitare l'amico più grande ma con scarso successo, lui non era così.
Ma proprio grazie a queste differenze erano amici per la pelle, si completavano.
Questo pensiero fece sorridere Paul
"Ci completiamo"
Già, che pensieri da checca. Chissà cosa avrebbe detto John se avesse saputo quello che Paul pensava di loro due.
Forse si sarebbe messo a ridere e lo avrebbe schernito, o forse anche lui pensava le stesse cose...
No, impossibile. Stava parlando di John, John Lennon, e John Lennon non faceva pensieri del genere.
Anche se a Paul sarebbe piaciuto, sinceramente.
Sapeva benissimo che John in realtà non era duro come voleva dimostrare, quella era solo una facciata per non lasciare che gli altri scoprissero chi era realmente.
Paul era riuscito a guardargli dentro e a scoprire che ragazzo meraviglioso, pieno di insicurezze e dolce fosse in realtà.
E Paul si era innamorato di questo ragazzo dal primo giorno in cui l'aveva visto.


Era talmente immerso nei suoi pensieri che non si accorse del padre che lo osservava con aria scocciata.
"Paul! Lo vedi che ore sono? Diamine figliolo, come pensi di svegliarti domani eh? Dai forza, ora vai a dormire"
Paul guardò il padre per qualche secondo, poi si alzò e andò in camera sua.
In effetti la giornata seguente sarebbe stata piena di impegni e Paul doveva riposare.
Arrivò in camera, mise il pigiama e si accovacciò sotto le coperte attento a non disfarle troppo.
Spense le luci e si addormentò quasi subito, ma con il solito pensiero in testa, John.

~~

John era seduto sul letto, con la sua chitarra sulle ginocchia intento a suonare qualcosa.
Sapeva che era tardi e che di sicuro Mimi si sarebbe lamentata, ma a lui non importava.
Doveva buttare giù un abbozzo di canzone per il gruppo entro il giorno seguente e ovviamente se n'era ricordato troppo tardi, quindi ora era costretto a provare nonostante l'orario.
Di sicuro scrivere una canzone in fretta e con una gran stanchezza addosso non era il massimo, ma lo aveva promesso a Paul quindi lo doveva fare, non voleva deludere l'amico.
Ora serviva solo un po' di concentrazione e un soggetto a cui ispirarsi.
"Dai John, la prima cosa che ti viene in mente andrà bene, basta che cominci a scrivere questa cazzo di canzone"
Aveva il vuoto in testa quella sera, non riusciva a concentrarsi.
"Ce la devo fare, lo devo fare per Paul. Lo deluderei se non lo facessi"
E di sicuro John non voleva deludere Paul, il suo amato Paul.
Lui che per Paul avrebbe fatto di tutto.
"Bene, allora scriverò questa dannata canzone pensando a Paul"
Non era difficile, John pensava a Paul molto spesso ultimamente, ma non lo diceva a nessuno, non sia mai che fosse preso per una checca!
Pensava a loro due, a come stavano bene insieme e a come i momenti migliori li passasse solo con Paul.
Certo tutto ciò non doveva affatto essere rivelato, l'unico posto in cui ciò poteva essere libero di manifestarsi era la mente di John.
Preso da questi pensieri cominciò a scrivere, bastava mettere tutto ciò nero su bianco.
Quando finì rilesse le prime righe:
"C'è un posto
Dove posso andare
Quando sono giù di corda
Quando mi sento triste
Ed è la mia mente
E non esiste il tempo
Quando sono da solo
Io penso a te
E alle cose che fai
Mi girano nella testa
Le cose che hai detto
Come io amo solo te"

Ok, forse si era lasciato andare troppo con quell'ultima riga, ma andava bene così.
Nessuno sarebbe venuto a sapere che ciò era nato pensando a Paul, no? Poteva stare tranquillo.
Soddisfatto del suo lavoro e stanco morto si diresse all'armadio per prendere una maglietta bianca da indossare come pigiama e si stese sotto le coperte. Si chiuse gli occhi e calò in un sonno profondo, ma con il solito pensiero in testa, Paul.



note dell'autrice:
salve ragazzi! 
Allora, questo è il primo capitolo della mia prima ff, waa che emozione! Spero vi sia piaciuto!

Ringrazio Nowheregirl64, che collabora con me per scivere la storia.
Il prossimo aggiornamento va a venerdì con il secondo capitolo.
a presto, un bacio.
betlesvoice

 
  
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