E così ero finito lì.
In quella sporca e sudicia prigione.
Quei bastardi mi avevano anche legato per bene il braccio sinistro, non potevo usare le mie armi per uscire di lì.
Ero seduto sul pavimento della cella, era già molto che mi davano da mangiare.
Avevo delle catene legate alle caviglie, ma non alle mani.
Ero cambiato, non ero più Allen, ora c’era solo Neah che ammaestrava tutto.
Mi alzai di lì andando verso le sbarre, mi soffermai ad osservare i vari prigionieri.
Nessuno di loro aveva fatto ciò che invece io avevo fatto.
Erano morte miliardi di persone ed avevo fatto di loro degli Akuma.
Sogghignai a quei pensieri, stranamente ciò mi rendeva particolarmente felice.
Posai la mano destra su di una delle sbarre e continuai a guardare quelle scene patetiche.
Tutti i prigionieri supplicavano alle guardie di liberarli, tutti tranne me.

-Appena uscirò di qui, farete una bellissima fine.-

Questo era ciò che ripetevo alle guardie, mentre il mio sorriso maligno si faceva più grande.