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Autore: Miaw    22/08/2014    1 recensioni
"Le parole sono nella mia non modesta opinione, la nostra massima inesauribile fonte di magia, in grado sia d'infliggere dolore, che di alleviarlo" Albus Silente, Harry Potter e i Doni della Morte parte II.
bisogna stare attenti a quale bocca appartengano le parole.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nina
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Moja Ninochka,
il fascino del male è capace di risucchiarti l'anima e farti ardere il cuore fino a consumarti.
Sta attenta e riconosci gli amici dai nemici.
Non sempre la luce è sincera, non sempre la luce che scegli è quella giusta.
Non perdere di vista i tuoi obbiettivi, non giocare con la tua vita sii sempre saggia e valuta con attenzione ciò che il destino ha deciso per te.
Tu puoi cambiare. Tu puoi riscrivere il tuo destino.
Non lasciare che il buio ti oscuri la vista, scegli da sola.
Guida da te la tua canoa, vola sulle balene e nuota insieme alle rondini.
                      
                                                                                               Nonno Misha.”

 
La Sala degli Specchi non le era mai parsa tanto grande.
Si perdeva nella sua immagine riflessa in ogni dove e, come sempre, trovò comodo il suo angolino sotto la finestra.
Una luce chiara e blu penetrava dalle tende chiuse, la fresca brezza primaverile portava con se l’odore bagnato della laguna e tutti i pensieri di Nina erano rivolti al da farsi.
Erano passati parecchi anni da quando Xorax era stata salvata, la Bambina della Sesta Luna era una giovane donna ormai, e il peso delle responsabilità gravava su di lei come un’ancora sulla sabbia bagnata di un fondale marino troppo a largo per essere notato dai bagnanti.
Sapeva che aveva fatto quello che il suo destino aveva deciso per lei, sapeva di aver reso fiero suo nonno Misha, i suoi genitori tanto lontani e Eterea, ma aveva reso fiera se stessa?
Sospirò, massacrando la ciocca di capelli che teneva tra le mani. Guardò la voglia color fragola a forma di stella e la sfiorò con un dito. Era piccola e rossa, tutto bene? Non era fermamente convinta.
Il silenzio si fece sempre più pesante. Cercò di non cedere alla paura, ma la consapevolezza di aver sbagliato tutto era più forte del suo sangue freddo. Voleva piange. Voleva urlare, rompere a uno a uno tutti gli specchi, non guardare più quegli occhioni azzurri riflessi, non guardare più.
Buio, era questo che voleva. E lo voleva proprio in quel momento.
Si alzò, appoggiandosi al muro, e aprì uno dei pochi cassetti rimasti nella Sala degli Specchi.
Prese un cofanetto che vi era gelosamente custodito, lontano dagli occhi di tutti, lontano dagli occhi suoi. Lo aprì. Un rubino a forma di rombo e una tormalina nera a forma di stella scintillarono debolmente alla luce riflessa degli specchi. Prese la seconda, la strinse e la porto al petto, chiuse gli occhi e sussurrò a voce talmente bassa, talmente flebile che parve non essere uscita dalla bocca e essere rimasta nella sua mente, un’unica parola. “SUASIO”
Divenne tutto nero, buio, come lei gradiva.
Sorrise prima di aprire gli occhi.
“Sei tornato, finalmente”
“Non sono mai andato via..”

Il monaco dal volto coperto parve più tranquillo del solito. Nina era cambiata dall’ultima volta che i due si erano incontrati, e anche parecchio.
Tanto per cominciare, quando era ancora una bambina, Nina temeva la Voce della Persuasione. Era terrorizzata da lui, non riusciva a dormire per intere settimane dopo averla vista. Era una maledizione, quella Voce.. adesso era lei a cercarla. La piccola Alchimista della Sesta Luna aveva perso i suoi quattro amici, o meglio, li aveva dimenticati, e ne aveva in cambio trovato uno che faceva per cinque. Era il monaco, tranquillo, saggio, paziente. Lui sapeva cosa fare, sapeva cosa era giusto e cosa no, sapeva distinguere il facile dal conveniente e cosa più importante, sapeva consigliare bene Nina. Si sentiva al sicuro quando calava il buio e sentiva quella possente voce accarezzarle l’anima, si sentiva bene.
Sapeva di aver deluso il monaco salvando Xorax, e dopo quasi 10 anni voleva scusarsi con lui.
“So di aver sbagliato, so di aver seguito la luce sbagliata, ma ti prego non”
“Ssh.. Bambina. O per meglio dire cara ragazza. Non è tempo di disperare. Quello che è stato è stato. Non rimpiangere il passato, è passato e ormai non conta. Fidati di me..”
disse il monaco con voce pacata. Le porse quella che a Nina parve una mano, ma che in realtà era solo l’ombra di una nuova era.
Le tende della finestra si allargarono leggermente quando Nina afferrò per così dire la mano della Voce. Il vento mosse i suoi lunghi capelli castani e la stella nella sua mano, si ingrandì leggermente e si colorò di un nero intenso. Non le bruciava, non la spaventava, non la infastidiva minimamente.
E mentre osservava quella trasformazione nella sua mano, così strana e pure così bella, si faceva largo in lei una nuova consapevolezza. La certezza di aver finalmente capito quale era il suo Destino, la certezza di aver trovato il primo vero amico. Ora sapeva come doveva muoversi, ora sapeva cosa doveva scegliere, ora sapeva che questa nuova strada era difficile ma conveniente.
“Vieni Nina, è tempo di vedere. Esci da questo buio bianco e vieni con me.. vieni Nina, vieni..”
La Voce della Persuasione si spostò leggermente scoprendo, alle sue spalle, il solito vaso.
La Bambina della Sesta luna sorrise. Un sorriso sicuro, compiaciuto, fiero. Con la mano nell’ombra del Monaco si avvicino al vaso, pronta a scoprire questa meravigliosa nuova avventura, alla luce di una Luna diversa dalla Sesta. 
  
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