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Autore: Margo_1D    22/08/2014    1 recensioni
Oltre ai segni delle cicatrici, Violet porta nel corpo e nell'animo molte altre ferite.
E un semplice cerotto non basta.
*dal testo*
-Sono morta. Non posso farci niente. Resteranno con me per sempre.-
Come te pensò subito.
VioletxTate - Murder House.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tate, Langdon, Violet, Harmon, Violet, Harmon
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Violet scese lentamente le scale, accarezzando il vecchio corrimano di legno che tante volte aveva graffiato, infuriata, per colpa dei genitori, o che aveva stretto inutilmente in lacrime, quando il vuoto dentro lei la inghiottiva come un ombra buia.
Non lo aveva mai ammesso, ma il buio la terrorizzava sin da bambina. Le smuoveva qualcosa dentro. Quei ricordi le fecero scendere una fitta sulla caviglia destra, dove quasi ormai sbiaditi brillavano i segni di artigli giganti.
Aveva solo 7 anni, la bambina, quando durante un Black-out nella vecchia casa, mentre era rilassata nella vasca da bagno, una mano gigantesca l’aveva afferrata proprio in quel punto, graffiandola fino alle vene.
I genitori credevano che si fosse soltanto agitata, graffiandosi col lo scarico, ma lei li aveva sentiti benissimo perforargli la pelle, trascinarla verso quel mostro.

-Ehi.-

Quella voce. Se l’era dimenticata, col passare del tempo ma la fecero sobbalzare lo stesso.
Davanti a lei, il ragazzo più bello di sempre: biondo, occhi scuri e viso pallido, con un accenno di sorriso sottolineato dalle fossette.
Indossava gli abiti rubati al vecchio proprietario, e le porgeva della garza.

-Se ti fa male, devi medicarla.-

Ci mise un po’ a rispondere, persa in quel viso che tante volte aveva contemplato.

-Sono morta. Non posso farci niente. Resteranno con me per sempre.-

"Come te" pensò subito, ma scacciò il pensiero dalla mente appena lui ritirò la mano e la fissò titubante, imbarazzato.

-Allora.. come te la passi, Violet?-
-Non male. Ascolto musica e leggo, come sempre. Ma l’ultima proprietaria aveva gusti orribili in fatto di musica e letteratura. Ho passato tutto lo scorso Halloween a cercare un negozio di CD e una libreria aperti.-


Risero, sorridendosi l’un l’altra, come molti anni fa. Amava il suo sorriso. Voleva dimenticarlo, ma non poteva.

-Non ti vedevo da tanto.-
-Avevi detto vai via.-


Si sedette davanti a lei, accarezzandole la ferita. Si sentiva in colpa da tanto tempo. Non poteva farci nulla. Lo amava e non poteva farci nulla, aveva solo bisogno di tempo.

-Tate, io…-

Alzò la testa e la baciò. Un bacio fugace, a fior di labbra, ma che le trasmise una scossa elettrica ad altissima potenza.
-…ti chiedo scusa. Non voglio che vai via.- disse tutto ad un fiato, svuotando il peso che teneva nascosto nel cuore, tenendo gli occhi chiusi, stretti, per paura del futuro.

-Neanche io.-

Si baciarono nuovamente, appoggiati allo corrimano, che dopo tanto tempo fu l’unico testimone di un amore che rifioriva dalle ceneri. Più forte e bello di prima.

*Angolo Autrice*

Salve gente! Questa è la mia prima fic su AHS, quindi pietà!
Ho davvero sofferto molto per la relazione di Tate e Violet nella prima stagione. Non ho accettato che tutto potesse finire così, mi sono rifiutata!
E quindi eccomi qua, a scrivere un finale dove si incontrano nuovamente dopo molti anni, ma dentro di loro nulla è cambiato.
Leggete e fatemi sapere se vi è piaciuta, anche con una recensione minuscola!
Bacioni, Margo!


 
  
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