Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: criptica    22/08/2014    3 recensioni
La band femminile più famosa del momento.
La band maschile che ha conquistato il mondo.
Rough Diamonds, rivali delle Little Mix.
One Direction, amici delle Little Mix.
Cosa succederebbe se si ritrovassero a dover collaborare?
Tratto dal prologo: "Tutti urlarono e ne ero certa, la sensazione che provai, sarebbe rimasta indelebile nel mio cuore per tutta la vita".
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

YOU, ME…US

 

19. A corner of Happiness

 



"So baby be with me so happily"
one direction



CHARLIE

“Così l’hai baciato?” chiese di nuovo conferma Naomi.
“Si” risposi.
“Un bacio vero?” domandò Zoe.
“Già” commentai.
“E lui ha risposto?” aggiunse Naomi.
Mi limitai ad annuire silenziosamente.
“E coma bacia?” Chiese ancora Zoe curiosa, beccandosi poi un’occhiataccia da Naomi e uno sguardo contrariato da me per avermi posto quella domanda.
“Beh sono solo curiosa!” si giustificò la mora con un’alzata di spalle.
Sbuffai infastidita e tornai a puntare lo sguardo sul frappé posto davanti a me sul tavolino del bar.
“Analizziamo la cosa- iniziò a parlare Naomi- l’hai fatto per non fargli notare la sua fidanzata mentre ci dava dentro con un altro e beh anche se lui non lo sa penso che sia un gesto nobile da un certo punto di vista e poi lui ha risposto no? È positivo?”
“Lui era sorpreso, non se l’aspettava, sarà stata una reazione involontaria” chiarii io cercando si trovare una spiegazione a ciò che era successo due sere prima con Zayn.
Ci avevo pensato in continuazione in quei giorni e avevo tentato di evitarlo in ogni modo, stavo per impazzire. È per questo che avevo riunito le mie amiche in quel bar quel pomeriggio a Detroit così da potermi sfogare con loro e ricevere qualche consiglio cu come comportarmi, anche se fino ad ora il nostro incontro non aveva prodotto buoni frutti.
“Andiamo Charlie, non si risponde ad un bacio se si è totalmente innamorati della propria fidanzata, nemmeno se è inaspettato. Tu gli piaci deve solo ficcarselo in testa” sputò Zoe sicura di sé.
Pensai qualche istante a ciò che mi aveva detto, ma non riuscivo a convincermi che ciò fosse  possibile. Lei era mia amica e sapeva che avevo iniziato a provare qualcosa per lui, consolarmi in questo modo era il comportamento tipico di un’amica.
“Non lo so- sbuffai affranta abbandonando la mia fronte sul palmo delle mie mani- è tutto così complicato! Non posso dirgli di Perrie perché deve farlo lei, anche se a quanto pare sembra non averne nessuna intenzione e non voglio farlo soffrire visto che la ama, non posso stargli vicina come amica e basta perché ogni volta che lo vedo ho l’istinto di stampargliene altri cento di baci come quello e allo stesso tempo non stargli accanto mi mette in ansia e questo è tutto assolutamente sbagliato” .
Naomi e Zoe puntarono gli occhi su di me, la prima con un’espressione dolce e comprensiva, l’altra con l’espressione di chi aveva capito cose che nemmeno io probabilmente avevo ancora compreso.
“Tu sei cotta, cotta a puntino mia cara! Da qui non si scappa!” esclamò ironica Zoe con un sorrisetto furbo sulle labbra e alzando alternativamente le sopracciglia.
“Zoe in questo istante giuro che potrei toglierti dalla faccia quell’espressione alla Harry Styles con un bel gancio destro se solo non ti volessi troppo bene e non avessi paura di rovinarmi la manicure” sbottai spazientita nei confronti della mia amica mentre lei scoppiava in una fragorosa risata.
“È solo che ci sono passata anche io con Harry. Il volergli stare accanto, ma essere costrette a non farlo per cause di forza maggiore, il non poter stare con lui, è amore Charlie, o almeno credo che gli si avvicini. Io l’ho accettato e dovresti farlo anche tu e sinceramente credo che anche Zayn dovrebbe accettarlo. È ovvio che provi qualcosa per te, altrimenti non ti osserverebbe.  È stato lui a farci notare come stavi ed era preoccupato per te come un bambino che perde il suo giocattolo preferito e credimi, a giudicare da come io ho reagito dopo che ho perso la mia Barbie magia del Natale a otto anni, un bambino ci tiene davvero molto ai propri giocattoli” concluse il suo discorso addentando un pezzo del tramezzino che si trovava davanti.
“Io la penso esattamente come Zoe. Non si sarebbe mai preoccupato così e non ti guarderebbe come se fossi un gioiello se non fosse così Charlie. Deve solo accettarlo e credo che voi due dovreste parlare e dirvi tutto ciò che avete da dirvi, questione Perrie compresa. Starà male forse, un tradimento è sempre doloroso da accettare, ma è la cosa giusta. Se venisse a sapere che tu non gli hai detto nulla, penso che le probabilità di perderlo sarebbero maggiori, quindi fatti coraggio e mi raccomando respira” disse Naomi per poi alzarsi insieme a Zoe sotto il mio sguardo interrogativo.
“Ma che fate? Dove andate?” domandai nervosa vedendole raccattare tutte le loro borse per poi avviarsi lontano dal bar.
Appena vidi Naomi fermarsi qualche istante e accarezzare la spalla del ragazzo moro a qualche metro da me, capii come mai se ne erano andate ed iniziai ad innervosirmi sentendo il mio cuore accelerare freneticamente e le mani iniziare a sudare.
Lo guardai rivolgermi uno sguardo da lontano  e salutare le ragazze con un cenno per poi allontanarsi e camminare lentamente verso di me che, troppo nervosa e imbarazzata per guardarlo in faccia, lo seguivo con  la coda dell’occhio fino a quando non lo vidi fermarsi in piedi alla mia destra con le mani premute dentro le tasche dei jeans stretti.
“Ti ho chiamata prima” lo sentii quasi sussurrare.
Presi un respiro profondo prima di rispondere perché ero più che certa che altrimenti la mia voce si sarebbe spezzata e dalla mia gola non sarebbe uscito nessun suono.
“N-non l’ho sentito, è silenzioso” balbettai giocando con la cannuccia nel mio bicchiere.
Non rispose, ma lo sentii solo sospirare.
“Guardami Charlie” mi ordinò poco dopo con tono severo e che non ammetteva repliche.
Chiusi gli occhi tentando con tutte le mie forze di non cedere a quella richiesta pronunciata così duramente e combattendo contro l’istinto di mettermi a piangere ed urlare per la frustrazione che provavo in quel momento.
Sapevo che non avrei potuto evitare la nostra conversazione sull’argomento per l’eternità, ma non mi sentivo pronta in quell’istante, non con mille interrogativi in testa e un gigantesco nodo alla gola.
“Ti prego Charlie, guardami” mi supplicò stavolta con tono più dolce guardandomi dall’alto mentre io ero ancora immobile nella mia posizione.
Presi un respiro profondo e tentando si recuperare un po’ di tranquillità voltai il viso lentamente, notando prima le sue scarpe nere, i suoi pantaloni chiari e risalendo fino a notare la maglia rossa che fasciava sapientemente le sue spalle larghe e per finire arrivai al viso, incastrando i mie occhi nei suoi che mi osservavano con sguardo indecifrabile.
E vidi, tutte le domande che viaggiavano a velocità sovrumana dentro a quelle iridi scure che, mi resi conto, mi avevano intrappolata.
Lo vidi arricciare leggermente le labbra, mentre continuava a mantenere fisso lo sguardo sui miei occhi che dovevano trasmettere tutta l’ansia e il timore che mi invadevano in quel momento.
Sospirò nuovamente passandosi le mani tra i capelli e chiudendo gli occhi per qualche istante.
“Facciamo un giro” disse soltanto e le mie gambe automaticamente mi fecero alzare da quella sedia e cominciarono a seguirlo sulla strada camminando al suo fianco.
Nessuno dei due parlava, il mio sguardo era puntato sulle converse rosse che indossavo quel giorno e le mie mani, stringevano più del necessario la borsa che avevo scelto.
Lui guardava dritto davanti a sé, immerso in chissà quali pensieri e diretto chissà dove, mentre il silenzio tra di noi si faceva sempre più pesante.
Tentai di formulare un discorso sensato che comprendesse le mie scuse per il gesto della sera prima, ma il suo profumo intenso che mi entrava nelle narici, mi faceva tornare alla memoria la scena del nostro bacio e la mia concentrazione vacillava notevolmente.
Improvvisamente svoltò a sinistra, dentro al cancello di quello che doveva essere un parco e che stranamente, anche considerando che era già metà pomeriggio, sembrava ospitare solo pochissime persone per quella giornata.
Si inoltrò silenzioso sull’erba fino ad arrivare all’ombra di un grande salice piangente per poi sedersi vicino al suo tronco ad osservare il movimento lento delle foglie e dei rami mossi da un po’ di vento.
Lo imitai silenziosa, sedendomi a qualche passo di distanza da lui e continuando ad osservare le mie scarpe fino a quando, notando che il nostro silenzio non si sarebbe mai interrotto se io non mi fossi fatta coraggio, mi imposi di alzare lo sguardo su di lui stupendomi nuovamente però nel trovarlo già a fissarmi.
Le parole mi morirono in gola e mi limitai ad osservarlo in silenzio proprio come stava facendo lui.
Non so quanto tempo trascorremmo così, ma ricordo alla perfezione ogni battito del mio cuore, ogni movimento delle sue palpebre e ogni volta che lui sembrava sul punto di dire qualcosa, ma poi probabilmente, proprio come me, ci ripensava.
“Mi dispiace…” iniziò a dire, ma lo interruppi immediatamente.
“No dispiace a me. Mi dispiace talmente tanto e mi sento così tremendamente in colpa per ciò che ho fatto che non riesco nemmeno a guardarmi allo specchio. Avevamo appena chiarito e io non avrei dovuto farlo a prescindere da qualsiasi sia la ragione per cui l’ho fatto. Non sono riuscita a controllarmi, probabilmente avevo bevuto troppo e mi sono lasciata andare e ho rovinato tutto. So che ora sembro una stupida perché, diamine, mi piace il ragazzo che non ho sopportato per mesi e non dovrebbe essere così. Io dovrei prenderti in giro per il tuo abbigliamento come faccio con Harry, parlare con te come faccio con Liam e Louis o scherzare con te come faccio con Niall, ma non ci riesco e credimi ci ho provato, ho provato tanto a essere semplicemente un’amica e a respingere quella sensazione che sentivo dentro ogni volta che ti avvicinavi, che mi sorridevi o che anche solo mi sfioravi, ma ho rischiato di impazzire e non ci riesco più. E mi dispiace, perché non avrei mai voluto che tu lo sapessi e non avrei mai voluto rovinare la tua vita o la tua storia con Perrie o dio solo sa cosa. E chiedo scusa ancora se sono troppo egoista per tenermi ancora tutto questo dentro e per non aver resistito all’istinto di baciarti in quel parcheggio solo perché, anche se cerco qualsiasi motivazione valida per aver fatto un gesto del genere, in realtà so che l’ho fatto solo ed esclusivamente perché avevo bisogno di sentirti totalmente vicino a me almeno una volta. Totalmente mio, anche se non lo sei affatto e totalmente felice e completa come mi sono sentita- mi alzai nervosa incapace di stare ancora seduta ed iniziando a camminare avanti e indietro- Vorrei solo tornare indietro e non rovinare tutto, ma non riesco a desiderare nemmeno questo perché per la prima volta in vita mia mentre ti baciavo ho sentito che nella mia vita non mancava più nulla. Ma so che tutto questo è sbagliato e ora mi sento una poco di buono ad aver fatto tutto ciò che ho fatto e non so nemmeno perché stai qui ad ascoltarmi e a complicarti la vita ancora più di quanto non te l’abbia già complicata io con le mie terribili azioni” conclusi senza fiato puntando nuovamente il mio sguardo su di lui e vedendolo ancora seduto con lo sguardo fisso davanti a sé.
Respirai affannosamente per ben cinque volte, con il cuore che batteva frenetico nel mio petto e le mani sudate, quando lo vidi voltarsi per guardarmi senza farmi leggere alcuna emozione sul suo viso.
Lo vidi alzarsi con una calma ed una lentezza estenuanti e lo vidi avvicinarsi a me, mentre il vento soffiava scompigliando gentilmente i miei capelli sciolti e le voci di alcuni bambini che giocavano sulle giostre del parco, arrivavano ovattate alle mie orecchie.
Lo osservai quando mi si bloccò davanti senza smettere di guardarmi ed io deglutii forse troppo rumorosamente.
Contemplai i suoi occhi profondi, le sue ciglia lunghe, la linea dritta del suo naso, la leggera barba sulle guancie e le sue labbra carnose, mentre gentilmente mi sistemava una ciocca di capelli dietro all’orecchio.
E lo sentii mentre senza darmi alcun preavviso, posò con delicatezza estrema le sue labbra morbide sulle mie, lasciandomi basita e immobile per la sorpresa.
Lo sentii baciare delicatamente le mie labbra mentre i miei occhi si sigillavano e le sue mani correvano ad adagiarsi sul mio fianco e sulla mia guancia.
Percepii il suo profumo da uomo che mi piaceva tanto quando mi attaccai a lui mettendogli le braccia attorno al collo.
Tremai, quando stringendomi più vicina a sé, mi fece dischiudere le labbra e approfondì quel bacio così diverso dal primo, ma forse addirittura migliore.
Lo sentii rabbrividire quando con una mano mi insinuai nei suoi capelli e ne tirai qualche ciocca corta sulla nuca per averne di più, perché di lui non ne avevo ancora abbastanza.
Passò un tempo indefinito, durante il quale tutti i miei sensi sembravano essersi amplificati per permettermi di memorizzare il suo tocco sicuro sulla mia pelle, il suo profumo, lo schioccare delle nostre labbra e il suo sapore, fino a quando, ormai senza fiato e con entrambi i cuori che palpitavano vicini l’uno all’altro, ci staccammo da quel bacio che forse, aveva significato più di mille parole.
Rimanemmo in silenzio, fronte contro fronte, avvinghiati senza la minima intenzione di staccarci. Percepii il suo sorriso sulle mie labbra mentre tenevo ancora gli occhi chiusi per paura che se li avessi aperti mi sarei resa conto che si era trattato solo di uno scherzo della mia immaginazione.
Ma quando in preda a un moto di coraggio, li spalancai e trovai davanti a me il suo sguardo intenerito ed estasiato che mi guardava e il suo sorriso smagliante e sincero, lo imitai, alzando gli angoli della mia bocca all’insù ed abbandonandomi ad una leggera ed incredula risata alla quale poco dopo si unì anche lui tenendomi sempre stretta al suo petto.
“Volevo dire che mi dispiace di averti lasciata andare via l’altra sera, ti avrei dovuta rincorrere e tenere lì con me. Perdonami!” sussurrò suggellando le sue parole con un bacio a stampo e in quel momento non potevo chiedere nulla di meglio.

 

Ci trovavamo seduti sotto quell’albero da ormai due ore. Io fra le sue braccia calde e protettive, lui a stringermi e a lasciarmi qualche bacio a fior di labbra o sulla nuca.
Era un pomeriggio perfetto, ma non riuscivo a smettere di pensare a cosa sarebbe successo una volta tornati in albergo, a come gli avrei detto di Perrie.
Lui sembrò leggermi nel pensiero perché poco dopo interruppe il nostro confortevole silenzio.
“Dovrai darmi un po’ di tempo, per chiarire le cose con Perrie. Provo qualcosa per te Charlie e non posso metterlo in dubbio ormai, ma ho delle responsabilità anche nei confronti di Perrie e non posso abbandonarla così su due piedi” bisbigliò giocando con i suoi capelli.
Comprendevo la sua posizione, anche se ciò che aveva detto non mi rendeva pienamente felice.
Pensai che probabilmente quello fosse il momento giusto per dirgli ciò che avevo scoperto e così prendendo un respiro profondo e sentendolo baciare la mia tempia mi feci coraggio.
“Zayn devo parlarti di una cosa che riguarda Perrie, avrei forse dovuto parlartene prima, ma…”iniziai, ma mi interruppe.
“Charlie ascolta, so che non ti sta simpatica e che conoscendoti hai avuto l’istinto di ucciderla molte volte, ma glielo devo e spero che tu mi potrai aspettare ancora un altro po’. Sai dopo quella sera in quel parcheggio ho capito definitivamente che ignorare quello che provavo ogni volta che stavo con te non mi avrebbe che ferito e fatto male sempre di più e non è giusto. Ho cercato di reprimere i miei sentimenti perché io sto con lei, ma dopo il nostro primo bacio non ho più potuto. Pensavo di amarla, ma si può parlare di amore se quando ti tocca un’altra persona l’unica cosa che desideri è che quest’ultima ti stia accanto ogni secondo della giornata e vorresti renderla felice?” disse.
Rimasi in silenzio troppo sconvolta e felice per le parole che aveva pronunciato.
“In un certo senso le ho mancato di rispetto facendo questo e se io venissi a conoscenza che lei ha fatto una cosa del genere a me mentre stavamo insieme, penso che sarei distrutto, perciò ho bisogno di tempo per fare le cose nel modo giusto, per lei, per me e soprattutto per te” continuò serio.
Mi alzai leggermente voltandomi per arrivare a guardarlo negli occhi esattamente alla sua altezza.
Gli accarezzai una guancia, mentre le sue iridi castane mi scaldavano il cuore guardandomi con un velo di preoccupazione.
Volevo che fosse felice.
E se gli avessi detto del tradimento di Perrie lui non lo sarebbe stato. Me lo aveva appena confessato. Mi sentivo terribilmente in colpa a portare con me quel segreto, ma un segreto non è nulla se la ricompensa è la felicità della persona amata no?
Gli sorrisi dolce e gli lasciai un bacio a fior di labbra.
“Io sono qui, ti aspetto” sussurrai sentendolo poi sorridere sulla mia bocca per tornare ad impossessarsi di essa.
Era il mio angolo di felicità.


 

SPAZIO AUTRICE
Ciao stelline 
Come va?
Spero stiate tutte bene e che vi stiate godendo gli ultimi giorni d’estate anche se ad esempio per chi vive al Nord come me, di estate non si può proprio parlare visto che il sole si fa vedere pochissimo!!
Comunque eccomi qui con un altro capitolo dedicato a Charlie e Zayn e beh vi dico solo che renderlo mi è piaciuto da morire, perciò spero che piaccia anche a voi almeno un pochino e che mi facciate sapere in tante che cosa ne pensate!! 
Credo che potrete capire quanto io ami questa coppia!!! <3
Vi avviso che non so ancora quanti capitoli manchino alla fine di questa storia, ma non credo saranno moltissimi visto che ormai tutti i nodi stanno venendo al pettine. Ma…..
Torneròòòò!!! Ebbene si, ho già pronti i primi due capitoli di una nuova storia che devo ammettere mi sta prendendo da morire e che spero di riuscire a realizzare come voglio. Sarà più seria e studiata quindi la stesura richiederà mooolto tempo e pazienza  e la pubblicherò solo una volta terminata questa e pronto qualche capitolo. Spero con tutto il cuore che quando sarà il momento deciderete di dare una possibilità anche a quella e che mi facciate sapere che ne pensate perché per me è essenziale.
Ringrazio con tutto il mio cuore tutte voi che leggete, preferite, seguite o ricordate la mia storia, quelle tre meraviglie che continuano a tenermi tra le loro autrici preferite anche se non ne comprendo il motivo, ma vi adoro e poi loro, le mie ragazze delle recensioni Oysh_more than me che è un supporto unico per me, la dolcissima Aubrey che mi fa sempre sorridere, la gentilissima miriammalik88 e la carinissima fabialelisa. <3
Grazie grazie e grazie <3 <3
Alla prossima dolcezze!!!
-V-

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: criptica