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Autore: BML951110    27/08/2014    1 recensioni
Prima che pensiate di aver già letto qualcosa del genere o quel idea era mia e me hai rubata, o pensieri simili, date sia a me che a questa storia una possibilità…
Beh, dal titolo ovviamente avrete già capito che il diario che il nostro caro e adorato Merlin ha scritto è il centro su cui ruota la storia, MA se due ragazzi, Crystal e Edward, lo trovassero e con un aiuto riuscirebbero a tradurlo? Cosa accadrebbe? Il ritrovamento del diario è stato casuale o voluto dal destino?
Spero ti avervi incuriosito almeno un po’ :D.
Dal testo:
“Allora per prima che cosa sono riuscita a scoprire chi è il proprietario…”
“E chi sarebbe?” interruppe subito Crystal che era troppo curiosa per ricordarsi delle buone maniere, ma Lydia non si lasciò distrarre da questa interruzione e continuò tranquillamente.
“So che potrebbe sembrare assurdo, ma il suo nome è Merlin”
“Merlin?! Il mago?! Quello delle leggende arturiane?!”
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro, Più stagioni
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‘‘Sei sicura? Cioè voglio dire, ti sembra davvero il caso di andare fino a casa sua? Insomma sarà anche la migliore nel suo campo, però, cavolo, è incinta! Avrà bisogno di stare a riposo e non possiamo suonare alla porta di casa sua così…”
“Ma la vuoi piantare! È da prima che non fai altro che lamentarti! Se lo avessi saputo non di avrei mai chiesto di accompagnarmi!”
“Sto solo dicendo che potremo aspettare che torni tranquillamente a lavoro, invece di infastidirla per uno stupito libriccino che hai trovato una vecchissima libreria di un quartiere dimenticato persino dalle mappe, il cui proprietario è uno di quei pazzi che dovrebbero stare rinchiusi in manicomio e che per chissà quale ragione è ancora a piede libero…”
“ORA BASTA!” urlò la ragazza al suo accompagnatore prima di fermarsi e guardandolo negli occhi. Entrambi erano due ragazzi di circa vent’anni, uno era poco più alto dell’altra, dal abbigliamento che portava e dalla muscolatura massiccia si poteva capire che era un tipo sportivo. Invece l’altra era il suo esatto opposto, infatti dava l’aria di essere una quelle tutto studio e niente divertimento, una secchiona in pratica, di fatto era così, ma in realtà aveva un carattere piuttosto ribelle ed una testardaggine senza uguali, motivo per cui tentare di dissuaderla in quello che stavano facendo era una partita persa.
Continuando a fissarlo con suoi occhi verdi cominciò a parlare:
“Senti, Edward, tu lo sai che se decido di fare una cosa la faccio, quindi piantala di lagnarti. Se non ti andava di venire potevi anche non farlo! Soprattutto se pensavi che fosse una cosa stupita!”, detto questo, s’incamminò da sola lasciandolo indietro. Edward, esasperato, si passò una mano tra i capelli neri e notando che l’amica si stava allontanando le corse dietro fino a raggiungerla.
Una volta raggiunta la fermò afferrandole il braccio, “senti, Crystal, non penso che sia una cosa stupita, ma quello che stavo cercando di dirti è che non possiamo suonare alla porta di una persona così a caso, insomma prova vederla dal suo punto di vista: due sconosciuti si presentano così di punto in bianco, davanti alla sua porta di casa sua e le chiedono di vedere un libro. Devi ammetterlo che li manderesti a quel paese pure tu, no?”
“Lo so, ma…ho una strana sensazione, è come se dovessi consegnarglielo il prima possibile, non ne comprendo il motivo, quindi speravo che una volta lì avrei avuto un po’ più di chiarezza. Cerca di capire ok?”
“Va bene, ho capito e ora andiamo, se non mi sbaglio non manca molto” detto ciò i due si avviarono.
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Quando arrivarono alla casa ad aprire la porta fu una donna bellissima dai capelli biondi e gli occhi azzurri, questa vedendo i due giovani rimase inizialmente sorpresa, ma poi li sorrise e chiese chi fossero e a parlare fu Crystal.
“Salve, io sono Crystal Brave e lui è Edward Johnson, siamo qui per parlare con la signora Lydia Blake”
“Sono io, piacere di conoscervi, prego entrante” detto ciò, li fece accomodare nel soggiorno. Una volta che i due si misero comodi sul divano, Lydia chiese se volessero qualcosa da bere, ma entrambi rifiutarono.
Appena furono tutti e tre seduti, Crystal tirò fuori dalla borsa un piccolo libriccino molto consumato con le pagine ingiallite, si poteva notare fin da subito che era molto vecchio e che doveva essere maneggiato con estrema cura.
Una volta tirato fuori lo mostrò alla signora Blake e cominciò a raccontare.
“L’avevo trovato in negozio di libri usati e, non so’ perché, ma attirò subito la mia attenzione, così lo presi provai a leggerlo, senza però riuscirci e questo perché era scritto in un’altra lingua, osservandolo attentamente capì che si trattava di una lingua antica, spinta dalla curiosità lo comprai. Provai a tradurlo da sola, fallendo nel tentativo, quindi chiesi un consiglio al mio professore di storia dell’università, questo mi disse che lei era la migliore paleografa* che avesse mai conosciuto e per questo mi suggerì di venire qui da lei”
“Capisco, potrei prenderlo un attimo?” chiese la donna, dopo aver ascoltato la storia.
Una volta preso il libro, disse ai due ragazzi di seguirla nel suo piccolo studio, dove iniziò il suo lavoro.
 
Il libro essendo molto vecchio, doveva essere maneggiato con cura, così prima mise i guanti di lattice e cominciò a sfogliarlo.
Lydia si mise a studiarlo con estrema attenzione e di tanto in tanto prendeva una lente per osservare meglio alcuni dettagli.
Ci volle un po’ di tempo, ma quando finì risolse a Crystal un sorriso soddisfatto.
“Potrei sapere un paio di cose prima di dirti tutto?”
“Si, certo”
“Quindi lo hai trovato in vecchio negozio, giusto?”
“Sì…”
“Ce ne erano altri simili?”
“Beh, io, non so, ma credo di sì, ma perché…”
“Te lo chiedo perché se ce ne fossero altri vorrei avvertire i miei colleghi e mandarli lì per controllare” rispose subito Lydia, senza lasciare le il tempo di finire la domanda.
“Quindi il libro?” parlò per la prima volta Edward, da quando si erano arrivati. La paleografa, però non rispose subito, infatti si perse un’ attimo nei suoi pensieri, ma quando si riscosse guardò i due giovani e disse:
“Se la mia analisi è corretta –in genere lo sono sempre- il libro ha circa mille anni, quindi risale all’antico Medioevo, per ora non so’ se viene prima o dopo del 1000d.C.
Nonostante tutto sono altre cose che rendono questo libro più unico che raro: la prima è che non è fatto di un materiale pregiato e questo mi ha portato a pensare che con molta più probabilità non è appartenuto né a un nobile, né a un clerico, quest’ultimo l’ho escluso perché i loro libri venivano riscritti da alcuni di membri della chiesa stessa e in genere trascrivevano dei testi importanti, mentre questo, beh, non ne ha proprio l’aspetto. Quindi il proprietario doveva avere umili origini, il che ci porta al secondo punto: all’epoca erano davvero poche le persone che sapevano leggere e scrivere, infatti esclusi gli aristocratici e i clerici, la maggior parte della popolazione era analfabeta. Il fatto che il proprietario lo sapesse fare, nonostante le sue origini, è già di per sé particolare. Inoltre…” si interruppe per un attimo, poi riprese il libro è cominciò a leggere le prime righe, come per assicurarsi di quello che stava per dire.
“Inoltre cosa?” chiese Edward incuriosito, ovviamente la sua curiosità non sfuggì all’amica che gli lanciò un’occhiata trionfate come per dire te lo avevo detto che era importante, ma l’altro la ignorò, ma sapeva che una volta usciti da quella casa lo avrebbe tormentato fino alla fine.
Dopo un po’ Lydia tornò a rivolgersi a due ragazzi che non vedevano l’ora di saperne di più, notando ciò la donna non poté non sorridere, così riprese da dove aveva interrotto:
“ Scusatemi se mi sono fermata così all’improvviso, ma inizialmente non ero molto sicura, ma ora che ho controllato, sono certa che questo non è solo un libro, anzi è una cosa molto personale”
“In che senso personale?” chiese Crystal
“Semplice, questo è un diario”.

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*la paleografia è la disciplina che si occupa di studiare la storia della scrittura, quindi Lydia è una studiosa che la pratica, i paleografi hanno la capacità di capire e tradurre un testo antico in lingua moderna, ma sanno anche esprimere il legame che tra l'attività di chi scriveva nel passato, oltre a saperne riconoscere l'autenticità. Nda: Ciao a tutti! Spero che l'inizio vi sia piaciuto, se notate degli errori ortografici o qualche altro problema, fa te lo pure sapere, ogni critica è ben accetta, anche perchè dicono che ho bisogno di migliorare ^_^, comunque ci vediamo al prossimo capitolo e grazie per averlo letto.
  
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