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Autore: Ryta Holmes    06/08/2003    7 recensioni
Ciao a tutti, eccomi di nuovo qui, con una fanfic di Ufo Baby. Siccome ho avuto richieste di pubblicare “Ho bisogno di te 3”, e dato che avevo una voglia matta di scrivere una fanfic, sull’attesissimo seguito di questo manga, e visto che più o meno le storie avrebbero avuto diversi punti in comune, ho scritto questa storia, basandomi sulle ultime pagine dell’ultimo volumetto. Spero tanto che vi piaccia, e aspetto i vostri commenti. Un bacio, e buona lettura. Ciaoooo Ryta Holmes
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti, è da tanto che non ci sentiamo, vero

Ciao a tutti, è da tanto che non ci sentiamo, vero? Cmq eccomi di nuovo qui, con una fanfic di Ufo Baby. Siccome ho avuto richieste di pubblicare “Ho bisogno di te 3”, e dato che avevo una voglia matta di scrivere una fanfic, sull’attesissimo seguito di questo manga, e visto che più o meno le storie avrebbero avuto diversi punti in comune, ho scritto questa storia, basandomi sulle ultime pagine dell’ultimo volumetto. Spero tanto che vi piaccia, e aspetto i vostri commenti. Un bacio, e buona lettura.

Ciaoooo

Ryta Holmes

 

IL SEGUITO

 

CAPITOLO 1

 

Miu Saionji, tredici anni, camminava con passo svelto verso la sua scuola. Una folata di vento, un forte bagliore, e poi una figura…

Miu fu costretta a fermarsi e a chiudere gli occhi, a causa della forte luce, ma quando li riaprì, vide un ragazzo davanti a sé. Rimase per un attimo confusa da quell’apparizione, ma si riprese subito, quando il ragazzo le rivolse la parola.

- Mi scusi… casa Saionji è qui vicino?- Miu fu subito colpita dallo sguardo del ragazzo e si rese conto che il suo viso le era familiare.

- Ah… Sì! E’ qui dietro…- rispose stranamente imbarazzata. Il ragazzo le sorrise.

- Grazie!- esclamò. Miu rimase per qualche istante a fissarlo, poi si ricordò della scuola.

- Oh no, sono in ritardo!!!- guardò l’orologio e corse via, in direzione della sua scuola, ma fatti pochi passi, inciampò su un sasso e cadde a terra. Il ragazzo, che l’aveva seguita con gli occhi mentre si allontanava, non potè fare a meno di scoppiare a ridere. Miu si voltò nera in viso.

- Beh? Che hai da ridere!?!- chiese stizzita mentre il ragazzo rideva fino alle lacrime.

- Non ci posso credere… sei una frana!!!- disse lui cercando invano di frenare le risate.

- Ma tu guarda che maleducato!!!- Miu si voltò, in collera e scappò via, lasciando il misterioso ragazzo in preda ad un attacco eccessivo di riso. Quando questi si fu calmato, si avviò pensieroso verso la direzione che le aveva indicato la ragazza.

- Però, che strano… le somiglia parecchio…-

 

*   *   *

 

- E’ incredibile il comportamento di quel ragazzo…- Miu camminava, ancora irritata. Cadendo si era sbucciata un ginocchio, ma era tanto stizzita da non rendersene conto.

- Caspita Miu, già nera di primo mattino? Cos’hanno combinato i tuoi genitori questa volta?- una ragazza molto carina, le venne incontro.

- Oh ciao Yuko… no, questa volta non centrano i miei genitori… ho incontrato per strada un ragazzo davvero maleducato!-

- Davvero!?! E che cosa ti ha fatto?-

- Sono caduta e si è messo a ridere!- ora era Yuko che doveva trattenersi per non ridere.

- Uffa, ma che amica sei! Io ti parlo delle mie disgrazie e tu ridi?-

- Ma dai, non lo faccio apposta! Cosa ci posso fare se tutte le tue disgrazie fanno ridere!!!- Miu sospirò.

- Mi ha chiesto del tempio… se doveva andare a pregare spero solo che chieda di diventare più buono con le persone…-

- Ehi Miu, non te l’ho ancora chiesto… era carino almeno?- Miu arrossì.

- Ma… ma che cavolo dici, non me ne sono nemmeno accorta!-

- Beh, da come arrossisci, invece ti deve aver colpito parecchio, cara mia…- disse la ragazza guardandola con fare indagatore.

- Oh Yuko, smettila! Uff… Cambiamo discorso, che è meglio… ti devo fare i complimenti, ieri ti ho visto nella copertina di quella rivista assieme a tua madre, sei uscita proprio bene! Non sai come ti invidio! Non tutte hanno per madre la famosa modella Kyoko!-

- Ma dai, se è per questo anche i tuoi genitori non sono male. E poi non ti dimenticare di mio padre. Non è poi tutta questa bellezza!-

- Povero Santa, se sapesse quello che gli dici, cadrebbe in depressione!- Yuko rise.

- Certo che abbiamo dei genitori proprio strani! Per fortuna che ci siamo noi!- esclamò a sua volta l’amica, provocando una leggere risata, che fece scordare completamente a Miu l’episodio di quel mattino.

Miu Saionji e Yuko Kurosu, erano molto amiche. Si conoscevano da quando erano nate, perché i loro genitori erano amici sin dalle scuole medie. Avevano la stessa età e frequentavano la stessa scuola; quell’anno erano capitate anche in classe insieme. Insomma, erano praticamente inseparabili. Yuko però, era anche molto famosa; sua madre, una modella, l’aveva iniziata al mondo della moda fin da piccola, perciò spesso le capitava di dover posare per delle riviste o per dei servizi. Miu invidiava la sua amica per la sua popolarità, ma anche per la sua bellezza. Anche se aveva solo tredici anni, aveva un bel corpo e i lineamenti erano già quelli di una donna. Lei invece aveva ancora un fisico infantile e in più si aggiungeva la goffaggine che odiava tanto. Una volta suo padre le disse che anche sua madre era così alla sua età e che spesso lui la prendeva in giro proprio per quello, ma la rassicurò dicendole che dopo qualche anno sarebbe cambiata come lei, che era diventata una bellissima donna. Miu rimase molto colpita dalle parole del padre, perché era la prima volta che gli aveva sentito dire un complimento nei riguardi della madre, dato che spesso si limitava a punzecchiarla e a farla innervosire. Quella volta si era resa conto che c’era qualcosa che legava in modo così saldo i suoi genitori, forse qualcosa di incomprensibile, che li teneva così uniti nonostante litigassero in continuazione. Così Miu si rassegnò e si accettò per quello che era, anche se ricordava ancora perfettamente, quello che le disse il padre subito dopo: le spiegò che forse fisicamente sarebbe cambiata, ma la goffaggine l’avrebbe tormentata per sempre perciò a quello si sarebbe dovuta rassegnare! Poi non appena finì di parlare sentì sua madre che urlava dalla cucina che aveva dimenticato la pentola sul fornello…

Le due amiche raggiunsero la scuola e si prepararono ad affrontare una dura giornata di studio.

 

*   *   *

 

Davanti alla lunga scalinata del tempio il misterioso ragazzo guardava verso la vetta della collina.

- Sono arrivato finalmente!- salì le scale di corsa e si avvicinò alla porta d’ingresso, dalla quale provenivano delle urla.

- Beh, sai che ti dico? La prossima volta te la cucini da solo la zuppa!!-

- BENE, COSI’ PER LO MENO LA POTRO’ MANGIARE più SAPORITA!!- il ragazzo suonò stupito il campanello.

- Ma è possibile che litighino sempre qui due!?! Non sono cambiati affatto…- esclamò sperando che qualcuno si accorgesse della sua presenza. Mentre le urla continuavano, un signore aprì la porta. Il ragazzo non si stupì più di tanto e riconobbe immediatamente l’uomo.

- Salve, mi scusi… lei è il signor Saionji vero?- l’uomo annuì, perciò il ragazzo continuò.

- Ecco io vorrei parlare con pap… ehmmm… vorrei parlare con il signor Kanata, è in casa?-

- Ragazzo mio, mio figlio è in casa, ma non penso che adesso tu possa parlare con lui. E’… come dire… impegnato? Ma prego, entra pure!- il signor Hosho accompagnò il ragazzo in sala da pranzo. La scena che si parò davanti al ragazzo era assurda. Kanata e sua moglie Miyu erano in piena lotta e non accennavano a voler smettere.

- Mi dispiace ragazzo, ma dovrai aspettare che si calmino. Io ho provato a dividerli, ma l’ho pagato a mie spese!- il signor Hosho mostrò al ragazzo un grosso livido sotto il mento. Al ragazzo però, sembrò che la scena fosse piuttosto divertente.

- Non si preoccupi, ci penso io!- detto questo, il ragazzo si rimboccò le maniche e alzando l’indice fece sollevare da terra i due, dividendoli. Miyu e Kanata smisero di colpo di discutere e guardarono verso la porta sbigottiti. Ci fu un attimo di silenzio, prima che i due capissero chi avevano davanti.

- M-ma non è possibile... LOU! - esclamò Miyu incredula. Il signor Hosho che aveva avuto quasi un infarto a vederli sospesi in aria, si riprese non appena sentì loro pronunciare il nome del ragazzo.

- Che cosa!?! E questo sarebbe Lou!?!- non appena Miyu mise piede a terra, si lanciò sul ragazzo e lo abbracciò con le lacrime agli occhi, seguita poi da Kanata.

- Oh Lou, non sai quanto ci sei mancato!- quando si scostarono e presentarono il ragazzo al padre di Kanata, si sedettero per prendere una tazza di the e per chiacchierare, dimenticando completamente la discussione di pochi minuti prima…

Non appena Lou si sedette, il suo zaino iniziò a muoversi. Gli altri erano sorpresi, ma il ragazzo prese tranquillamente lo zaino e lo aprì. Subito uscì uno strano animale con delle lunghe orecchie e una coda buffa… era Pepo (A proposito di questo nome, ho notato che in molte fanfic, spesso viene chiamato Peepo, ma state attenti, lui non bela mica come una pecora!!! Il suo nome si scrive con una sola “e”!!! ma adesso continuiamo… NdA).

Lou continuò a frugare nel suo zaino e tirò fuori una spilla che Miyu e Kanata conoscevano molto bene.

- Adesso potete uscire fuori, qui non vi scopre nessuno!- li rassicurò il ragazzo. Baumiau tornò ad essere della sua taglia e insieme a Pepo salutarono gli amici che non vedevano da così tanto tempo.

- Buaaaa… da quanto tempo, amici miei… buaaaaa…- l’alien-sitter, come al solito piangeva per la gioia,

- Avanti Baumiau, sei sempre il solito!- Miyu abbracciò l’alien-sitter e poi riprese a parlare insieme agli altri con Lou. Kanata d’un tratto guardò il ragazzo con sguardo serio.

- Lou, dimmi una cosa… ma quanti anni hai?- Kanata ebbe tutta la sua attenzione.

- Tredici anni… perché?-

- Perché tu sei stato via dalla Terra per ventidue anni, come è possibile che tu adesso abbia nove anni di meno?-

- Questo glielo posso spiegare io, signor Kanata!- si intromise Baumiau; tutti lo fissarono con aria interrogativa, perciò lui si affrettò a continuare.

- Sul pianeta Otto, il tempo passa più lentamente, per questo qui sono passati più anni!-

- Allora Baumiau, questo significa che potrò stare qui sulla Terra più del tempo previsto!- esclamò Lou all’improvviso, mentre tutti gli altri si sentivano sempre più confusi.

- Beh, tecnicamente è così…-

- Ma è fantastico!!-

- Scusate…- chiese Miyu cercando di comprendere quello di cui i due alieni stavano discutendo.

- Oh sì, scusate… il signorino Lou vuole dire che dato che inizialmente gli era stato concesso di soggiornare sulla Terra per la durata delle sue vacanze estive e cioè tre mesi, adesso facendo dei calcoli più approssimati… potremo stare con voi per più di un anno!- l’espressione di gioia di Miyu, si spense non appena Kanata riprese a parlare.

- Ma scusa, da che mi ricordo non ci voleva un anno per raggiungere il pianeta Otto?-

- Infatti fino a qualche anno fa era così, ma oggi abbiamo un nuovo ritrovato della scienza tecnica. In pratica gli scienziati del nostro pianeta hanno inventato un motore che percorre il quadruplo della distanza nello stesso tempo, perciò il viaggio dura soltanto due o al massimo tre mesi. Per raggiungere la Terra, abbiano viaggiato senza sosta per quasi un mese, perciò possiamo soggiornare qui più del previsto. Allora, che ne pensate?-

- Penso che i vostri scienziati meriterebbero una statua! E’ grazie a loro se possiamo avervi ancora con noi!- Miyu non potè fare a meno di abbracciare nuovamente Lou, cosa che fece imbarazzare il ragazzo e pregare di lasciarlo.

- Se le cose stanno così… benvenuti sulla Terra ragazzi… solo una cosa: se dovrete vivere qui per un anno, sarà il caso che Lou viva come tutti i ragazzi normali; andrai a scuola assieme a Miu – precisò Kanata. Lou riuscì a districarsi dall’abbraccio di Miyu e guardò il padre con aria interrogativa. Miyu precedendo Kanata, si affrettò a rispondere con un’espressione radiosa.

- Devi sapere Lou, che adesso io e Kanata abbiamo una figlia che ha la tua stessa età e si chiama appunto Miu! Vedrai, non appena tornerà da scuola la conoscerai! Sono sicura che andrete perfettamente d’accordo!- Lou pensò per qualche secondo e poi si rivolse alla madre come se stesse per scoppiare a ridere.

- Credo di averla già conosciuta!-

 

Continua…

 

Allora, cosa ne pensate di questo primo capitolo? Sappiate in anticipo che la storia sarà piuttosto movimentata, e non mielosa…. Beh, penso che forse poi… ma non anticipiamo niente! Vi dico solo che cercherò in tutti i modi di renderla il più possibile in stile con il manga (e spero di riuscirci). Nel prossimo capitolo, Lou rincontrerà di nuovo Miu, ma sappiate che non sarà un incontro piacevole, almeno per lei… Mi raccomando, aspetto commenti!!

Ciaoooo

Ryta Holmes

   
 
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