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Autore: __Human__    22/08/2014    4 recensioni
ATTENZIONE: HO VOLUTO USARE I NOMI VERI REALI DEI PERSONAGGI QUINDI:
Davide: Mirko Trovato
Amavo Mirko con tutto il cuore perché lui è il ragazzo più dolce che ci sia.
Lui è il mio migliore amico, da non so quanto tempo.
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-Ma ti senti come cazzo mi stai trattando ?
-Devi andartene.
-Vaffanculo Mirko.
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-Sei molto bella Becky- sussurrò avvicinando il suo capo al mio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Davide
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CONTEGGIO PAROLE: 992
 
 
 
 
Amavo Mirko con tutto il cuore perché lui è il ragazzo più dolce che ci sia.
Lui è il mio migliore amico, da non so quanto tempo.
Con lui mi aprivo senza problemi.
Il vero problema è arrivato un mesetto fa…
Lui aveva cominciato a frequentare altre ragazze e questo suscitava in me strane sensazioni.
Mi sentivo strana…
Mi ricordo ancora la nostra prima litigata.
 
 
INIZIO FLASHBAK
Eravamo sul suo letto e stavamo chiacchierando un po’.
Ad un certo punto si alzò di scatto.
-Oddio Becky…  Senti, devi andartene.
All’inizio non capì bene cosa volesse dire. Poi si spiegò meglio.
-Ho un appuntamento con una ragazza bellissima e l’ho invitata al cinema. Devi andartene- spiegò di fretta.
Rimasi sconcertata: quella sera dovevamo passarla a guardare qualche film e mangiare popcorn.
-Non puoi rimandare ?- chiesi amareggiata.
Mi lanciò un’occhiataccia.
-Senti, questa ragazza mi piace un casino, e non posso lasciarmela scappare per uno dei tuoi stupidi capricci- sbuffò innervosito.
Lo fissai stupita dalle sue parole.
Una lacrima mi scese dall’occhio destro.
-Senti, smettila di frignare- mi ferì un’altra volta con le sue parole.
-Ma ti senti come cazzo mi stai trattando ?
-Devi andartene.
-Vaffanculo Mirko.
Mi alzai e prendendo il mio cellulare dal letto, me ne andai.
Quel giorno tornai a casa distrutta e mi addormentai con le lacrime.
Così passo un mese ed io e Mirko non ci rivolgevamo minimamente la parola.
Eravamo come degli estranei…
Poi un giorno lui bussò alla porta di casa mia ed io me lo ritrovai con il viso bagnato dalle lacrime, che mi chiedeva scusa.
Da quel giorno capì di amare Mirko Trovato.
FINE FLASHBACK
 
 
Oggi era il compleanno di Mirko. Mi stavo preparando davanti lo specchio.
Presi dall’armadio una camicetta celeste a giromanica e la infilai dentro una gonnellina nera, che arrivava poco sopra il ginocchio.
Sembrava quasi un vestito.
Ai piedi misi le mie adorate Vans bianche.
Presi il regalo che avevo comprato per Mirko (un bracciale nero tutto intrecciato con la M di Mirko agganciata nel mezzo) e con il mio motorino, mi avviai verso la sua festa.
 
Dopo qualche minuto di strada, arrivai a casa sua.
Erano tipo le 22:00 e la musica si sentiva da fuori.
Bussai ma la porta era aperta ed entrai da sola. Dentro c’era una musica assordante e tanto di quell’alcool, che ci si poteva aprire un bar.
Non vedevo Mirko da nessuna parte e così decisi di cercarlo da sola. Lo trovai sul divano del salone con affianco una bionda da mozzare il fiato. Era bella da morire.
Gli occhi color cioccolato, i capelli color oro ed un corpo molto meglio del mio. Stava accarezzando la coscia di Mirko, mentre lui le accarezzava i capelli. Sembrava così felice.
Mi avvicinai a lui, che solo adesso si girò per vedermi.
-Ehi Becky… Non ti vedevo tra tutta questa gente- sorrise lui.
-Auguri- dissi fingendo un sorriso mentre gli porgevo il pacchetto.
Lo scartò davanti a me.
-Grazie. E’ bellissimo- mi ringraziò mentre se lo allacciava al polso.
Durante tutto questo tempo, non si era nemmeno alzato per abbracciarmi come faceva di solito.
Anzi, si teneva stretta la bionda.
Senza neanche degnarlo di una risposta, mi alzai e mi avviai verso la terrazza di casa sua.
Appena uscì fuori, un leggero venticello mi prese alla sprovvista, e così cominciai a tremare.
Mi appoggiai ala ringhiera della terrazza, dando sfogo alle mie lacrime.
All’improvviso, sentì qualcosa di caldo poggiarsi sulle mie spalle.
Per un attimo sperai che fosse Mirko, ma quando mi girai rimasi delusa. Era un altro ragazzo, il quale mi aveva messo sopra la sua giacca grigia.
-Va tutto bene ?- chiese sempre lui.
Era alto e magro, con i capelli castano chiaro e due occhi verde smeraldo bellissimi. Aveva anche un paio di labbra sottili.
Annuì alla sua precedente domanda.
-Mi hanno sempre detto che se una ragazza piange, vuol dire che ha una crepa sul suo cuore.
Abbozzai un sorriso. Era molto dolce.
-Sei dolce. Come ti chiami ?- chiesi mentre mi conduceva verso due poltroncine, che Mirko aveva messo fuori per la festa.
Ci sedemmo.
-Andrea, tu ?
-Rebecca però tutti mi chiamano Becky.
-Sei molto bella Becky- sussurrò avvicinando il suo capo al mio.
Avvicinai anch’io il mio capo, dimenticandomi di Mirko.
Le nostre labbra stavano quasi per congiungersi quando…
-Interrompo qualcosa ?- chiese un Mirko piuttosto incazzato.
Io ed Andrea ci girammo contemporaneamente.
-Io sono il suo migliore amico e se piange la consolo io, chiaro ?- disse Mirko, mentre faceva alzare dalla poltroncina Andrea.
Lanciai uno sguardo carico di scusa ad Andrea che se ne andò, prendendo dalle mie spalle la sua giacca.
Mirko si sedette sulla poltroncina. Poi mi tirò per le gambe, facendomi finire su di lui. Mi fece scendere di poco il sedere, in modo che avessi il capo poggiato tra il suo collo e la sua spalla. Con la mano destra, tenevo stretta la sua maglia blu.
Intanto le mie lacrime si erano calmate un po’, anche se ogni tanto qualche lacrima scivolava sulla mia guancia.
-Chi devo prendere a pugni ?- chiese Mirko.
-Cosa ?
-Chi devo prendere a pugni, per averti fatto piangere ?- spiegò.
Alzai di poco il capo, incrociando i suoi occhi color cioccolato.
-Te stesso.
-Cosa ho fatto io ?- chiede sorpreso.
Mi alzai col busto mettendomi a cavalcioni su di lui.
-E’ da un mese che ho capito di amarti e tu non hai capito un cazzo. Esci con altre ragazze, e poco prima stavi con quella bionda meglio di me- gli urlai in faccia.
-Piccola mia… Era ora che tu me lo dicessi. Ero stufo di fingere di stare con altre, quando l’unica che amo sei tu.
Rimasi stupita e felice di quelle parole.
-Ti amo Becky- sussurrò ad un passo dalle mie labbra.
-Ti amo Mirko- risposi fiondandomi sulle sue labbra.
Quello fu il nostro primo bacio.
E quella sera fu l’inizio della nostra storia di amore.
 
 
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE:
Ehiiiiiiiiiiii! Allora, è la seconda volta che pubblico in questa sezione. Allora, la storia non è molto lunga e se c’è qualcuna/o che vuole recensire negativamente solo perché è corta, le/gli consiglio caldamente di non recensire proprio che è meglio.
Detto questo, mi raccomando lasciate tante recensioni.
Bacioni, Directioner 01
 
 
 
  
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