Note autore:

os di drabble scritta circa qualche minuto prima che Louis Tomlinson decidesse di pubblicare il video del suo Ice Bucket Challenge, rovinando così la credibilità e veridicità della storia - tante grazie.
Demenziale, spero che qualcuno apprezzerà comunque ahah

Anqi
 

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Se glielo chiedi, ad Harry l'idea del Ice Bucket Challenge piace, tanto che non si rifiuterebbe di gettarsi un secchio di acqua e ghiaccio addosso, se nominato da qualcuno. Lo trova un modo alternativo e divertente di raccogliere soldi per nobili intenzioni. 



Quindi, quando sul tour bus Niall si alza di scatto, provocando la caduta degli Oreo già precariamente in bilico sulle ginocchia ossute, e si strappa le cuffie dalle orecchie per liberare un urlo che fa "Neymar mi ha nominato per l'IBC!", Harry scoppia a ridere contro lo schienale del divano e "Voglio vedere anche io!" esclama con gli occhi sgranati.



Qualche giorno dopo in corridoio Niall soffre sotto il peso del secchio, le grida attutite dalla plastica. Harry ride con la testa gettata all'indietro e gli occhi socchiusi, mentre il viso di Niall ricompare con il tonfo del secchio sul pavimento. É paonazzo, i capelli gli si sono appiccicati alla fronte, ma - dopo essersi accertato del funzionamento dei muscoli- riesce a pronunciare i nominati. 
".. and Louis Tomlinson."



Harry considera la canottiera bianca avvolta attorno al busto rigido del suo amico, i pettorali e le linee dell'addome evidenti e conclude che sì, questa sfida gli piace proprio soprattutto se coinvolge Louis Tomlinson e una maglietta resa quasi trasparente dal peso dell'acqua ghiacciata.
Poi lo riscaldo io, pensa sorridendo furbo.



Se nei giorni seguenti, Harry cambia idea, non bisogna affatto incolpare il motivo stesso di tanta iniziale adorazione nei confronti della suddetta sfida. Perché Louis Tomlinson non ha colpe se non quella di risultare indecente - no, di più! - fradicio dalla testa ai piedi.



I capelli schiariti con il sole estivo si arricciano appena sulle sopracciglia, sfidando la gravità stessa. Gli occhi, nascosti dalle palpebre, nel svelarsi sono ancora più azzurri, rigati dalle gocce d'acqua che scivolano sul volto dai lineamenti affilati, perfetti sentieri su cui scorrere. Harry a questo punto vorrebbe soltanto premere le mani sul viso di ogni presente, ma non è finita e lui non è nemmeno sicuro se i polmoni stiano effettivamente svolgendo il loro compito vitale.



No, vitale è impedire che gli altri notino come la canottiera grigia di Louis a maniche larghe si stringa all'addome e alla schiena, sottolineando la curva gentile dei fianchi e del sedere quando nello scuotere i capelli - Lou, no - si volta alla sua destra, ridendo.



Harry attraversa la stanza a passi poco stabili, ma minaccosi  - o almeno, ci prova. Sente l'esclamazione di protesta di Niall che "Non abbiamo finito!", ma la ignora ed afferra il polso sottile di Louis che sussulta, se per il freddo o per la sorpresa, a Harry sinceramente non interessa. Lo strattona via, rosso sulle guance per le fitte di gelosia.
No, questo Ice Bucket Challenge è veramente stupido.



(Anche se le conseguenze - la doccia calda per sciogliere i muscoli, per esempio - non risultano poi così drastiche.)