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Autore: Midori No Esupuri    20/08/2014    4 recensioni
[WARNING: MORMOR/MORMORSTAN]
L'evoluzione del rapporto tra l'ex colonnello Sebastian Moran e il consulente criminale Jim Moriarty tramite messaggi.
(11.19) Mi sta assumendo come killer?
(11.20) Esattamente. JM

[...]
(11.24) Stia tranquillo, la sua ferita all’occhio non sarà un problema. So che possiede un conto bancario, mi occuperò di versarle la somma necessaria al costoso intervento che deve sostenere per recuperare la vista. JM
(11.26) Perché?
(11.26) Gliel’ho detto. Mi serve un collaboratore. JM

Nota: Capitoli comprensivi di messaggi e parte narrativa.
Genere: Angst, Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Jim, Moriarty, Mary, Morstan, Sebastian, Moran, Sebastian, Moran
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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Perfect Weapon
 
#1: Ricerche
 
Martedì 24 dicembre
 
(07.30) Buongiorno. JM
 
Fissò lo schermo del cellulare, gli occhi azzurri strabuzzati su quella semplice parola, su quella firma e su quel numero sconosciuto. Era sorpreso per tante cose, ma forse era meglio procedere per gradi. Dunque. Qualcuno gli aveva appena inviato un sms, alle sette e trenta della vigilia di Natale, e adesso erano le dieci e quaranta. Si era appena svegliato, ma nonostante il suo cervello faticasse a prendere il ritmo per pensare lucidamente, non ricordava di conoscere qualcuno che fosse in possesso del suo numero di cellulare, o le cui generalità corrispondessero a quelle due lettere usate come firma. Probabilmente, pensò, avevano solo sbagliato numero. Poteva capitare e, alla luce di quella consapevolezza, iniziò a prepararsi il caffè. Nero, amaro e con poca acqua, nella tazza dell’esercito britannico, accompagnato da un toast imburrato malamente.
 
(10.57) Sta ancora dormendo? JM
 
Chiunque fosse quel tipo, non sembrava proprio arrendersi. Scosse la testa, tornando a concentrarsi sulla televisione accesa, a volume molto basso. Era diventato sensibile ai rumori forti, con tutte le bombe che gli avevano fischiato sulla testa e le urla dei suoi commilitoni. Chiuse gli occhi con forza, scuotendo la testa per scacciare il ricordo della guerra, della tensione in trincea e della morte violenta dei suoi compagni, finchè venne destato dal suono di un altro messaggio.
 
(11.03) Non è educato non rispondere ai messaggi, colonnello. JM
 
Bene. Quello era veramente, veramente inquietante. Tre messaggi dalla stessa persona, che era sicuro di non conoscere, che però sapeva del suo grado nell’esercito. Un commilitone? Poteva essere… Afferrò il telefono, componendo un testo.
 
(11.05) Con chi sto parlando?
 
Gli era sembrata la domanda più giusta da fare, in una situazione del genere. Era importante dare un’identità a quella persona, definire se la conosceva o meno, anche per sentirsi più a proprio  agio.
 
(11.06) James Moriarty. Salve. JM
 
James Moriarty? Mai sentito nominare. Assunse un’espressione perplessa, non ricordava che nel suo gruppo di commilitoni qualcuno si chiamasse così.
 
(11.06) La conosco?
 
Seconda domanda più giusta da fare.
 
(11.06) No, temo di no. Ma io conosco lei. JM
 
(11.07) E come fa a conoscermi?
 
(11.07) Mi spiace, un vero mago non rivela mai i suoi trucchetti. JM
 
Accigliò lo sguardo, perplesso e anche un po’ infastidito da quelle parole. Gli pareva, dal modo in cui scriveva, di avere a che fare con una persona particolare. Molto educata, certamente, e sicura di se stessa, ma comunque particolare. Quasi… Indefinibile.
 
(11.08) Sa, stando alle buone maniere, adesso dovrebbe presentarsi lei. JM
 
(11.08) Ma non ce n’è bisogno, colonnello Moran. So già quel che mi serve, di lei. JM
 
Se non fosse stato pienamente in possesso dell’autocontrollo militare e del così detto coraggio del soldato, probabilmente Sebastian se la sarebbe fatta sotto. Stava scambiando dei messaggi con una persona che non conosceva, che sembrava però sapere tutto di lui, e la cosa era decisamente inquietante. Era sempre stato riservato lui, persino a scuola non aveva amici, passava il tempo con sua sorella o con qualche ragazza a letto… Non a casa sua ovviamente, evitava sempre di far entrare le sue fidanzate tra quelle mura macchiate, crepate e puzzolenti di alcool.
 
(11.15) E’ spaventato? JM
 
(11.15) Sono un colonnello dell’esercito britannico.
 
(11.16) E io l’uomo più potente di Londra. Comunque, mi risulta che lei sia stato congedato dall’esercito in seguito a delle ferite piuttosto gravi. JM
 
(11.16) Perché diavolo sa tutte queste cose di me?
 
Ansia, molta ansia. Chi era il tipo con cui stava parlando, insomma? Tutti quei misteri, l’uomo più pericoloso di Londra… Se era uno scherzo, era veramente di pessimo gusto.
 
(11.16) Ho fatto le mie ricerche su di lei. JM
 
(11.18) Ricerche? E perché?
 
(11.18) Perché mi serve un collaboratore. Qualcuno che sappia sparare e che non si scandalizzi a vedere delle morti cruente. JM
 
(11.19) Lei mi sembra il tipo adatto. JM
 
(11.19) Mi sta assumendo come killer?
 
(11.20) Esattamente. JM
 
(11.20) E cosa le fa pensare che accetterò questo lavoro? Io non sono un assassino.
 
(11.21) Non ancora, colonnello. Non ancora. JM
 
(11.23) Non ho intenzione di diventare un killer. Si trovi un altro collaboratore.
 
(11.24) Stia tranquillo, la sua ferita all’occhio non sarà un problema. So che possiede un conto bancario, mi occuperò di versarle la somma necessaria al costoso intervento che deve sostenere per recuperare la vista. JM
 
Quasi si affogò con la sua stessa saliva, Sebastian. Quel tipo sapeva anche della sua ferita all’occhio? Pareva aver fatto più ricerche di quanto pensasse, sentiva il cuore battere forte in petto e la testa gli martellava di domande, era come un dannato frullatore impazzito.
 
(11.26) Perché?
 
(11.26) Gliel’ho detto. Mi serve un collaboratore. JM
 
(11.27) Adesso ho degli urgenti impegni di lavoro, la ricontatterò non appena avrò terminato. Pensi alla mia offerta, sappiamo entrambi che non ha molta scelta, colonnello. JM
 
Si lasciò andare sul divano con gli occhi vitrei dal panico. Cosa avrebbe dovuto fare, adesso?



 
•Nota dell'autrice~
Ebbene sì, sono di nuovo io. Se due storie a capitoli non sono sufficienti, facciamodi del male con una terza! Ma sì, tanto poi sono io che confondo le trame e non so quale mandare avanti per prima XD In ogni caso, ho pensato che sarebbe stato carino ipotizzare un modo in cui Sebby e Jim si siano conosciuti, avvicinati, amati e separati, prima di ricongiungersi una volta che il consulente è tornato dalla sua finta morte. E poi beh, mi annoiavo e l'ispirazione mi aveva colta, come potevo dirle di andare a farsi un giro? Quando chiama, chiama u.u' Tanto sto riuscendo a mandare avanti tutto, posso permettermi anche di creare i capitoli per tre storie diverse, almeno per il momento! Al massimo sarò un pochetto più lenta nell'aggiornare, ma lo farò sempre, non appena termino un capitolo di una qualsiasi storia -v- 
Grazie a tutti coloro che si sono soffermati a leggere questa nuova idea particolare, spero che venga apprezzata. Ci leggiamo in giro :3
Midori No Esupuri~ ♥
  
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