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Autore: Tony Stark    22/08/2014    3 recensioni
Dopo la "Battaglia di Racoon City" si credeva che tutto fosse finito che l'orrore fosse scomparso, ma ora a cinque anni di distanza, l'incubo sta tornando e vuole vendetta.
(Per capire questa storia è strettamente necessario aver letto You are Infected)
Genere: Angst, Horror, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Redfield, Claire Redfield, Leon Scott Kennedy, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You are Infected Series'
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          You are Infected 2: il ritorno dell’Incubo

              Chapter 1: Il ritorno del Re e il risveglio della sua armata

Erano passati anni dalla Battaglia di Racoon City, il mondo era entrato in un’era di pace dopo gli orrori che avevano sconvolto il pianeta i governi mondiali avevano creato un’alleanza globale, la G.A.A.B. (Global Alliance Against Bioterrorism), votata ad evitare che un disastro globale come quello che aveva sconvolto il mondo si ripetesse. La G.A.A.B. comprendeva i sopravvissuti delle squadre ex-S.T.A.R.S., della squadra ex-U.S.S. e della B.I.O che nonostante avesse aderito alla G.A.A.B. aveva mantenuto il suo nome, la società aveva filiali in ogni parte del mondo persino in luoghi inabitabili come l’Antartide dove era stato ritrovato un laboratorio abbandonato della Umbrella che era di proprietà della famiglia Ashford il cui patriarca Edward Ashford fu un co-fondatore della società ormai decaduta. Eppure nessuno sospettava che nell’ombra il male tramava, nessuno sospettava che il mostro sopito stava per risvegliarsi.
-Racoon City’s National Park
Claire e suo marito Leon Kennedy, avevano organizzato un escursione con alcuni dei loro colleghi e le loro famiglie. Il parco era magnifico anche se in questa stagione era tutto coperto di neve, dei piccoli fiocchi di candida neve cadevano leggeri e le cristalline risate dei figli degli eroi creavano un atmosfera leggera e gioiosa, una tranquillità che pareva quasi anormale. Claire si guardò intorno sentendosi improvvisamente osservata e fra gli alberi ghiacciati vide una figura che la guardava con i suoi occhi rossi, Claire si lasciò sfuggire un grido terrorizzato Leon e gli altri la raggiunsero in un attimo,
<< E’ tornato >> disse tremante la rossa allarmando Leon
<< Chi? Chi è tornato? >> le chiese Leon, anche se già sapeva la risposta, spesso capitava che Claire avesse allucinazioni vivide su suo fratello Chris era rimasta traumatizzata da ciò che era successo.
<< Chris, stavolta era davvero lui ne sono sicura, Leon. E’ tornato >> gli rispose. Ma non c’era nessuno, a parte loro e i loro amici. Claire non sapeva che in realtà non si era sbagliata, lei non sapeva che l’incubo stava tornando.
-Racoon City’s Cemetery, notte
C’erano voluti più di quattro anni prima che il poco virus che era sopravvissuto riuscisse a ricreare il suo ospite, Claire aveva sbagliato a far seppellire quell’ultimo residuo di Chris, fornendo al virus un luogo protetto dove ricrearsi e dove ridare vita al suo ospite. Cinque lunghi anni erano passati, anni in cui Chris Redfield era rimasto sopito attendendo che il virus desse al suo corpo un nuovo soffio di vita, un soffio di vita maledetto corrotto dall’odio e la voglia di vendetta, niente sarebbe sopravvissuto a lui. E finalmente Chris riaprì gli occhi rossi come il sangue brillanti come quelli di un gatto e ghignò mostrando i denti aguzzi dai bordi seghettati “Mia piccola stupida sorellina sto tornando a prenderti e finalmente ti metterò a dormire per sempre” pensò, mentre sferrava un colpo con la mano artigliata rovinando l’imbottitura in velluto viola che copriva il coperchio della bara, colpì una lastra di metallo “Allora la mia cara Claire non è così sprovveduta” pensò ma non si fece prendere dal panico, caricò un altro colpo con ambedue le mani e stavolta il metallo venne squarciato e con la mancata rinforzatura il peso della terra sfondò il mogano ingrandendo l’apertura praticata da Chris e permettendogli di uscire, si scavò un uscita nel terreno bagnato della pioggia della tempesta che imperversava, poco importò al Tyrant di essere completamente nudo e ricoperto di fanghiglia dalla testa ai piedi, per il momento l’unica cosa che gli importava era il sapere di essere finalmente libero. La sua prima vittima fu il guardiano del cimitero era stato lui stesso a dirigersi verso il mostro con una piccola lanterna in una mano e un ombrello nell’altra e dopo che Chris si fu nutrito della sua prima vittima, corse lontano da lì verso gli Arklay, verso il punto che uno dei suoi ricordi gli diceva si trovasse una sorgente d’acqua cristallina e gelida che gli sarebbe stata utile per liberare i muscoli dagli ultimi residuati del rigor mortis. Raggiunse la sorgente in un attimo e lentamente vi si immerse, lavando via nel frattempo il terriccio e il sangue, mostrando una pelle incredibilmente pallida, bianca come la neve così come i capelli che erano di un castano pallido quasi si fossero stinti del loro colore naturale, il tutto causato da una prolungata mancanza di esposizione alla luce solare. Nuotava con grazia nell’acqua gelida quasi fosse una creatura marina sembrava un angelo nella sua perfezione, la pioggia che bagnava Racoon City non arrivava agli Arklay e la loro quiete veniva infranta solo dal rombare lontano di un tuono. Chris sembrava essersi al momento dimenticato del suo desiderio di vendetta, mentre volteggiava tranquillo nell’acqua smossa solo dai suoi movimenti la luna piena brillava alta nel cielo notturno facendo brillare d’argento il piccolo specchio d’acqua e facendo brillare la pelle candida del Tyrant facendolo apparire come una visione paradisiaca se si escludevano gli occhi infernali che erano al momento, insolitamente, tranquilli. Che il Tyrant si fosse finalmente placato? Due ragazzi uscirono dalla boscaglia, Chris s’immerse per non farsi notare, ma i due sembravano troppo presi dal baciarsi per notare il movimento che il Tyrant aveva provocato sulla superficie del lago immergendosi, i due si separarono
<< Non credi che sia pericoloso? >> chiese la bionda
<< Non c’è niente di cui tu debba preoccuparti, Debrah >> le rispose il ragazzo, mentre si levava la maglietta e i pantaloncini colori kaki
<< Nick rivestiti e andiamocene, davvero questo posto mi fa paura >> disse Debrah, tremando e non era per il freddo, Nick non l’ascoltò tuffandosi in acqua, quel lago era abbastanza profondo da permettere a Chris di rimanere nascosto nonostante tutto
<< Avanti Debrah, l’acqua è fantastica! >> le disse il ragazzo, la ragazza sospirò e fece per togliersi il top fucsia quando Nick improvvisamente venne tirato giù sott’acqua
<< Nick! >> gridò la ragazza << Avanti Nick, non è divertente. >> disse quando avvicinandosi alla riva del lago, vide l’acqua tingersi di rosso e nonostante la trasparenza dell’acqua fosse compromessa, vide uno sguardo di un rosso infuocato prima di essere trascinata sott’acqua per le caviglie. Quando Chris ebbe finito di pasteggiare tirò fuori le carcasse dall’acqua lasciandole sulla riva in modo che il fiume Racoon non le portasse in città, quello era il suo territorio una sorta di rifugio sicuro dove sarebbe tornato adesso che la presenza di un Tyrant poteva essere facilmente notata e poi era da troppo poco tempo che era tornato alla vita e l’acqua gelida era un ottimo rimedio per i suoi muscoli che al momento tendevano a rilassarsi troppo in fretta ed eccessivamente.
-R.P.D. (Ex-Quartier Generale della S.T.A.R.S.), Uffici della G.A.A.B., Racoon City, l’indomani
<< Claire non pensi di star esagerando? Sono passati cinque anni dall’ultimo caso zombie. Quei ragazzi potrebbero essersi solo persi >> disse Lawrence Clayton, direttore della filiale di Racoon della G.A.A.B., con un tono tranquillo
<< Lawrence è così che è cominciata la prima volta, due persone scomparse e poi gli zombie hanno cominciato ad assalire chiunque >> disse agitata la rossa
<< Primo in ufficio sono il Direttore Clayton, secondo sta tranquilla Claire l’R.P.D. ha già mobilitato una squadra, non c’è bisogno d’intervenire con la squadra anti-bioterrorismo >> la riprese Lawrence per nulla preoccupato. La rossa uscì dall’ufficio del direttore Clayton, dirigendosi alla sua scrivania era vero era da cinque anni che non si vedevano zombie ma lei ricordava che tutto era cominciato così la prima volta e durante l’escursione era più che certa di aver visto Chris, suo fratello Chris, con quel suo sorriso canzonatorio e gli occhi rossi colmi di quel malato divertimento guardarla. Perché tutti pensavano che fosse pazza? Lei era solo preoccupata e in più aveva deciso, non volevano mandare una squadra? Ci sarebbe andata lei alla ricerca di quei ragazzi o meglio di quello che ne rimaneva, si chiedeva quale sconsiderato genitore avrebbe mandato i propri figli da soli nella foresta degli Arklay. E così alla fine del suo turno, nonostante fosse notte inoltrata, mentì a Leon e con la pistola stretta in mano si diresse negli Arklay un vento gelido soffiava scuotendo le fronde degli alberi provocando dei sinistri sibili, Claire seguì la luna e si trovò proprio nel territorio di Chris la prima cosa che notò furono gli scheletri ricoperti letteralmente d’insetti e larve di mosca in riva al lago, che fossero i ragazzi scomparsi? Si chiese e si mise ad indagare nella zona, di solito se c’era abbondanza di prede gli zombie diventavano territoriali quindi gli bastava aspettare che tornassero e eliminarli prima che facessero danni o almeno prima che diventassero troppi, mentre aspettava vide qualcosa muoversi nel lago, con un movimento flessuoso da pesce o da serpente incuriosita si avvicinò alla riva guardando come qualcosa nuotasse lì dentro nonostante l’acqua avesse una temperatura quasi sottozero quel qualcosa aveva una forma umana e si dirigeva verso di lei, qualcuno le poggiò una mano sulla spalla e lei si voltò di colpo era Leon
<< Ti conosco troppo bene, da sapere che primo tuo odi i pub e secondo al Jack Bar non puoi entrare da quando hai rotto il naso al proprietario >> le disse << Sei venuta qui per i ragazzi, che a quanto pare hai trovato >> disse prendendo il cellulare e mandando una segnalazione alla polizia.
<< Che stavi guardando? >> le chiese, Claire si voltò verso l’acqua e non vide niente
<< Niente, mi sembrava di aver visto qualcosa ma forse era un qualche insetto >> rispose << Ora quanto ci metteranno ad arrivare quelli del R.P.D.? >> chiese, la squadra in ricognizione arrivò in quell’attimo
<< Impedite a chiunque di entrare in quest’area >> ordinò il capitano della squadra, dopo aver dato la loro testimonianza, sul come avevano trovato i due cadaveri, Claire e Leon vennero fatti allontanare nonostante loro facessero parte della G.A.A.B.,
<< Sono stati degli zombie ne sono più che certa >> disse Claire
<< Il morso era troppo pulito per essere quello di un essere umano, può essere stato un lupo >> le disse Leon, non è che non credesse a sua moglie era solo che stava diventando troppo paranoica cominciava a vedere attacchi zombie ovunque forse avrebbe dovuto chiederle di andare da uno psicologo.
-Foresta degli Arklay, sorgente del Racoon River, Dintorni di Racoon City
 La squadra dell’R.P.D. stava isolando i cadaveri e prendeva campioni di terriccio vicino ad essi per consegnarli alla scientifica eppure anche agli occhi dei poliziotti questo aveva le modalità di un attacco di zombie. Nel frattempo in fondo alla sorgente Chris Redfield cominciava ad emergere “nessuno invade il mio territorio!” pensò uscendo dall’acqua, i poliziotti gli puntarono le pistole contro e gli intimarono di rimanere fermo
<< E’ da molto che non vedete un Tyrant, eh? >> gli disse, scattando e usando la sua ipervelocità e uccidendoli tutti nei modi più disparati, li uccise tutti tranne uno, un ragazzo che aveva il suo stesso fisico, non poteva certo girare nudo per tutto il tempo, afferrò il ragazzo per il collo e strinse aspettando che soffocasse. Prese la sua divisa e si liberò dei cadaveri, non poteva certo rischiare che invadessero di nuovo il suo territorio, quando si sentì abbastanza certo che il suo corpo non si sarebbe bloccato improvvisamente, corse fino a dove un tempo si trovava la Fabbrica della Morte, l’Umbrella poteva essere scomparsa ma quel laboratorio era troppo grande per essere stato completamente distrutto si calò nel sottosuolo, raggiungendo la sala grande del laboratorio di Birkin, alcuni calcinacci erano caduti dal soffitto e le pareti non era più così bianche e pulite ma i corridoi non erano stati ostruiti dai detriti, si diresse nel laboratorio di Birkin e andò davanti alla porta blindata che non si sarebbe aperta se non con un codice segreto che conoscevano solo Alex e Albert, entrambi morti, e lui. Non appena azionò la leva accanto ai comandi della porta il generatore si attivò accendendo tutte le luci del complesso e riattivando la tastierina accanto alla porta blindata, si avvicinò e digitò il codice:”08-783-94 UM”. La porta si aprì con un sibilo, mostrando un corridoio stracolmo di camere criogeniche piene di creature di tutti i tipi, dagli Hunter ai T-103, più una creatura G, si diresse in fondo alla sala e andò davanti al computer, lo accese e digitò, l’utente, la password e il codice per il risveglio delle B.O.W.
“Login: Birkin
Password: ******
Codice risveglio B.O.W.: Apocalypse” Le camere criogeniche si aprirono e le creature si risvegliarono dal loro lungo sonno, la sua armata era pronta era il mondo a non esserlo, solo che avrebbe avuto bisogno di qualche ricercatore per produrre le quantità di C (Chris)-Virus di cui aveva bisogno. I Tyrant lo seguivano senza che lui avesse ordinato qualcosa, la mente alveare dei Tyrant era un qualcosa di magnifico ogni mente era collegata ogni ricordo condiviso anche se la mente alveare non era niente in confronto al legame che aveva condiviso con Wesker, lui e Wesker erano diventati una cosa sola, emozioni, ricordi, pensieri sensazioni tutto condiviso quasi fossero due entità dello stesso corpo.
-Racoon City’s Cemetery
La G.A.A.B. era stata fatta intervenire, la zona intorno alla lapide di Chris Redfield era stata transennata per evitare che i curiosi contaminassero la zona. Il cadavere del guardiano era stato trovato a poco più di due metri dalla tomba del Redfield, il corpo era in pessime condizioni, smembrato da una forza che non poteva essere né umana, né animale e analizzando la zona anche ad occhio nudo si poteva notare che sembrava proprio che qualcosa fosse sbucato dal terreno, l’area venne esaminata col Genesis 4.0 che rilevò delle tracce di un virus conosciuto come Beta Progenitor Virus e questo poteva significare una sola cosa…
Chris Redfield era tornato.
-Complesso sotterraneo abbandonato della Umbrella Corporation, Racoon City
Chris non aveva mai capito molto di chimica, ma dopo il legame che aveva unito lui e Wesker aveva la conoscenza del biondo e una crudeltà maggiore, con una voglia di vendetta portata all’estremo. Dopo essersi accertato che le apparecchiature fossero in funzione e che tutto fosse in ordine, si mise a lavoro doveva trovare un modo per estrarre il virus mutato dal suo organismo dal suo sangue per potenziare la sua armata, per creare la sua razza perfetta. Non seppe quanto tempo era passato da quando aveva cominciato la sua ricerca sul suo virus e finalmente c’era riuscito, il risultato fu una fialetta piena di un liquido dai colori del magma, sembrava pieno di un qualcosa d’incandescente ora doveva solo trovare il modo di ricrearne un'altra fiala, ma prima avrebbe dovuto testare il suo virus su di un soggetto sacrificabile, immediatamente pensò al T-002, simile per certi versi a quello delle Arklay  solo che questo era più primitivo del suo successore, il laboratorio era vuoto e silenzioso, Chris aveva ordinato al suo esercito di tornare nelle vasche di criostasi finché lui non avesse trovato il virus definitivo. Scese nei livelli inferiori del laboratorio, livelli che erano stati sigillati prima che la FOS arrivasse, fino ad arrivare al livello “B-S7” il livello in cui si svolgevano gli esperimenti più inumani lì dove Birkin aveva fatto “imprigionare” il Proto-T-002, un Tyrant così aggressivo che nemmeno il parassita Ne-Alpha riuscì a domarlo e Chris stava per dargli il potere supremo-sempre che il soggetto fosse sopravvissuto. Il Proto-T-002 era mantenuto in animazione sospesa all’interno di un cilindro in vetro infrangibile alto quasi tre metri, era stato disarmato delle sue armi primarie, infatti entrambi le mani artigliate erano state mozzate per evitare che il Tyrant continuasse a macellare i ricercatori per il resto l’aspetto del Proto-T-002 era identico a quello del T-002 che era stato distrutto con la villa degli Arklay, ora doveva solo iniettare al Tyrant il C (Chris)-Virus. Andò verso il terminale di controllo della capsula e iniziò il processo di riattivazione del Tyrant, il Proto-T-002 si liberò dalla capsula e con uno scatto alquanto goffo tentò di raggiungere Chris che in un attimo si allontanò costringendo l’altro Tyrant a tentare di prenderlo, un po’ come il gatto col topo solo che stavolta il gatto stava illudendo il topo di essere diventato un predatore. Ogni volta che il Proto-T-002 i avvicinava Chris si allontanava leggermente, ma a quanto pareva l’agilità del Proto-T-002 era stata seriamente compromessa dai vent’anni di criostasi, con uno scatto Chris gli fu dietro e dopo aver immobilizzato il Tyrant che inutilmente si dibatteva per liberarsi gli iniettò il Chris-Virus, la reazione del Tyrant fu più che immediata, neanche Chris si aspettava una reazione così rapida e per questo venne scaraventato sui resti della capsula di criostasi in cui stava il Tyrant, il mostro già mutato dal T-Virus stava mutando nuovamente, il braccio destro e quello sinistro mutarono dal gomito in giù diventando come dei tentacoli coperti di aculei, il cuore esposto non era più visibile quasi fosse tornato al suo posto, un collare di aculei neri circondava il collo del Tyrant ogni aculeo era connesso da una membrana iridescente, i canini si erano ingranditi ma gli occhi erano rimasti completamente bianchi con l’iride grigio chiaro. Il primo della sua nuova razza era appena nato, lui era il primo di molti e Chris sarebbe stato il loro creatore.
-R.P.D. (Ex-Quartier Generale della S.T.A.R.S.), Uffici della G.A.A.B., Racoon City
La tensione nell’aria era palpabile, anzi per così dire si poteva tagliare con un coltello. Chris Redfield, il mostro di Racoon era tornato, il demone di Roma1 era tornato dall’inferno, nonostante di lui fosse rimasto solo un cuore che a quanto pare era bastato per la sua resurrezione. Aveva già cominciato ad uccidere, il guardiano, i due ragazzi e un intera squadra del R.P.D. e per evitare possibili contagi la G.A.A.B. li aveva fatti incenerire. Il Beta Progenitor come l’Uroboros era sensibile alle alte temperature, quindi dovevano solo trovare la sua tana e bruciarlo come quando si uccidono gli armadilli2, anche se questo non si era mostrato efficace la prima volta perché qualcosa del mostro era rimasto e Claire era riuscita a convincerli che Chris non sarebbe tornato
<< La situazione è sotto controllo, signore >> rispose Lawrence al direttore americano della G.A.A.B.
<< Vi manderemo delle truppe di sostegno, non possiamo permettere un altro “Disastro di Racoon City” >> disse irremovibile l’uomo dai capelli color ruggine, Steve Vester che improvvisamente bloccò la conversazione in video chat. Claire venne chiamata nell’ufficio del direttore Clayton
<< Redfield, la G.A.A.B. sta per mandarci una truppa di sostegno per liberarci di quel mostro, devi fare in modo che quegl’incompetenti non incontrino mai Chris o finirebbero tutti all’Inferno in un attimo >>le disse Clayton
<< Sono stati addestrati ad eliminare le B.O.W., quindi perché dovremmo evitare che facessero il loro lavoro? >> chiese Claire con un cipiglio perplesso
<< Quanti di loro hanno mai incontrato un semplice zombie? La risposta è nessuno, il terrore li paralizzerebbe rendendoli facili prede per i non-morti, figuriamoci per quel sadico bastardo di un Tyrant >> le rispose semplicisticamente Lawrence, quasi dimenticasse che infondo Chris era il fratello di Claire.
-Periferia di Racoon City, pressi della Ennerdale Street3
 Chris sapeva che non avrebbe dovuto perdere tempo, ma il suo corpo era tornato alla vita da poco più che qualche ora e non poteva ignorare ancora il fondamentale istinto dei non-morti di nutrirsi di carne umana. Nessuno lo notava chi avrebbe mai sospettato di un poliziotto? E i suoi occhi erano leggermente nascosti dall’ombra della visiera del cappello, nonostante fosse quasi sera. Una donna gli si avvicinò, aveva uno striminzito tubino rosso e delle scarpe col tacco a spillo esageratamente alte, i capelli biondi con delle ciocche castane boccolati, il trucco che aveva sul viso era abbastanza pesante, un ombretto celeste sulle palpebre e il rossetto rosso acceso sulle labbra, Chris si trattenne dal ghignare “A quanto pare sarà più facile del previsto” pensò
<< Ti va di divertirti, bel poliziotto? >> chiese la donna con un tono che doveva essere forse seducente? “Per uno che non l’ha mai fatto ed è disperato di certo “pensò il Tyrant moro, che rimase in silenzio a fissarla, non è che non sapesse che rispondere ma la sua voce le sarebbe risultata sgradevole soprattutto dopo cinque anni d’inattività delle sue corde vocali, quando aveva “minacciato” quei poliziotti la sua voce aveva un suono rauco, graffiante niente che avrebbe portato qualcuno a fidarsi di lui. Non poteva permettere che quella preda gli sfuggisse per un piccolo problema e poi l’Ennerdale era una delle strade più malfamate di Racoon chi avrebbe creduto ad un drogato che dice che un poliziotto e scomparso nel niente con una prostituta? Nessuno quindi poteva anche correre il rischio, le strinse una mano attorno al braccio forse con troppa forza a giudicare dal modo in cui ella aveva spalancato gli occhi e in un attimo l’aveva trascinata via senza essere notato da nessuno dei poveri disperati che cercavano felicità nei modi più illegali. Si era allontanato da Racoon addentrandosi nella foresta lì dov’era più fitta dove gli alberi parevano voler imprigionare chi vi si avvicinava, col senno di poi guardando la sua preda Chris capì che trascinarla fino ad arrivare alla foresta era stata una pessima idea, vista la traccia di sangue che aveva lasciato dietro di se e il fatto che le gambe della donna dal ginocchio in giù erano state scorticate e dai muscoli esposti quasi del tutto sfibrati colava copioso il sangue rosso rubino e probabilmente a causa della velocità che aveva raggiunto la pressione dell’aria le aveva fatto collassare i polmoni. Non aveva nemmeno avuto il tempo di sfogare un po’ il suo lato più sadico visto che era già morta,” Sarà per la prossima volta” pensò strappando il suo primo boccone di carne, i denti seghettati tagliavano i muscoli come fossero coltelli e Chris non doveva faticare molto. Un morso dopo l’altro e della sua preda non rimase che uno scheletro insanguinato con qualche brandello di carne attaccato alle ossa e nonostante ne rimanesse così poco doveva sbarazzarsi del cadavere era troppo presto perché lo scoprissero.
-Appartamento di Leon e Claire, Fisson Street, Racoon City, Sera
Leon doveva ammettere che era tutto troppo tranquillo e questo lo stava portando a ripensare a ciò che diceva la sua cara Claire, sua moglie, gli suonava ancora strano anche solo a pensarlo nonostante fossero passati quattro anni, si erano sposati un anno dopo la “morte” di Chris. Che a quanto pareva non era per niente morto, adesso mancava solo che tornasse Wesker ed erano sicuri che l’apocalisse stesse arrivando “di nuovo” si trovò a pensare, il telefono prese a squillare, ma Leon non arrivò in tempo per rispondere e partì la segreteria telefonica
<< Sono Piers, la G.A.A.B. ha deciso di mandare i Primi Tredici, non vi manderanno dei novellini. Vogliono farla finita prima che cominci sul serio qualcosa… >> il “bip” della segreteria interruppe Piers. Lui e Claire facevano parte dei Primi Tredici così come Barry e Rebecca, quindi presto a Racoon sarebbero arrivati gli altri nove: Jensen William, Haruno Kamira4, Vassily Zaitsev5, Nicolas Krauser, Lorelai Morris, Brandon J. Vikers, Brad Vikers (che era stato trasferito a New York) ed Hector Hivers6. Chris non avrebbe avuto il tempo di fare troppe vittime o solo di cominciare qualcosa che avrebbe portato il caos, o almeno non stavolta, o così credevano. La G.A.A.B. non sapeva di avere difronte il Tyrant Supremo, Racoon City era nuovamente sull’orlo dell’Apocalisse, avrebbero dovuto distruggerla quando ne avevano avuto la possibilità ovvero dopo l’Incidente delle Arklay e niente sarebbe successo. Ma oramai un nuovo conto alla rovescia era iniziato e Racoon City era la bomba pronta ad esplodere.
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’Autore
Sono tornato con You Are Infected2: Il ritorno dell’Incubo, questa storia è dedicata a Mattalara per avermi seguito nel prequel di questa storia e a mio cugino Christian che mi ha assillato finché non ho cominciato a scriverla. Spero che vi piaccia e devo aggiungere che nonostante non si capisca (visto che mi sono confuso pure io) il momento in cui Chris sbrana quella donna è prima che vada al laboratorio è una sorta di flashback (solo che come ho detto mi sono confuso).
Piccole Note:
(1) =” Il Demone di Roma” è una citazione al 3°Capitolo di You are Infected il prequel di questa storia
(2) =” Come si uccidono gli armadilli” a quanto pare per stanare ed ammazzare un armadillo si deve appiccare un incendio nella sua tana sotterranea (o almeno Steve di “A mani nude nella Palude” programma che fanno su Dmax dice così)
(3) =” Ennerdale Street” per scrivere i nomi delle vie della città di Racoon mi sono affidato all’esistente città di Raccoon City nel Colorado, e la Ennerdale nonostante sia una strada principale ha un tratto il finale che entra nei bassifondi di Raccoon City
(4) =” Haruno Kamira” il vero nome di Vector, scoperto grazie ad InsertedEvil un progetto della Capcom in cui dovevi, tramite degli indizi, scovare un codice che ti avrebbe portato a leggere File interessanti sui personaggi di RE (e non vi dico la fatica che ho fatto per trovarlo questo)
(5) =” Vassily Zaitsev” il vero nome di HUNK anch’esso scoperto con InsertedEvil, non scannatemi per avervi rivelato il segreto di HUNK tanto ci penserà lui.
(6) =” Hector Hivers” il vero nome di Beltway, questo è comunque trovabile in qualsiasi sito di RE ergo non è un segreto
Alle vostre recensioni e ditemi se ci sono errori da correggere
-Anthony Edward Stark
   
 
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