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Autore: Marti Lestrange    19/08/2014    3 recensioni
[STORIA SOSPESA]
POST TERZA STAGIONE; NO SPOILER.
Dal capitolo uno:
{Immerso nei suoi pensieri, l'urlo lo colpì con così tanta intensità che il bicchiere gli cadde di mano, andando a frantumarsi ai suoi piedi, schizzando tè ovunque. Derek gridò a sua volta, la testa tra le mani, chino su se stesso, accartocciato sul pavimento freddo.
"Lydia", pensò.
Lydia aveva urlato di nuovo.}
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Argent, Derek Hale, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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HEARTS WITHOUT CHAINS
PROLOGO
 
"You wake up and you know it's time to go 
With spending heads I lie on what you smoke 
Chase the hands on the wall, can hold you close 
This misery is weightless as a stone."
Hearts Without Chains - Ellie Goulding
 
 
 
- BEACON HILLS. CALIFORNIA. 
La pioggia rigava i vetri, scuri di una luce ormai spenta da tempo. L'acqua si mischiava alla polvere e l'erba del prato non curato si era ormai trasformata in sterpaglia. In quella casa non ci abitava più nessuno da mesi. Alexander si chiese dove fosse finito suo fratello. 
Si guardò intorno, le mani buttate nelle tasche, la Jeep nera parcheggiata di fronte al cancello invaso dalle erbacce. Era passato moltissimo tempo dall'ultima volta in cui era stato a Beacon Hills: avevano ristrutturato la vecchia statale, aggiunto un'area di servizio aperta 24 ore su 24 e ampliato il parcheggio a più piani accanto allo svincolo per il centro città. Sembrava tutto diverso, nonostante in realtà non fosse cambiato niente. Si respirava la stessa pesante, rarefatta aria di provincia. Si chiese ancora una volta perché suo fratello avesse scelto proprio quel posto, fra tanti in California. In fondo, si era arreso nella sua strenua ed inutile battaglia di comprensione. Erano troppo diversi.
Lanciando un'ultima occhiata distratta alla casa alle sue spalle, prese il cellulare dalla tasca e cercò il numero di suo fratello. Attese al telefono. Squillava.
- Pronto? - gli rispose una voce dall'altra parte. Una voce famigliare. Anche quella non era cambiata.
- Ciao, Chris. Sono io.
Silenzio. Alexander poteva quasi sentire lo stupore e la sorpresa.
- Alec? Sei proprio tu?
- Sono tornato. 

 
*
 
 
- SEATTLE. WASHINGTON.
- Luke! Luke, forza, alzati.
Borbottii indistinti. Fruscio di lenzuola. Un "lasciami stare, Grace" emerse dalla montagna di coperte sotto la quale Luke Blackwood aveva deciso di mettere radici.
- Non ti lascio stare, stupido. E vedi di muoverti, non abbiamo molto tempo.
La ragazza chiamata Grace afferrò saldamente un lembo di quell'intrico di coltri e sempre piuttosto saldamente - e con decisione - le tirò via, esponendo il corpo mezzo nudo del fratello all'umidità delle mattine di Seattle. Luke rabbrividì, imprecando a mezza voce.
- Dannazione, Grace! Mi stavo alzando!
- Come no, Luke.
Detto ciò, la ragazza tornò a grandi passi nel piccolo salotto del loro amato appartamento al penultimo piano di un grattacielo, alla periferia della città, e lanciò un'occhiata attenta ai bagagli. Sì, aveva preparato tutto. Erano praticamente pronti a partire. Peccato che Luke fosse ancora dannatamente indietro.
- Ci siamo?
La voce tonante di Benjamin Blackwood riecheggiò tra le pareti spoglie. Si avvicinò alla sorella e le mise una mano sul braccio. Le sorrise. Grace si limitò a guardarlo, un velo di tristezza negli occhi scuri.
- Lo so, Grace. Lo so - disse lui annuendo e sospirando. - Non sarà per sempre. Un giorno riusciremo a fermarci in un posto e a dire "finalmente siamo a casa". 
- Lo spero tanto, Ben. Sono stufa di scappare. 
- Be', tecnicamente stiamo andando dritti dritti nella tana del lupo, e devo dire che questo eufemismo è ridicolo, però è così. Non stiamo più scappando, Grace. 
Un lampo di qualcosa di molto simile alla rabbia e all'ira cieca passò negli occhi di lei, lo stesso lampo che per un attimo illuminò gli occhi verdi di Benjamin.
- La pagheranno. Proprio come hanno già pagato in passato - disse lei.
- Pagheranno per tutto, sorellina. Te lo prometto.
Un bagliore rosso. Un fulmine in mezzo alla tempesta. Gli occhi di Ben non mentivano. 
- In fondo - disse la voce di Luke finalmente tra loro, vestito e con ancora i capelli in disordine - stiamo tornando a casa, giusto? O sbaglio?
Grace e Ben si guardarono. Lo facevano sempre, quando cercavano una risposta comune. Si voltarono nuovamente verso Luke.
- Torniamo a Beacon Hills, sì. Torniamo a casa.





NOTE
Ehm ehm.
Ebbene sì, ho infestato un nuovo fandom. Odiatemi.
Spero che questo piccolissimo prologo vi sia piaciuto e abbia stuzzicato la vostra curiosità. Conosciamo i nuovi personaggi da me introdotti: il "fratellino" di Chris Argent, Alec, e i fratelli Blackwood. Che ne dite? Per il titolo ringrazio vivamente Ellie Goulding {anche se non ci conosciamo, Ellie, thank u so much} e la sua - bellissima - "Hearts Without Chains". Se non la conoscete, ascoltatela. Ve la consiglio.
Detto ciò, vi lascio il link del mio gruppo FB, sul quale pubblico spoiler e anticipazioni, e dove troverete l'album dei prestavolto di questa long. Ecco il link:


E con questo sparisco e vi do appuntamento tra due settimane per il nuovo aggiornamento, che credo avverrà sempre di martedì.

Marti

ps ringrazio in anticipo chiunque abbia letto <3
ps 2 un grazie sentito va alla mia Ciurma, a Clare e ad Alice, che sopportano i miei scleri <3
   
 
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