Fanfic su artisti musicali > SHINee
Ricorda la storia  |       
Autore: Wyatt White    26/08/2014    4 recensioni
Edward è un ragazzo anglo-coreano di diciotto anni che, dopo aver vinto un concorso per imitatori degli SHINee, dovrà convivere con gli stessi componenti del gruppo musicale che sconvolgeranno tutti i suoi equilibri.
[accenni JongKey]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Minho, Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Our Little Brother

Perchè a me?



Edward stava camminando per i corridoi della scuola media superiore tenendo una busta gialla, con sopra scritto l’indirizzo di uno dei più famosi college inglesi, l’Arts College di Londra.
Finalmente arrivò davanti al centro postale interno dell’istituto; era terrorizzato: i suoi occhi blu, nascosti dalle lenti degli occhiali, continuavano a muoversi guardando prima la busta che teneva tra le mani, poi la cassetta della posta.
Il ragazzo era titubante sul da farsi, doveva inviare la lettera o no?
Alla fine imbucò la busta, tenendo gli occhi chiusi per la paura!
Portato finalmente il compito a termine, si diresse verso la prossima lezione quando sentì dietro di lui una persona che urlò:
“Edward!”
Allora si girò, e vide che a parlare era stata una ragazza della sua stessa età con i capelli rossi e gli occhi verdi; allora il ragazzo, con un grosso sorriso stampato in faccia, disse:
“Buongiorno, Karen! Come sta andando la mattinata?”
“Buongiorno, Edward! Molto bene, grazie. Volevo essere la prima a farti i complimenti per la vittoria!”
“Grazie, ma non capisco di che cosa stai parlando.”
“Ma come? Non hai saputo? Tu e gli altri avete vinto il concorso per i cosplayers degli SHINee!”
Allora Edward si ricordò tutto: qualche tempo prima, aveva partecipato con altri quattro loro compagni di classe a un concorso in cui centinaia di gruppi si sfidavano per capire chi imitava meglio la boy band sudcoreana.
In quel momento suonò la campanella che annunciava l’inizio della prima ora di lezione. Edward e Karen, perciò, si diressero verso l’auditorium della scuola, dove la professoressa Spring avrebbe tenuto l’ora di musica.
Appena entrarono nel teatro sentirono un ragazzo urlare:
“Un applauso per il nostro Minho!”
Ovviamente il Minho a cui si riferivano era Edward che a questa esclamazione disse:
“Karen, ti prego uccidimi!”
“Dai, smettila! Su entriamo!”
Quindi andarono a cercarsi due posti liberi nelle prime file: non riuscivano a trovare un posto libero neanche a pagarlo,  poi, però, sentirono qualcuno dire:
“Edward, Karen, qui ci sono due posti liberi se volete!”
A parlare era stata Aiko, una loro grande amica d’infanzia, una ragazza giapponese con i capelli marroni e gli occhi scuri.
Allora i due amici dissero:
“Ehi, Aiko, ciao! Arriviamo!”
Si andarono a sedere, quindi, vicino all’amica, che non appena Edward si sedette, disse:
“Edward, che hai fatto ai capelli? Sono biondi!”
“È una parrucca! Non sopportavo più di avere i capelli castani!”
“E perché? Eri così carino: sembravi proprio Minho!”
“Appunto!”
La lezione finì velocemente e i tre ragazzi uscirono dall’auditorium per tornare in classe. Durante il tragitto sembrava tutto normale, ma, non appena girarono l’angolo si trovarono un’orda di studentesse urlanti che si agitavano come delle pazze.
Allora Aiko, un po’ spaventata, disse:
“Ma che sta succedendo? È tornato di nuovo quel supplente francese di ginnastica?”
In quel momento dal mucchio, corse fuori una ragazza che saltò al collo di Edward, urlando:
“Grazie Edward! Grazie di esistere!”
“Prego. Ma perché?”
“Non avete sentito la bella notizia?”
“No! Cos’è successo?”
Intervenne Karen. La ragazza disse:
“Gli SHINee verranno a stare un mese in questa scuola!”
“E sarebbe una bella notizia?”
“Edward! Ma si sa il perché?”
“No, Aiko! Ma si vocifera che dipenda dalla vittoria di Edward e degli altri al concorso!”
Quindi la mattina finì e Edward, Karen e Aiko si diressero verso la caffetteria.
Durante il tragitto, Aiko chiese:
“Non è incredibile che un gruppo così famoso venga a stare nella nostra scuola!”
“Io non lo trovo così strano: ho sempre avuto molta sfortuna!”
“Però, Edward, devi ammettere che stavolta te la sei cercata: sei venuto a studiare nella Corea del Sud!”
“Siamo venuti a studiare in Corea, Karen! Ti ricordo che sei inglese quanto me, se non di più!”
Allora i tre amici scoppiarono a ridere. Poi Edward si fermò di colpo; Karen e Aiko, non vedendolo più, si voltarono e videro che il ragazzo stava frugando nello zaino.
Karen allora gli chiese:
“Tutto bene?”
“Ho dimenticato il mio blocco degli schizzi in teatro! Torno indietro a prenderlo!”
“Noi ti aspettiamo in caffetteria!”
“Va bene.”
“Oh, se vedi gli SHINee, salutaceli. D’accordo?”
“Sì, certo!  Come no!”
Allora il ragazzo si diresse verso l’auditorium. Finalmente arrivò: cercò dappertutto ma non trovò il suo blocco. Dov’era finito? Non poteva essersi allontanato da solo!
Sconsolato decise di raggiungere le amiche. Era veramente triste: quel blocco glielo aveva regalato suo padre prima che partisse per la Corea e ora lo aveva perso. Mentre pensava a tutto ciò, camminava tenendo la testa bassa, quasi pensasse di trovare il suo amato quaderno degli schizzi da qualche parte sul pavimento del corridoio.
Naturalmente, non prestando attenzione a chi passava nel corridoio, andò a sbattere contro qualcuno, cadendo a terra.
Allora quel qualcuno disse:
“Scusami tanto, non ti avevo visto!”
“Non ti preoccupare! Non è colpa tua: non guardavo dove stavo andando!”
Edward alzò lo sguardo e, senza accorgersene, rimase a bocca aperta: il ragazzo con cui si era scontrato era Minho, quel Minho! Quindi era vero che gli SHINee erano nella sua scuola! Edward non ci riusciva a credere: ci vuole un grande impegno per andare a sbattere contro un idol in una scuola in cui ci sono migliaia di persone!
Il rappar notò lo stupore del ragazzo e, vedendo che non si riprendeva, chiese preoccupato:
“Stai bene?”
Allora il ragazzo scosse la testa e, dopo essersi ripreso, rispose:
“Sì, tutto bene! È che non mi era mai successo di investire una star del k-pop di prima mattina!”
L’idol allora scoppiò a ridere, porse la mano ad Edward e lo aiutò ad alzarsi; quest’ultimo disse:
“Grazie.”
“Figurati. Comunque, piacere: il mio nome è Minho.”
“Sì, lo so! Piacere, il mio nome è Edward. Edward Hearts.”
“Oh, davvero? Allora credo che questo sia tuo...”
Subito dopo, tirò fuori un quaderno. Edward lo riconobbe subito: era il suo blocco!
“...l’ho trovato sotto una poltrona del teatro.”
“Ti ringrazio, lo davo già per disperso!”
“Devo dire che disegni molto bene!”
“Scusa, ha-ai guardato i miei disegni?”
“Sì...cioè no...cioè...”
In quel momento, entrambi i ragazzi diventarono rossi dall’imbarazzo. Ci fu un lungo momento di silenzio, poi però il cantante prese coraggio e disse:
“Perdonami, non volevo ficcare il naso nelle tue cose: stavo cercando un indirizzo o un numero di cellulare per poterlo restituire.”
“Stai tranquillo, non è grave: è solo che non mostro molto spesso i miei schizzi.”
“Perché? Sono fantastici!”
“Be’, diciamo che sono un po’ timido.”
La campanella suonò. In quel momento, Edward si accorse di aver parlato con Minho per tutta la pausa pranzo. Allora, un po’ agitato, rivolgendosi al cantante, disse:
“Scusa devo andare. Addio!”
Corse verso la sua aula. Riuscì ad arrivare, non capì in che modo, cinque minuti prima che la professoressa entrasse in classe. Ad aspettarlo lì c’erano le sue due amiche che, sollevate, gli dissero:
“Edward, finalmente! Dov’eri finito!”
“Ehm...”
“Allora?”
“Sono stato fermato da un ragazzo che aveva trovato il mio quaderno.”
“Lo conosciamo?”
“Non credo...può essere...è uno studente nuovo!”
In quel momento Karen ebbe un’illuminazione e, con un ghigno malefico, disse:
“Ti sei ricordato di salutarcelo?”
Allora, anche Aiko realizzò cos’era successo; perciò disse:
“No...non ci credo...tu hai incontrato uno de...”
Edward gli mise una mano sulla bocca, dicendo a voce molto bassa:
“Vuoi scatenare la terza guerra mondiale?!”
“Scusa, ma come è successo?”
“Ve l’ho detto: ha trovato il mio quaderno e me l’ha restituito!”
“Ma chi era?”
Allora Edward disse loro ad un orecchio quale componente degli SHINee aveva incontrato; Aiko, quindi, disse:
“Accidenti, Ed, non poteva andarti meglio!”
“Dipende dai punti di vista!”
Subito dopo entrò la professoressa di coreano che disse:
“Buongiorno, ragazzi. Per caso Edward è qui?”
“Sì, professoressa. Eccomi!”
“Meno male. La preside vorrebbe vederti adesso.”
“Come? Ho fatto qualcosa di sbagliato?”
“No no, sta tranquillo. Ti deve chiedere una cortesia. E ha chiesto che tu andassi immediatamente lì.”
Allora Edward si precipitò nell’ufficio della preside: chissà cosa voleva da lui? Forse doveva chiedergli di sistemare la biblioteca. Oppure gli doveva chiedere di aiutare in caffetteria. Era veramente curioso; finalmente arrivò davanti alla porta della presidenza.
Appena arrivato, gli sembrò di sentire delle voci all’interno dell’ufficio: la voce della preside e altre cinque voci che, non sapeva in che modo, ma gli sembrava di conoscere.
Aveva qualche dubbio su cosa fare, ma poi decise di bussare. Che altro poteva fare?
Stava per poggiare le nocche sulla porta, quando all’improvviso la preside disse:
“Edward, entra pure!”
Allora il ragazzo pensò:
“Ma...ma...ma come ha fatto?!”
 Dopodiché Edward entrò e, non appena varcò la soglia, vide che all’interno dell’ufficio c’erano tutti gli SHINee che lo squadravano confusi, tranne Minho che lo guardava quasi volesse dirgli “Sono contento di rivederti!”.
Edward allora disse:
“Mi scusi, mi avevano detto che mi cercava. Ma se è impegnata torno più tardi.”
“No, Edward. Sei arrivato giusto in tempo. Ragazzi vi voglio presentare Edward Hearts: uno dei nostri migliori studenti di canto. E da ora in poi sarà la vostra guida e il vostro vicino di casa.”
“Come?!”
“Sì, Edward. Gli SHINee staranno qui per uno o due mesi e frequenteranno le lezioni. Perciò ho pensato che sarebbe stata una buona idea affiancargli uno dei nostri migliori studenti. E considerando i tuoi eccellenti voti, ho pensato che potessi essere la persona perfetta per questo incarico.”
“Ma come mai sono anche il loro vicino di casa?”
“Semplice: la scuola gli ha affittato l’appartamento accanto al tuo.”
“Io non so se posso...”
“Edward, vinci la timidezza per una volta!”
Dicendogli questo la preside gli mise una mano sulla spalla e lo guardò con aria materna. Allora Ed fece un respiro profondo e disse:
“D’accordo, ci proverò!”
“Perfetto. Oh, dimenticavo: ho organizzato un concerto per presentare gli SHINee. Dovrai portarli tu alle prove.”
In quel momento gli idol iniziarono a urlare:
“Grandioso!”
“Spero che ci siano delle ballerine!”
“Jonghyun sei incorreggibile!”
Edward dopo tutto quello che era successo in quella giornata avrebbe voluto dire un sacco di cose; ma riuscì a dire solamente, sospirando:
“Perché a me?”.

Nei panni dell’autore che ha un nome improponibile

Ciao, vi piace il nuovo titolo?
Esatto ragazzi: gli shawols maschi esistono! E io, purtroppo, sono uno di loro *si nasconde imbarazzato* xD
Allora, ho scritto questa storia dopo aver notato che quasi tutte la fanfiction sugli SHINee hanno come protagonisti solo ragazze. Ho pensato: chissà cosa succederebbe se fosse un maschio ad avere rapporti ravvicinati con i cinque cantanti?
Ed ecco che è nata Our Little Brother ^^
Ci tengo a ringraziare la mia migliore amica che mi ha spinto a finire e a pubblicare la storia. Ti voglio bene Moran <3
Metterò il prossimo capitolo domenica prossima. Spero che la storia vi piaccia e che continuiate a seguirla.
Vi chiedo per favore di recensire questo capitolo: ci tengo a sapere il vostro parere ^^
Grazie a tutti,
                      Wyatt White
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > SHINee / Vai alla pagina dell'autore: Wyatt White