Crossover
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Autore: Justice Gundam    19/09/2008    4 recensioni
(Pretty Cure - Magical Girl Lyrical Nanoha - Arcana Heart) Sono passati pochi mesi da quando Re Jyaku è stato sconfitto, e la minaccia di Doutsuku è stata sventata... ma mentre Nagisa e Honoka si apprestano ad affrontare il loro primo anno di liceo, sulla Terra incombe la terribile minaccia dell'Impero del Male di Dark Fall, intenzionato a distruggere ogni cosa! Nello stesso momento, misteriose creature mitologiche, provenienti da un luogo sconosciuto, cominciano ad apparire sulla Terra, e nuovi pericoli si prospettano all'orizzonte... il che significa che per le Pretty Cure e per Shiny Luminous è il momento di combattere ancora! Ma non da sole, visto che nuove eroine incroceranno la loro strada, e un'organizzazione segreta che controlla la continuità dello spazio e del tempo cercherà l'aiuto di queste ragazze per risolvere la crisi. Assieme alle nuove alleate Saki, Mai, Heart, Nanoha e alle loro compagne, le Pretty Cure saranno protagoniste di una nuova, straordinaria avventura alla ricerca dei Jewel Seed, gli artefatti che possono dare una risposta al mistero...
Genere: Azione, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Pretty Cure Lyrical Arcana-01

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure Max Heart / Splash Star, Magical Girl Lyrical Nanoha & Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

 

Ehilà, ragazzi! Eccomi qui, sono tornato!

Ma come, direte voi, mentre è ancora impegnato con le fanfiction di Digimon e di MegaMan NT Warrior? E mentre stiamo ancora aspettando che prosegua quella storia di Sonic X? Heheheee... che ci posso fare, se adoro scrivere fino a questo punto? E' la mia passione più grande, il mio modo di mettere la mia fantasia su carta. O, in questo caso, online! Scrivere permette di esprimere pienamente i propri sentimenti e le proprie emozioni, permette di creare nuovi mondi dal semplice pensiero...

Oh, cavolo, sto cominciando a fare un discorso filosofico... Meglio che mi interrompa, prima di partire per la tangente!

Comunque, questa volta mi voglio cimentare con un crossover... e più esattamente, si tratterà di un crossover tra alcune delle mie serie shoujo preferite! Di cosa si tratta?

Innanzitutto, Pretty Cure! Ebbene sì, sono diventato un patito delle "eredi spirituali" di Sailor Moon! Adoro a dismisura il coraggio e l'imbranataggine di Nagisa, e la dolcezza di Honoka... e la terza stagione, Splash Star, da poco andata in onda su Rai Due, non ha fatto altro che confermarmi come un fan di questa serie, anche senza che ci fossero le Pretty Cure originali! Saki e Mai si sono dimostrate delle degne sostitute, aiutate in questo anche dalle grandiose Michiru e Kaoru! E poi, ci sono la quarta e la quinta serie ancora inedite, che però mi ispirano molto... anche se hanno una formula più tradizionale, i personaggi sono parecchio interessanti!

Pretty Cure: ovvero, quando Sailor Moon incontra Dragon Ball Z! E' uno dei motivi principali per cui mi piace...

E poi, abbiamo il popolare (in Giappone) Magical Girl Lyrical Nanoha: sono sicuro che i lettori italiani si affezioneranno a questa coraggiosa bambina che lotta per il bene e la giustizia con un bizzarro connubio di magia e tecnologia. E' un anime molto bello, colorato e avvincente, con una caratterizzazione dei personaggi decisamente complessa: e ovviamente, ci sono dei combattimenti che vanno visti per essere creduti, e dai quali, incredibile ma vero, nascono spesso delle profonde amicizie! No, non sto scherzando! Pensate che, nel gergo dei fan di questo anime, quando Nanoha sconfigge un avversario, si dice che ha "fatto amicizia" con lui/lei! ^_^

E per finire, ma non certo ultimo, abbiamo Arcana Heart, uno spettacolare videogioco di combattimento uno contro uno - in stile Street Fighter, tanto per intenderci, ma più simile a Guilty Gear che altro - che vede come protagoniste undici ragazze dotate di strani poteri magici, e capaci di controllare il potere di misteriose creature magiche chiamate Arcani. Con l'aiuto di questi protettori soprannaturali, la protagonista Heart e le sue amiche Saki, Maori, Lilica e Ioriko cercano di impedire che si verifichi una catastrofe dimensionale...

Ma avrete modo di conoscere meglio questi personaggi e i mondi da cui provengono man mano che leggerete la mia storia! Intanto, giusto per collocarvi temporalmente, sappiate che la storia è ambientata poco dopo la conclusione di Pretty Cure Max Heart, pochi mesi dopo che Nagisa, Honoka e Hikari hanno fatto di Re Jyaku lo zimbello di tutti gli orrori cosmici! ^_^

(Seriamente, un essere come Re Jyaku, che rappresenta l'annientamento totale... che perde TRE volte contro due scolarette? Abbiamo fissato un nuovo record negativo, mi sa...)

Comunque, le nostre eroine si preparano ad affrontare il loro primo anno di liceo... e per Nagisa, questa è una grande notizia, in quanto significa poter vedere più spesso il suo amato sempai Fujipi! Nel frattempo, Hikari è passata in seconda media... e conosceremo delle nuove arrivate all'accademia Verone! Nel frattempo, forze misteriose si stanno avvicinando alla Terra... e nessuna di esse ha intenzioni particolarmente buone nei nostri confronti...

In particolare, faremo la sgradita conoscenza dell'Impero del Male di Dark Fall, guidato da un essere diabolico in grado di competere in potenza e crudeltà con Re Jyaku: il terribile Lord Akudaikahn, deciso a distruggere tutto e tutti! Le Pretty Cure, assieme a delle inaspettate alleate, dovranno fare fronte comune contro questi pericolosi nemici... e già che ci sono, scoprire qualcosa di più riguardo i Jewel Seed, il mai sentito prima Giardino degli Elementi, e la misteriosa organizzazione chiamata Dipartimento Amministrativo Spazio-Temporale, che già da tempo controlla gli eventi. C'è un bel pò di carne al fuoco, eh? Meglio, questo vuol dire che si prepara un'altra lunga e (spero) avvincente saga! Oh, e per chiunque fosse interessato... non preoccupatevi, più avanti nella saga (non in questa storia ma nei seguiti) entreranno in scena anche le Pretty Cure della quarta-quinta serie: Nozomi / Cure Dream e le sue allegre compagne!

Insomma, si prospetta una simpatica riunione di Pretty Cure e di altre eroine trasformabili!

Okay, fatta la prefazione, passiamo al disclaimer:

Pretty Cure e tutti i marchi registrati ad esso collegati sono di proprietà della Toei Entertainment

Magical Girl Lyrical Nanoha e tutti i marchi registrati ad esso collegati sono di proprietà della Sunrise

Arcana Heart e tutti i marchi registrati ad esso collegati sono di proprietà della Examu e della Atlus. Sì, proprio quelli che hanno fatto la spettacolare accoppiata di Trauma Center per Nintendo DS!

Tutti questi marchi sono stati usati senza scopo di lucro, a puro scopo ricreativo. L'autore non trae alcun profitto da questa storia... se non, forse, di allietare la giornata a qualche fan di anime!

Bene, detto questo... tuffiamoci nel mondo di queste grandiose eroine, e mi raccomando... allacciatevi le cinture di sicurezza, perchè sarà sicuramente una storia piena di azione ed emozioni!

Grazie mille della vostra gentile attesa... e buona lettura!

 

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Capitolo 1 - Nuovi nomi nella leggenda

 

Tokyo, la capitale del Giappone. Sinonimo di efficienza, affollamento, treni della metropolitana che andavano e venivano, traffico... e di chissà quante altre cose che normalmente si associano allo stile di vita giapponese! Una città sempre piena di vita, sempre interessante e affascinante, in cui tradizione e modernità convivono fianco a fianco.

Quel mattino di un giorno di primavera, la popolazione di Tokyo si era svegliata come al solito, e aveva subito iniziato le proprie attività quotidiane. In particolare, molti studenti e studentesse dell'accademia Verone, una delle più conosciute scuole della grande metropoli, si stavano godendo l'ultimo giorno di vacanza, prima che l'anno scolastico ricominciasse... e questa, per gli ammessi al primo anno di liceo, era occasione di grande emozione. Si apprestavano a vedere un nuovo mondo, ad affrontare nuove sfide... e ad affrontare un anno più impegnativo, che avrebbe iniziato a plasmare il loro futuro!

In quel momento, davanti all'ingresso del liceo Verone, stavano due figure ben conosciute tra gli allievi dell'istituto... due ragazze che, quasi volessero prepararsi psicologicamente per l'anno che stava per iniziare, si erano incontrate vicino alla loro scuola, e stavano in quel momento guardando con espressione emozionata le porte che il giorno dopo avrebbero varcato per la prima volta!

"Ancora mi riesce difficile crederci... stiamo per iniziare il nostro primo anno di liceo!" disse una bella ragazza dai lunghi e ben tenuti capelli blu notte, con occhi dello stesso colore, vestita con una graziosa maglietta a quadretti bianchi e verdi, una gonna dello stessocolore, e scarpe bianche. Dava l'impressione di una ragazza dolce e affabile e di una studentessa coscienziosa... e chiunque la conoscesse sapeva che l'impressione non era per niente ingannevole! La quasi sedicenne Honoka Yukishiro, infatti, si era creata la fama di piccolo genio tra e sue coetanee per la sua curiosità, la sua prontezza di pensiero e il fatto che sembrava sapere sempre tutto, soprattutto in fatto di scienze o di storia! E non era un caso che, alla fine del precedente anno scolastico, si fosse diplomata a pieni voti! Come se non bastasse, era anche popolare tra i ragazzi, grazie al suo fascino e alla sua gentilezza... insomma, era per molti versi la studentessa più ammirata e invidiata dell'accademia!

"Ne abbiamo fatta di strada da quando ci siamo conosciute, vero? A volte mi sembra quasi ieri..." continuò Honoka, voltandosi verso la sua migliore amica, che si trovava in piedi vicino a lei... e che rispose con uno dei suoi contagiosi sorrisi, e un cenno affermativo!

Nagisa Misumi, la migliore amica di Honoka, era una ragazza più o meno della sua stessa età... e le somiglianze tra le due finivano lì! Nagisa, infatti, non era straordinariamente bella, con i suoi corti capelli biondo scuro-rossicci, sempre un pò scompigliati, e i suoi occhi del colore dell'ambra... ma aveva un'aria simpatica e carismatica che le permetteva comunque di spiccare in una folla. Anche come carattere, le due erano le facce opposte della stessa medaglia. Dove Honoka era calma e posata, Nagisa era sempre entusiasta, e un'inguaribile ottimista. Dove Honoka era razionale, Nagisa era impulsiva. Dove Honoka era appassionata di scienza, Nagisa lo era di sport (a dispetto del fatto che non sapesse nuotare...). Ma, come aveva detto Honoka alla loro amica comune Hikari durante la gita a Kyoto del precedente anno scolastico, i valori che condividevano erano gli stessi... ed era anche per questo che ora, nonostante all'inizio avessero avuto qualche problema ad intendersi, erano così grandi amiche e passavano così tanto tempo assieme...

"Già... il tempo è proprio volato, Honoka!" rispose Nagisa, guardando i cancelli del liceo. In quell'occasione, indossava una maglietta rosa a maniche corte con i pantaloncini bianchi, e scarpe anch'esse bianche su calzini rosa, tenendo fede alla sua fama di sportiva. "E dire che sono passati quasi due anni dal giorno in cui ci siamo conosciute, e abbiamo fatto l'incontro che ha cambiato la nostra vita..."

Un oggettino bianco dalle bordature azzurre che la ragazza dai capelli più corti teneva appesa alla cintola si agitò improvvisamente, in risposta alle sue parole. "Sì, hai ragione... ancora mi ricordo di quando ci siamo incontrati per la prima volta, mepo!" disse una vocetta acuta che sembrava provenire dallo strano oggetto simile ad un cellulare... prima che una testa tonda dai grandi occhioni neri, lunghe orecchie simili a quelle di un cagnolino, e una corta pelliccetta dorata con dei segni azzurri sulle guance e sugli occhi spuntasse fuori dalla custodia, sorridendo come il gatto del Cheshire! "Tu eri là al balcone di camera tua... e io ti sono caduto proprio in testa! Certo che come incontro è stato abbastanza rocambolesco, vero, mepo?"

Nagisa alzò gli occhi al cielo, sorridendo con aria falsamente esasperata. C'era da aspettarselo che Mepple, l'eroe del Giardino della Luce, avrebbe preso parte a quella conversazione...

Già, Mepple e la sua amata Mipple... le creature provenienti dalla dimensione parallela conosciuta come Giardino della Luce che avevano conferito loro i poteri grazie ai quali, in due diverse occasioni, Nagisa e Honoka avevano salvato il mondo, e forse l'universo intero, dalla distruzione totale! Erano passati quasi due anni dal giorno in cui le due amiche avevano trovato le custodie in cui i due esserini erano fuggiti dal Giardino della Luce, minacciato dalle folli ambizioni di Re Jyaku, sovrano del mondo senza luce di Doutsuku, e detentore del potere dell'annientamento... due anni dal giorno in cui si erano trasformate per la prima volta nelle Pretty Cure, le guerriere leggendarie con il compito di proteggere il Giardino della Luce e le Prism Stones dalle mani delle forze del Male, e avevano affrontato Pissard, il primo dei servitori di Re Jyaku! E fin da quel giorno, escludendo un breve periodo tra la fine della seconda media e l'inizio della terza, Nagisa e Honoka avevano sempre vissuto assieme ai loro amici dell'altra dimensione, mantenendone segreta l'esistenza. Ora che Re Jyaku e la zona Doutsuku erano stati distrutti definitivamente, poi, potevano godere della loro compagnia ogni giorno, senza timore che all'improvviso le loro mascotte percepissero qualcosa di malvagio! E poi, non erano certo venuti da soli, visto che i due piccoli principi del Giardino della Luce, Pollun e Lulun, ora vivevano con Hikari...

"Già... certo, lo dici tu che è stato rocambolesco!" affermò Nagisa, ironica. "Prova a immaginare io come mi sono sentita, a ritrovarmi con un peluche parlante che mi diceva che ero una specie di supereroina che doveva salvare il mondo da un tizio grosso e cattivo che voleva farci fuori tutti! Non ci potevo credere, punto!"

Mepple storse il naso, e il suo grazioso musetto assunse un'espressione offesa. "Hey, bada a come scegli le parole, tu! Io non sono un peluche, mepo!" ribattè, accompagnando la frase con quello strano tic verbale che tutti gli esserini della sua razza sembravano avere. Per quanto il tempo fosse passato, Mepple continuava ad essere il solito, ironico, insostituibile brontolone e ruffiano...

Honoka guardò verso la custodia che teneva con sè, e proprio allora Mipple, la principessa della speranza, fece capolino da essa! Di aspetto, ricordava un pò la sua controparte maschile, ma era rosa con delle decorazioni rosse, e le orecchie avevano una forma molto diversa, oltre al fatto che aveva uno sguardo più dolce e un aspetto meno iperattivo del suo compagno. "Posso dire che questi che ho passato assieme ad Honoka sono stati i due anni più belli della mia vita, mipo! Quando ci sono arrivata per la prima volta, non credevo che il Giardino dell'Arcobaleno fosse un posto così bello, mipo! E invece, ho conosciuto delle persone fantastiche come te, Honoka... e ho potuto stare assieme al mio caro Mepple, mipo! Non so proprio come potremmo sdebitarci con voi, ragazze! Se non fosse stato per voi, chissà come sarebbe andata! Mipo!" esclamò con la sua vocetta simile al canto melodico di un usignolo.

"Heheee... addirittura, Mipple!" si schernì Honoka, sempre restìa ad accettare lodi eccessive. "Io... ho semplicemente fatto quello che pensavo fosse mio dovere... e poi, non potevamo certo non aiutarvi, visto che siete venuti da noi a chiederci una mano, e noi eravamo le uniche che potevano darvela! Anzi, è stato un piacere aiutarvi! Non c'è bisogno che voi ci ringraziate tanto!"

"Comunque, la mia Mipple ha ragione, mepo..." disse Mepple, guardando con affetto la sua bella, che arrossì come una scolaretta al primo appuntamento. "E' stato grazie a voi se tutto è andato a posto, alla fine... e anche se Nagisa continua a svegliarsi tardi la mattina, e ad abbuffarsi regolarmente come un aspirapolvere, posso dire che vi dobbiamo gratitudine, mepo!"

"Hahahaaa, di niente, Mepple, è stato..." iniziò a dire Nagisa, prima che il senso di quello che Mepple aveva detto le apparisse chiaro... e il suo viso assumesse improvvisamente un'espressione minacciosa! "HEY! Chi sarebbe quella che si abbuffa come un aspirapolvere e dorme fino a tardi, di grazia? Tu SAI Che sta rischiando grosso, vero?"

Mepple chiuse gli occhi e annuì con aria da saccente. "Heheee... non c'è bisogno che te la prenda tanto, Nagisa; io sto solo dicendo la verità, mepo!"

"Grrr... tu stai giocando col fuoco, Mepple, questo lo sai, vero?"

Mentre Nagisa guardava con comico furore il suo amichetto del Giardino della Luce, Honoka fece un mezzo sorriso e chiuse gli occhi, una goccia di sudore che le scendeva lungo i lisci capelli blu! "Eccoli, sono alle solite! Quei due non riescono proprio ad andare d'accordo senza litigare..."

Mipple sospirò, abituata a vedere questo lato canzonatorio del suo eroico - ed egocentrico - Mepple. "Già... ormai sono due anni che... mipo!"

Improvvisamente, la Principessa della Speranza si ritirò nella sua custodia, sorprendendo Honoka... e anche Mepple, che stava per ribattere a Nagisa con una delle sue battute sarcastiche, sobbalzò e si trasformò di nuovo in quella sorta di cellulare. Nagisa sbattè gli occhi. Se Mepple e Mipple si erano zittiti così rapidamente, voleva dire che stava arrivando qualcuno...

"Hey, Nagisa! Honoka! Salve, ragazze, che sorpresa vedervi qui!" esclamò una vivace voce femminile al lato delle due ragazze. Voltatesi in quella direzione, Nagisa e Honoka furono liete di vedere che si trattava di due delle loro compagne di classe alle medie: Rina Takashimizu e Shiho Kubota, che fin dalla prima media erano state le amiche e compagne di lacrosse di Nagisa, e che per estensione avevano accettato subito anche Honoka nella loro cerchia - per quanto, all'inizio, credessero che Honoka fosse una specie di computer vivente, per l'enorme mole di conoscenza che il suo cervello riusciva a contenere!

"Hey, Rina! Shiho! Anche voi da queste parti?" le salutò Nagisa, mentre Honoka faceva un educato inchino. Le sue compagne di classe erano vestite come ci si potrebbe aspettare da delle giapponesi di quell'età, in maniera graziosa ma non eccessivamente vistosa nè di cattivo gusto, e tutte e due portavano con sè una carica di entusiasmo che sembravano aver preso dalla loro compagna...

"Eh, già... avevamo deciso di andare a fare una passeggiata assieme, per goderci l'ultimo giorno di vacanza... e visto che c'eravamo, abbiamo fatto un salto qui, alla nostra cara vecchia scuola!" affermò Rina, alta e castana, con i capelli legati in due code laterali. "E per un incredibile caso, abbiamo incontrato anche voi! Certo che, quando si dice la fortuna..."

"E' vero, è vero, è vero!" esclamò Shiho come una mitragliatrice. Per qualche motivo, la ragazzina più bassa, dai capelli rossi a caschetto e appassionata di cinema - al punto che aveva già deciso che da grande sarebbe diventata una regista -, aveva l'abitudine di ripetere tre volte la stessa parola all'inizio di un discorso. "Allora, Nagisa, Honoka, voi che dite? Come pensate che sarà il nostro primo anno di liceo? Non vi sentite emozionate all'idea di entrare in un periodo così importante della nostra vita?"

"Heheheee... in effetti, non ti posso nascondere che la cosa mi mette un pò in ansia..." affermò Nagisa con una risatina nervosa e una mano dietro la nuca. "Dopotutto, questo sarà un anno più difficile... però, in effetti, sono contenta di iniziarlo! Credo che... sarà un anno molto interessante!"

A quella risposta, Shiho e Rina si guardarono entrambe negli occhi, con l'aria di chi la sa più lunga... e, con grande sorpresa di Nagisa e Honoka, sfoderarono un ghigno da furbette e si voltarono di nuovo, sghignazzando in maniera buffa, verso di loro!

"Hm?" chiese Honoka, sbattendo gli occhi con espressione interrogatica. "Che succede, ragazze? Abbiamo... detto qualcosa che non va?"

Rina ridacchiò tra sè. "Heheheee... no, no, niente, Honoka-san... è solo che mi è venuto da pensare che forse... ci è venuto in mente un altro motivo per cui a Nagisa piacerà molto quest'anno!" rispose, gettando un'occhiatina d'intesa all'ex-capitano della squadra di lacrosse.

Nagisa storse il naso. quando le sue compagne iniziavano con quelle frasi sibilline, voleva dire che stavano implicando qualcosa... "Ehm... voi due, cosa state cercando di dire?" chiese, a metà tra l'imbarazzato e l'infastidito.

La risposta fu che Shiho indicò dietro di lei, con un sorrisetto malizioso sulle labbra. "Beh... guarda un pò chi sta arrivando!"

Un pò confusa, Nagisa si voltò lentamente... e i suoi occhi si spalancarono fino a diventare delle dimensioni di piattini da tè, con le pupille ridotte a capocchie di spillo, il suo viso divenne più rosso dei capelli di Shiho, e il suo cervello passò immediatamente alla modalità risparmio energetico! Quando anche Honoka volse lo sguardo in quella direzione, il motivo della reazione della sua amica le apparve subito chiaro!

"Oh, ma che combinazione! Non immaginavo di incontrarvi tutte qui!" affermò un ragazzo di bell'aspetto, dai capelli castani scuri un pò lunghi e vestito sportivamente, con tuta grigia e scarpe da ginnastica, mentre si avvicinava a passo di jogging al gruppetto di ragazze. "Buongiorno, Honoka! Buongiorno, Misumi-san... Kubota-san e Takashimizu-san! Come mai tutte qui?"

"Buongiorno, Shogo!" rispose Honoka. Lei e le altre ragazze fecero un breve inchino, anche se quello di Nagisa sembrava piuttosto rigido. "Nessun motivo particolare... eravamo qui, e volevamo dare un'occhiata, visto che la scuola comincia domani!"

Ebbene sì, si trattava proprio del ragazzo che faceva battere il cuore a Nagisa: Shogo Fujimura, Fujipi per gli amici, stella della squadra di calcio del liceo Verone come Nagisa lo era della squadra di lacrosse delle medie. Un ragazzo socievole e tranquillo, un bravo studente, e amico d'infanzia di Honoka. Di recente, lui e Nagisa si erano avvicinati molto, ed erano in rapporti più stretti... ma la ragazza non era mai arrivata a confessare apertamente i suoi sentimenti, visto che ogni volta che lui si avvicinava, o comunque entrava nel suo campo visivo, la ragazza aveva un vero e proprio blocco psichico che le impediva di dire quello che doveva!

Accidenti, si disse Nagisa mentre giocherellava nervosamente con le dita delle mani, sperando che non si vedesse l'imbarazzo che minacciava di straripare da ogni poro della sua pelle... Era più che ovvio, e sul momento questo particolare le era sfuggito... ma il fatto di andare in prima liceo significava che avrebbe visto Fujipi più spesso, considerato che ora lui era in seconda!

"Capisco..." affermò Fujipi. Per un attimo, il suo sguardo si posò su Nagisa, rendendo chiaro alle osservatrici più attente che era a lei che il ragazzo riservava un'attenzione particolare. "Io stavo facendo un pò di jogging, giusto per tenermi allenato, e sono passato da queste parti un pò per caso... comunque mi fa piacere avervi incontrato, e vedo che siete già più o meno pronte per il nuovo anno..."

"Già, e speriamo che sia un buon anno per tutti!" rispose Rina. "Non so te, Fujimura-senpai, ma io sono un pò nervosa all'idea che adesso entrerò in un mondo... beh, non proprio nuovo ma sicuramente diverso da quello che conoscevo!"

"Ehm... a... a questo proposito..." si azzardò Nagisa, sfruttando l'occasione che la sua amica le aveva dato per iniziare un pò di conversazione e, sperabilmente, togliersi di dosso l'onnipresente imbarazzo che la prendeva in simili situazioni... "Fujipi-senpai... come è stato per te entrare al liceo, l'anno scorso? E' stato... ehm... difficile adattarsi al nuovo ambiente?"

Fujipi ci riflettè su un secondo prima di rispondere. "No, non particolarmente... certo, ci sono stati degli elementi diversi da come ero abituato, ma alla fine... beh, credo di essermi adattato abbastanza velocemente! Sono sicuro che anche per te andrà così, Misumi-san, visto che sei una ragazza così in gamba!"

Nagisa ridacchiò nervosamente, e abbassò la testa di appena qualche grado. "Ah... heheee... addirittura! Io... cerco solo di fare del mio meglio in ogni cosa che faccio..."

Nascosto nel suo "cellulare", Mepple fece fatica a trattenere una risata. "Hehee... sì, certo, tranne studiare! Mepo!" pensò tra sè.

Le quattro ragazze e il loro senpai rimasero là ancora qualche minuto, a discutere delle ultime novità, e di come si auguravano che andasse il nuovo anno, scambiandosi le opinioni del caso... poi, Fujipi si separò dal gruppo, salutando educatamente. "Beh, è stato molto bello rivedervi. Ora però devo proprio andare... allora ci vediamo domani a scuola, okay?" disse, per poi rivolgersi a Nagisa. "Oh, e Misumi-san..."

"Er... sì?" chiese la ragazza, scattando sull'attenti come un soldato davanti ad un suo superiore.

Shogo le fece uno dei suoi caldi sorrisi, mettendola più a suo agio. "Non ti preoccupare... sono convinto che quest'anno sarà davvero indimenticabile, per tutti noi!"

Il viso di Nagisa divenne, se possibile, ancora più rosso, e la ragazza cercò le parole per qualche secondo prima di dare la sua risposta. "Beh... lo spero anch'io, Fujipi-senpai... allora... ehm... ci vediamo domani, e buona giornata!" disse, cercando di ignorare il fatto che, subito dietro di lei, Shiho stesse ridendo sotto i baffi. Con quelle due avrebbe fatto i conti dopo...

"Va bene! Arrivederci, Honoka! Arrivederci, ragazze! Ci vediamo!" concluse Shogo, iniziando ad allontanarsi a passo di jogging, e voltandosi ancora indietro di tanto in tanto per salutare con la mano. Le ragazze ricambiarono il saluto, e in particolare Nagisa restò a guardarlo, con espressione trasognata, finchè il senpai non fu più visibile...

Nagisa sospirò, rilasciando un pò della tensione accumulata... e subito dopo, la voce canzonatoria di Shiho attirò la sua attenzione!

"Ma guarda, guarda, guarda..." cinguettò la rossa, scambiandosi uno sguardo di intesa con Rina. "Come hai detto tu, Rina, sembra che la nostra Nagisa abbia trovato un ottimo motivo per farsi piacere il liceo!"

Rina assentì, imitando il sorrisetto malizioso dell'amica. "Ah, puoi dirlo forte! Secondo me, l'incontro di oggi le ha dato proprio la carica che le serviva... vero, Nagisa-saaaan?" chiese, sporgendosi poi leggermente verso l'amica... la quale, abbastanza irritata dalle insinuazioni delle sue due compagne, si voltò verso di loro, il sopracciglio destro che guizzava verso l'alto come in un tic!

"Hey, voi due, che state insinuando?" chiese Nagisa, avvicinandosi alle sue compagne con aria falsamente minacciosa. Per nulla impressionate, le sue due compagne di classe proseguirono con la loro requisitoria!

"Oh, noi non stiamo insinuando niente..." rispose la ragazza più alta, puntando l'indice verso la sua amica. "Stiamo solo dicendo la verità! Incontrare il senpai Fujipi oggi è stato un buon auspicio per quest'anno, no? Ti si legge in faccia, Nagisa-san, non cercare di negarlo!"

"Già! Non sei mai stata brava a dire le bugie!" continuò Shiho.

Una venuzza pulsante apparve sulla fronte di Nagisa, e i suoi occhi si trasformarono in due comiche fessure senza pupille, indicando che la ragazza era giunta al culmine dell'imbarazzo e dell'irritazione. "Shiho... Rina... voi state rischiando grosso in questo momento, lo sapeteeee?" esclamò, prima di lanciarsi contro le sue due compagne...

...e fermarsi a pochi centimetri, per poi scoppiare a ridere assieme a loro!

"Hahahahaaa! Scusa, Nagisa-san, non volevamo offenderti!" si scusò Shiho. "Era solo un modo di fare un pò di ironia!"

Nagisa strizzò un occhio, e rivolse alle sue amiche uno dei suoi classici sorrisi a denti scoperti. "Tranquille, ragazze, non mi avete offeso per niente!" dichiarò. "Però... sì, lo riconosco, mi ha fatto piacere rivedere Fujipi-senpai!"

Honoka si mise una mano davanti alla bocca e sorrise educatamente. "E visto che ora siamo al liceo come lui, avrai modo di rivederlo ogni giorno! Che dici, Nagisa? Tra i tuoi propositi per quest'anno, c'è anche quello di...?" chiese, al che Nagisa scattò in piedi, con aria determinata, e strinse un pugno davanti a sè, con raggi di luce bianca e rossa che scaturivano da dietro di lei!

"Certo! Ormai è deciso!" esclamò la ragazza dai capelli corti. "Questo sarà l'anno decisivo! Quest'anno, mi sono fatta il proposito di prendere il coraggio a due mani, e dichiararmi a Fujipi-senpai! Sento che sarà la volta buona!"

"In questo caso..." affermò Rina. "In questo caso, tutto quello che posso dirti, Nagisa-san... è buona fortuna! E speriamo che vada bene!"

Honoka chiuse gli occhi e sorrise. Lui era sicura che sarebbe andata bene. Conosceva bene Shogo, e aveva intuito come i sentimenti suoi e di Nagisa si fossero approfonditi nel corso dei due anni in cui si erano conosciuti. Certo, magari Shogo non era ancora arrivati a quel punto... ma per quello che aveva visto lei, non mancava molto! Chissà, magari Nagisa aveva ragione... e sarebbe stato quello l'anno della svolta definitiva tra i due!

"In ogni caso, Nagisa, ti auguro anch'io buona fortuna!" pensò Honoka. "E sono sicura anch'io che sarà un buon anno per tutti noi!"

"Mi fa piacere vedere che certe cose rimangono le stesse, anche se passa il tempo, mipo!" commentò sottovoce Mipple dal "cellulare" di Honoka.

 

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Poco lontano, davanti alla sede delle scuole medie dell'accademia Verone...

"Evvivaaaa! Ecco di nuovo la nostra scuola!" esclamò con palpabile gioia una ragazzina sui quattordici anni, letteralmente piroettando davanti ai cancelli dell'istituto! "Domani si ritorna a scuola... e sono sicura che sarà un anno stupendo! Wow, non vedo l'ora!"

La ragazza in questione sarebbe immediatamente spiccata in mezzo ad una folla non soltanto per la sua aria allegra ed entusiasta, per niente ingannevole a giudicare dal suo comportamento, ma anche per i suoi capelli rosa a caschetto, pettinati in frange disordinate, e caratterizzati da uno strano ciuffo ribelle che saltava fuori dal centro della testa, sollevandosi per un pò prima di ricadere giù... e assumere una peculiare forma a cuore! La ragazza indossava l'uniforme rossa con il fiocco azzurro tipica delle medie della Verone Academy, con calze bianche alte fin sopra il ginocchio, e scarpe da ginnastica blu, e il suo volto dai grandi occhi castani e dalle graziose guance rotonde mostrava chiaramente a tutto il mondo un sorriso contagioso e pieno di vita. L'unica deviazione dall'abbigliamento standard delle studentesse dell'accademia era un lungo nastro rosso legato attorno alla mano e al polso destri, che ondeggiava liberamente con ogni movimento della sua proprietaria, sottolineandone ulteriormente la vivacità!

Una sua coetanea vestita più o meno allo stesso modo, ma con lunghi capelli azzurri tenuti fermi da un cerchietto giallo, e dall'aria molto più seria e distinta, alzò verso il cielo i suoi occhi marroni mentre si avvicinava con tutta calma ai cancelli delle scuole medie. "Tu sei l'unica persona che conosco, Heart, ad essere così entusiasta per il fatto che ricomincia la scuola. Un giorno mi dovrai spiegare dove trovi tutta quell'energia..."

La ragazzina dai capelli rosa di nome Heart piroettò un'altra volta su sè stessa, fino a ritrovarsi faccia a faccia con l'amica che aveva appena parlato. "Oh, ma è tutto molto semplice, Sa-Sa!" rispose, come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo! "L'amore dà una carica che tu non puoi credere! Ti rende in grado di affrontare qualunque cosa con entusiasmo! Dovremmo tutti credere un pò di più all'amore, così... saremmo tutti più contenti!"

Un sospiro. "Heart... ti ho detto tante volte che non mi piace essere chiamata Sa-Sa..." affermò la ragazza dai capelli azzurri, con l'aria di chi ha già detto la stessa cosa chissà quante volte. "Il mio nome è Saki Tsuzura... non è più semplice e normale chiamarmi semplicemente Saki?"

"Owww... Ma è così banale!" replicò Heart, facendo gli occhioni da cucciolotto indifeso. "Sa-Sa lo trovo più carino! E' per questo che, fin da quando eravamo bambine, ti ho sempre chiamato così!"

"E poi, se mi è consentito dire la mia, trovo che l'abitudine di Heart-chan di chiamarci con dei diminutivi sia indice dell'affetto che lei ha verso di noi, che siamo le sue amiche..." si intromise, con tono formale, una graziosa ragazza che rispondeva parecchio all'immagine tipica di una studentessa giapponese: aveva lunghi e lucidi capelli neri, tenuti sciolti e ordinatamente pettinati in modo che le scendessero lungo la schiena, e come le sue compagne indossava l'uniforme dell'accademia, meticolosamente pulita e ben tenuta. L'unica, lievissima concessione alla stravaganza erano due elastici gialli che tenevano ferme due ciocche di capelli che le scendevano sulle clavicole, e a parte questo, si portava con modestia e tranquillità. "Del resto, io trovo carino essere chiamata Mao-Mao!"

"Se lo dici tu, Maori-san..." rispose Saki. "Comunque, fatto sta che a volte trovo difficile capire come funzioni la mente della nostra amica..."

"E a proposito di amiche..." riflettè Heart, piazzandosi un indice sulla guancia. "Che fine avranno fatto Lili e Iori-poo? Avevo provato a mandare loro un messaggio, prima, ma non mi hanno risposto... Ragazze, voi ne sapete qualcosa?"

Saki scosse la testa, tenendo le braccia incrociate sul petto, e Maori aprì le braccia come per dire 'mi dispiace'. "No... non le abbiamo sentite, Heart-chan..." rispose la ragazza mora. "Anche se, considerando che..."

"Pistaaaaaa! Fate largo!"

Una sorta di grido di battaglia fece fare un salto alle tre ragazze, e un istante dopo, un rapidissimo lampo dai capelli biondi passò vicino a loro sfiorandole a velocità folle prima di frenare di botto e fermarsi con un'agile piroetta a breve distanza dal trio di amiche! Una testa bionda con due codini laterali, sorrisone a cinquantaquattro denti incorporato con tanto di canini superiori leggermente sporgenti, vivaci occhi violetti e l'uniforme della Verone accompagnata da un paio di rollerblades grigi dall'aspetto quasi futuristico alzò la mano e fece il segno di vittoria per salutare le sue compagne! Guardando meglio, si sarebbe visto che la biondina aveva una caratteristica fisica un pò strana... le sue orecchie erano a punta, come quelle di un elfo di un fantasy. "Yo, ragazze! Come butta? Scusate il ritardo, ma c'era questa nuova strada che volevo provare per arrivare qui..." esclamò, osservando le sue compagne con la faccia tosta di chi non crede di aver nulla da farsi perdonare!

"Hey, Lili! Benarrivata!" la salutò allegramente Heart, completamente dimentica del fatto che la sua amica bionda le aveva quasi travolte...

"Lilica-chan... sempre la solita!" la rimproverò bonariamente Maori, mentre Saki si spazzolava la gonna con una mano, con nonchalance, e salutava con un cenno della testa e un sorriso appena accennato. "Non dovresti andare così veloce, rischi di andare addosso a qualcuno. E poi, scusa, ma esattamente che 'nuova strada' hai preso? Ho un pò paura della risposta..."

La biondina di nome Lilica si mise le mani dietro la nuca e sghignazzò. "Heheheee... sempre con 'sta storia delle regole, eh, Maori-chan?" ridacchiò. "Perchè ogni tanto non ti rilassi un pò? E comunque... mah, ti dirò, non era nulla di particolare questa nuova strada. Ho semplicemente fatto un giro largo per i giardini pubblici!"

"Dove, guarda caso, pattinare è proibito." commentò Saki scuotendo la testa. "Lilica, dovresti smetterla con questi tuoi colpi di testa..."

"Appunto... che succede se poi ti prendono? Passeresti un bel guaio, lo sai?" chiese Heart... senza riuscire a scuotere granchè la vivace biondina, che accolse la prospettiva con una ironica risata a denti stretti.

"Heheheee... lo so che rischio di essere beccata! Ma è proprio lì il bello, no?" affermò. "E poi... finchè ho ai piedi questi roller, figurati se mi beccano! Sono la regina dei pattini in linea!"

Heart sospirò, soffocando a sua volta una risatina. Tipica di Lilica, una risposta del genere... "Heheee... vai davvero fiera di quei rollerblades che tuo padre ti ha regalato, vero? A proposito, Lili, non dovevi essere con Iori-poo? Dov'è finita?" le chiese, guardando dietro la biondina, che storse il naso con aria sorniona.

"Hmm... se parli di Ioriko-chan, dovrebbe essere qui a momenti... ah, eccola lì, guarda caso!" rispose, guardando nella direzione da cui era venuta. Una quinta ragazza con l'uniforme delle medie della Verone stava arrivando di corsa, evidentemente lasciata dietro dalla scatenata Lilica e dai suoi pattini... e dopo qualche secondo, frenò di botto davanti ad Heart e alle sue amiche e si appoggiò le mani sulle ginocchia, riprendendo disperatamente fiato!

"Ioriko-san!" esclamò Maori, spalancando gli occhi. "Mamma mia, sei completamente spompata..."

"Hanf... hanf... phew... wow... scu... scusate il ritardo... ragazze..." ansimò la nuova arrivata davanti agli sguardi increduli di Heart, Saki e Maori. Si trattava di una ragazzina piuttosto bassa (anche se Lilica, in effetti, era più bassa di lei), con lunghi capelli rosso sfumato che teneva legati in una grossa e buffa treccia lunga quasi fino a terra, e indossava un paio di occhali dalle lenti spesse, dietro i quali si vedevano un paio di grandi occhioni marroni, in quel momento chiusi mentre la loro proprietaria cercava di introdurre nuovamente un pò di ossigeno nei suoi polmoni! A guardarla così, dava l'impressione della classica studentessa diligente ma timida... e anche in questo caso, per chi l'avesse conosciuta bene, le prime impressioni erano accurate! "Uff... Lilica-chan si è messa a correre come una pazza... mentre stavamo passando attraverso... phew... i giardini pubblici... ho fatto una corsa... per raggiungerla..."

"Questo perchè non ti muovi mai, Ioriko-chan, lumaca che non sei altro!" la prese bonariamente in giro Lilica, raggiungendo la ragazza occhialuta e dandole una pacchetta sulla spalla. "Te lo dico sempre che devi fare un pò di moto, ma ru niente! Sempre chiusa in casa a studiare! Finiranno per atrofizzarsi, quelle tue articolazioni!"

Ora che aveva ripreso un pò di fiato, Ioriko si sollevò in piedi e si aggiustò gli occhiali. "Phew... e io, Lilica-chan, ti dico sempre che non studi abbastanza! Se devo essere sincera, mi chiedo come hai fatto ad essere promossa quest'anno... visto che hai marinato chissà quante volte!" rispose con evidente imbarazzo.

"Heheheee... la verità è che non possono fare a meno di me! Senza di me, questo istituto sarebbe un mattone unico!" fu la risposta, decisa e convinta della biondina.

Tutte risero, e anche la seria Saki sghignazzò a denti stretti... prima che Heart guardasse di nuovo verso i cancelli dell'istituto Verone. "Beh, scherzi a parte... domani ricominciano le lezioni, e io sinceramente non vedo l'ora! Sapete, ragazze, sono convinta che questo sarà un anno indimenticabile per tutte noi... sarà un anno pieno di gioia e di amore! Sììììì!" esclamò la ragazza dai capelli rosa, prima di mettersi in posa drammatica e puntare l'indice verso il sole! Maori e Ioriko rimasero un pò interdette, Lilica alzò gli occhi al cielo e ridacchiò tra sè, e Saki rimase lì, con espressione totalmente neutrale e le braccia incrociate!

"Magari se mi spieghi cosa c'entra l'amore, Heart, te ne sono grata." commentò la ragazza dai capelli azzurri...

Al che, senza perdere il suo sorrisone scintillante, Heart si girò verso la sua amica e diede la sua risposta. "Oh... L'amore c'entra sempre, Sa-Sa!"

"Sgrunt... di nuovo Sa-Sa..." brontolò la diretta interessata, tra le risate del resto del gruppo...

 

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Nel frattempo, in un campo da softball vicino alla Verone Academy, c'era una partita in pieno svolgimento... e la lanciatrice della squadra che stava conducendo era appena salita sul diamante, pronta ad effettuare il lancio decisivo. Dopo aver preso un bel respiro, e aver aggiustato il suo berretto arancione col frontino sui suoi capelli biondo-rossicci, Saki Hyuuga guardò attentamente l'avversaria che si apprestava alla battuta, come se volesse calcolare la traiettoria che avrebbe dovuto imprimere alla palla.

Quattordici anni, stella della sua squadra di softball, Saki Hyuuga avrebbe ricordato molto Nagisa, anche ad un attento osservatore: a parte il fatto che Saki era un attimo più carina, i suoi capelli erano un pò meglio pettinati, e ordinati in una frangia laterale che il berretto in quel momento nascondeva, e la faccia un pò più tonda, le due erano simili in maniera quasi inquietante... tuttavia, chi le avesse conosciute meglio probabilmente avrebbe detto che Saki era un pò più aperta e un pò meno con la testa tra le nuvole... e soprattutto, era chiaro che il suo sport preferito era un altro, rispetto alla neo-promossa al liceo Verone! E in quel momento, mentre ci stava giocando, era chiaro che Saki ci stava mettendo tutto il suo entusiasmo

Con un lieve sorriso, la giocatrice di softball tenne ancora un pò la palla nel guantone... poi, fece girare il braccio un paio di volte, e lanciò! La palla sfrecciò attraverso l'aria a velocità incredibile, e la ragazza alla battuta, nonostante il suo tentativo, se la vide passare a pochi centimetri dalla mazza, per poi concludere la sua corsa nel guantone della pitcher!

"Terzo strike! Battitore eliminato!" annunciò la giocatrice che stava dietro. Con entusiasmo, Saki alzò il pugno in aria e lanciò un grido di vittoria!

"Sìììì! Sono la più forte!" esclamò con voce acuta, per poi rivolgere un segno di vittoria ad un pubblico immaginario. "E con questo, siamo a nove battitori di seguito eliminati! Ancora uno strike out e avrò diritto ad un gelato!"

Con espressione perplessa, la giocatrice che aveva annunciato l'ultimo strike out sbattè gli occhi. "Uh... scusa, Saki-san, ma chi ti aveva promesso un gelato se..."

La pitcher si sollevò la maschera, rivelando il viso di una ragazza un pò sovrappeso. "Ehm... chiedo scusa, Hitomi, sono stata io... " affermò, facendo un sorrisetto imbarazzato. Indifferente alla discussione che si stava svolgendo vicino a lei, Saki Hyuuga alzò di nuovo l'indice verso il cielo, e fece un teatrale proclama ad alta voce!

"Sento che ce la farò! Coppa di gelato, aspettami!" esclamò Saki, per poi aprire gli occhi e guardare verso il cielo terso, percorso soltanto da qualche innocua nuvoletta bianca di passaggio. Sembrava quasi che il tempo atmosferico riflettesse il carattere della ragazza... non fosse stato per il fatto che, un istante dopo, Saki vide una strana ombra calare su di lei e sull'intero campo di gioco!

Perplessa, Saki guardò meglio... e, per qualche attimo, vide qualcosa che assomigliava ad un etereo sciame di insetti neri che si era spostato proprio davanti al sole, volando tutti verso una certa direzione... ma prima che lei potesse vedere altro, la visione scomparve così come era venuta, lasciando Saki con l'impressione di essersi sognata tutto. Scosse la testa, e si concentrò di nuovo sul gioco: aveva un ultimo battitore da far fuori, e un gelato da vincere... e nulla le si sarebbe potuto opporre!

"Hey, Saki, va tutto bene?" le chiese la ragazza di nome Hitomi. "All'improvviso, ti sei messa a guardare in alto..."

Il fatto che Hitomi e l'altra sua amica non avessero detto nulla dello strano fenomeno atmosferico convinse ulteriormente Saki di aver avuto un'allucinazione... così, l'asso del softball si scrollò di dosso la strana sensazione che aveva provato un attimo prima, e si rimise in posizione. "No problem, Hitomi! Forza, continuiamo pure! Che il prossimo battitore si faccia avanti!"

 

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"Da quando siamo partiti, cinque anni fa, sembra proprio che non sia cambiato niente, vero?" chiese un ragazzo moro sui diciotto anni, seduto sul sedile posteriore di un'automobile che procedeva a moderata velocità lungo una strada in leggera pendenza, diretta verso una zona residenziale. Era un giorno speciale per la famiglia Mishou, che stava tornando a Tokyo dopo esserne rimasta lontana per cinque anni... e per tutti loro, in particolare per la figlia minore che in quel momento guardava con commossa eccitazione il panorama che le si presentava davanti, era un momento di grande emozione!

"In effetti hai ragione, Kazuya..." rispose la signora Mishou, una donna dall'aspetto ancora giovanile, con lunghi capelli blu e occhiali da vista, vestita in maniera molto conservativa - come del resto anche gli altri membri della sua famiglia - mentre guardava fuori dal finestrino, tenuto aperto in modo da fornire un costante ricambio d'aria.

Il capofamiglia, al volante sul sedile anteriore di destra, disse la sua. "A dire la verità, io ci sono nato, da queste parti... e neanche da allora sembra cambiato nulla! Allora, Mai... te la ricordi un pò, la città?" chiese poi, rivolto alla figlia minore.

Mai Mishou, una ragazzina di quattordici anni vestita di azzurro, che sarebbe sembrata una perfetta copia di Honoka se non fosse stato per la pettinatura leggermente diversa, con i capelli legati in una coda e di un vivace colore viola, rispose prontamente. "Certo, papà... da qua comincio già a vedere la nostra casa!" affermò, indicando una grande costruzione dai muri gialli, sulla cui parte superiore spiccava un astrolabio a cupola, edificata sul versante di una collinetta vicina. "Quanti bei ricordi..."

"Hey, Mai, guarda là!" la chiamò subito dopo Kazuya, indicando un'area verde che si vedeva dai finestrini sul lato opposto. "Là in fondo... te lo ricordi?"

Incuriosita, la piccola di casa Mishou spostò il suo sguardo nella direzione che suo fratello maggiore le aveva indicato... e un sorriso le illuminò il volto quando vide le fronde di un grande albero che svettava tra la vegetazione, come un anziano saggio millenario. Un albero a cui erano legati molti dei suoi ricordi...

"Finalmente a casa..." disse tra sè Mai, respirando un profumo nostalgico di inizio primavera...

 

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Nel frattempo, ai giardini pubblici nei quali non si era ancora spenta l'eco di una misteriosa pazza dai capelli biondi che era schizzata a razzo attraverso la folla, una graziosa bambina di circa nove o dieci anni, da capelli castano-rossicci pettinati in modo da formare due buffe forme ad anello dietro la nuca, una a ciascun lato della testa, si alzò dalla panchina sulla quale si era seduta, e si stiracchiò. Anche per lei, dopotutto, questo era l'ultimo giorno di vacanza... e voleva essere sicura di goderselo fino in fondo!

In mezzo a tante persone, la piccola Nanoha Takamachi non sarebbe certo spiccata: in effetti, aveva l'aspetto di una qualunque bambina di quell'età, vestita di una maglia gialla scura dalle maniche ampie e lunghe, una graziosa gonna arancione, e scarpette marroni con calze nere alte fin sopra il ginocchio, e i suoi occhi blu scuro non erano in nulla diversi da quelli di una persona normale, per quanto riflettessero una maturità ben maggiore di quella che ha di solito una bambina di quell'età. In effetti, gli amici di Nanoha la conoscevano come una ragazzina molto seria e responsabile, dai buoni risultati scolastici e sempre pronta ad aiutare gli altri. Non che alla piccola Nanoha dispiacesse sentire queste cose di lei, ma a volte le sembrava che chi le stava attorno la stesse sopravvalutando. Lei, in fondo, non credeva di essere una persona tanto speciale... e soprattutto, sentiva di non riuscire a trovare una cosa che sapeva fare soltanto lei, qualcosa che sarebbe diventata il suo futuro. Forse era un pò presto per iniziare ad arrovellarsi su qeste cose, però guardandosi attorno, e vedendo che molte delle sue amiche avevano già le idee molto chiare in proposito - come del resto accadeva abbastanza spesso tra i bambini giapponesi -, non poteva fare a meno di provare un pò di invidia per chi aveva già le idee così chiare...

"Oh, beh... forse non è il caso di stare qui a pensare a queste cose, proprio oggi che è l'ultimo giorno delle vacanze invernali. E va bene..." disse tra sè Nanoha, riflettendo un pò sulle opzioni a lei disponibili. "Vediamo un pò cosa posso fare oggi pomeriggio... Accidenti, se solo ci fossero anche Arisa-chan e Suzuka-chan, sarebbe più facile pensare a qualcosa..."

Nanoha non lo sapeva ancora, ma gli eventi che si sarebbero succeduti di lì a pochi giorni le avrebbero fatto capire, anche se in maniera abbastanza brusca, che lei era molto più speciale di quanto non potesse credere...

 

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Ma mentre sulla Terra ognuno continuava la sua vita, tra alti e bassi... in un'altra dimensione, qualcun altro tramava per mettere fine per sempre ad ogni singola vita sul nostro pianeta! In un luogo misterioso, perduto nello spazio e nel tempo, un essere diabolico aveva messo gli occhi sulla Terra, l'ultimo ostacolo che si interponeva tra lui e il suo obiettivo di distruzione totale... e i suoi pensieri erano ancora più spaventosi del suo aspetto!

L'Impero del Male di Dark Fall: un posto orribile, dove regnano la morte e la stagnazione. Questo era il luogo che questo essere malvagio chiamava il suo regno; Lord Akudaikahn, un gigantesco umanoide tutto nero, avvolto da un mantello dalle ampie falde, e con una orribile maschera da oni e un elmetto simile a quello degli antichi samurai, ornato con la classica decorazione a falce di luna calante, sedeva sul suo trono, con espressione illeggibile, circondato da fiammelle blu che rimanevano innaturalmente sospese a mezz'aria, nel bel mezzo di una immensa caverna dalle pareti di roccia blu... e in quel momento, stava ricevendo il rapporto di uno dei suoi diretti servitori, inginocchiato servilmente su un pontile che dava su un grande specchio d'acqua chiara, posto proprio davanti al suo signore. L'atmosfera era gelida, e al tempo stesso carica di tensione... riflettendo in pieno i sinistri pensieri delle malvagie creature di Dark Fall.

"Lord Akudaikahn, vostra magnificenza..." disse il disgustoso esserino, chinato su un ginocchio davanti al suo signore. "Tutti i preparativi sono stati ultimati. Il Giardino dell'Arcobaleno, o meglio quel pianeta insignificante che i suoi abitanti chiamano Terra, è in vista... e i due fuggitivi del Giardino delle Sorgenti sono senz'altro qui, da qualche parte!". La creatura che aveva appena parlato era un esserino basso, obeso e rivoltante, tutto coperto da una porosa pellaccia verde e scivolosa come quella di un rospo, e vestito in una maniera reminiscente di un daimyo o di un alto funzionario del Giappone d'altri tempi: un vestito bianco di seta dalle ampie maniche e dal colletto esagerato, con sopra una sorta di gilet nero, pantaloni viola estremamente abbondanti, e sandali geta. La relativa raffinatezza del suo modo di vestire contrastava con il suo aspetto disgustoso, che non si limitava soltanto alla pelle o alla sua obesità: la sua testa porosa ricordava un'arachide, e la sua faccia, perennemente contorta in un espressione mielata, era composta da due piccoli e luccicanti occhietti rossi, un naso praticamente inesistente, e una bocca esageratamente larga con la mascella inferiore sporgente. Tutto considerato, dava l'idea del classico ruffiano che passa la maggior parte delle sue ore di veglia a leccare i piedi al suo padrone, e si vantava della protezione di cui godeva...

"Hm. Eccellente, Gooyan... finalmente, il nostro piano è ad un passo dal compiersi del tutto!" rispose Lord Akudaikahn, la cui voce inquietante riecheggiava tra i meandri della sua orrida spelonca come una cupa campana che annunciava una sentenza di morte. "Avvisa i nostri uomini di tenersi pronti... molto presto, i fuggitivi del Giardino delle Sorgenti cadranno nelle nostre mani, e non avranno altra scelta che rivelarci l'ubicazione della Sorgente del Sole!"

"Sarà fatto, mio sovrano!" rispose prontamente Gooyan. "Karehan, Moerumba, Dorodoron, Shitataare e Kintolesky sono tutti già pronti... darò loro la notizia che l'attacco decisivo sarà a momenti!"

"Ottimo..." ringhiò Akudaikahn, i cui occhi ricordavano molto due fornaci ardenti, o due finestre ovali che davano sull'inferno stesso, tanta era la rabbia e l'odio che si leggeva in essi. "Molto presto, tutto sarà compiuto... e l'Impero del Male di Dark Fall potrà finalmente cancellare per sempre quel repellente abominio che è la vita!"

 

----------

 

"Qual è la situazione delle barriere dimensionali?"

"Le analisi più recenti mostrano che si è creata una zona di instabilità sopra Tokyo, in prossimità della zona di Ginza. Coordinate 69, 43, 55. Flusso dimensionale in fase di modifica. Disturbo spazio-temporale debole ma stabile."

"E per quanto riguarda il passaggio di entità extradimensionali?"

"Confermata la creazione di un rift dimensionale sufficientemente grande. Entro poche ore dovremmo vedere i primi risultati."

"Eccellente. Continuate ad osservare la situazione, e se ci sono cambiamenti, fatene immediatamente rapporto a me."

"Sarà fatto. Può contare su di noi."

"Hm. Il fallimento non sarà accettato. Dobbiamo riuscire nel nostro intento, in nome di un mondo nuovo e migliore."

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Ed eccomi qua con la mia nuova storia! Pretty Cure, Arcana Heart e Nanoha, tutti in un unico pacchetto che spero divertirà i fan dei crossover, o anche di una qualsiasi di queste serie! Spero che la mia storia riesca ad essere all'altezza di questi piccoli capolavori, e spero che il capitolo introduttivo sia stato di vostro gradimento! Mi rendo conto che, almeno per ora, mi sono concentrato sui personaggi di Pretty Cure Max Heart (non preoccupatevi, Hikari ed altri appariranno nel prossimo capitolo!) e di Arcana Heart, ma abbiate pazienza... tutti avranno il loro posto, in questo crossover! Mi aspetto di scrivere una saga bella lunga, e mi auguro che sarà bene accetta come le mie storie precedenti!

Oh, già, dimenticavo... mi sono accorto che ci sono due Saki nella mia storia! La protagonista di Splash Star, e la co-protagonista di Arcana Heart... vabbè, è un problema facilmente risolvibile! Dopotutto, le iniziali dei loro cognomi sono diverse, e posso sempre usare quelle per distinguerle...

Questo è stato un capitolo introduttivo, quindi nulla di eclatante... comunque, già da qui si vede che ci saranno un bel pò di misteri da risolvere! In particolare, i misteriosi individui dell'ultimo paragrafo... cosa staranno architettando? Quali saranno le loro intenzioni? E l'Impero di Dark Fall riuscirà nei suoi intenti? Per saperlo, non vi resta che continuare a seguire la mia fanfiction... che spero di aggiornare presto, anche se ad un ritmo più lento rispetto ad altre!

Con questo, credo di aver finito. Saluto tutti i miei affezionati lettori, e vi do appuntamento alla prossima volta! Grazie a tutti... e arrivederci!

 

Justice Gundam

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(Piccolo spoiler)

 

 

 

 

 

 

Temo, invece, di dover deludere i fan dello shoujo-ai, anche conosciuto come yuri: sinceramente, dopo essermi rivisto attentamente tutte e due le serie di Pretty Cure, anche in lingua originale, non ho visto nulla che possa far pensare ad un rapporto di quel tipo tra Nagisa e Honoka, o tra Saki e Mai... e preferirei rispettare la caratterizzazione originale della Toei! Comunque, prometto che mi rifarò... più avanti nella saga! Come? Lo vedrete... ho già delle idee in mente! ^_^

 

 

  
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