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Autore: Elisa_Pintusiana_Snape    23/08/2014    7 recensioni
"Il dolore è muto. Anche se lo vorresti gridare.
Vorresti urlare la tua sofferenza ma sei sicura che a nessuno importerebbe.
Sei certa che nessuno può aiutarti e capire i tuoi segnali."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il dolore è muto

E sei di nuovo lì, davanti allo specchio. Guardandoti. Giudicandoti.
Ci si sente male eh?
Ti senti a pezzi, distrutta da ciò che vorresti essere e che non sarai mai.
Ti senti invasa dalla rabbia e dalla frustrazione.
Lo specchio ti sembra così cattivo delle volte che vorresti distruggerlo, ma non lo fai. Lo specchio è semplicemente la verità.
Guardi attentamente la tua figura immobile davanti a quella fredda lastra di vetro che ti giudica in modo così rigido.
Vorresti sprofondare e vedere chi verrebbe a recuperarti.
Vorresti essere quella che non sei, non è così?
Vorresti trasformarti nella ragazza perfetta.
Continui a osservarti. I tuoi capelli, i tuoi occhi, il tuo corpo… Ti sembra tutto così maledettamente imperfetto.
Quei tagli non ti renderanno migliore, lo sai.
Sono solo un marchio doloroso di sofferenza, di lotte interiori.
Sono i simboli di mostri interiori che ti devastano il cuore e ti stracciano l’ anima. Ti capisco.
Sono la prova delle persone che ti hanno ferita, delusa, umiliata. Quelle persone che ti hanno fatta cadere in basso, così in basso che non ha mai provato a rialzarti sapendo che saresti caduta ancora più giù.
E sotto di te nessuna rete, nessun appiglio per risalire.
Ti senti così sola e sbagliata che ti chiedi chi si preoccuperebbe di te.
Per questo ti infliggi questi tagli e pensi di morire nel frattempo mentre il sangue scorre e macchia di rosso il lavandino.
Un’ altra volta.
Un rigagnolo di sangue ti percorre il braccio lentamente per poi cadere anch’ esso. Ogni goccia di sangue si confonde a un’ altra, si fondono insieme unendosi in silenzio.
Ogni volta vorresti che fosse quella buona. Vorresti che il coltello superasse la carne senza nessuna paura, senza esitazione.
Il dolore è muto. Anche se lo vorresti gridare.
Vorresti urlare la tua sofferenza ma sei sicura che a nessuno importerebbe.
Sei certa che nessuno può aiutarti e capire i tuoi segnali.
Tu sei la strana, la pazza, l’ asociale, la psicopatica.
E nessuno ascolta quelli come te. Sei destinata a restare in silenzio col dolore.
Non è bello eh?
Ti senti talmente giù di morale che pensi solo cose brutte.
Ti senti brutta.
Ti senti grassa.
Ti senti inadeguata.
Ti senti diversa.
Ti senti incompresa.
Eppure fuori c’è qualcuno che si è innamorato dei tuoi occhi, del tuo sorriso.
Fuori c’è qualcuno che sicuramente ama la tua voce, il tuo corpo che ora stai riempiendo di cicatrici.
Tu non lo sai, ma là fuori c’è qualcuno che ti pensa, ti ama, ti vuole.
Allora posa la lama impregnata di sangue e dolore e sfoggia il tuo sorriso migliore che ti sta meglio di quelle brutte cicatrici.
Ricorda che  hai un’ anima gemella che è da qualche parte nel mondo ed è l’ altra metà della tua storia che ora ti sembra così tragica.
Pensaci.
Smetti di soffrire per le persone, moriranno tutte.
Non gliela dare vinta.
Sii tu quella forte, sii tu quella che uscirà vittoriosa da questa battaglia interiore. Scendi in campo e combatti con le unghie e con i denti.
Sii forte e coraggiosa che c’è qualcuno che ti capisce e sente le stesse cose che senti tu…
 
  
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