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Autore: John Spangler    25/08/2014    8 recensioni
Siete stanchi delle storie su ragazze del mondo reale che finiscono nel mondo di One Piece e hanno un colpo di fortuna dietro l'altro? Odiate a morte le Mary Sue? Ebbene, questa è la storia che fa per voi. Unitevi a Marie Denise Suesse nel suo viaggio nel mondo di One Piece, alla ricerca dei suoi genitori e della risposta ad alcuni inquietanti misteri: come ci è finita in quel mondo? Cos'è successo alla ciurma di Cappello di Paglia? Chi c'è dietro la misteriosa Nuova Era della Pirateria?
Genere: Avventura, Mistero, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le storie di Phalanx'
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NOTA DI SPANGLER: Questa storia non è mia. E' stata scritta e pubblicata sul sito www.fanfiction.net da Phalanx, che mi ha permesso di tradurla in italiano. Se volete dare un’occhiata alla versione originale, ecco un link: http://www.fanfiction.net/s/6328454/1/Marie_D_Suesse_And_The_Mystery_New_Pirate_Age

 

 

 

E ora due parole sulla storia. Si tratta di una decostruzione di certe storiacce sulle Mary Sue e simili. Cos'è una decostruzione? Beh, in pratica si prende un determinato luogo comune e se ne fa una parodia, oppure, come in questo caso, lo si sviluppa in modo realistico. Se odiate le Mary Sue, credo proprio che amerete questa storia.

 

Detto questo, vi auguro buona lettura e vi invito a lasciare un commento. Non so di preciso quando arriverà il prossimo capitolo, ma potete star certi che farò del mio meglio. Alla prossima, cari lettori.

 

 

 

Marie D. Suesse e la misteriosa Nuova Era della Pirateria!

 

Capitolo 1: Una ragazza finisce nel mondo di One Piece

 

L'ora di cena in casa Suesse era sempre stata un momento deprimente. Consisteva di due adulti e una ragazza adolescente che facevano del loro meglio per dare l'impressione di voler passare del tempo insieme. Se uno di loro si sentiva particolarmente coraggioso, avrebbe tentato di dare inizio a una conversazione. Tuttavia, di solito cenavano in un silenzio imbarazzante.

 

Il problema era che non si sapeva mai quando il più piccolo errore poteva condurre ad un furioso litigio.

 

Prima che vada avanti, dovrei avvertirvi che se avete voglia di leggere una di quelle storie dove una ragazza del mondo reale finisce nel mondo di One Piece e magari si innamora di uno dei personaggi, allora probabilmente avete davanti la storia sbagliata. Sebbene in questa storia accadano alcune di quelle cose (assieme ad altre cose poco piacevoli), non tutto va come pensate. Vedete, questa non è una di quelle storie scritte per realizzare un desiderio frustrato. E non è nemmeno stata scritta per dirvi quanto certe fantasie siano stupide, o quanto dovreste sentirvi in colpa per indulgere in esse.

 

Questa è invece una storia sulla realizzazione dei desideri.

 

Ma sto andando troppo avanti, quindi torniamo alla situazione di casa Suesse, per parlare della protagonista di questa storia.

 

Il suo nome era Marie D. Suesse, ma preferiva essere chiamata Mar. Suppongo che un normale narratore avrebbe iniziato questa storia con una descrizione dettagliata dei suoi occhi, dei suoi capelli e dei suoi vestiti, qualcosa del tipo "Aveva dei capelli neri lunghi fino alla vita. I suoi occhi erano di un marrone scuro, e la sua pelle era pallida come la corteccia di una betulla". Molto probabilmente sarebbe seguita una descrizione dei vestiti che amava indossare, ma io non farò nulla di tutto questo, visto che non è importante farvi sapere che aspetto aveva. Se lo fosse stato, avrei incluso una foto, grazie tante.

 

Comunque, ora il suo aspetto ha poca importanza, tranne per il fatto che avrebbe potuto essere abbastanza attraente, se non fosse stato per la scarsa autostima che la portava a trascurare il suo look, facendola sembrare più trasandata di quel che era. E siccome sapeva di essere trasandata, e che nessuno in quella vuota società materialista le prestava attenzione, la sua autostima crollava sempre di più e lei si preoccupava sempre meno del suo aspetto. Insomma, uno di quei cicli causa-effetto.

 

Mar, come preferiva essere chiamata, era una di quelle persone convinte di essere costantemente fuori posto. Sapete come vanno di solito queste cose: la sensazione che nessuno capisca davvero, che tutti siano incapaci di vedere il mondo come lo vede lei, la sua bellezza interiore, e così via. Inutile dire che era una ragazza molto infelice, e se da un lato lei non si aiutava per niente, dall'altro tutto ciò era anche dovuto al fatto che era l'unica figlia di una famiglia problematica, con un genitore che non sembrava essere abbastanza presente da importarsene e un altro che non era mai soddisfatto, qualunque cosa lei facesse.

 

C'è da dire, inoltre, che Mar non aveva ancora combinato molto nella sua vita. Dopotutto aveva appena sedici anni, e le sue attività erano abbastanza irrilevanti. Scuola, pranzo, casa, cena, stanza. Leggere manga e guardare video in camera. Dormire. Poi di nuovo la scuola. E così via.

 

Il che ci riporta al punto da cui eravamo partiti, cioè la cena in cui tutti sedevano al tavolo guardando il piatto, senza dire una parola.

 

Finita la cena, Mar salutò i suoi genitori e corse nella sua stanza il più veloce che poteva, sdraiandosi sul letto e dedicandosi all'ultimo numero del suo manga preferito, una storia di pirati chiamata One Piece. La lettura delle folli avventure di Rufy Cappello di Paglia e della sua ciurma le dava un sollievo temporaneo dalle amarezze della realtà (che per lei era davvero il meglio a cui potesse aspirare).

 

Fu in quel momento, dopo essersi sdraiata, che udì le grida dei suoi genitori sovrastare i normali rumori della casa. Stavano litigando di nuovo.

 

Ovviamente, la cosa rese Mar ancora più triste.

 

Ora, non vi ho detto questo per farvi impietosire. Questa piccola informazione è importante solo perchè vi aiuterà a comprendere meglio quel che successe subito dopo.

 

- Vorrei essere libera.- sussurrò Mar, piangendo con la testa appoggiata al cuscino.- Vorrei vivere come un pirata, attraversando gli oceani in cerca di avventure.-

 

Quel che al momento non sapeva, era che il suo desiderio sarebbe stato realizzato.

 

***

 

Quando Mar si svegliò, sentì delle grida. Non se ne curò più di tanto. Le grida, specialmente quelle di rabbia, erano abbastanza frequenti in casa Suesse.

 

Ma c'era qualcosa di sbagliato: la casa non avrebbe dovuto tremare in quel modo. Era forse un terremoto?

 

Non lo era.

 

Quando finalmente si alzò e guardò fuori dalla finestra, spalancò la bocca dallo stupore. La sua casa era nel bel mezzo dell'oceano. E stava galleggiando. Beh, ad essere precisi, stava affondando.

 

Come se tutto ciò non bastasse, davanti alla casa c'era un enorme mostro marino, il cui collo e la testa erano delle dimensioni di una casa a due piani. L'enorme bestia stava guardando con curiosità casa Suesse.

 

La bocca di Mar si spalancò ancora di più. Aveva riconosciuto quella creatura. Era un re del mare.

 

Ma il suo stupore svanì immediatamente, a causa delle urla.

 

- Mamma?-

 

E questa è la parte in cui questa storia perde ogni somiglianza con le storie del tipo "ragazza del mondo reale finisce nel mondo di One Piece", perchè l'ultima cosa che un'adolescente vorrebbe portarsi appresso in un viaggio del genere sono i suoi genitori.

  
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